Collar x Malice – Recensione

A quasi un anno di distanza dall'uscita giapponese, arriva in occidente uno dei più interessanti otome game degli ultimi tempi: Collar x Malice

Collar x Malice - Recensione

Collar x Malice - RecensioneAnno 20XX, Giappone. Quartiere di Shinjuku, Tokyo. Quest’area della capitale giapponese normalmente tranquilla e altamente popolata è stata recentemente scossa da una scia di sanguinosi attentati da parte di una misteriosa organizzazione terroristica. Conosciuto con il nome di Adonis, questo gruppo ha dichiarato di prodigarsi per la purificazione e la rinascita dell’intero Giappone, colpendo con tendenza quasi mensile nelle maniere più disparate, che vanno da esplosioni a esecuzioni sommarie, lasciando sul luogo del delitto una moneta con su infisso il loro simbolo e un numero romano che va a scandire un conto alla rovescia, quello del misterioso X-Day. Messo alle strette dalla situazione pressoché critica, il governo ha imposto alcune direttive: prima fra tutte, mettere in completa quarantena l’intero quartiere di Shinjuku, oltre che revocare la legge di controllo del possesso delle armi per ogni abitante maggiorenne del quartiere. Sotto pressione del governo, inoltre, la polizia apre un quartier generale dedito all’investigazione e risoluzioni di tutti gli attentati collegati ad Adonis e al loro X-Day, del quale fa parte anche la nostra protagonista, la dolce e determinata poliziotta Ichika Hoshino.

Ichika fa parte di un corpo di polizia speciale con l’incarico di mantenere la calma fra i cittadini di Shinjuku, mentre gli altri reparti si occupano delle indagini sui casi dell’X-Day. Vive in un grazioso appartamento da sola con il fratello minore Kazuki, un turbolento adolescente amante della musica perennemente ai ferri corti con la sorella, e le sue giornate si scandiscono fra telefonate dei cittadini irrequieti, piccole indagini e bevute con i colleghi di lavoro. Quello che la giovane non sospetta è che presto si ritroverà personalmente coinvolta nelle indagini su Adonis più di quanto avrebbe mai potuto pensare.

Collar x Malice è una visual novel investigativa e otome game per Playstation Vita ad opera di Idea Factory sotto il suo marchio Otomate. Uscito originariamente in Giappone nel 18 agosto del 2016, il gioco è stato localizzato e distribuito per il mercato occidentale da Aksys Games il 28 luglio del 2017, a quasi un anno di distanza dalla sua uscita originale. Sarà valsa la pena di aspettare tanto un simile titolo? Staremo a vedere…

  • Titolo: Collar x Malice
  • Piattaforma: Playstation Vita
  • Genere: Visual Novel, Otome Game
  • Giocatori: 1
  • Software house: Aksys Games
  • Sviluppatore: Idea Factory
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (voci)
  • Data di uscita: 28 luglio 2017
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: non presenti
  • Note: N/A

Attraversando il parco di notte, Ichika viene stordita da quello che sembra un taser e, riaprendo gli occhi, si ritrova immobilizzata all’interno di quella che sembra essere una chiesa. Lì, una voce misteriosa e pesantemente modulata, il cui proprietario apparentemente appartiene proprio al gruppo Adonis, le dice di essere stata scelta per un piccolo esperimento da parte loro. Difatti, al collo della donna è stato posto uno strano collare con tanto di medaglietta, tramite la quale il gruppo terroristico può vedere e sentire tutto quello che le succede, monitorandola. Se per caso dovesse rivelare a un qualche suo collega di questo curioso accessorio, il collare sarà programmato per iniettare nel suo corpo un veleno mortale.

Prima che la giovane possa raccapezzarsi su quello che le sta accadendo, arriva sulla scena un gruppetto di giovani uomini: degli ex-poliziotti appartenenti ad un’agenzia investigativa dedita al risolvere i casi dell’X-Day, con a capo l’affascinante Aiji Yanagi. Peccato che apparentemente sia stato proprio Adonis a portarli lì con un biglietto, descrivendo fra l’altro Ichika come una simpatizzante del gruppo terroristico. Questo fatidico evento segnerà l’inizio della non esattamente facile collaborazione dell’agente Hoshino con l’agenzia investigativa Yanagi nel tentare di porre un freno alle violente azioni di Adonis e nel prevenire il tanto famigerato X-Day. Riuscirà la nostra Hoshino a vincere la fiducia dei fascinosi detective e a far tornare Shinjuku alla normalità?

Posso fidarmi di te…

Appartenendo al genere delle visual novel, Collar x Malice è un’avventura principalmente testuale, con copiosi dialoghi e scelte da far prendere a giocatore. Le scelte, tuttavia, si dividono principalmente in tre tipologie. La prima sono le scelte necessarie a mandare avanti la storia, tipiche del genere, la cui principale caratteristica sta nel fatto che un errore potrebbe costare la vita alla nostra protagonista e far sprofondare il giocatore in uno sgradevole bad end. Poi vi sono le scelte investigative, segnate in porpora, che servono a raggiungere la verità nel caso (e non fare la figura della scema). Le ultime, e più importanti, sono le scelte di tipo fiducia, segnate in verde, grazie alle quali potremmo far sì che il partner di turno si fidi sempre più di Ichika. La fiducia, infatti, gioca un importantissimo fattore nella componente otome di questo titolo. All’inizio della storia, nessun investigatore si fiderà di Hoshino, visto il suo possibile simpatizzare con Adonis, e spetterà appunto alla ragazza – e quindi al giocatore – cercare di conquistare la stima del partner e, solo dopo avercela fatta, le scelte di tipo fiducia diventeranno scelte di tipo amore, permettendo di legarvi sentimentalmente al partner. Se volete il finale migliore di ogni route, dovrete tenere conto di tutti e tre questi tipi di scelte e rispondere nel miglior modo possibile.

Altri elementi che vivacizzano un po’ il gameplay sono delle brevi sessioni investigative, molto simili a quelle già viste in altri esponenti di questo genere, come Ace Attorney e Danganronpa, in cui dovremo quindi muovere il cursore sui punti interessanti di una stanza ed esaminarli per raccogliere prove pertinenti al caso, e dei brevi segmenti in cui dovremo aiutare Ichika a far fuoco con la sua pistola, pigiando il tasto X al momento giusto, ovvero quando il mirino è perfettamente allineato con il cerchio sullo schermo. Nella maggior parte dei casi, fallire questo segmento equivale ad un finale negativo, quindi è necessario fare molta attenzione e assucurarsi di salvare spesso.

I tanti volti dell’amore

Collar x Malice non è in sé un gioco molto lungo, e una route può essere completata in una manciata di ore; tuttavia, presenta un fattore di rigiocabilità davvero valido, grazie soprattutto a come è strutturata la novel. Diversamente dalla maggior parte dei dating sim, in cui le route di ogni personaggio concupibile si sovrappongono l’un l’altra e le scelte fatte delineano man mano quale sarà il personaggio a cui si legherà il protagonista, questo titolo presenta un unico capitolo condiviso da tutti i personaggi (il capitolo 0), e le scelte prese in esso delineeranno quali route si apriranno, nonché quale sarà il partner di Ichika per tutta la durata del gioco, che da allora in poi si concentrerà solo e unicamente su suddetto personaggio.

Questa meccanica rende ogni route di Collar x Malice un’avventura a sé stante, con diversi risvolti, diversi casi da risolvere e diversi modi in cui si svilupperanno i sentimenti fra Ichika e il partner, e rende questo titolo molto più credibile e coi piedi per terra di molti altri otome game, visto che, sì, gli altri personaggi concupibili appariranno nelle altre route, ma solo e unicamente come dei colleghi e amici e non come ulteriori spasimanti. Vorrete continuare a giocare solo per vedere come si risolvono tutte le route del gioco, anche perché non saranno tutte disponibili da subito (solo tre dei cinque ragazzi saranno selezionabili come partner fin dall’inizio, gli altri due dovranno essere sbloccati giocando), fattore rafforzato anche da un’intrigante trama poliziesca che non vedrete l’ora di risolvere.

Una gattina dal pelo chiaro

Sul profilo narrativo, Collar x Malice è decisamente accattivante. Sebbene il capitolo zero possa sembrare forse un po’ troppo prolisso e generico, il resto dei capitoli (ovvero le route vere e proprie) è incredibilmente ben strutturato e avvincente, grazie anche a dei misteri che toccano da vicino delle problematiche moderne decisamente interessanti, come il bullismo, la dipendenza da internet, o la brutalità poliziesca. Anche gli svariati partner con cui Ichika potrà relazionarsi sono fra i migliori personaggi mai apparsi in un gioco di questo tipo, cosa che viene messa in luce dal fatto di come ogni route del gioco si concentri solo e unicamente sul partner in questione, permettendoci di conoscerlo in ogni sfaccettatura. Stesso discorso va fatto per il comparto artistico: la novel di Idea Factory vanta uno stile delizioso, con disegni dal tratto leggero e pulito, tutti con una gradevolissima colorazione molto tenue, che rende il tutto molto più soave, sebbene le scene più sgradevoli di morte e orrore non si spreca nelle tinte cupe. Tutti i personaggi sono molto distinti gli uni dagli altri, vantando spesso particolari fisici davvero stilosi (come le pupille da gatto dello scontroso Takeru, o la buffa mascherina copri occhi di Kei).

Il titolo è rigorosamente in lingua inglese con doppiaggio giapponese. La traduzione è abbastanza buona, ma sfortunatamente la trascrizione nel gioco presenta delle vistose carenze, specialmente per quanto riguarda i nomi, talvolta scritti erroneamente nelle finestre di dialogo, e anche per alcuni punti in cui parte di un messaggio di testo viene messo nella finestra di dialogo sbagliata. Inoltre, se doveste decidere di cambiare il nome della protagonista, ci saranno alcuni frangenti in cui esso non cambierà, come quando Akito, l’amico musicista di Kazuki, le parla: nell’originale parlato giapponese la chiama “Sorella maggiore”, mentre nel testo continuerà a chiamarla “Ichika”. Quanto al comparto sonoro, il doppiaggio è ovviamente nella norma di qualunque gioco giapponese di questo tipo, mentre le musiche, sfortunatamente, non sono niente di eccezionale o di memorabile. Come per altri giochi di questo tipo (vedi: Hakuoki), anche qui ci viene dato un pratico glossario che spiega termini tecnici correlati alle indagini e alla polizia giapponese.

A chi consigliamo Collar x Malice?

Incredibile a dirsi, ma consiglio questo gioco non solo alle ragazze appassionate di otome game, ma anche ai ragazzi a cui piacciono le visual novel investigative, poiché è in ugual misura una novel investigativa e un otome game, quindi può essere facilmente apprezzata sia da chi cerca il mistero puro che da chi vuole un’intrigante storia d’amore. Il complesso (e abbondante!) testo inglese, tuttavia, potrebbe scoraggiare chi non mastica questa lingua alla perfezione.

  • Un avvincente thriller poliziesco e sentimentale
  • Cinque storie diverse in una
  • Splendido comparto artistico
  • Personaggi ottimamente caratterizzati

  • Svariati errori testuali
  • Capitolo introduttivo un po’ troppo generico
  • Mancata localizzazione in italiano
Collar X Malice
4

Un intrigo dai risvolti inaspettati

Collar x Malice è senza dubbio uno dei migliori esponenti del genere otome game, riuscendo ad accalappiare il giocatore non solo per la componente amorosa ma anche per un’ottima trama di sfondo che vi lascerà col fiato sospeso e incollati al video. Ogni scenario è interessantissimo e curato fino al minimo dettaglio, senza cadere nei soliti cliché delle serie harem, vista la natura episodica ed esclusiva di ogni singola route, cosa che rende tutta l’esperienza molto più credibile e digeribile. I problemi testuali e un fin troppo generico capitolo 0 gli impediscono di prendere un voto più alto, ma è senza dubbio un titolo da non perdere se siete amanti di visual novel investigative o di otome game.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.