Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

Sopravvivi alla maledizione delle Sealed Lands e trova la tua via di fuga nutrendoti come puoi in Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook. La nostra recensione!

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

Manca ormai solo una settimana all’arrivo in Europa di Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook, titolo sviluppato da Nippon Ichi Software che unisce elementi survival e roguelite a un sistema di cucina carico dell’umorismo tipico della compagnia. Nei panni di un gruppo di avventurieri rimasti bloccati in un dungeon dovremo infatti cibarci di tutto ciò che troviamo per sopravvivere, da ingredienti che troveremo in natura alle parti dei mostri che sconfiggeremo in battaglia. Si tratta di una nuova IP per la compagnia, che ha scelto di implementare una versione più semplicistica del suo classico sistema di combattimento strategico all’interno del gioco per le nostre battaglie con i tantissimi nemici presenti nel dungeon.

Ma sarà riuscita la software house a bilanciare per bene i diversi elementi di gameplay? Scopritelo nella nostra recensione di Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook!

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

  • Titolo: Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook
  • Piattaforma: PlayStation 5, PlayStation 4, Nintendo Switch
  • Versione analizzata: PlayStation 5 (EU)
  • Genere: RPG Strategico, Survival, Roguelite
  • Giocatori: 1
  • Publisher:  NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese o Inglese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 26 maggio 2023
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: per quanto sia presente un’opzione ad essa dedicata, al momento non sappiamo quali contenuti aggiuntivi saranno rilasciati per il gioco
  • Note: disponibile su tutte le piattaforme una demo che permette di sperimentare le prime fasi del gioco. Il salvataggio sarà poi trasferibile sul gioco completo

Abbiamo recensito Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook con un codice PlayStation 5 fornitoci gratuitamente da NIS America tramite PLAION.

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

La città di Piohne è conosciuta per il suo numero di avventurieri, tutti coloro che ambiscono a questo titolo si riuniscono nella città per allenarsi. Una delle prove più comuni per questi giovani pieni di speranze è visitare un dungeon vicino alla città, conosciuto come Sealed Lands. Teoricamente si tratta di una caverna adatta ai principianti, in cui i pericoli da affrontare sono adatti anche a chi parte per l’avventura per la prima volta. Purtroppo però un gruppo di avventurieri rimane bloccato nel dungeon senza più provviste alimentari e la via di uscita sembra essere scomparsa nel nulla. Dopo aver mangiato dei resti misteriosi trovati in una stanza segreta, i giovani si ritroverà al proprio campo base senza alcun ricordo di ciò che è successo. Ancora non sanno di essere vittima di una maledizione che li porterà ad avventurarsi nelle profondità più recondite del dungeon e scoprirne tutti i suoi segreti prima di riuscire a trovare una via di fuga.

Mangia, Prega, Picchia

Dal punto di vista del gameplay Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook unisce lo stile survival basato sull’utilizzo di risorse raccolte durante l’esplorazione, un sistema di combattimento strategico abbastanza lineare e un pizzico della randomicità tipica dei titoli roguelite. Ogni piano del dungeon sarà infatti generato randomicamente, sia i nemici che le risorse che potremo ottenere saranno stabiliti dal caso per quanto con degli elementi che progrediscono gradualmente in base alle nostre scelte. Il livello dei nemici infatti sarà quasi sempre equiparato a quello del nostro personaggio principale, ma potremo far si che aumenti grazie a degli altari che troveremo sparsi nei vari piani del dungeon.

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

Durante l’esplorazione infatti ci capiterà di incontrare dei particolari altari ai quali potremo offrire gli Shard, frammenti di cristallo ottenuti dopo aver sconfitto i mostri che popolano il dungeon, per ottenere delle maledizioni per il nostro gruppo di avventurieri. Esse potranno sia venirci incontro, ad esempio riportando in vita i membri del party sconfitti o aumentando la nostra velocità di corsa, che rendere più difficile l’esplorazione, aumentando ad esempio i livello o il numero di nemici presenti in ogni piano. Si tratta di un modo per facilitarci le cose o per aumentare ulteriormente la difficoltà rispetto al livello scelto all’inizio del gioco, e che potremo cambiare in qualsiasi momento tramite il menù principale.

Come anticipato, uno degli elementi fondamentali sarà la raccolta di ingredienti e materiali sparsi per i vari piani delle Sealed Lands. Il nostro gruppo avrà però a disposizione un limite di peso di oggetti che potrà portare con se durante l’esplorazione che, se superato, rallenterà parecchio i nostri movimenti rendendoci più vulnerabili agli attacchi nemici. Starà al giocatore decidere quali oggetti portare con se e quali abbandonare, dato che non ci sarà alcun modo di conservarli all’accampamento, scegliendo se dare priorità alle risorse nutritive o ai materiali per la costruzione di nuovi oggetti. Inoltre dovremo stare attenti al ciclo giorno e notte presente nel dungeon, al calare delle tenebre infatti i nemici diventano molto più aggressivi e resistenti ai nostri attacchi rendendo l’esplorazione ancora più difficoltosa.

The Great Dungeon’s Bake Off

Ciò che rende davvero unico Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è senza dubbio il sistema di cucina, che ci permetterà di migliorare ulteriormente le statistiche della nostra squadra. All’inizio del gioco avremo modo di creare un personaggio principale e fino a tre personaggi di supporto, scegliendo non solo il loro aspetto ma anche la classe di appartenenza. Questo determinerà non solo il loro ruolo in battaglia, le loro statistiche e l’affinità con le diverse tipologie di armi, ma anche la loro preferenza in base di cibo. Ogni qualvolta torneremo all’accampamento avremo la possibilità di cucinare per il gruppo, e se daremo da mangiare a un personaggio una pietanza creata coi suoi ingredienti preferiti questo avrà un notevole aumento permanente delle statistiche.

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

I nostri manicaretti non potranno essere portati all’interno del dungeon, ragion per cui dovremo cercare di accamparci il più possibile in modo da preparare il gruppo alle varie eventualità che potremo incontrare nelle Sealed Lands. Grazie al cibo potremo inoltre ripristinare tre valori importanti, ovvero Calorie, Idratazione e Felicità. Queste tre statistiche diminuiranno sia gradualmente durante l’esplorazione che in base a determinate condizioni, le prime due saranno consumate sfruttando le tecniche in battaglia mentre la terza potrà decrescere in base agli alimenti mangiati fino a portare il personaggio a uno stato di follia durante il quale non potremo controllarlo direttamente.

All’inizio dell’avventura il nostro ricettario sarà davvero scarno, così come saranno pochi gli strumenti per cucinare a nostra disposizione. Man mano che esploreremo però potremo trovare sia libri di ricette che manuali per la costruzione di strumenti, con i quali sarà possibile riparare i nostri utensili da cucina e preparare così piatti sempre più elaborati. Ma non sarà fondamentale avere con noi le ricette, dato che il gioco ci metterà a disposizione anche la possibilità di creare un piatto semplicemente scegliendo quali ingredienti utilizzare. Ma dovremo stare molto attenti dato che il risultato potrebbe essere disastroso, seppur non saremo obbligati a dar da mangiare il nostro capolavoro culinario agli avventurieri.

La prova del cuoco

Dal punto di vista tecnico Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è purtroppo un po’ altalenante. Per quanto la direzione artistica intrapresa dalla software house sia davvero interessante, soprattutto per quanto riguarda i personaggi principali e la loro personalizzazione, il resto del gioco risulta forse un po’ troppo spoglio. I tanti livelli del dungeon, per quanto progredendo con l’avventura ci mostreranno diversi biomi ambientali, sono infatti spesso fin troppo vuoti e presentano solo una manciata di elementi ripetuti per la raccolta dei materiali. Lo stesso vale per i nemici, ci capiterà di incontrare volti familiari anche nei livelli più avanzati delle Sealed Lands anche se, a volte, con uno schema di colori o un manto leggermente diverso.

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

La colonna sonora è invece ben curata e i brani si sposano abbastanza bene con lo stile di gioco, non risultando né troppo invasivi o ripetitivi nonostante la natura roguelite del titolo. Sarà inoltre possibile scegliere tra il doppiaggio inglese e quello giapponese, oltre che decidere liberamente le voci dei personaggi che andremo a creare tra diverse possibilità. La software house ha inserito inoltre la possibilità di abilitare la censura per alcuni elementi di gioco, come ad esempio le immagini di interiora o di insetti da cucinare, in modo che anche i deboli di stomaco ci si possano divertire senza problemi.

La narrazione del titolo può sembrare abbastanza basilare, ma al suo interno son nascosti tantissimi documenti segreti capaci di svelare tantissime sfaccettature sul mondo di gioco e su ciò che ci sta succedendo. Il problema è che, come il resto degli elementi, anche la loro ubicazione sarà randomica e rischieremo di perderne alcuni e dover ripetere gli stessi piani del dungeon per recuperarli. Si tratta di una meccanica che potrebbe risultare ripetitiva e un po’ frustrante per chi non è avvezzo con questa tipologia di giochi. Non solo, dato che potremo cucinare solamente all’accampamento tra un piano e l’altro del dungeon per poter potenziare al meglio il nostro party il ritmo del gioco verrà costantemente spezzato, rendendo dunque l’esperienza di gioco più lenta di come dovrebbe essere.

Quando un gruppo di avventurieri si tuffa nelle profondità di un dungeon inesplorato, si rende subito conto di aver morso più di quanto possa masticare. Persi irrimediabilmente, i membri del gruppo devono trovare tutto il cibo possibile mentre cercano una via d’uscita. Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è un gioco di ruolo strategico di sopravvivenza che combina esplorazione, combattimento tattico e meccaniche di cucina per creare la ricetta perfetta! Personalizza la classe, l’aspetto, la voce e la posa dei membri del tuo gruppo, quindi parti alla ricerca del cibo in ogni modo possibile. Esplora la mappa e cerca ingredienti e oggetti. Combatti i mostri per raccogliere la loro carne, o addirittura divorali sul campo di battaglia per ottenere potenziamenti temporanei. Ma fai attenzione, poiché tutto ciò brucerà calorie preziose e dovrai essere in perfetta forma prima di combattere i pericolosi mostri in agguato più all’interno!

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A chi consigliamo Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook?

Se siete amanti delle meccaniche survival e non vi fa paura un po’ di randomicità, Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è il titolo che fa per voi. Il sistema di combattimento, seppur di stampo strategico, è molto semplicistico ed è adatto anche a chi generalmente non apprezza questo genere di giochi. Il problema ripetitività però purtroppo si sente, e potrebbe causar noia soprattutto ai giocatori che non amano i roguelite.

Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook – Recensione

  • Tantissimi oggetti da creare e piatti da cucinare
  • Storia semplice, ma ricca di elementi nascosti per ampliarla
  • Ottima direzione artistica per i personaggi…

  • …Ma il resto del gioco è graficamente spoglio
  • Può diventare ripetitivo molto velocemente
  • A volte è fin troppo randomico, soprattutto con l’equipaggiamento
Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook
3.5

La frustrazione dello Chef

Uno dei maggiori problemi con Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è che i suoi punti di forza si riveleranno spesso delle lame a doppio taglio. Se da una parte infatti il sistema di cucina è estremamente creativo, e ci aiuterà nella costruzione del nostro party, dall’altra va a spezzare il ritmo di gioco e rende il titolo più frustrante di quello che non dovrebbe essere. Uno degli elementi chiave dei survival con meccaniche roguelite dovrebbe essere quel senso di scoperta e velocità nelle partite, un’avventura high risk high reward in cui ogni errore fatale si trasforma in un nuovo inizio. E per quanto le statistiche rimarranno parzialmente dopo la morte, venire sconfitti dopo aver passato minuti nel campo base a cucinare i piatti giusti per rendere la squadra adatta a ogni sfida può risultare spesso poco appagante. Nonostante ciò il titolo risulta comunque interessante, il sistema di combattimento è davvero immediato e il poter ampliare una storia all’apparenza semplice grazie a tanti documenti nascosti ci farà venire la voglia di esplorare ogni angolo delle Sealed Lands. In definitiva Monster Menu: The Scavenger’s Cookbook è un buon punto di partenza per una possibile nuova IP, che con alcuni ritocchi e rifiniture potrebbe risultare davvero eccellente in un secondo capitolo.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.

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