Tales of Xillia: i motivi dietro l’assenza del doppiaggio giapponese

tales of xillia E3 trailer cover

L’uscita europea di Tales of Xillia sta finalmente per arrivare. Mancano solo quattro giorni!  Ma lo sapevate che la nostra edizione di Xillia non conterrà la traccia audio giapponese?

Di seguito potete trovare la traduzione italiana di un post apparso originariamente sul forum NAMCO BANDAI Games francese e tradotto dall’utente italiano Haseosan.

Tales of Xillia: a proposito del doppiaggio

Salve a tutti. Al fine di venire incontro alle vostre eventuali domande a proposito dei doppiaggi di Tales of Xillia, disponibile su PlayStation 3 nel 2013, cogliamo qui l’occasione per fornirvi degli elementi che possano rispondere alle domande che sicuramente vorrete porci.

Sarà presente il doppiaggio giapponese in Tales of Xillia?

Tales of Xillia comprenderà il doppiaggio inglese, ma non quello giapponese. Ci scusiamo anticipatamente con i fan che attendevano questa funzione, ma siamo stati costretti a fare delle scelte dolorose per dedicare le nostre risorse ad altri problemi cruciali, che hanno grande impatto sull’intero sviluppo della serie Tales of nei territori EMEA (Europe, Middle East, and Africa, ndR).
Siamo ansiosi di spiegarvi i motivi della nostra scelta, e pertanto vi riportiamo di seguito i punti principali su cui vogliamo lavorare per rendere popolare i giochi della serie, dal più al meno urgente:

  • Punto primo: estensione della disponibilità linguistica dei Tales of.

Per rendere popolari i Tales of nei territori EMEA, abbiamo bisogno di renderli accessibili a un gran numero di persone. Di conseguenza, una delle nostre priorità sarà quella di garantire la disponibilità dei prossimi titoli nelle lingue inglese, spagnola, francese, tedesca e italiana.

  • Punto secondo: sviluppo di risorse specifiche per i clienti EMEA.

Intendiamo modificare la percezione che il pubblico EMEA possiede dei Tales of. Per farlo, abbiamo messo a disposizione delle risorse al fine di creare per questi titoli delle versioni specifiche dotate di contenuti speciali. La prova sta nella recente pubblicazione di Tales of Graces F nella sua edizione speciale a prezzo contenuto.

  • Punto terzo: aumento delle uscite dei titoli Tales of.

Fra le altre cose, il nostro obiettivo è di permettere l’accesso ai Tales of al pubblico più numeroso possibile, il che si traduce in un’offerta più ricca per i territori EMEA. Il nostro staff ha investito molto tempo e molte energie per garantirvi un maggior numero di titoli nel prossimo futuro.

  • Punto quarto: revisione del processo di produzione dei Tales of.

I fan dei Tales of ne sono perfettamente al corrente: l’uscita dei giochi della serie nei territori EMEA accusano costantemente di importanti ritardi in rapporto all’uscita giapponese, principalmente per problemi di localizzazione e di produzione internazionale. Infatti, questi titoli erano in origine concepiti esclusivamente per il pubblico giapponese. È nostra intenzione rimediare a questa situazione e proporre delle uscite simultanee per tutti i territori del mondo. Data l’ampiezza così radicale di questa decisione e al fine di non perturbare la produzione dei giochi attualmente in sviluppo, contiamo di raggiungere questo obiettivo in occasione del lancio del prossimo titolo della serie.

Sono cambiamenti fondamentali e necessari, che vedono lo sviluppo della popolarità dei giochi Tales of. Speriamo che i nostri fan possano comprendere questa strategia e continuino a sostenerci.

I prossimi titoli Tales of avranno il doppiaggio giapponese?

Il nostro obiettivo è di potervi proporre in futuro i doppiaggi in entrambe le lingue (giapponese e inglese). Tuttavia, le modifiche da apportare alla produzione dei Tales of hanno altre priorità. Ma faremo tutto il possibile per proporre tale funzionalità all’interno del prossimo titolo della serie.

Fonte: NAMCO BANDAI Games Forum

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.