FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

Forever Entertainment pubblica il primo di tre remake dedicati alla saga strategica di SQUARE ENIX. Ecco la nostra recensione di FRONT MISSION 1st: Remake!

FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

Correva l’anno 1995, gli ultimi anni di quella che estimatori di videogiochi e nerd di vario tipo definiscono ancora oggi una delle epoche migliori per il mondo dei videogiochi: l’era delle console 16 bit. Il Super Nintendo faceva faville, e la sua assidua sviluppatrice giapponese Squaresoft otteneva successi su successi, soprattutto in patria. Sembrava fosse impossibile che sfornasse un titolo che non fosse amato e riconosciuto, ed è un vero peccato che molti dei suoi giochi del tempo fossero allora relegati unicamente sul suolo giapponese (vero, Bahamut Lagoon? Vero, Rudra no Hihou?). Grazie al cielo, con il passare del tempo alcuni di essi sono poi giunti da noi con degli ottimi remake modernizzati, come testimonia il grandioso e anticipato remake di LIVE A LIVE uscito quest’anno. E anche il gioco di cui parleremo oggi, FRONT MISSION 1st: Remake, rientra nella categoria appena descritta: giochi per SNES che a distanza di anni sbarcano sui nostri lidi.

FRONT MISSION è una bestia interessante. Questo RPG strategico di stampo mecha uscì originariamente nel 1995 unicamente in Giappone, ma ebbe abbastanza successo da aggiudicarsi sia spin-off che svariati sequel, tutti con più o meno successo. Il terzo gioco della serie, FRONT MISSION 3 per la prima PlayStation, fu il primo in assoluto a sbarcare fuori dal Giappone e arrivare persino in Europa. Nel 2007 il primo gioco della serie ricevette un porting per DS che arrivò persino in America senza purtroppo sbarcare in Europa. Sembrava che noi europei non avremmo mai avuto modo di saggiare il capostipite di questa curiosa saga di strategici… almeno finché non fu annunciato nel corso del 2022, che un remake in HD dei primi tre giochi sarebbe arrivato finalmente su Nintendo Switch, grazie a Forever Entertainment, a portata di tutti i giocatori del mondo. Ma come se la cava oggigiorno questo titolo ricco di fantapolitica e robot giganti che si pestano allegramente? Non resta che leggere e vederlo di persona!

FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

  • Titolo: FRONT MISSION 1st: Remake
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: RPG strategico
  • Giocatori: 1
  • Publisher: Forever Entertainment
  • Sviluppatore: Forever Entertainment, SQUARE ENIX
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 30 novembre 2022
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: remake in HD del gioco per Super Nintendo del 1995 FRONT MISSION, sarà disponibile in edizione fisica limitata grazie a Forever Limited

Abbiamo recensito FRONT MISSION 1st: Remake con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente da Forever Entertainment.

Siamo nell’anno 2090: i confini geografici della Terra sono demarcati in maniera piuttosto diversa da quella del nostro mondo attuale e le guerre sono combattute non solo con i classici mezzi convenzionali, ma anche tramite l’utilizzo di gigantesche macchine umanoidi chiamate Wanzer. L’attività vulcanica del pianeta ha fatto sorgere col tempo una nuova isola nell’Oceano Pacifico, battezzata poi Isola di Huffman. Questo fazzoletto di terra è stato a lungo al centro di una disputa fra due delle principali nazioni di questo mondo futuro, che hanno lottato l’una contro l’altra per ottenerne il controllo: l’UCS (L’unione di Nord e Sud America) e l’OCU (Una coalizione formata da Oceania, Sud Asia e Sudest Asiatico). Col tempo, le due fazioni raggiunsero una tesissima tregua, dividendo Huffman in due territori.

FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

La nostra storia comincia con un gruppo militare di ricognizione dell’OCU comandato dal giovane e brillante capitano Royd Clive, a cui viene ordinato di fare un sopralluogo in quella che apparentemente è una vecchia fabbrica di munizioni dell’UCS nella zona orientale dell’isola nota come Larcus. Sentendo un campanello d’allarme nella testa, Karen, compagna d’arme e fidanzata di Royd, avverte i suoi compagni di fare attenzione. Neanche ha il tempo di finire il suo avvertimento, che si ritrova circondata da un plotone di Wanzer dell’UCS comandati dall’enigmatico Driscoll, che prontamente elimina la soldatessa davanti ad un inerme Royd, e procede a far distruggere l’intero complesso in una massiccia esplosione. A seguito di questo avvenimento, noto poi negli annuali come l’Incidente di Larcus, l’UCS diede la colpa all’OCU, dichiarandolo artefice di un attentato, e usò quanto accaduto come pretesto per riaprire le ostilità, dando il via così al Secondo Conflitto di Huffman.

Passa un anno. Royd, dopo essere stato reso un capro espiatorio e cacciato di conseguenza dall’esercito, ora si guadagna da vivere combattendo nell’arena come pilota di Wanzer. Un giorno viene avvicinato da un uomo con gli occhiali da sole, il colonnello Olson dell’OCU, che gli si presenta con una proposta: collaborare con lui come membro della squadra mercenaria dei Canyon Crows, in modo da poter porre fine al conflitto e farla pagare all’uomo responsabile per l’uccisione di Karen.

La fortuna non aiuta gli stolti!

FRONT MISSION 1st: Remake presenta due modalità di gioco: classica e moderna. La prima è praticamente identica in tutto e per tutto alla versione SNES/PSX/DS, e non presenta chissà quali miglioramenti o upgrade sostanziali. Le cose cambiano invece nella versione moderna, in cui non solo i Wanzer si muovono con maggiore velocità quando viene dato loro l’ordine di spostarsi, ma viene anche data la possibilità di muovere a 360 gradi la mappa e di aprire una minimappa che ci permetta di vedere la posizione delle unità e la struttura del campo di battaglia con maggiore dettaglio.

Quanto al gameplay, ci troviamo davanti un classico RPG strategico a turni, in cui dovremo spostare le nostre unità come su una scacchiera e usare le armi equipaggiate per sconfiggere i nemici. Ci sono tuttavia delle cose di cui bisogna tenere conto: diversamente dai comuni veicoli bellici, che hanno un’unica barra degli HP, i Wanzer hanno ben quattro barre degli HP – una per il corpo, due per le braccia e una per le gambe. Andare a distruggere una qualunque parte del corpo di un Wanzer avrà un effetto diverso: se distruggiamo le gambe, ad esempio, il Wanzer subirà un brutto deficit nella sua mobilità; distruggendo le braccia, renderemo impossibile l’utilizzo delle armi equipaggiate su di esse, mentre la distruzione del corpo vorrà dire la distruzione del Wanzer e la sua rimozione dal campo di battaglia. Il problema principale, tuttavia, è che il giocatore non ha il benché minimo controllo su quale parte del corpo verrà presa di mira quando viene selezionato il comando “Attacco”. Capiterà spesso, infatti, che un Wanzer nemico si ritrovi con una parte del corpo con appena 1 HP, e che il vostro Wanzer decida invece di dirigere l’attacco verso una parte del corpo ancora completamente sana… ammesso che il colpo vada a segno, visto che spesso si manca il bersaglio anche con una probabilità di mira superiore all’80%.
FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

Pimp My Wanzer

Fra una missione e l’altra, ci ritroveremo a passare il tempo nelle varie città dell’isola di Huffman. Qui potremo svolgere diverse attività, fra cui frequentare i bar per ottenere gli ultimi pettegolezzi (e talvolta sbloccare missioni e personaggi secondari), combattere all’arena per ottenere fondi aggiuntivi (con vincite che aumentano a seconda della difficoltà, ovviamente) e, cosa più importante, andare dal meccanico per equipaggiare e modificare i nostri Wanzer.

FRONT MISSION lo si potrebbe tranquillamente definire il “nonno” di giochi come la frenetica serie Armored Core di FromSoftware, visto che ci ritroveremo a fare miscugli su miscugli di armi e parti del corpo in modo da ottenere un mech che soddisfi le nostre esigenze. E di parti ce ne sono davvero miriadi da scegliere, ognuna con i propri parametri e le proprie specifiche e, cosa da non trascurare, il proprio peso. Bisognerà infatti curarsi di creare unità resistenti senza sforare la capacità massime di peso che possano sopportare. Inoltre, bisogna anche tenere conto delle specializzazioni di ogni pilota nell’utilizzo delle svariate armi, suddivise in tre categorie: da mischia (come pugni e manganelli), a corto raggio (mitragliatrici e fucili) e a lungo raggio (lanciamissili e simili), visto che alla fine è sempre meglio specializzare ogni pilota in un unico tipo di arma se si vuole avere una qualche speranza di arrecare danni sostanziali e andare a segno.

Giganti di ferro scintillanti

Per quanto riguarda il comparto tecnico, ci troviamo davanti a uno stile grafico gradevole da guardare, sebbene con qualche problemuccio di frame rate, specialmente se giocato in portatile. Nonostante la spigolosità delle mappe che sono realizzate apposta per replicare quelle della versione 16 bit con le loro montagne perfettamente squadrate, non possiamo che sorridere notando i tanti piccoli dettagli che vanno a contornare gli ambienti di gioco, come gli alberi che si muovono al vento, la pioggia che bagna i Wanzer facendo luccicare la loro armatura, il dettaglio dei granelli di sabbia, o addirittura la fisica di alcuni oggetti su mappa che si muovono con il passaggio dei Wanzer.

FRONT MISSION 1st: Remake – Recensione

Anche i mech sono incredibilmente dettagliati in tutte le loro molteplici parti del corpo, ed è bello vederli muoversi anche quando non combattono. Anche le musiche sono molto orecchiabili, sia nella versione classica che in quella rimasterizzata per la modalità moderna. I ritratti dei protagonisti, tutti con il riconoscibilissimo stile dell’ormai storico Yoshitaka Amano, sono stati completamente rimessi a nuovo e, tralasciando alcuni personaggi forse un po’ troppo goffi nel design, risultano sufficienti, anche se si sente la mancanza di vere e proprie espressioni facciali, così come si sente completamente l’assenza di qualsivoglia doppiaggio, specialmente dopo aver visto le versioni moderne di vecchi giochi in cui non si è mai fatto mancare, anche con il doppio audio. Teniamo le dita incrociate che decidano di far doppiare il 2 e il 3, quando finalmente usciranno.

A chi consigliamo FRONT MISSION 1st: Remake?

Non macinerò le parole: questo è un titolo ostico, anche nella sua difficoltà normale, e con svariati livelli di difficoltà aggiuntivi da sbloccare — tra cui la terrificante modalità Generale, in cui i nemici hanno il 900% di vita in più è arrecano il doppio dei danni quando attaccano — i fanatici degli strategici hardcore avranno pane per i loro denti. Inoltre, vista la sua forte dipendenza dal fattore casuale e dalla fortuna, è un titolo che richiede molta, moltissima pazienza per essere completato al 100%, specialmente se consideriamo il fatto che non ci si possa fare un’idea completa di tutta la storia senza completare sia lo scenario di Royd che quello aggiuntivo di Kevin, che è addirittura più difficile da giocare! Se siete neofiti del genere, pensateci bene, prima di acquistarlo.

  • Tante armi e parti con cui personalizzare i propri mech
  • Ottima localizzazione in italiano
  • Graficamente gradevole…

  • …Nonostante il frame rate ballerino in portatile
  • Gli scontri contano troppo sul fattore fortuna
  • Totale assenza del doppiaggio
FRONT MISSION 1st: Remake
3.7

Un macinino che fatica un po' a decollare

FRONT MISSION 1st è il remake di un titolo ambizioso, e si vede. L’originale è decisamente innovativo, e porta molte novità in tavola per quanto riguarda il genere degli strategici, ma quelle stesse innovazioni vengono ancora oggi smussate da magagne che ne diminuiscono la validità, e che malgrado la messa a nuovo di grafica e di meccaniche di gioco antiquate, sono ancora presenti e gli impediscono di risultare un ottimo remake. La grafica messa a nuovo è bella a vedere, ma viene penalizzata dai cali di frame rate, e gli scontri contano ancora troppo sulla fortuna per poter essere gratificanti e non frustranti. Ci auguriamo che questi problemi vengano attenuati quando i già annunciati remake del secondo e terzo capitolo verranno resi disponibili.

Una normalissima bimba ultraventenne che ha trafficato con computer e videogiochi per tutta la vita. Nel tempo libero le piace scarabocchiare sul suo sketchbook.

1 commento

  1. Ciao Cristina, è passato un po’ di tempo dalla tua recensione, spero di non essere troppo in ritardo! Volevo dire che la recensione è molto completa e ben fatta; contemporaneamente, voglio segnalare una cosa importante, che cambia effettivamente moltissimo il feeling del gioco: dopo un po’ di battaglie, infatti, i personaggi possono sviluppare l’abilità di “mira”, con la quale, appunto, finalmente si può mirare a specifiche parti del corpo di un wanzer e non affidarsi più completamente alla fortuna. E’ effettivamente qualcosa di importantissimo, perché cambia completamente le carte in tavola.
    Nello stesso tempo, non c’è però dubbio che spesso il gioco “bara”: anche con percentuali di (presunto) successo all’80-90% di un qualsiasi attacco, il bersaglio viene mancato fin troppo spesso.
    Ho amato Front Mission 3 su PS1, ma devo ammettere che questo capostipite è davvero una strana bestia.

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