DRAGON BALL SIDE STORY: VITA DA YAMCHA – Recensione

Cosa fareste se vi ritrovaste reincarnati nei panni del guerriero più debole del vostro manga preferito? È quello che succede al protagonista del divertentissimo DRAGON BALL SIDE STORY: VITA DA YAMCHA!

dragon ball side story vita da yamcha cover

Avete presente quei post sui social che vi chiedono: “In quale mondo fittizio vi piacerebbe risvegliarvi domattina?”. È una domanda che lascia ampio spazio alle possibilità: dai videogiochi alle serie TV del momento, dalle sitcom dall’atmosfera più familiare ai fumetti. E parlando proprio di fumetti, quale sarebbe secondo voi il più ambito dalla nostra generazione? Personalmente sceglierei qualcosa come 100% Fragola, Love Hina o Maison Ikkoku, ma sono pronto a scommettere che in tanti opterebbero per quello che è considerato universalmente Il Manga per eccellenza: DRAGON BALL. Come nel caso dell’ormai celebre Toyotaro, dragongarow LEEil cui nome sembra proprio quello di un autore di fanfiction, del webmaster di un sito su DB o in generale di un nerd da tastiera — ha conosciuto la propria fama grazie alle sue dōjinshi ispirate all’opera di Akira Toriyama, fino ad essere assunto da Shūeisha per creare il divertentissino spin-off parodico che ci ritroviamo tra le mani. Ciò di cui vi parlerò oggi, come avrete già intuito dal titolo, è DRAGON BALL SIDE STORY: VITA DA YAMCHA, pubblicato in Giappone sulla rivista Jump Plus e raccolto nel volume giunto in Italia grazie a Edizioni Star Comics.

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In tutto e per tutto appartenente al genere isekai, Vita da Yamcha narra delle vicende di un normale studente giapponese appassionato di Dragon Ball e di tutto ciò che ruota attorno al suo universo e che finirà, suo malgrado, per perdere la vita in modo davvero stupido. La punizione divina, se così possiamo definirla, sarà quella di reincarnarsi in uno dei personaggi più bistrattati della sua storia preferita, il povero Yamcha. Rinvenuto subito dopo il primo risveglio di Goku sotto forma di Ōzaru, il nostro protagonista realizzerà immediatamente ciò che è appena successo, riuscendo subito a comprendere la situazione in cui si trova: si è letteralmente reincarnato nel guerriero più debole della serie e adesso vive nel mondo di Dragon Ball.

Proprio un istante prima che lui e Bulma realizzino di essere fatti l’uno per l’altra e decidano di dirigersi nella capitale dell’ovest per cominciare la loro vita di coppia. Almeno, questo è ciò che succede nella storia canonica: un ragazzo del mondo reale che conosce a menadito gli avvenimenti di DB sa bene che l’ex bandito andrà presto incontro a un destino infelice, finendo per essere mollato dalla donna che ama e ucciso per mano di quello che diventerà suo marito. Per questa ragione, il neo-Yamcha deciderà di mettere da parte la sua libido di adolescente allupato (e mai termine fu più azzeccato, viste le zanne del lupo) per dirigersi insieme al piccolo Goku sull’isola dell’Eremita della Tartaruga. Allenandosi assieme a lui e Crilin, Yamcha diventerà più forte di quello che normalmente dovrebbe essere, fino al giorno in cui si ritroverà ad affrontare la sua più grande paura: Vegeta.

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Nel giro di una manciata di capitoli, dragongarow LEE ci mostra alcuni stralci del manga originale di DRAGON BALL riadattati e stravolti con questo inedito protagonista, che faranno sì che Yamcha diventi uno dei combattenti più forti in circolazione, con alcuni espedienti geniali che vi strapperanno qualche risata, fino ad arrivare al culmine, con un bel colpo di scena finale che vi lascerà a bocca aperta. Subito dopo i “titoli di coda” l’autore riprende a raccontarci della vita di Yamcha tramite alcuni brevi capitoli di intermezzo, che purtroppo ci lasciano inevitabilmente con l’amaro in bocca: personalmente mi sono divertito parecchio leggendo questo volume, divorandolo avidamente in pochi minuti dall’inizio alla fine, ma ho come la sensazione che l’autore avrebbe avuto molto altro da dire se la casa editrice nipponica gli avesse concesso più spazio. VITA DA YAMCHA è splendido, ma purtroppo è “castrato” in pochissimi capitoli: una mini-serie in cinque, sei volumi sarebbe stata certamente più gradita e appassionante e spero con tutto me stesso che Shūeisha riconosca e premi il lavoro di dragongarow LEE affidandogli una side-story regolare che possa dipanarsi su più capitoli nel corso degli anni.

Per tutti i fan dell’universo di Dragon Ball è in arrivo una sorpresa davvero curiosa: un volume che raccoglie gli episodi pubblicati sulla rivista giapponese Jump Plus dedicati ad uno dei più strani casi di reincarnazione del mondo dei fumetti!

In seguito a una caduta, uno studente delle superiori si reincarna nientemeno che… in Yamcha, l’amico di tante avventure di Goku e compagni! Ma non fa in tempo a rallegrarsi per il fidanzamento con Bulma che subito si ricorda della fine che lo aspetta nel mondo di Dragon Ball… Per sopravvivere all’attacco di nemici sempre più potenti, stavolta Yamcha dovrà provare a diventare il più forte!

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Parlando in termini di disegni, sembra davvero di trovarsi davanti al fumetto originale: lo stile di Toyotaro in DRAGON BALL SUPER è un’evoluzione di quello visto negli ultimi frangenti del manga di Toriyama, ma quello di LEE è decisamente più simile a quello degli esordi di Goku dei primi volumi, andando ad evolversi di pari passo con quello dell’autore originale quando ci ritroveremo davanti alla saga dei Saiyan o all’imminente Cell Game. Un lavoro che potrebbe sembrare facile per uno che si occupa di dōjinshi da anni, ma che vi lascerà straniati quando capirete che il suo vero stile è quello visto nelle pagine iniziali ambientate nel mondo reale, completamente divergenti dal character design di Dragon Ball.

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Lasciatevi conquistare dalle affilatissime zanne del lupo

dragon ball side story vita da yamcha copertinaIl target a cui questo fumetto si rivolge, chiaramente, è dato dagli appassionati di Dragon Ball di vecchia data che, come il protagonista stesso, ne conoscono bene le vicende e sognano di viverle in prima persona. Il mio consiglio è quello di recuperare al più presto DRAGON BALL SIDE STORY: VITA DA YAMCHA e di leggerlo il prima possibile. Nonostante sia piuttosto breve e avrebbe avuto ancora tanto da raccontare, è una delle parodie meglio riuscite del manga di Toriyama ed esplora un lato inedito delle vicende originali, mettendo sotto i riflettori un personaggio secondario che, almeno nelle prime battute, era decisamente più carismatico di quello che poi è finito per diventare. L’edizione proposta da Star Comics al prezzo di 4,50 € è molto simile a quella del manga di DRAGON BALL SUPER, in formato 11,5 x 17,5 con una copertina dotata di alette e 144 pagine in bianco e nero. Il mio augurio è che a dragongarow LEE venga concesso nuovamente spazio per una nuova serie dedicata a DRAGON BALL che possa godere di una serializzazione regolare nella scuderia di casa Jump.

Un acquisto obbligato per i fan

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.

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