Blue Giant – Recensione del primo volume

Blue Giant - Recensione del primo volume

Esattamente 70 anni fa, in Francia, veniva pubblicata la raccolta di aforismi “Sillogismi dell’amarezza”, nella quale il filosofo romeno Emil Cioran si domandava “Perché frequentare Platone, quando anche un sassofono può farci intravedere altrettanto bene un altro mondo?”. C’era una vena ironica nelle sue parole, un forte pessimismo, eppure che la musica ci faccia viaggiare non è certo un mistero. E più di tutti i generi il jazz, laddove un sax regna incontrastato, la musica del ritmo e dell’improvvisazione. Quel jazz che non a caso ha stregato i cuori di molti, moltissimi, tra i quali quello del mangaka Shinichi Ishizuka, autore di Blue Giant, un’opera nella quale esso sprigiona tutta la propria vitalità e passione.

Le note di un saxofono si rincorrono sulla riva del fiume Hirose, dinnanzi alle luci della città di Sendai. Un ragazzo, Dai Miyamoto, suona appassionatamente, con la pioggia e con il sole, con il caldo e con il gelo. Tra partite di basket e noiose lezioni, uscite con gli amici e appuntamenti romantici, il suo vero amore è uno solo: il jazz. Frequentava le scuole medie quando l’amico Shuhei gli chiese di accompagnarlo a un concerto di tromba, pianoforte, saxofono, batteria e contrabbasso; quel giorno la vita di Dai cambiò per sempre. E non dunque è un caso che oggi il giovane musicista consumi le ance del sax così in gran numero, così in fretta, come se a utilizzarle fosse un intero gruppo di ottoni. Dai desidera infatti diventare il più grande sassofonista del mondo. Sarà un viaggio non facile, tanto per cominciare non sa come leggere uno spartito, ma la sua musica possiede un fascino magnetico. Con l’aiuto di un buon maestro, il supporto della famiglia e degli amici e una dedizione fuori dal comune, Dai può davvero sognare, volare libero come le sue note, perché non tutti i sogni sono destinati a rimanere tali.

Blue Giant - Recensione del primo volume

  • Titolo originale: Blue Giant
  • Titolo italiano: Blue Giant
  • Uscita giapponese: 2013
  • Uscita italiana: 22 giugno 2022
  • Numero di volumi: 5
  • Casa editrice: J-POP Manga
  • Genere: musicale, slice of life
  • Disegni: Shinichi Ishizuka
  • Storia: Shinichi Ishizuka
  • Formato: 15 x 21, colori, b/n, sovraccoperta
  • Numero di pagine: 420

Abbiamo recensito Blue Giant tramite volume stampa fornitoci da J-POP Manga.

L’amor che move il sole e l’altre stelle

Un indissolubile legame muove i fili di Blue Giant, intenso e sconfinato, l’amore tra i suoi due protagonisti: Dai Miyamoto e la musica. Una passione travolgente, un caloroso affetto che sfiorerà le corde dell’animo di ogni lettore. Il jazz è però al contempo attore, sceneggiatore e regista di questa storia, perché da presenza costante esso diviene essenza e, dunque, motore immobile delle avventure di Dai. Il saxofono scandirà così l’evoluzione del protagonista, coraggioso e tenace quanto idealista. Nota dopo nota, questi avrà occasione di fare la conoscenza di nuovi personaggi, dal proprietario di un negozio di musica al suo futuro maestro, ma anche riscoprire e consolidare vecchi rapporti. L’amico Mitsuaki, il maestro Yui, la dolce Miwa; ogni personaggio secondario, per quanto vicino a Dai, si staglia sullo sfondo. Alle volte i loro volti appaiono dettagliati, altre velocemente abbozzati, poco importa, perché sempre, in primo piano, Dai suonerà sotto le stelle.

Ad emergere da questo racconto è quindi il valore pedagogico della musica. Nonostante un’impostazione dello strumento completamente sbagliata, il suono di Dai ha colore, consapevolezza che lo porterà a ricercare un costante miglioramento, al fronte di numerosi e immancabili sacrifici. Da sfida e svago, la musica diviene porta d’accesso verso un mondo straordinario, con esibizioni dal vivo, etichette discografiche e festival. Dai può mettersi alla prova, conoscere i propri limiti e ambire a superarli. La crescita artistica coincide così con la crescita personale; da dilettante a musicista, da adolescente ad adulto.

A ritmo di spokon

Come sarebbe uno spokon con la musica? Potrebbe sembrare una domanda bizzarra, inusuale, eppure tale definizione ben descrive Blue Giant. Nella storia di Dai appaiono infatti tutte caratteristiche topiche del manga sportivo, eccezion fatta per l’attività sportiva stessa, sostituita da quella musicale. Le giornate si alternano nel nome del proprio sogno, lontano ma non irraggiungibile. E in questa cornice è naturale che abbiano luogo numerose altre vicende, la vita di tutti i giorni di uno studente al terzo anno delle superiori. Il manga di Ishizuka si presenta quindi come uno spokon atipico, ricco di elementi classici degli slice of life, a partire da un ritmo calmo e disteso. Narrativamente l’autore si sbilancia, proponendo anche due flashforward, nei quali certuni personaggi parleranno, a distanza di qualche anno, quasi fossero intervistati, di come Dai Miyamoto sia diventato un musicista eccellente. Veniamo così a conoscenza dell’epilogo delle vicende: non resta che godersi il viaggio.
Blue Giant

Il disegno si fa musica

Di solito un fumetto viene scritto e disegnato per essere letto. Blue Giant è invece un manga che va ascoltato, perché, quando la musica entra in scena, le tavole di Ishizuka compongono melodie di vive emozioni. Uno stile di disegno piacevolissimo, che, forte di un tratto spesso e linee poco tondeggianti, ben trasmette gli stati d’animo e le atmosfere del jazz. In esso alcuni hanno intravisto un’ispirazione a Naoki Urasawa, autore di Monster e 20th Century Boys, che potrebbe rivelarsi azzeccata. Anche i dialoghi risultano ben scritti, mai troppo lunghi o artificiosi. Da notare l’adattamento degli stessi, che rispetta sempre registri linguistici adatti al contesto, senza il timore di presentare espressioni giocose, atte a trasporre fedelmente i giochi di parole dell’originale.

Blue Giant

Cinque volumi andranno a completare Blue Giant, giunto in Italia con un’edizione deluxe. J-POP ha infatti deciso di unire a due a due i tankobon giapponesi, seguendo quanto fatto dall’americana Seven Seas. Il primo volume italiano conta quindi 420 tavole, quattro delle quali stampate a colori su carta lucida e altrettante, questa volta su carta opaca, in una deliziosa bicromia di nero e arancione. La grammatura della carta è molto buona e si attesta sugli standard qualitativi ai quali J-POP ci ha abituati. Da evidenziare inoltre la presenza di un poster a colori di medie dimensioni, 30 x 21 cm, primo dei cinque che saranno distribuiti in allegato ai volumi di questa serie. Numerose e assai gradite anche le note aggiunte dalla casa editrice milanese, grazie alle quali vengono palesati numerosi riferimenti alla cultura giapponese e al panorama musicale nipponico e non solo. Infine, per gli amanti delle variant, non si può non segnalare l’edizione esclusiva realizzata in collaborazione con MangaYo, forte di una copertina decisamente più eccentrica e oltremodo accattivante.

Dai Miyamoto, un liceale di Sendai innamorato della musica jazz, suona tutti i giorni il sax da solo in riva al fiume Hirose per raggiungere il suo obiettivo: diventare il più grande jazzista del mondo!

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A chi consigliamo Blue Giant?

Nessun dubbio: se amate la musica, Blue Giant è il manga che fa per voi. Impossibile per un musicista non ritrovarsi nelle fatiche di Dai, vissute assai romanticamente, ma senza trascurare il lavoro sporco che si cela dietro ogni battuta. Apprezzare il jazz potrebbe essere un ottimo motivo, se non la ragione stessa, per dare una chance a questa lettura, seppur non un requisito fondamentale. Se cercate una storia calma e positiva, state certi che non ne rimarrete delusi. E per chi intende godersi appieno questa avventura con la musica adatta, tre nomi vi garantiranno il massimo coinvolgimento: John Coltrane, Louis Armstrong e Miles Davis.

  • Stile artistico incisivo ed espressivo
  • Dialoghi naturali e adattamento azzeccato
  • Presenza di numerose note dell’editore italiano e pagine a colori
  • Trama toccante…

  • …Ma anche molto semplice
Blue Giant
4.5

Un inizio meraviglioso

“What a Wonderful World” cantava il già citato Louis Armstrong. “Che mondo meraviglioso”! Il verde degli alberi, le rose rosse, quei colori dell’arcobaleno, così graziosi nel cielo, con Blue Giant si traducono in illustrazioni bianche e nere alla sola apparenza. Il disegno di Shinichi Ishizuka è infatti vivo e vibrante, carico di musicalità e pathos. La storia di Dai è semplice: un giovane innamorato della musica rincorre il proprio sogno. Da questa premessa si svilupperà un cammino di crescita personale e artistica, segnato da nuove conoscenze e ostacoli da superare. Grazie a J-POP, sbarca in Italia un’opera affascinante, tanto rilassante da leggere quanto bella da vedere. È proprio il caso di dirlo: what a wonderful manga!

Solca i mari sul suo vascello verso lidi inesplorati, mirando sonnecchiante il cielo dalla mattina alla sera. È abbastanza socievole, ma qualsiasi cosa gli si chieda risponderà citando L’Attacco dei Giganti. Pare abbia sviluppato una forma di dipendenza da latte e biscotti.

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