Omega Labyrinth: tante nuove immagini disponibili

Omega Labyrinth

D3 Publisher condivide col mondo una nutrita sfilza di nuove immagini per Omega Labyrinth, l’eccentrico nuovo JRPG roguelike esclusivo per PlayStation Vita annunciato per il mercato giapponese. Come abbiamo già avuto occasione di illustrarvi, tali immagini potrebbero risultare assai spinte, visto la natura velatamente erotica del gioco.

La storia di Omega Labyrinth è delle più semplici: nel più classico degli istituti scolastici femminili si diffonde la leggenda secondo cui, celato in una misteriosa caverna, esista un Sacro Graal della Bellezza. Questo oggetto magico è in grado di esaudire i desideri delle sfortunate studentesse prive di un prominente seno, tra le cui schiere si erge fiera la nostra protagonista, già pronta ad esplorare innumerevoli dungeon al solo scopo di garantirsi un seno più abbondante.

Le protagoniste del gioco saranno Aina Akemiya, Nako Mito, Saeri Sogiya e la “sacerdotessa delle poppe” Pai (o Pie, probabilmente), a cui si aggiungeranno in futuro altri due personaggi, che ci accompagneranno nell’esplorazione di labirinti con mappe generate casualmente. All’interno di tali dungeon, tra le altre cose, sarà possibile ottenere il potere omega sconfiggendo i mostri: tramite di esso saremo in grado di aumentare le taglie di reggiseno della protagonista e delle sue compagne, ma per farlo dovremo… ehm… piazzare gli oggetti che recupereremo per strada tra i seni delle eroine per identificarli e spendere il potere accumulato.

Infine, dovremo fare i conti con sezioni indicate col nome di “Passion Awakening” dove le eroine vivranno l’illusione di situazioni imbarazzanti: toccandole nei punti giusti, otterremo ulteriore potere omega. Sfruttando poi lo speciale oggetto “Passion Incense” potremo far perdere loro il controllo, ottenendo così scene in cui saranno maggiormente disinibite.

Fonte: DualShockers

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.