In questo mondo esistono sette sfere che, una volta riunite, evocano un drago capace di esaudire qualunque desiderio. È proprio grazie alla ricerca di queste sfere magiche che il piccolo Son Goku ha conosciuto Bulma e si è imbarcato in quella che è diventata l’avventura più epica mai narrata. Le sfere, tuttavia, fanno gola ai più potenti esseri dell’universo, e molti di loro non hanno buone intenzioni: fortunatamente Goku e i suoi amici si staglieranno sempre a difesa della Terra, sempre alla ricerca di qualcuno più forte da affrontare in battaglia! A quanto pare, però, c’è qualcuno i cui poteri vanno persino oltre la concezione spaziotemporale. È per impedire di stravolgere gli eventi che il Kaiohshin del Tempo affiderà a Trunks il compito di guidare la Pattuglia temporale, con lo scopo di porre rimedio a tutte le anomalie nella storia. Sarà proprio al drago Shenron che Trunks chiederà l’aiuto di un potente alleato da schierare tra le proprie fila. È qui che inizia la nostra avventura.
È ancora una volta compito dello studio Dimps quello di trasporre in videogioco una delle licenze più importanti mai concepite in Giappone. Il manga per eccellenza, l’unica serie animata che, probabilmente assieme a Pokémon, riscuote ancora un enorme successo intercontinentale nonostante siano passati quasi trent’anni dalla prima messa in onda in patria. Dragon Ball è un’opera che trascende media e generazioni e renderle giustizia in termini videoludici non è sempre un compito facile: ne abbiamo visti di titoli, per ogni console, ma quanti di questi possono essere considerati memorabili e quanti mera spazzatura commerciale? Il team di Osaka si è occupato della blasonata trilogia di Budokai per la memorabile PlayStation 2, del passabile Infinite World, ma anche del mediocre Burst Limit, e giunge quest’anno, anche sulla nuova generazione di console, con un’inedita e innovativa trasposizione: Dragon Ball XenoVerse. Riuscirà questo titolo, dalle già grosse aspettative, a farsi ricordare per gli anni a venire o saremo costretti a stiparlo insieme a tutti quei giochi di Dragon Ball senza infamia e senza lode? Scopriamolo assieme!
- Titolo: Dragon Ball XenoVerse
- Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox One, Xbox 360
- Genere: Avventura, Fighting Game
- Giocatori: 1-2 (multiplayer online e in locale)
- Software house: BANDAI NAMCO Games
- Sviluppatore: Dimps
- Lingua: Italiano (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
- Data di uscita: 27 febbraio 2015
- Disponibilità: retail, digital delivery
- DLC: Season Pass per l’acquisto di DLC che includono nuovi personaggi, missioni, mosse speciali e costumi
- Note: disponibile un’edizione limitata contenente un’esclusiva statua di Future Trunks di 25 cm


Partners in time

A seconda della razza scelta avremo una serie di abiti a disposizione; prendiamo come esempio la razza Saiyan: per loro potremo indossare il classico completo che Goku ha utilizzato nelle saghe di Cell e Majin Bu, e potremo decidere di personalizzarlo con la combinazione di colori che più ci aggrada — anche se saremo limitati nella scelta da una palette predefinita. Purtroppo sarà possibile personalizzare nei colori solo alcuni dei pezzi di equipaggiamento a disposizione, e avrei gradito poter decidere l’età del protagonista e il conseguente invecchiamento (giocare nei panni di un bambino come lo era Goku non sarebbe stato male). Tra le parti personalizzabili troviamo anche quelle relative al volto e alla capigliatura, nonché altezza e corporatura. Inizialmente non avremo a disposizione moltissimi abiti o accessori per rendere unico il nostro guerriero, ma proseguendo all’interno del gioco potremo ottenerne di nuovi durante le missioni oppure acquistandoli presso gli appositi negozi. Infine, dopo aver selezionato l’aspetto, la voce e il nome del nostro alter-ego, ci verrà chiesto di bilanciare le nostre statistiche scegliendo se avere uno stile equilibrato o se abbiamo preferenze tra il combattere a distanza ravvicinata o da lontano.

Shobu da, Kakarotto!


Gli scontri si svolgeranno in grossi ambienti tridimensionali tratti dalle più celebri location della serie: città terrestri, il pianeta Namecc, paesaggi desertici o luoghi emblematici come la Stanza dello Spirito e del Tempo o l’arena del Torneo Tenkaichi. Ognuno degli scenari presenterà una serie di strutture che potremo distruggere a colpi energetici o lanciandoci contro gli avversari, ma ho avuto l’impressione che gli stessi sarebbero potuti essere decisamente più interattivi, in quanto verranno demoliti solo se colpiti da una certa distanza o angolazione, col risultato di apparire artefatti e poco realistici. Durante le missioni potremo sfruttare l’abilità data dal già citato Scouter per cercare oggetti nascosti e materiali nonché, a seconda delle missioni, utilizzare il celeberrimo radar per partire alla ricerca delle sette sfere.
Al termine di ciascuno scontro ci verrà mostrata una schermata che indicherà il giudizio ottenuto, il tempo di completamento, i punti esperienza e gli Zeni, il tutto determinato da un criterio di valutazione che si potrà basare sul numero di colpi inflitti, sulla lunghezza massima della combo, sui abbattuti e molto altro, a seconda della missione che ci ritroveremo ad affrontare.

Time can be rewritten
Le vicende di Dragon Ball XenoVerse si svolgeranno tutte all’interno di una città disegnata appositamente per il gioco, che prende il nome di Tokitoki City. Sospesa in una dimensione spaziotemporale tutta sua, è la sede del Kaiohshin del Tempo, custode della sacra pergamena che contiene gli avvenimenti storici dell’universo dipinto dalle matite di Toriyama. In pratica, è una grossa hub che andrà a sistituire il menu principale del gioco, tramite la quale potremo accedere a tutti i contenuti, fatta eccezione per il menu relativo alle opzioni e al nostro personaggio, accessibile tramite il tasto di pausa. Divisa in tre aree principali (Area industriale, Campo del tempo e Parco temporale), Tokitoki è sede di Trunks e del Kaiohshin, ma anche di innumerevoli pattugliatori che come noi sono stati reclutati dalla strana coppia, nonché di personaggi della serie che chiederanno il nostro aiuto o che, come già citato, fungeranno da Insegnanti per consentirci di apprendere nuove tecniche.
A seconda dell’area cittadina in cui ci troveremo potremo accedere a diverse strutture, suddivise per ciascun settore di appartenenza: dai negozi dove troveremo nuovi abiti, accessori, abilità e oggetti consumabili, a portali tramite i quali potremo accedere alle due tipologie di missioni, alla modalità versus in single player o per due giocatori oppure alle funzionalità online e all’immancabile torneo mondiale. Le missioni, vero fulcro di XenoVerse, sono raggruppabili in due macrocategorie: missioni di storia e missioni parallele. Tramite le prime, chiaramente, potremo avanzare nella storia di Dragon Ball e correggere le anomalie negli eventi, e saranno unicamente accessibili tramite l’NPC di Trunks; generalmente, troveremo Trunks assieme a Kaiohshin nella Camera del tempo, lo stesso posto in cui potremo recarci nel caso volessimo ripetere le medesime missioni per guadagnare Zeni e ulteriori punti esperienza. Tramite le missioni parallele invece, nome con il quale vengono indicate le subquest, affronteremo storie originali, spesso dal lato dei nemici di Goku e company, non necessarie per portare a compimento la trama del gioco, ma decisamente utili per sbloccare nuovi elementi e accrescere la nostra potenza combattiva. In entrambi i casi, potremo contare su un paio di alleati che si schiereranno al nostro fianco in battaglia: durante la storia, saranno le vicende a determinare su chi potremo contare in quel frangente (e gli alleati potrebbero diventare più di due), mentre per quanto riguarda le missioni parallele, potremo scegliere di volta in volta il nostro party ideale, avendo a disposizione tutti i personaggi sbloccati fino a quel momento, nonché l’opportunità di reclutare gli avatar dei nostri amici incontrati in rete (e poi re-incontrati nelle vesti di NPC a Tokitoki) oppure di allestire delle sessioni multiplayer online fino a tre giocatori. Grazie alla formazione di un party, se i capitoli di storia lo consentiranno, il nostro K.O. in battaglia non significherà necessariamente Game Over: i nostri compagni potranno rianimarci, e lo stesso potremo fare con loro, in maniera analoga a quanto accade negli MMO.

Hikaru kumo o tsukinuke Fly Away


A chi consigliamo Dragon Ball XenoVerse?
Sebbene il titolo sia sviluppato da Dimps, studio che ha dato i natali alla trilogia di Budokai, il gameplay di XenoVerse nelle battaglie sarà molto più simile a quello del Budokai Tenkaichi di Spike, con la possibilità di movimento totale all’interno dell’arena di battaglia. Per questo motivo, lo consiglio a tutti coloro che hanno apprezzato la serie appena citata, ma anche per chi non è alla ricerca del solito picchiaduro a incontri con personaggi tratti dalla serie. La particolarità di XenoVerse è proprio quella di immergere il giocatore in un’avventura basata su una storia originale. Se avete evitato gli ultimi titoli usciti su PlayStation 3 e Xbox 360, è il momento di riconsiderare la saga e dare una possibilità a XV.
- Trama originale e in qualche modo coerente con l’opera originale
- Include il doppiaggio giapponese
- Il più innovativo videogame di Dragon Ball degli ultimi anni
- Buon sistema di crescita del personaggio
- Combattimenti frenetici e impegnativi
- Tokitoki City è confusionaria e noiosa da esplorare
- Si sente la mancanza di un menu rapido per l’accesso alle modalità
- L’adattamento italiano presenta qualche imprecisione
- Tutorial invasivi a inizio gioco
- La personalizzazione estetica poteva essere più profonda
- Un roster meno ricco di quanto ci si aspettasse
- Assenza di cross-play tra le varie piattaforme
Dragon Ball XenoVerse
Un nuovo modo di concepire i fighting game di Dragon Ball
Dragon Ball XenoVerse di BANDAI NAMCO Games e Dimps è sicuramente il titolo basato su questa licenza più innovativo degli ultimi anni. Abbiamo messo le mani su una lunga serie di picchiaduro che non facevano altro che aggiungere di volta in volta nuovi personaggi, nuovi costumi, nuove trasformazioni e variare in qualche modo il battle system, narrando sempre e solo la solita storia di Dragon Ball Z che ormai sappiamo tutti a memoria. L’intento di XenoVerse è quello di narrarla attraverso un punto di vista differente, integrandovi una trama e un gruppo di personaggi inediti e dando la possibilità ai giocatori di immedesimarsi in prima persona in una delle favole moderne più appassionanti di sempre. Il fattore MMO è una componente basilare del gioco, ma solo apparentemente: il fulcro di XV rimane insito nei combattimenti, e sia la hub che il sistema di interazione online tra giocatori passano quasi del tutto in secondo piano. Grazie a questi, però, la longevità viene ulteriormente prolungata grazie alla possibilità di affrontare missioni in cooperativa con gli amici oppure sfidare gli stessi a singolar tenzone, sebbene a vincere sarà solo chi avrà guadagnato più esperienza. Con una serie di dettagli maggiormente curati e con un miglior bilanciamento degli scontri avrebbe sicuramente meritato un punteggio più alto; non ci resta che sperare in un nuovo capitolo che possa mostrare al meglio i muscoli delle console di nuova generazione, senza doversi preoccupare delle precedenti.
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