ReCore: intervista a Keiji Inafune e Mark Pacini

ReCore

Avete presente ReCore? Si tratta di quel titolo di cui durante la conferenza Microsoft dell’E3 2015 è stato mostrato un bel trailer che ha gettato hype sulla folla, e che ci ha fatti esaltare sul finale con il nome di Keiji Inafune. Sarà proprio il CEO di Comcept, assieme a Mark Pacini, game director di Armature Studio, a parlarci di questa nuova esclusiva Xbox One nella video-intervista che trovate di seguito, di cui vi abbiamo estrapolato e tradotto qualche stralcio.

“La protagonista principale, Jewel, ha un rapporto speciale con Mack, il robot che potete vedere nel video, per il semplice motivo che i due si incontreranno proprio all’inizio del gioco, e questa loro relazione progredirà per tutta la durata dello stesso. Mack è parte di una fazione che tenta di ristabilire la civiltà umana sul pianeta, contrapponendosi a un’intera fazione di robot che non vogliono che ciò accada. Una delle più grandi caratteristiche del gioco sarà che gli scenari cambieranno completamente in seguito alle tempeste di sabbia, che causeranno sconvolgimenti nelle mappe e nel gameplay.”

“In questo mondo ci sono davvero pochissimi esseri umani e questa ragazza si ritroverà completamente da sola. Come potete vedere, il suo unico compagno è un robot: proseguendo nell’avventura sarà possibile incontrare nuovi compagni, ma anche tanti nemici. Il gioco si focalizzerà sul modo in cui Jewel dovrà sopravvivere in questo mondo.”

“Durante i combattimenti con gli altri robot, Mack verrà sconfitto, ma il suo nucleo rimarrà intanto. La sua coscienza rimarrà nel nucleo e, implementandolo nel corpo di altri robot, Mack tornerà a vivere in una rinnovata forma. I giocatori saranno in grado di ottenere nuclei da altri robot semplicemente estraendoli, decidendo poi se migliorarli o inserirli in altri personaggi. Nel trailer che vi abbiamo mostrato, Mack sacrifica sé stesso per il giocatore.”

“Questa è una storia piena di mistero e avventura. Come ho già detto, i robot giocano un ruolo importante e ce ne sono molti che ci condurranno verso una ricca esperienza di gioco. Abbiamo creato questo gioco immaginando un possibile futuro per l’umanità, un titolo che esplori la direzione in cui la specie umana si sta muovendo e come potrebbe giungere alla fine del proprio cammino.”

Fonte: Gematsu

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.