Comicon 2014: il nostro resoconto

anothercastle comicon 2014 cover

Dopo quattro giorni di fuoco carichi di incontri, acquisti e cosplay, si è conclusa l’edizione 2014 del Napoli Comicon portando con sé, purtroppo, anche controversie e problemi vecchi e nuovi. Con la ferita ancora aperta dallo scorso anno causata dalle polemiche scoppiate dopo lo spiacevole episodio avvenuto a un cosplayer, il Comicon prova a riottenere il proprio lustro tentando di arginare l’affluenza di persone assolutamente non appassionate presenti solo come elementi di disturbo, limitando i loro comportamenti non idonei al luogo. A poco è servito il paragrafo nel regolamento che ammoniva e vietava atteggiamenti invadenti o di evidente disturbo, anche se la presenza di elementi dediti al fastidio era, per fortuna, molto minore rispetto allo scorso anno, rendendo nel complesso la permanenza in fiera abbastanza piacevole.

Il Comicon è stato allestito, come lo scorso anno, alla Mostra D’Oltremare vantando però una più vasta area a disposizione e due padiglioni espositivi in più. La piazza centrale costituiva la zona più ampia della fiera e, quando non pioveva, era perfetta per incontrarsi, riposare o fare foto ai cosplayer. I padiglioni espositivi erano situati sulla sinistra e in fondo alla piazza, spalle all’ingresso, mentre sulla destra era situato il palco, i camerini e una piccola mostra che serviva anche da ingresso secondario. Il biglietto costava 12 euro (in preventidita qualcosina di più) e permetteva di entrare tutti e quattro i giorni della fiera senza nessun sovrapprezzo, dando la possibilità di assistere a tutti i numerosissimi eventi e incontrare i moltissimi ospiti presenti.

Il numero di stand presenti non può essere definito eccezionale, ma comunque era abbastanza vasto e diversificato con un particolare occhio di riguardo per le produzioni italiane. L’Area Games invece è stata una vera e propria delusione; situata nel padiglione 5, in fondo alla fiera, non presentava nulla di quello che una persona appassionata si aspetta di trovare a una fiera così importante nell’area dedicata ai videogiochi. Completamente assenti stand targati Nintendo, Sony o Microsoft così come rivenditori di videogiochi nuovi o usati (in quell’area ne ho contato solo uno, tra l’altro piccolissimo). Presente uno stand Riot molto grande e ben gestito, due stand di simulazione di guida (uno sponsorizzato dalla Sony) e pochi altri non degni di troppe lodi.

La presenza di cosplayer, a mio avviso uno dei fattori più importanti in una fiera, era molto inferiore rispetto alla concentrazione che dovrebbe raggiungere una manifestazione di questo calibro, fortunatamente la situazione tragica è parzialmente migliorata la domenica, anche grazie alla gara cosplay e ai prestigiosi (e costosi) premi che essa offriva. La carenza di cosplayer è probabilmente una ripercussione dell’incidente di cui si parlava poc’anzi ed era in parte compensata, purtroppo, dalla presenza di pittoreschi quanto sgraditi personaggi con gran parte del corpo coperta da scritte ridicole e, a volte, volgari. Le persone che in questa fiera hanno portato uno o più cosplay, sia per passione che per competizione, meritano un plauso speciale perché, nonostante tutti i problemi a cui sono andati incontro (trasporti inclusi), non hanno arginato la loro voglia di indossare e mostrare i loro costumi, da soli o in compagnia.

L’affluenza di persone alla fiera nei giorni di sabato e domenica è stata eccezionale a tal punto che, a causa del maltempo, sabato 3 maggio alle 18 lo staff del Comicon ha comunicato ufficialmente che non avrebbero venduto biglietti per la successiva domenica perché, in caso di forti piogge, non ci sarebbe stato posto a sufficienza per dare un riparo a tutti se non ammassando un numero di persone troppo alto in posti troppo piccoli, mettendo quindi a repentaglio la sicurezza e l’incolumità di tutti i visitatori. Sulle ragioni spiegate non si può sindacare, gli argomenti però contro questa manovra ci sono eccome, perché quanto successo è una grave leggerezza da parte degli organizzatori, visto che quando si progettano manifestazioni di un certo calibro e importanza bisogna pensare ad una soluzione a tutti i problemi senza precludere la possibilità a persone, magari pure cosplayer, di trascorrere la loro giornata in fiera da soli o in compagnia causando quindi disagi e malumori.

Esagerata la presenza di YouTuber tra gli ospiti, utilizzati negli eventi ufficiali o semplicemente a spasso per la fiera (come personaggi pubblici), in alcuni casi pure inopportuna vista la poca coerenza tra gli argomenti che trattano e i temi della fiera.

Pro e Contro

  • Biglietto a 12 euro valido per tutti e quattro i giorni
  • Impegno concreto da parte dello staff per ridurre persone e comportamenti inadatti
  • Programma ricco di eventi e ospiti
  • Gara cosplay con premi da mal di testa
  • Presenza rilevante di elementi di disturbo
  • Ridicola gestione in caso di mal tempo
  • Padiglione dedicato ai videogame vergognoso
  • Pochi cosplayer rispetto alla media

Prima di concludere vorrei dare un mio personalissimo parere riguardo il Comicon e la mia travagliata presenza a questa fiera con molti aspetti positivi e con altrettanti quantomeno discutibili. Io sono un grande amante di questo tipo di eventi, lo sono fin dal mio primo Lucca Comics di ormai undici anni fa, perché hanno sempre avuto un significato molto particolare per me e per tantissime altre persone. Questi eventi portano con sé le emozioni di migliaia di persone e fanno da palcoscenico a un sacco di situazioni come l’incontro di amici, conoscenti o innamorati normalmente molto lontani, che si danno appuntamento per trascorrere del tempo insieme; il momento in cui i cosplayer possono esprimere la loro passione esibendo costumi su cui hanno speso soldi tempo e fatica; un luogo dove appassionati e collezionisti possono cercare trofei rari da acquistare. Di norma, se una fiera è riuscita a trasmettermi emozioni, la sua fine è accompagnata da una forte nostalgia ed è quello che, anche se in maniera particolare, il Napoli Comicon ha fatto. Molti sono gli argomenti che mi hanno messo alla prova, tra cui il viaggio di andata e di ritorno che tutti i visitatori dovevano subire ogni giorno, ma piano piano, ora dopo ora le mie convinzioni e pensieri negativi si sono dissipati e hanno lasciato spazio a tutti i pregi e le belle esperienze vissute. Vorrei concludere ringraziando i cosplayer che si sono fatti fotografare e importunare da me e le persone che mi hanno accompagnato e sopportato in tutta la durata di questo evento e infine consigliare la prossima edizione di questa fiera a tutte le persone amanti di questo tipo di eventi.

Cresciuto a forza di puzzle game, ha ottenuto il potere di confondere e ingarbugliare qualunque cosa. A prima vista può sembrare cattivo, ma in realtà nasconde un cuore di cioccolata.