Shenmue I & II – Recensione

Dopo anni di attesa e richieste da parte dei fan arriva Shenmue I & II, raccolta dei primi due capitoli rimasterizzati della celebre opera di Yu Suzuki

Shenmue I & II - Recensione

Shenmue I & II - RecensioneEgli apparirà dall’est, da una landa situata al di là del mare. Un giovane uomo che deve ancora scoprire il suo vero potenziale. Un potere così grande che potrebbe distruggerlo o aiutare a realizzare il suo scopo, sarà il suo coraggio a determinare quale piega prenderà il suo destino. Il cammino che lo aspetta sarà ricco di ostacoli e difficoltà, ma io lo aspetterò e volgerò a lui le mie preghiere perché questo destino determinato fin dall’alba dei tempi si realizzi. Una notte oscura si leva in cielo, solamente le stelle riescono a rischiarare il cupo buio della notte. Ed è così che la sua storia ha inizio…  — Shenhua

A quasi vent’anni di distanza dal suo rilascio originale torna una delle saghe che hanno rivoluzionato per sempre l’industria videoludica, si tratta di Shenmue I & II per PlayStation 4, Xbox One e PC. I primi due capitoli della saga sono stati rimasterizzati per permettere a tantissimi nuovi giocatori di poter conoscere l’opera di Yu Suzuki, che ha introdotto alcune delle meccaniche di gioco più diffuse al momento. Un precursore per la sua generazione, ma allo stesso tempo un’opera ancora incompleta in quanto manca all’appello il terzo capitolo della trilogia. In attesa di scoprire come proseguirà il cammino di Ryo Hazuki, conosciamo insieme come tutto è iniziato.

  • Titolo: Shenmue I & II
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC
  • Genere: Avventura
  • Giocatori: 1
  • Software house: SEGA
  • Sviluppatore: SEGA
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 21 agosto 2018
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: versione rimasterizzata dei primi due capitoli della celebre saga creata da Yu Suzuki

È una pacifica notte invernale a Yokosuka. La neve scende leggera dal cielo ricoprendo con il suo candido manto tutto ciò che tocca, ma quel candore è presto destinato a macchiarsi di un rosso vermiglio… All’interno della residenza Hazuki infatti un misterioso uomo vestito con degli abiti tradizionali cinesi sta minacciando il capofamiglia Iwao. Nonostante le sue abilità nelle arti marziali, Iwao non riesce a contrastare la velocità dell’uomo misterioso che è alla ricerca di un artefatto protetto dalla famiglia Hazuki, lo specchio del Drago. A nulla servirà l’arrivo di Ryo, figlio del capofamiglia, che verrà messo fuori combattimento nel giro di pochi secondi. Iwao decide così di svelare all’uomo l’ubicazione dello specchio, ma questa informazione gli costerà la vita…

Con la morte del padre e il furto dello specchio, a Ryo non resta altro che iniziare il suo cammino di vendetta nei confronti di colui che ha distrutto la sua famiglia. Il diciottenne inizierà le indagini nella città di Yokosuka, scoprendo come il misterioso uomo di nome Lan Di sia collegato con un cartello della mafia cinese molto presente nella città. Durante le sue indagini scoprirà la presenza di uno specchio gemello, lo specchio della Fenice, che veniva custodito in un magazzino nascosto sotto al suo dojo. I due artefatti celano in se un potere immenso, se dovessero essere riuniti infatti apriranno la porta che collega il mondo umano con quello degli spiriti, scatenando oscuri poteri sulla Terra. Fortunatamente Ryo potrà contare sull’aiuto del maestro Chen e di suo figlio Gui Zhang, che saranno in grado di guidarlo svelandogli i segreti che circondano i due manufatti. Alla fine del primo capitolo, dopo aver scoperto che Lan Di è tornato in Cina e aver trovato una lettera destinata al padre, Ryo decide di imbarcarsi e continuare le sue indagini per le strade di Hong Kong.

Sarà proprio nella metropoli cinese che farà la conoscenza del maestro Linshao Tao che intima il ragazzo di interrompere il suo cammino di vendetta. La bella maestra crede infatti che Ryo non abbia alcuna speranza di vittoria contro Lan Di e che questo viaggio non farà altro che portarlo ad una morte prematura ma, nonostante ciò, decide di tenerlo sotto la sua ala protettiva e di insegnargli alcuni fondamenti delle arti marziali. Ryo è alla ricerca di Yuanda Zhu, colui che ha spedito la lettera a suo padre, per riuscire a capire meglio il collegamento tra la sua famiglia e gli artefatti. Ad aiutarlo durante questa nuova avventura ci saranno Joy, una bellissima ragazza dai capelli rossi, e Wuying Ren, capo di una gang malavitosa pronto ad allearsi con Ryo in cambio di un equo profitto. Questo nuovo cammino porterà Ryo a visitare il villaggio di Guillin dove farà conoscenza di Shenhua, che in precedenza è apparsa al protagonista in sogno. Un’aura di mistero avvolge la ragazza, ma i suoi segreti ad oggi non hanno ancora una risposta.

L’inesorabile scorrere del tempo

Dal punto di vista del gameplay, Shenmue è stato il precursore di alcune delle meccaniche che ad oggi vengono ancora utilizzate dall’industria videoludica, rivelandosi una vera e propria pietra miliare senza cui i giochi moderni non sarebbero gli stessi. Per la prima volta infatti veniva data al giocatore la possibilità di esplorare un mondo realistico e vivo, in cui ogni NPC vive la propria vita autonomamente. Il fattore realismo viene ampliato dalla presenza di un clima dinamico, strutturato in modo tale da rappresentare le condizioni metereologiche del Giappone e della Cina in quel determinato periodo storico, e dell’avanzare del tempo e dei giorni.

Il giocatore ha piena libertà di scelta su come affrontare la sua giornata: potrà esplorare Yokosuka o i vicoli di Hong Kong e conoscere meglio i suoi abitanti, aiutandoli a risolvere alcune missioni secondarie, passare ore a divertirsi con le tantissime attività secondarie presenti all’interno del titolo oppure continuare con la storia principale. Il tutto ricordandosi che, qualsiasi cosa deciderà di fare, il tempo scorrerà inesorabile e con esso anche le attività che potremo fare cambieranno. Come nella vita reale anche i negozi di Yokosuka o della metropoli cinese avranno un’orario di apertura e di chiusura, e allo stesso modo anche gli NPC si sposteranno in base all’orario e sarà dunque impossibile interagire con loro quando tornano a casa.

Pur essendo minime le differenze tra i due capitoli, nel primo Shenmue il fattore tempo potrebbe risultare spesso frustrante. La cittadina di Yokosuka è infatti molto più piccola rispetto ai labirintici vicoli di Hong Kong che visiteremo nel secondo capitolo, e anche le attività a nostra disposizione saranno limitate portandoci spesso a non sapere come spendere il tempo tra una giornata e l’altra. Solamente in Shenmue II verrà infatti introdotta la possibilità di far scorrere velocemente il tempo di gioco in modo da poter continuare con la storia senza dover aspettare.

Ora et Labora

Ma non è solo l’esplorazione a farla da padrone, la saga di Shenmue ha infatti al suo interno un validissimo sistema di combattimento e tanti, tantissimi mini-giochi con cui divertirci. Ma partiamo dall’inizio, Ryo è in grado di utilizzare le sue abilità nelle arti marziali per sconfiggere tutti i nemici che gli si pareranno di fronte e, nel corso dell’avventura, potremo fargli apprendere tantissime nuove tecniche di combattimento. Capiterà infatti girando per Yokosuka o per le strade di Hong Kong di trovare altri maestri disposti ad insegnarci le loro tecniche, e potremo allenarci al loro utilizzo all’interno del dojo.

Il sistema di combattimento di Shenmue è tanto semplice quanto efficace, ed è molto simile a quello degli action game moderni. I quattro tasti principali saranno infatti legati ai pugni, ai calci, alla parata e alle prese e basterà concatenarli con la pressione dei tasti direzionali per creare delle combo capace di atterrare qualsiasi avversario. Ma non si vive di soli combattimenti, essendo in parte un simulatore di vita reale infatti dovremo mandare il giovane Ryo a lavorare per poter racimolare soldi da spendere nelle tantissime attività presenti all’interno del gioco. Se nel primo capitolo saremo addetti allo spostamento di casse con il muletto, in un mini-gioco che unisce un simulatore di guida a un puzzle game, nel secondo capitolo le casse le dovremo spostare a mano stando attenti a non sbagliare i tasti del Quick Time Event.

Fortunatamente Shenmue I & II ci darà modo di allenarci parecchio con i QTE. All’interno delle scene filmate infatti capiterà di doverne affrontare parecchi, alcuni anche con diverse possibilità tra cui scegliere e che porteranno a conclusioni diverse a seconda delle scelte fatte. In un titolo in cui il tempo è un concetto vitale, le attività da effettuare nel tempo libero non potevano che essere parecchie. Potremo divertirci negli Arcade con le freccette o con alcuni titoli classici di SEGA, girare per la città in cerca di Gashapon per poter collezionare tutte le sorprese, fare gare di braccio di ferro, scommesse clandestine e tantissimo altro ancora.

Problem Solving

Anche dal punto di vista tecnico la saga di Shenmue è riuscita ad essere avanti coi tempi. All’uscita del primo capitolo nel 1999 non erano tanti i titoli a spingere così tanto sull’aspetto tecnico, ed è stata una vera e propria colonna portante per SEGA Dreamcast. Nonostante siano passati quasi vent’anni il motore grafico di Shenmue ha ancora i suoi punti di forza, grazie soprattutto ad un’ottima espressività dei personaggi. Ovviamente si tratta di un’edizione HD, quindi troveremo delle texture ripulite a dovere per adattarsi al meglio alle risoluzioni moderne. Purtroppo però soffre di qualche piccola pecca, come ad esempio i filmati che non sono stati minimamente modificati e gireranno in 4:3 nel primo capitolo, e che addirittura nel secondo saranno contornati da fastidiosissime bande nere dando così un’effetto francobollo.

Il comparto sonoro è stato curato da alcuni dei nomi più celebri di SEGA, come i compositori Takenobu Mitsuyoshi e Yuzo Koshiro. Si tratta di una colonna sonora di tutto rispetto, il cui impatto viene ampliato dalla possibilità di scegliere tra due doppiaggi, quello inglese e quello giapponese. Se le musiche sono state rimasterizzate alla perfezione, in Shenmue I & II è proprio il doppiaggio ad avere qualche problema. Ci troviamo di fronte a un suono che sembra quasi ovattato, come se lo stessimo ascoltando da un vecchio televisore a tubo catodico. Questo si noterà maggiormente col doppiaggio giapponese, mentre quello inglese è stato curato meglio.

Tecnicamente questa edizione rimasterizzata soffre di parecchi glitch e bug, che la software house si sta già prodigando a sistemare grazie a delle patch che verranno rilasciate al lancio. Avendo avuto modo di provare il titolo in largo anticipo, gli errori riscontrati sono stati parecchi, da fastidiosissimi glitch sonori che mandavano in un loop un singolo suono alla sparizione di icone nella schermata di gioco. Fortunatamente però SEGA si è prodigata a risolvere molti di questi problemi già in fase di recensione, permettendo di capire quanto Shenmue I & II sia un titolo a cui la software house tiene particolarmente e che sarà continuamente migliorato in caso di problemi.

A chi consigliamo Shenmue I & II?

Tutti gli amanti dei videogame dovrebbero giocare almeno una volta a Shenmue I & II. L’opera di Yu Suzuki ha infatti ridefinito il concetto di videogioco stesso, andando ad introdurre meccaniche che erano talmente avanti per il 1999 che ancora si utilizzano nei titoli di attuale generazione.

Certo, l’età ha comunque il suo peso, e per alcuni potrebbe risultare troppo macchinoso o lento confronto ad un titolo moderno, ma è pur sempre uno di quei giochi che dovrebbe far parte della collezione di ogni videogiocatore.

  • Una saga che ha rivoluzionato l’industria videoludica
  • Tantissime attività con cui divertirsi
  • Due giochi a un prezzo vantaggioso…

  • …Ma aspettiamo ancora il terzo capitolo
  • Qualche piccolo glitch
  • Non è stato rimasterizzato alla perfezione
Shenmue I & II
3.8

Uno sguardo al passato in attesa del terzo capitolo

Nell’ultimo decennio siamo stati bombardati da edizioni rimasterizzate e remake, tant’è che spesso noi videogiocatori preferiremmo qualcosa di nuovo piuttosto che la solita minestra riscaldata. Nonostante ciò Shenmue HD I & II è uno di quei pochi casi in cui una nuova edizione era davvero necessaria, non solo per il fatto che non tutti abbiamo avuto modo di giocare con il SEGA Dreamcast, ma anche perché grazie all’opera di Yu Suzuki è stato rivoluzionato il modo di sviluppare videogiochi. Non si tratta di un prodotto perfetto e la sua età si fa sentire, ma è impossibile non rimanere intrigati dalle vicende di Ryo Hazuki e di tutti i personaggi che lo circondano. SEGA ha inoltre dimostrato il suo attaccamento alla saga, grazie anche ad un supporto che si è fatto sentire anche prima del lancio del gioco. Certo, rimarremo ancora col fiato sospeso per scoprire come andrà a finire il cammino di Ryo, ma manca ormai poco al rilascio dell’attesissimo terzo capitolo della saga.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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