FAIRY TAIL: indetto un contest per lo sviluppo di un nuovo videogame

FAIRY TAIL: indetto un contest per lo sviluppo di un nuovo videogame

Sebbene sia ormai conclusa da tempo, la serie FAIRY TAIL continua a riscuotere successo in modo inarrestabile e a ricevere sempre nuovi progetti per il futuro. Durante il corso dell’INDIE Live Expo Winter 2021, Kodansha e il creatore dell’opera Hiro Mashima hanno indetto un interessantissimo contest per cercare persone in grado di sviluppare un videogame dedicato a Natsu e compagni.

Il vincitore di questo contest riceverà la bellezza di quindici milioni di Yen. Di questi, un milione è stato tirato fuori dallo stesso Mashima, mentre gli altri quattordici sono di Kodansha.

La creazione del gioco richiesto si aggira attorno a un anno, e può essere per qualsiasi piattaforma, ma lo sviluppatore dovrà occuparsi anche del marketing e della distribuzione. Inoltre, può essere di qualsiasi genere, e va bene anche in caso si trattasse di una versione “FAIRY TAIL” di un concept già esistente. Ovviamente, il prodotto deve riuscire a rappresentare al meglio l’essenza dei personaggi della serie.

Kodansha condividerà i profitti del gioco con lo sviluppatore, e in caso si tratti di un team di più persone, ci sarà guadagno per l’intero team.

Le candidature per tutti coloro interessati a partecipare si apriranno l’1 dicembre 2021 come parte del Kodansha Creators’ Lab, e si chiuderanno il 17 gennaio 2022. Da quel, momento le fasi di valutazione dovrebbero rispettare questa tabella di marcia:

  • Febbraio 2022 – Controllo delle documentazioni
  • Prima metà di marzo – Inizio dei colloqui con i candidati
  • Seconda metà di marzo – Creazione del contratto
  • Aprile 2022 – Firma del contratto con il vincitore

Che genere di videogame vedreste più adatto per questa serie? Fateci sapere le vostre idee o i vostri desideri nei commenti!

Fonte: Kodansha via Siliconera

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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