Kirby e il pennello arcobaleno – Recensione

Kirby e il pennello arcobaleno – Recensione

kirby-e-il-pennello-arcobaleno-recensione-boxartÈ una placida giornata come tante nell’argilloso e colorato mondo di Dream Land: Kirby pregusta di divorare l’ennesima mela, mentre Waddle Dee si diletta con la pesca (l’attività, non il frutto). Tuttavia, l’atmosfera paciosa verrà presto rovinata dall’apparizione di un misterioso portale nel cielo, dal quale verrà fuori l’inspiegabilmente furiosa Clargilla, che deciderà di privare il mondo dei suoi rilassanti colori rendendolo grigio e pallido come la pietra. Assieme a lei, tuttavia, il portale sputerà fuori il pennello magico di nome Elline, che farà tornare alla normalità Kirby per chiedere il suo aiuto: l’obiettivo è inseguire Clargilla e restituire a Dream Land i colori di un tempo.

Sequel spirituale (ma non troppo) di Kirby: L’oscuro disegno per Nintendo DS, questa esclusiva Wii U dalle molteplici denominazioni (pare che in ogni paese adotti un nome differente) eredita letteralmente dal citato predecessore le linee guida del gameplay, che si discosta totalmente dalle canoniche avventure della palletta rosa di HAL Laboratory abbracciando uno stile originale e un inedito aspetto plastilinoso che farebbe piangere di gioia Tonio Cartonio e Dodò dell’Albero Azzurro. Nonostante l’aspetto, Kirby e il pennello arcobaleno può essere considerato tutt’altro che kids-only, come potete ben immaginare. Scopriamo insieme cos’ha da offrirci questa nuova e colorata avventura primaverile per l’ammiraglia di casa Nintendo.

  • Titolo: Kirby e il pennello arcobaleno
  • Piattaforma: Wii U
  • Genere: Platform
  • Giocatori: 1-4
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: HAL Laboratory, Inc.
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 8 maggio 2015
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: compatibile con gli amiibo di Kirby, Meta Knight e King Dedede; in Giappone è intitolato Touch! Kirby Super Rainbow, in USA Kirby and the Rainbow Curse e in Europa Kirby and the Rainbow Painthbrush

Spiegare in parole povere cosa contraddistingue Kirby e il pennello arcobaleno dal classico platform non è esattamente semplice. Sebbene le atmosfere e la struttura a livelli possano ricordare a grandi linee quella di altri titoli della saga quali il recente Triple Deluxe per Nintendo 3DS, Kirby e il pennello arcobaleno si discosta quasi completamente da quest’ultimo nelle modalità in cui gli stage stessi andranno affrontati. Il giocatore non ha il diretto controllo dei movimenti di Kirby con la leva analogica o il D-Pad, bensì determina il modo in cui il nostro eroe può spostarsi da una parte all’altra degli scenari di gioco, decidendo quando spingerlo e in quale direzione. Il tutto avverrà tramite lo schermo touch del Wii U GamePad e il nostro fido stylus, che per l’occasione di trasformerà in un pittoresco pennello di nome Elline, che dà appunto il nome a questa nostra inedita avventura.

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“MARLENEEE!!”
*Plof*

Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello!

Un tempo amichevoli compagne, Clargilla ed Elline regnavano assieme sul loro mondo, occupandosi rispettivamente di modellare e colorare l’argilla di cui l’intero universo è costituito. Tutto ciò fino al giorno in cui, per motivi che toccherà a noi scoprire, la prima impazzirà e deciderà di rubare i colori che danno vita allo scenario in cui vive Kirby abitanti compresi. Elline riporterà in vita il tenero eroe, e chiederà il suo aiuto per ridipingere Dream Land e riportare alla ragione la sua vecchia partner. Attraverso la scia lasciata dal pennello di Elline potremo guidare la palletta rosa attraverso i livelli, disegnando percorsi su cui Kirby aderirà perfettamente grazie alla sua forma, stavolta del tutto sferica (anche se non sempre, come vi spiegherò più avanti). Il nostro eroe potrà solo rotolare, scattare in avanti ed eseguire cambi di direzione, e dovremo guidarlo alla raccolta di oggetti quali frutti, ricariche di energia e le immancabili stelline che, una volta divenute cento, ci daranno la possibilità di trasformarlo per un breve lasso di tempo in un’arrestabile macigno di argilla in grado di distruggere qualunque cosa trovi sul suo cammino: questo sarà noto come lo Sprint Stellare.

Nei ventotto livelli, suddivisi in sette mondi, potremo imbatterci nei più classici nemici della serie, sui quali Kirby dovrà rotolare in velocità per uscirne indenne, nonché su ostacoli frantumabili o che dovremo agilmente evitare grazie a percorsi disegnati ad hoc, prestando sempre molta attenzione a non esaurire l’energia del pennello, che dovrà essere ricaricata, di tanto in tanto, toccando il suolo per qualche istante o raccogliendo gli appositi oggetti. Fra le trovate che più mi hanno esaltato spicca la possibilità di utilizzare il percorso arcobaleno per fare da scudo a Kirby, così come per interrompere flussi d’acqua e lava bollente o laser, oppure ancora diradare cumuli di sabbia e gelatina per innescare meccanismi utili all’avanzamento o per scoprire aree segrete. All’interno dei livelli potremo imbatterci aree prive di colori in cui Elline non potrà utilizzare i suoi poteri, dovendoci quindi affidare unicamente allo spin del nostro sferico amico, come anche in sezioni bonus in cui, sfruttando l’esigua manciata di secondi a nostra disposizione, dovremo raccogliere tutte le stelline sullo schermo oppure raggiungere lo scrigno segreto. Proprio quest forzieri fungeranno da stimolo a una seconda o una terza esplorazione dei livelli già affrontati: in maniera analoga alle monete stella di Mario, trovarli o riuscire ad accaparrarceli sarà fonte di sfida più del livello stesso; acchiappandoli potremo sbloccare molti degli oggetti consultabili in seguito nella nostra collezione: da statuine di argilla che ritraggono nemici e personaggi con tanto di divertenti biografie a brani della colonna sonora e pagine del diario segreto di Elline (queste ultime ottenibili alla fine di ciascuno stage); sebbene i livelli di gioco non siano poi così numerosi, sbloccare tutti gli extra sarà motivo di svago che giustificherà in buona parte i soldi spesi.

Ci vorrebbe un amiibo

In punti prestabiliti di determinati livelli ci imbatteremo in una tela bianca, di fronte alla quale la nostra variopinta pennellatrice, utilizzando la sua magia, trasformerà Kirby in una delle tre forme che saremo chiamati a utilizzare in alternativa alla classica: Kirby Corazzato, Kirby Sottomarino e Kirby Razzo. Il primo di questi è un vero e proprio carro armato, che avanzerà automaticamente in maniera indipendente dal nostro pennello: se tenteremo di indirizzarlo non risponderà allo stesso modo della forma sferica, non riuscendo a muoversi liberamente se non in linea retta e in lieve pendenza, con la possibilità di rispondere a una piccola spinta e prendere velocità a colpi di cannone; tramite il semplice tocco potremo sparare proiettili utilizzando il touchscreen come mirino direttamente su nemici e ostacoli, e caricare una potente raffica di proiettili una volta raccolte cento stelline, con una spettacolare trasformazione in Mega Kirby Corazzato.

Il Kirby Sottomarino, d’altro canto, potrà muoversi solo nelle profondità oceaniche (ma dai?) e sparare tre siluri di fila in maniera autonoma. Per decidere la sua rotta dovremo porre una o più bandierine nel punto in cui vorremmo dirigerlo, mentre i nostri arcobaleni potranno tracciare la direzione di ciò che spareremo: si tratta di una caratteristica che ci tornerà utile per sconfiggere i nemici prima che entrino a contatto con Kirby o per liberare la nostra strada dagli ostacoli. L’attacco speciale caricato con le cento stelline darà vita a un proiettile gigante che non si distruggerà al primo ostacolo e con il quale potremo fare piazza pulita anche dei nemici più resistenti.

La versione Razzo di Kirby procederà autonomamente, seguendo la direzione del nostro arcobaleno o cambiandola ogni qual volta urti un ostacolo. È in grado di travolgere i nemici sulla sua rotta, ma è vulnerabile ad attacchi quali le palle di cannone. Se caricate le fatidiche cento stelline sarà in grado di eseguire uno scatto perforante. Queste tre trasformazioni influiranno anche sugli Waddle Dee controllati dagli amici, conferendo loro poteri analoghi a quelli di Kirby. Come già accennato nell’introduzione del paragrafo, tali trasformazioni saranno automatiche e saranno possibili solo in alcuni (pochi) livelli; dare l’opportunita di usare piu spesso le tre forme alternative di Kirby, magari per un minor lasso di tempo, avrebbe di certo giovato alla varietà del gameplay conferendo ritmi diversi all’azione.

Infine, un extra gradito per tutti coloro che amano l’interazione con gli amiibo: una sola volta al giorno e con l’effetto che dura per un solo livello (o per un’unica vita), sarà possibile scansionare le riproduzioni di Kirby, Meta Knight e King Dedede della collezione Super Smash Bros. per godere di tre esclusivi power up ispirati alla celebre Stella Warp e ai due comprimari succitati. Peccato che, come potrete sicuramente immaginare, sebbene l’amiibo di Kirby sia ancora reperibile in molti negozi, difficilmente King Dedede e Meta Knight saranno riusciti a entrare a far parte della vostra collezione, dato che risultano essere due delle statuette più rare in assoluto tra quelle già lanciate da Nintendo. Possiamo solo augurarci in una futura ridistribuzione che possa consentire a chi possiede Kirby e il pennello arcobaleno di godere anche di questi power up.

Eravamo quattro amici al Pad

La prima cosa che mi sono chiesto dopo aver assistito alla presentazione di Touch! Kirby Super Rainbow è stata: “Ma perché svilupparlo esclusivamente su Wii U, dato che fa uso praticamente del solo touchscreen del GamePad?”. Un titolo del genere sarebbe benissimo potuto tramutarsi in un ottimo gioco anche per Nintendo 3DS, così come il vecchio oscuro disegno lo è stato per la precedente console portatile. Il motivo mi è diventato chiaro non appena ho avuto occasione di provare Kirby e il pennello arcobaleno in compagnia: dopo aver ceduto il padellone della console, ho utilizzato il Controller Pro per scendere in campo nei panni di Waddle Dee, notando come il titolo offrisse uno stile di gameplay totalmente diverso da quello riservato al single player. In qualsivoglia momento, da uno a tre giocatori possono entrare nella partita principale semplicemente premendo Start e assumendo le sembianze di una delle creature di cui sopra: mentre Kirby seguirà ciecamente la scia di Elline, gli Waddle Dee potranno muoversi liberamente, decidendo se cavalcare o meno l’arcobaleno (senza aderirvi) oppure attaccare con la lancia i nemici e sgombrare il cammino; tra le altre cose è possibile persino afferrare e lanciare Kirby in direzione dei nemici o di un certo ostacolo da superare, in maniera analoga a quanto accade nella serie di New Super Mario Bros. Pensate che sia finita qui? Niente affatto! La particolarità di questa modalità multiplayer risiede nel fatto che, di tanto in tanto, Kirby e i Waddle Dee verranno attaccati dalle mani di Clargilla, che tenteranno di afferrare il tondo eroe facendogli perdere una vita: solo l’intervento degli gnomi armati di lancia potrà impedire che ciò accada, dando vita a delle vere e proprie boss battle in miniatura.

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Corsa contro il tempo

Come il nome stesso potrebbe suggerire, la modalità Sfida ci metterà infine davanti a una serie di competizioni che verranno sbloccate con la progressione nella modalità principale. In maniera simile alle porzioni bonus dei livelli di storia, all’interno di ciascuna di esse dovremo affrontare quattro stanze in successioni in cui, nel lasso di tempo di soli quindici secondi, dovremo raggiungere e accaparrarci i forzieri. Chiaramente non è così facile come ve l’ho appena descritto, dato che riuscire a prenderli tutti e quattro alla prima run di ciascuna sfida sarà molto impegnativo, considerando che avremo sempre bisogno di qualche secondo di tempo per valutare il percorso da far intraprendere a Kirby o per attuare la strategia migliore per riuscire a rendere accessibili gli scrigni, circondati da ostacoli o da nemici; in altri casi saremo costretti a spostare il nostro eroe tramite delle zone grigie dove il pennello non avrà effetto, o ancora saremo chiamati a sconfiggere i mini-boss che li custodiscono. Anche queste sfide da un minuto saranno affrontabili con l’ausilio di uno o più giocatori secondari, ma vi lascio immaginare quanto le stesse possano risultare estremamente facilitate.

Faccia d’argilla

Oltre alla piena compatibilità con il GamePad, la caratteristica chiave che salta all’occhio prima di tutte è il particolare stile grafico adottato per la prima avventura di Kirby per console in alta definizione. Il motore grafico messo a punto dai developer di HAL Laboratory fa sembrare il gioco una vera e propria opera d’animazione realizzata con modelli di argilla con la tecnica dello stop motion, risultando fluido durante le fasi di gioco e volutamente frammentario durante i filmati in CG (anche se ad alcuni questa scelta potrebbe far storcere un po’ il naso). Adorabili le animazioni della palletta che, sparata a tutta forza, si spiaccicherà sulle pareti e che verrà rattoppata da un buffo cerotto bianco quando rimarrà con una sola tacca di energia. Ammirare da vicino i modelli poligonali di personaggi e nemici sarà ancora più piacevole grazie alla modalità Collezione, che ci consentirà di conservarli uno accanto all’altro su una sorta di libreria virtuale. Da non sottovalutare nemmeno il fattore audio: la tipica fanfara vittoriosa onnipresente nei titoli di Kirby viene riarrangiata in una chiave che si adatta perfettamente allo stile adottato, assieme a molti altri brani che accompagneranno le nostre scorrazzate in giro per questa Dream Land artificiale. Mi sento di promuovere Kirby e il pennello arcobaleno sotto entrambi gli aspetti, peccato solo che la struttura di gioco penalizzi l’impatto visivo del titolo costringendo il giocatore nei panni di Elline e Kirby a far uso esclusivamente del GamePad, facendo passare inosservata l’azione sullo schermo del televisore.

CONTRO MASTER HAND E CRAZ.... Oops, gioco sbagliato.

CONTRO MASTER HAND E CRAZ…. Oops, gioco sbagliato.

A chi consigliamo Kirby e il pennello arcobaleno?

In linea di massima, questo primo titolo della creatura di HAL Laboratory su Wii U è adatto sia ai giocatori alle prime armi che a quelli più navigati. La curva di difficoltà parte da livelli molto elementari e cresce in sfide sempre più complesse, che non richiederanno certo abilità fuori dal comune ma che potrebbero dare del filo da torcere ai giocatori alle prime armi, e in loro soccorso giunge una funzione che permette di saltare a pié pari i livelli in cui vengono perse svariate vite in successione. Consigliabile anche a figli e nipotini più piccoli che potranno divertirsi a giocare col pennino, accompagnati magari da qualcuno nei panni di Waddle Dee. Astenetevi invece se siete alla ricerca di un gioco frenetico e coinvolgente, potreste rimanerne delusi (se non per alcuni livelli davvero degni di nota e per gli insidiosi bonus stage).

  • Venduto a prezzo budget
  • Resa grafica impeccabile
  • Sfrutta al massimo il GamePad

  • TV inutile per il single player
  • Longevità non elevatissima
  • Alcuni livelli tendono ad annoiare
Kirby e il pennello arcobaleno
3.7

Il nuovo Kirby calza a pennello sul Wii U GamePad

L’Off-TV Play è una delle caratteristiche proprie di Wii U, e consiste nel poter giocare, in alternativa al televisore, sul pratico schermo del GamePad offerto dalla console. Nel caso di Kirby e il pennello arcobaleno questa caratteristica diventa una colonna portante, dato che le immagini mostrate sul grande schermo risulteranno poco più che un contorno, utili solo dal secondo al quarto giocatore, ma praticamente impossibili da seguire per chi gioca sfruttando il GamePad causa la mancanza di una sorta di puntatore o scia che possa aiutare a seguire la posizione del pennello anche senza vedere effettivamente dove posare lo stylus. Per questo motivo, il primo Kirby in alta definizione possiede a tutti gli effetti il primato di essere il primo platform Nintendo a sfruttare esclusivamente il particolare controller di Wii U, limitando tuttavia l’interazione al solo touchscreen. Con queste premesse, Rainbow Paintbrush risulta essere un titolo originale, ma che tende a stancare (fisicamente) chi non è abituato a disegnare su tablet o tavolette grafiche o chi preferisce la classica pulsantiera; per come la vedo io, lo reputo un gioco più adatto a brevi sessioni di due-tre livelli, piuttosto che a lunghe speedrun dall’inizio alla fine perché, nonostante la dinamicità, conferita anche dall’avanzamento forzato di alcuni livelli, nel complesso risulta essere il solito ragionato Kirby dal passo lento e dai ritmi pacati, interrotti solo sporadicamente da fasi più concitate che richiedono occhi attenti e mano lesta.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.