BLUE REFLECTION: il video di apertura

BLUE REFLECTION: Sword of the Girl Who Dances in Illusions

Questo pomeriggio Gust e KOEI TECMO GAMES hanno condiviso in rete il meraviglioso filmato introduttivo del loro nuovo BLUE REFLECTION: Sword of the Girl Who Dances in Illusion, JRPG in arrivo in Giappone il 30 marzo su PlayStation 4 e PlayStation Vita.

In attesa di un annuncio per la versione occidentale, già trapelata grazie alla diffusione in rete dei trofei in lingua inglese, godiamocelo in tutto il suo splendore.

BLUE REFLECTION – Opening

Blue Reflection – La storia

La protagonista è la giovane Hinako Shirai, una grandissima amante del ballo che si ritroverà impossibilitata a farlo per via di un infortunio. Da quello spiacevole giorno, la ragazza vivrà la sua consueta vita da studentessa fino all’incontro con le sorelle Yuzuki Shijou e Raimu Shijou, ovvero quando diventerà una “Reflector”, e otterrà poteri magici che le permetteranno di accedere nel pericoloso Other World. Hinako deciderà così di continuare ad essere una Reflector insieme alle due ragazze, con la speranza che il suo piede possa guarire e lei possa tornare nuovamente a ballare. Nel resto del giorno frequenterà una scuola piena di persone particolari, ciascuna con dei problemi personali. Comunicando con queste, Hinako crescerà pian piano. Come Reflector, Hinako dovrà risolvere i problemi che affliggono gli altri studenti, cosa che non potrà essere fatta solo nel mondo reale. Per questo motivo, le ragazze dovranno spesso entrare nel pericoloso Other World, una realtà alternativa ricca di mostri di ogni genere che loro dovranno affrontare. Risolvendo i loro problemi e passando tempo con gli altri studenti, spaventosi mostri potranno apparire e attaccare gli esseri umani. Hinako e compagne dovranno usare i loro poteri magici per sconfiggere queste creature.

Fonte: KOEI TECMO GAMES via Gematsu

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.