Yakuza Kiwami per Xbox One – Recensione

Dopo il suo amatissimo prequel, anche Yakuza Kiwami approda su Xbox One e Xbox Game Pass riportandoci nella Kamurocho dei primi anni 2000. Pronti a calarvi nei panni del leggendario Drago di Dojima?

Yakuza Kiwami

Dopo essere tornati indietro agli anni ottanta di Yakuza 0, è tempo di calcare il palcoscenico dei primi anni duemila con Yakuza Kiwami, il remake in alta definizione del titolo che ha inaugurato le vicende di Ryū Ga Gotoku, uscito originariamente su PlayStation 2. Kiwami significa estremo, ed estremo è il lavoro di adattamento svolto dal team di sviluppo sul titolo originale, che sfrutta i progressi compiuti fino al quinto episodio e al prequel citato poc’anzi, per rivoluzionare quest’opera, aggiungendo nuovi contenuti e migliorandone il gameplay. Kazuma Kiryu non è mai stato così vivo (e accigliato).

Kamurocho, 1995. La carriera di Kiryu sembra arrivare a un punto di svolta, quando gli viene proposto di fondare la propria famiglia all’interno del Clan Tojo. Tuttavia, un colpo di pistola cambia per sempre il suo destino, quello del fratello giurato Nishiki e della donna che ama da sempre, Yumi. Addossandosi le colpe dell’omicidio del suo capofamiglia, il leggendario Drago sconta dieci anni di prigione per scoprire, al suo ritorno, che il mondo intorno a lui è cambiato. Con Yumi scomparsa nel nulla, si ritrova a fronteggiare un Nishiki completamente diverso rispetto al benevolo fratello con cui ha lasciato l’orfanotrofio per intraprendere la vita da yakuza.

Si vola, quindi, direttamente al 2005 per rivivere nuovamente le vicende del Drago di Dojima, della piccola Haruka e di tutto il meraviglioso cast di questo titolo, finalmente su Xbox One.

Yakuza Kiwami per Xbox One – Recensione

  • Titolo: Yakuza Kiwami
  • Piattaforma: Xbox One
  • Versione analizzata: Xbox One (EU)
  • Genere: Azione, Avventura
  • Giocatori: 1 (2 nei mini-game)
  • Publisher: SEGA
  • Sviluppatore: Ryū Ga Gotoku Studio
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 22 aprile 2020
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: include tutti gli oggetti di gioco aggiuntivi
  • Note: disponibile su Xbox One e Windows 10 tramite il servizio Xbox Game Pass

Abbiamo recensito Yakuza Kiwami con un codice Xbox One fornitoci gratuitamente da SEGA Europe tramite Cosmocover.

Club SEGA a Kamurocho

A tre anni di distanza dall’esordio su PlayStation 4 in Europa, il remake del capitolo inaugurale di Ryū Ga Gotoku è pronto a deliziare anche gli utenti Xbox One presentandosi, come il prequel, sul Xbox Game Pass e divenendo quindi un obbligo morale per tutti gli abbonati. Anche in questo caso, si tratta di un ottimo punto di partenza per i nuovi arrivati: giocare Kiwami o Yakuza 0 come primo episodio non è un grosso problema, ma ne parleremo più avanti in un articolo apposito.

Botte, schiaffi pugni calci in cu**

Dopo una porzione introduttiva ambientata nel 1995 già accennata nel preambolo, il gioco vero e proprio inizierà dieci anni dopo, nel 2005, quando Kazuma tornerà a Kamurocho dopo aver espiato le colpe del suo fratello di sangue. Tuttavia, dieci anni di carcere possono stremare anche il più abile dei guerrieri: per questo motivo il tanto agognato stile del Drago viene “azzerato” dopo i progressi in Yakuza 0, divenendo pressoché inutile nelle prime battute di gioco. Fortunatamente potremo contare, come nel gioco precedente, su altri tre stili di combattimento: Brawler (bilanciato), Rush (rapido) e Beast (pesante).

Combattere sarà più intuitivo che mai, fra attacchi leggeri e pesanti, parate e schivate, e la cosa più divertente sarà come sempre utilizzare oggetti e armi improprie come insegne e biciclette. Tuttavia, con alcuni boss il titolo ci metterà a dura prova, mostrando il fianco di questo battle system in stile beat ‘em up (che verrà sostituito del tutto solo in Yakuza 7, ancora inedito in Occidente) con degli scontri uno contro uno abbastanza fastidiosi da portare a termine.

Kazuma Kiryu, Drago di Dojima

Perché sei così accigliato?

Il sistema di progressione questa volta sarà suddiviso nelle categorie Soul, Tech, Body e Dragon. La prima è dedicata alla Heat Mode e alle iconiche Heat Action, le finisher che potremo eseguire sui poveri malcapitati dopo aver riempito un apposito indicatore (Heat Gauge). La seconda ci permetterà di apprendere nuove tecniche di combattimento, mentre la terza servirà a incrementare le statistiche come energia vitale e forza. A differenza di Yakuza 0, dove utilizzavamo i soldi stessi per progredire nell’albero delle abilità, qui faremo tesoro dei punti esperienza guadagnati sconfiggendo i nemici e portando a termine le substory, ma anche mangiando presso i numerosi ristoranti o consumando determinati oggetti. L’ultima categoria è in qualche modo “blindata” e non può essere completata attraverso i punti esperienza: le abilità, tutte dedicate all’omonimo stile di combattimento, si impareranno grazie all’inedito sistema Majima Everywhere, una delle novità esclusive del remake non presenti nel gioco PS2.

Heat Action di Kiryu a Majima

‘Cause you’re everywhere to me

Goro Majima è certamente uno dei personaggi meglio riusciti dell’intero franchise, tuttavia fino a questo momento (fatta eccezione per Yakuza 0) gli appassionati hanno lamentato uno scarso screenplay per il Cane Pazzo di Shimano. Per questa ragione il team di sviluppo ha sfornato la geniale quanto fastidiosa (a lungo andare) trovata del Majima Everywhere. Come il nome stesso suggerisce, Majima comparirà, il più delle volte in maniera casuale, sulla mappa di Kamurocho per sfidarci a combattere sfruttando uno dei suoi stili di lotta. Ogni qual volta riusciremo a batterlo otterremo una nuova tecnica per lo stile del Drago e incrementeremo il nostro grado di affinità con lui. Ovviamente, più volte lo batteremo e più Majima diventerà potente, ma non è tutto: alcuni di questi combattimenti non si limiteranno al semplice scontro uno contro uno, ma offriranno brevi siparietti comici e delle geniali trovate che vi strapperanno più di qualche risata nel corso della vostra partita.

Preparatevi a trovare Majima un po’ ovunque e preparatevi mentalmente al fatto che gli scontri saranno sempre più duri da vincere. Tuttavia, saremo premiati con uno stile che, parallelamente alla storia principale, diverrà sempre più utile in battaglia, ma soprattutto con la strepitosa personalità di Goro e dei suoi bizzarri alter ego di cui non voglio anticiparvi assolutamente nulla, nel caso ne siate totalmente all’oscuro.

Estremo Oriente

Sebbene, rispetto a Yakuza 0 e a tutti i giochi usciti successivamente, il primo Yakuza possa sembrare limitato, perché ambientato solo a Kamurocho e ci permette unicamente di utilizzare Kiryu, questo remake aggiunge sulla tavola una miriade di contenuti atti a migliorare l’esperienza di gioco, come ben 78 substory più o meno brevi da portare a termine e gli immancabili mini-giochi con cui passeremo ore e ore di spensierato divertimento. Fra questi troviamo il mini-game del Pocket Circuit di ritorno da Yakuza 0, l’arcade MesuKing in cui donne-insetto si sfideranno a colpi di wrestling e l’immancabile Karaoke, che potrà contare su pezzi da novanta come Baka Mitai, Tonight e Iji Sakura 2000. Peccato per la mancanza di titoli arcade come Virtua Fighter e OutRun.

Il motore grafico di questo primo Kiwami è lo stesso di Yakuza 0, campione di fluidità rispetto al successivo Dragon Engine, che gira quasi sempre perfettamente a 60 fps anche sul modello base di Xbox One. Tuttavia, in questa versione del gioco ho notato alcuni inaspettati rallentamenti, persino nel filmato iniziale. Il doppiaggio, come sempre di ottima qualità, è presente unicamente in lingua giapponese, mentre i sottotitoli e i testi in-game sono unicamente in lingua inglese.

A chi consigliamo Yakuza Kiwami?

Esattamente come il prequel, Yakuza Kiwami è un buon punto di ingresso per la saga di Ryū Ga Gotoku, essendo il remake del titolo che ha plasmato questa serie e non contenendo grossi richiami al titolo precedente (che può essere tranquillamente giocato subito dopo questo e prima di Kiwami 2). La lingua inglese potrebbe scoraggiare buona parte dei giocatori italiani, ma la presenza sul Xbox Game Pass e un prezzo abbordabile sul Microsoft Store potrebbero comunque invogliare alla prova. Ci troviamo comunque davanti a un ottimo prodotto, anche a distanza di anni dal suo rilascio originale.

Goro Majima si prende una pausa

  • Un remake realizzato come si deve
  • Numerose innovazioni ereditate da Yakuza 0
  • Tanti nuovi contenuti rispetto al classico PS2…

  • …Ma nessuna novità rispetto alla versione PS4
  • Meno mini-giochi rispetto al prequel
  • Qualche problema con le boss battle uno contro uno
Yakuza Kiwami
4.4

Kamurocho brilla ancora su Xbox One

Sebbene venga spesso messo in secondo piano rispetto ad altri episodi della serie, Yakuza Kiwami è sulla carta uno degli esponenti migliori della serie targata SEGA e porta finalmente su Xbox One le vicende inaugurali del percorso del Drago di Dojima. Se avete giocato Yakuza 0, questo “seguito” è ovviamente una scelta obbligata, mentre tutti gli altri possono decidere liberamente di cimentarsi con l’uno o l’altro a seconda delle proprie preferenze. In attesa dell’arrivo di Kiwami 2, previsto fra qualche mese su Xbox One e Xbox Game Pass, potete divertirvi ancora una volta per le strade di Kamurocho nei primi anni 2000, grazie a una trama appassionante e ricca di colpi di scena, un sistema di combattimento quasi sempre all’altezza e numerose distrazioni che spezzeranno piacevolmente il ritmo di gioco. Personalmente, avrei venduto la release digitale a una decina di euro in meno, considerato che al lancio su PS4 il titolo costava praticamente la metà di Yakuza 0. In ogni caso, se siete abbonati a Xbox Game Pass non lasciatevi sfuggire l’opportunità di giocare questa piccola perla, fondamentale per il futuro della saga.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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