J-Stars Victory VS – Recensione

BANDAI NAMCO e Spike Chunsoft lanciano su PS3 e PS VITA J-Stars Victory VS, il cross-over che omaggia i 45 anni della più famosa rivista nipponica: Shonen Jump.

j stars victory vs recensione cover

j-stars-victory-vs-recensione-boxartAll’interno del Jump World, un luogo immaginario dove vivono gli eroi dell’universo di Shonen Jump, colui che si autoproclama “Dio” di questo particolare mondo si appresta a dare il via a un importantissimo evento chiamato J-Battle Festival. Tutti coloro che possiedono sogni e speranze si radunino! Salite sulle vostre navi, attraversate l’oceano. Quello che state cercando si trova proprio qui, nel Jump World. Impegno, amicizia, e forza: coloro che saranno in possesso di questi requisiti e si riveleranno i vincitori assoluti, potranno realizzare il loro più grade sogno. Radunatevi, o valorosi guerrieri! Immergetevi senza paura nel Jump World e lasciate che il festival inizi!

Lo scorso 19 marzo nel paese del Sol Levante BANDAI NAMCO e Spike Chunsoft hanno lanciato su PlayStation 3 e PlayStation Vita J-Stars Victory VS, il fighting game cross-over che omaggia la più famosa rivista “contenitore” nipponica Shonen Jump, un titolo che ha fatto letteralmente andare in visibilio i fan della fumettistica e dell’animazione nipponica, professandosi come “Il titolo Jump definitivo”.

All’interno del panorama videoludico altri titoli del genere hanno visto la luce durante il corso degli anni: Famicom Jump: Hero Retsuden e Famicom Jump II: Saikyou no Shichinin per Famicom (NES), Battle Stadium D.O.N., il deludentissimo titolo targato proprio BANDAI NAMCO per GameCube e PlayStation 2 che conteneva al suo interno esclusivamente tre serie (Dragon Ball, One Piece e Naruto) e i due relativamente più recenti e apprezzatissimi Jump Super Stars e Jump Ultimate Stars per Nintendo DS. Dato che nessuno di questi titoli è mai uscito al di fuori del territorio nipponico, probabilmente per ovvi motivi di licenze, è impossibile sapere se questo nuovo gioco arriverà mai dalle nostre parti.

  • Titolo: J-Stars Victory VS
  • Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita
  • Genere: Fighting Game
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Spike Chunsoft
  • Lingua: Giapponese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 19 marzo 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: non ancora annunciati
  • Note: il gioco è disponibile anche in versione Anisound Edition, l’edizione speciale del gioco contenente un CD con i vari brani musicali provenienti da ciascuna serie

Aspettavo questo titolo come non so cosa: l’ho bramato, sognato di notte, l’ho desiderato fin dal giorno del suo annuncio. Tuttavia, più il tempo passava e più dettagli emergevano, più dentro di me c’era qualcosa che iniziava a dubitare di questo gioco, fino al momento del faccia a faccia finale. Insomma, quando mi ricapiterà l’occasione di vedere un cross-over del genere? Specialmente dopo aver messo mano su quelle due piccole perle uscite su Nintendo DS… non potevo lasciarmelo sfuggire. Col passare del tempo, però, temevo si profilasse all’orizzonte una grossa delusione.

L’inizio di una nuova avventura

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-08Partiamo dal principio. J-Stars Victory VS offrirà ai giocatori alcune modalità in cui cimentarsi: Story Mode, modalità immancabile e principale del gioco, Victory Road Mode, in cui sarà possibile competere in varie sfide utilizzando il nostro team di personaggi preferiti sbloccati nel corso della storia, la classica modalità Versus, in cui sarà possibile affrontare sfide veloci contro il computer o contro un secondo eventuale giocatore, e l’immancabile modalità online, in cui sarà possibile sfidare altri combattenti che provengono da tutto il mondo, anche se, più verosimilmente, tutti giapponesi.

Una modalità che non avrei affatto sdegnato nel titolo sarebbe stata una modalità Training, ossia allenamento, in cui avrei potuto provare i moveset dei personaggi giocabili e vedere le abilità dei personaggi di supporto in tutta tranquillità, per mettere a punto il mio team prediletto.

La Story Mode ci metterà subito di fronte a una scelta riguardante quale delle quattro storie presenti affrontare:

  • Dynamic Arc – Storia che avrà come protagonista iniziale Monkey D. Luffy
  • Hope Arc – Storia che avrà come protagonista iniziale Naruto Uzumaki
  • Investigation Arc – Storia che avrà come protagonista iniziale Toriko
  • Pursuit Arc – Storia che avrà come protagonista iniziale Ichigo Kurosaki
"Ehm... scusate..."

“Ehm… scusate…”

Una volta effettuata la nostra scelta, verremo gettati all’interno di questo mondo da sogno che è il Jump World, popolato dai nostri eroi preferiti con tanto di apposite location a tema sulla mappa, che omaggiano le varie serie da cui sono tratte. In questa modalità ci ritroveremo a dover viaggiare in lungo e in largo a bordo di una scrausissima barchetta, che migliorerà durante il proseguimento del gioco, in cerca dei nostri avversari e possibili compagni di viaggio e di squadra. Non tutti quelli che troveremo diventeranno nostri alleati, sia giocabili che di supporto; non sarà una cosa strana infatti trovarci di fronte al nostro personaggio preferito, sconfiggerlo, e vedelo andare via senza che entri a far parte della nostra squadra.

Visto che siamo in tema personaggi, iniziamo subito con un aspetto negativo del titolo: sono troppi pochi. Non sto dicendo che 52 personaggi (39 giocabili e 13 di supporto) siano pochi eh, ma semplicemente, ce ne sono troppi provenienti dalle solite serie note, e gli assenti importanti sono altrettanto tantiShaman King, Slam Dunk, Captain Tsubasa, Death Note, Black Cat e molte altre serie che hanno fatto la storia della rivista, e che non stanno godendo al momento di videogame dedicati, meriterebbero un posto in J-Stars, al contrario dei soliti noti, che in questo titolo possono contare su tre o quattro personaggi, nonostante ogni anno godano ugualmente di titoli a loro dedicati.

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-04Sicuramente alcuni di voi penseranno: “Ma Kurama, ho letto un rumor in rete che diceva che Yoh Asakura di Shaman King sarebbe stato messo nel gioco come DLC!”  — Sì, l’ho letto anch’io, e tralasciando il fatto che ancora non esiste niente di sicuro, la stessa compagnia affermò tempo fa di non voler rilasciare DLC per il gioco: un cambio di rotta ci starebbe, a malincuore, ma comunque sia, si parla di personaggi di supporto e sinceramente l’idea di vedere un abilissimo combattente come Yoh rilegato al ruolo di spalla, nonché unico portabandiera della serie come è successo a Allen Walker di D.Gray-man, presente solo come “aiutante” per lasciare spazio a mille personaggi di One Piece, Naruto, Dragon Ball e compagnia bella, mi fa girare le scatole. Si poteva tranquillamente pensare di inserire un solo personaggio giocabile per serie, e gli altri inserirli come supporto, per lasciare spazio a personaggi provenienti da altre grandissime serie tristemente assenti. Sotto questo punto di vista, J-Stars si rivela essere una vera e propria delusione.

Inoltre, nonostante sia un titolo tratto da una rivista contenitore di manga, alcuni dei personaggi, per esempio Seiya, Jonathan e Joseph Joestar, avranno il classico look (o cloth, nel caso di Seiya) che richiama le rispettive serie animate e non quello dei fumetti: questo può rappresentare una piccola incongruenza su quello che il gioco dovrebbe rappresentare.

Let’s battle!

Seiya che brucia il suo cosmo su Namecc con Gintoki Sakata che lo imita sullo sfondo. Cosa c'è di più epico?

Seiya che brucia il suo cosmo su Namecc con Gintoki Sakata che lo imita sullo sfondo. Cosa c’è di più epico?

I combattimenti che affronteremo durante il corso del gioco saranno per la maggior parte gradevoli e divertenti, ma non saranno davvero impegnativi e alla lunga, una volta presa la mano, si riveleranno abbastanza facili. La sfida che si riesce a percepire sfortunatamente è poca, e a volte ci imbatteremo in avversari che ci affronteranno da soli: per noi, dotati di un team di due guerrieri, sarà veramente come bere un bicchier d’acqua. Se invece decideremo di basare le nostre sessioni di gioco sulla modalità Online, ovviamente il discorso cambia, e il tutto inizierà a farsi più arduo.

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-03Le sfide si svolgeranno in ampie mappe di gioco, da poter distruggere (anche troppo facilmente), esplorare e dove nasconderci a nostro piacimento. Nella parte bassa dello schermo invece sarà possibile vedere lo stato del nostro team, la quantità di vita che ci è rimasta e il personaggio di supporto in nostro possesso, sfortunatamente l’unico, in quanto sarà possibile sceglierne solo uno; nella parte superiore sarà presente un’apposita barra, metà rossa e metà blu, che ci farà capire in tempo reale chi starà dominando il combattimento. Una volta riempita con il nostro colore, premendo R3 sarà possibile attivare la Victory Burst Mode, un’apposita funzione che non solo ci farà diventare momentaneamente più forti, ma che ci permetterà, sempre premendo lo stesso tasto, di scagliare un potentissimo attacco finale, caratteristico del personaggio che stiamo usando. Una volta attivata, tre icone fulmine ci indicheranno il tempo rimanente prima della fine di tale potenziamento, e fin quando tali icone non saranno svuotate del tutto, sarà possibile eseguire più di un attacco finale, sia con il nostro personaggio che con quelli alleati, andando così a facilitare ancora di più ciascun combattimento.

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-07A fianco di questa barra saranno presenti altri piccoli indicatori, situati sia sulla nostra parte di schermo che in quella del nostro avversario (da una a tre barre, a seconda di quanti personaggi saranno presenti per ciascun team) che si riempiranno ogni volta che saremo riusciti a mandare K.O. uno dei nostri rivali. Per vincere, tuttavia, non sarà necessario azzerare una sola volta l’energia vitale dei nostri avversari, ma renderli incoscienti in più riprese e colorare le apposite barre. La squadra che le riempirà per prima, quindi il team più abile, vincerà la battaglia.

Sfortunatamente, il parco mosse dei personaggi non è proprio vastissimo, e non si possono fare grandi cose o combo troppo complicate; comunque sia è apprezzabile il fatto che quantomeno sono state inserite all’interno del titolo la maggior parte delle mosse caratteristiche di ciascun personaggio.

Jump Market

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-01Una delle caratteristiche più apprezzabili del titolo è la possibilità di poter acquistare, sfruttando l’apposita modalità, alcuni dei personaggi di cui ancora non siamo in possesso. Tramite il J-Point Shop potremo comprare, ovviamente utilizzando le monete di gioco, i nostri personaggi giocabili e di supporto che preferiamo, per poterli utilizzare fin da subito. Ovviamente, non avendoli sbloccati tramite la modalità storia, in quanto divisa in quattro parti, potrà volerci tempo prima di arrivare alla parte in cui i nostri beniamini faranno la loro comparsa. Per cui, acquistandoli in questo modo, essi saranno utilizzabili in tutte le modalità esclusa la Story Mode, lasciandoci la possibilità di poterci giocare fin da subito, ma consentendoci di sbloccarli in quella precisa modalità per il semplice piacere di farlo e senza rovinarci la sorpresa.

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-04I personaggi non saranno l’unica cosa acquistabile: con le medesime monete di gioco, scambiandole degli appositi gettoni, sarà possibile recarci nella sezione dei distributori automatici e tentare la fortuna per ricevere delle speciali carte potenziamento. Come da nome, ciascuna di queste carte offriranno, se equipaggiate, un potenziamento e alcune caratteristiche uniche che i guerrieri potranno sfruttare all’interno dei combattimenti. Le carte variano da comuni, a rare, a super-rare, e sarà possibile capirlo grazie alle quattro stelle situate nell’angolo in alto a destra di ciascuna: una stella ci indicherà che la carta in nostro possesso è comune e che quindi anche il potenziamento offerto sarà normale, mentre quattro stelle indicheranno il massimo della rarità, e vale a dire un potenziamento migliore e unico nel suo genere. Dopo aver ottenuto le apposite carte, sarà possibile equipaggiarle nella sezione chiamata J-Customize, che presenterà al suo interno fino a cinque slot di posizionamento carte, in cui, in ciascuno di essi, sarà presente un pannello dove sarà possibile scegliere e posizionare le carte con gli effetti e i potenziamenti da noi desiderati.

Un’altra delle cose vagamente apprezzabili del titolo è la possibilità di poter trovare e fare una chiacchierata con altri personaggi provenienti dalle serie offerte dal gioco, durante la modalità storia. Ovviamente si limiteranno a fare un cameo, e quindi non saranno selezionabili e giocabili, ma comunque sia può rivelarsi piacevole anche il solo poter vedere altri personaggi di nostro gradimento.

Un salto nel vuoto

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-02

Un senso: questa immagine non ce l’ha.

Giunti a questo punto, c’è solo una cosa che mi viene spontanea da dire. Nonostante tutto, J-Stars Victory VS non è proprio “il miglior titolo Jump in circolazione” come si professava essere, in quanto offre certamente un’esperienza gradevole, anche se non priva di difetti, e alcuni personaggi provenienti da serie recenti, ma per il resto… esiste davvero di meglio. Basti pensare a Jump Ultimate Stars, il secondo cross-over per Nintendo DS uscito nel 2006 in Giappone, non proprio recentissimo ma davvero tosto e bello zeppo di personaggi, 305 per la precisione (da dividere in 56 personaggi giocabili e i restanti di supporto). Esso non presenta al suo interno solo una quantità spropositata di personaggi, ma anche una modalità di gioco che implica scontri di quattro personaggi tutti contro tutti, che offre ai giocatori non solo tanto divertimento, ma anche un vero e proprio senso di sfida che, sfortunatamente, in J-Stars Victory VS si riesce lievemente a percepire, ma che comunque ne è ben lontano.

Tecnicamente tutto d’Un Pezzo

j-stars-victory-vs-recensione-schermata-10Dal lato prettamente visivo, J-Stars è molto apprezzabile. Visto e considerato che si è puntato più alla qualità che alla quantità di personaggi e di serie presenti, mi sembrava quantomeno il minimo. In quanto comparto audio, il titolo si rivela veramente buono, non presentando brani originali tratti pari pari da ciascuna serie, ma ricreandone di nuovi, cercando di catturare l’essenza e il sound di ciascuna serie… e devo dire che c’è riuscito veramente bene! Non siete contenti? Bene! Come se non bastasse, tramite l’apposito editor, sarà possibile caricare all’interno del gioco brani in formato mp3 da poter usare come BGM all’interno dei combattimenti, andando quindi a allietare le sessioni di gioco sia con la nostra musica preferita, che con le varie opening, ending, o soundtrack a tema, tratte dalle serie presenti. Ovviamente, degna di nota è anche la opening e la main theme del titolo, Fighting Stars, eseguita da Hironobu Kageyama, Hiroshi Kitadani e Akira Kushida… non credo serva aggiungere altro.

A chi consigliamo J-Stars Victory VS?

Visto e considerato che le probabilità che il titolo giunga nel nostro territorio sono minime, mi sento di consigliare il gioco non solo, come di consueto per i titoli di importazione, a chi conosce la lingua, ma anche agli appassionati delle serie targate Shonen Jump che magari non conoscono benissimo l’idioma nipponico, ma che non si fanno problemi a importare e giocare un titolo che non è nella loro lingua madre. È vero, ci si perde svariati dialoghi, ma comunque sia il gioco si rivela facile da capire e da giocare, senza troppe cose da dover imparare a memoria per poter andare avanti nella storia. Se invece cercate qualcosa di più completo, con più serie presenti, più personaggi e più sfida, o semplicemente se l’import non fa per voi, ve lo sconsiglio caldamente.

  • Scenari di gioco belli grandi
  • Ottima la possibilità di poter caricare brani in MP3 da usare come BGM
  • Almeno stavolta non ci hanno rifilato una fregatura come successo con Battle Stadium D.O.N.

  • Troppe poche serie, troppi personaggi provenienti dalle solite note serie, altri messi a caso come supporto
  • Tantissimi altri personaggi storici del tutto assenti
  • Senso di sfida quasi assente
  • Qualche piccola incongruenza
J-Stars Victory VS
3.4

Un "salto" non proprio di qualità per gli eroi Shueisha

Personalmente sono rimasto, in parte, abbastanza deluso da questo gioco. Per un titolo che dovrebbe avere al suo interno personaggi apparsi tra le pagine della rivista nipponica Shonen Jump nel corso dei suoi 45 anni di vita, ce ne ritroviamo davvero pochi, e come già detto, alcuni di quelli storici mancano proprio del tutto. Sinceramente parlando, c’è di meglio in commercio, ma se siete fan di una delle serie presenti al suo interno, specialmente se la suddetta non gode di uno o due titoli videoludici in uscita ogni anno e quindi questo è l’unico modo per giocare con i nostri personaggi preferiti in questa generazione di console, non dovete lasciarvelo sfuggire. D’altra parte, non è proprio un gioco da scartare a priori. È gradevole, graficamente appagante e abbastanza divertente, e può far passare ai giocatori alcuni bei momenti offrendo un po’ di svago.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.