Ken il Guerriero: la serie TV rivive nei DVD Box di Koch Media

Una serie animata leggendaria tratta da un’opera a fumetti altrettanto famosa. Ken il Guerriero ha allietato i pomeriggi di migliaia di ragazzini italiani alla fine del secolo scorso: riscopriamolo grazie ai nuovi DVD Box di Yamato Video e Koch Media

Ken il Guerriero - Recensione dei nuovi DVD Box di Yamato Video

L’uomo dalle sette cicatrici sul petto ha scandito i pomeriggi di intere generazioni di bambini e ragazzi nati negli anni ’80 e ’90 in Italia, con episodi in bassissima qualità trasmessi sulle reti locali, un doppiaggio iconico quanto discubile e l’indimenticabile sigla cantata dagli Spectra, che per molti ha davvero poco da invidiare all’altrettanto splendida “Ai wo Torimodose” giapponese. Ken il Guerriero, Hokuto no Ken nel Paese d’origine, è uno degli anime più rappresentativi della mia generazione: appassionante, esaltante, commovente e pieno di buoni valori da tramandare alle nuove generazioni.

Ken il Guerriero

Nonostante fosse considerato il cartone animato più violento mai approdato sulle televisioni nostrane, ho avuto la fortuna di crescere sotto l’ala di genitori attenti ma permissivi, che sin da quando avevo sette-otto anni mi hanno concesso di seguire le avventure del salvatore di fine secolo quotidianamente, di appassionarmene e di spingermi, addirittura, ad avviare la pratica delle arti marziali (complice anche l’estremo attaccamento nei confronti di un altro Ken, quello di Street Fighter II). È difficile tentare di spiegare a un ragazzino dei giorni nostri il fascino esercitato da Kenshiro su un bambino nato e cresciuto a cavallo fra gli anni ottanta e novanta; ciascun episodio, coadiuvato da una splendida colonna sonora che è rimasta impressa a fuoco nella mia mente, era in grado di esaltarci grazie alla figura di un protagonista invincibile ma sempre pronto ad aiutare i più deboli punendo i cattivi in maniera schiacciante. Un esempio che ha spinto me e molti altri bambini dell’epoca ad essere sempre dalla parte del giusto, ad essere onesti e a difendere noi stessi e i più deboli dalle immancabili situazioni dove il bullo di turno faceva il prepotente. Certo, far esplodere i nostri coetanei ficcandogli due dita nelle tempie era ben lontano dalla realtà, ma dimostrarsi coraggiosi e sicuri di sé era un atteggiamento che già da solo poteva scoraggiare ogni possibile conseguenza violenta, nella maggior parte dei casi.

Oggi mi ritrovate su queste pagine per parlare ancora una volta di Hokuto no Ken: dopo aver preso in esame videogiochi, parodie a fumetti e quant’altro, è giunta finalmente l’ora di prendere in esame la serie animata che mi ha avvicinato a questa prestigiosa e indimenticabile opera. In questi oltre cento episodi impreziositi dal character design di Masami Suda (qui la nostra intervista esclusiva al maestro) assisteremo al cammino di crescita di Kenshiro, successore della Divina Scuola di Hokuto a cui Shin, rivale in amore ed esponente della scuola di Nanto, porterà via la ragione di vita, l’eterea Yuria alla quale aveva promesso un futuro radioso in un mondo ridotto allo stremo.

L’ambientazione postapocalittica è quanto di più riconducibile a Kenshiro si possa pensare, con le sue lande desolate e i variopinti avversari con motociclette e acconciature punk. L’immancabile carne da macello alla mercé del nostro protagonista, carismatici alleati e avversari come Rei, Souther, Raoh e Toki, nonché spalle che stemperano l’atmosfera come Bart e Lynn sono elementi imprescindibili che dipaneranno una storia costellata da combattimenti ma soprattutto da momenti significativi. Morte, perdono, redenzione, rimpianti: Ken il Guerriero è capace di gettarci ancora oggi in un vortice di emozioni, esaltate ancora di più dall’indimenticabile colonna sonora di Nozomi Aoki.

I due cofanetti, di quattro in programma, raccolgono gli episodi della serie animata trasmessa per la prima volta in Giappone nel 1984 fino all’episodio 52 e sono già disponibile sugli scaffali nostrani e su rivenditori online come Amazon al prezzo di circa 25 €. I prossimi saranno disponibili rispettivamente da gennaio e febbraio e andranno probabilmente a completare l’arco narrativo che si conclude con la sconfitta di Raoh, con un futuro incerto per la serie ambientata sull’Isola dei Demoni. Ciascuno dei box, disponibili unicamente in formato DVD, contengono episodi rimasterizzati in maniera ottimale, con doppiaggio italiano degli anni ’80 di buona qualità e la traccia originale giapponese. I sottotitoli italiani sono presenti in due varianti: la prima segue l’adattamento e i dialoghi che ci hanno intrattenuti da ragazzini, gli altri sono fedeli al doppiaggio giapponese e preferibili dai fan dello zoccolo duro.

Ciascun cofanetto composto da cinque dischi è impreziosito, oltre che da una copertina reversibile e da una sleeve in cartoncino, nonché da un preziosissimo booklet contenente titoli (italiani e giapponesi) e sinossi degli episodi, disegni preparatori di personaggi, oggetti e ambientazioni, fotogrammi delle sigle e immagini dei fondali. Non si arriva al livello contenutistico di quanto visto nel cofanetto di LUPIN the 3rd, con articoli e approfondimenti sulla realizzazione della serie, ma comunque libretti apprezzabili dal punto di vista artistico e informativo. Per quanto concerne gli extra su disco troveremo, oltre alle sigle originali e le anticipazioni del doppiaggio giapponese, una raccolta delle tecniche di Hokuto viste in ciascun episodio, delle schede dei personaggi e delle scene più significative.

Chi da quest’incubo nero ci risveglierà?

Ken il Guerriero: la serie TV rivive nei nuovi DVD Box di Yamato VideoUn giudizio più che ottimo per questi due primi box, che oserei definire finalmente definitivi, per una delle mie serie animate preferite — a cui spero seguiranno quelli della seconda serie. Un prezzo decisamente contenuto per del materiale che non ha senso di mancare nella collezione dei fan di Ken il Guerriero di vecchia data, ma anche di tutti coloro che intendono avvicinarsi alle vicende del salvatore di fine secolo per la prima volta in vita loro.

La serie televisiva di Hokuto no Ken ha segnato un’epoca e creato una generazione di appassionati e rappresenta una pietra miliare nel panorama dell’animazione non solo nipponica, ma oserei dire mondiale. Pescando a piene mani dal mondo “reale” elementi come l’ambientazione di Mad Max, lo stile di Bruce Lee e i connotati fisici di Sylvester Stallone, Tetsuo Hara e Buronson hanno plasmato un’opera unica e perfetta, destinata ad essere ricordata per sempre.

Immancabile nella vostra collezione

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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