THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

In arrivo nei cinema italiani questo maggio, THE FIRST SLAM DUNK è pronto a emozionare i fan dell'intramontabile opera di Takehiko Inoue. La nostra recensione!

THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

Pochi giorni fa abbiamo assistito alla proiezione in anteprima di THE FIRST SLAM DUNK, il nuovo film d’animazione tratto dal celebre spokon manga di Takehiko Inoue. Da appassionato della serie originale non potevo che fiondarmi a vederlo per potervi descrivere le emozioni provate al cinema in questa recensione.

La luce della sala si spegne. Il cuore galoppa, il respiro si fa intenso e una palla entra dentro al cesto. Inizia uno spettacolo di 124 minuti, sembrano due solamente, tutto accade in un respiro e il sogno del quintetto della scuola superiore Shohoku si realizza tra lacrime, sudore, fatica e tanta tanta voglia di non arrendersi. Non ve lo nego, mi sono commosso. Non solo perché sono un fan sfegatato di Slam Dunk, e non solo perché le movenze dei giocatori questa storia mi ricorda il periodo in cui alle medie giocavo anche io a basket, mi sono commosso perché Slam Dunk è una di quelle opere dallo spirito immortale, uno spirito che trascina, scuote la terra, e ribadisce l’importanza di confidare nei propri compagni oltre che nei propri sogni. Un sogno nato per caso, un sogno che incrocia le aspirazioni di cinque talenti impressionanti e che diventa realtà.

L’ennesimo gioiello lasciatoci da Inoue prende vita in una nuova forma, la leggendaria partita tra Shohoku e Sannoh illuminata da nuove luci, nuove riflessioni e nuovi pensieri. Un film che ci ha sorpresi nonostante tutti noi conoscessimo già il finale. Uno dei film sportivi migliori che abbia mai visto… sì, non sto esagerando, non è hype. Se non ci credete correte al cinema il 10 maggio.

Il film prodotto dalla leggendaria TOEI Animation verrà distribuito in Italia da Anime Factory assieme a PLAION Pictures. Rimarrà nelle sale dal 10 al 17 maggio 2023. In particolare il 10 verrà trasmesso in lingua originale mentre i giorni successivi verrà proiettato con doppiaggio in italiano.

THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

  • Titolo originale: ザ・ファーストスラムダンク (THE FIRST SLAM DUNK)
  • Titolo inglese: THE FIRST SLAM DUNK
  • Uscita giapponese: 3 dicembre 2022
  • Uscita italiana: 10 maggio 2023
  • Piattaforma: cinema via Anime Factory
  • Genere: Sportivo
  • Durata: 124 minuti
  • Studio di animazione: TOEI Animation
  • Adattato da: serie a fumetti di Takehiko Inoue
  • Lingua: Giapponese sottotitolato in italiano, doppiaggio italiano

Abbiamo visto The First Slam Dunk al cinema durante l’anteprima stampa organizzata da PLAION e Anime Factory.

Il playmaker crea il gioco

Ryota Miyagi è la mente della squadra. Agile, velocissimo, genio dell’assist e del palleggio. Ryota è un ragazzo schivo, silenzioso, il suo viso porta uno sguardo annoiato e sempre calmo, anche se dentro vive una tempesta continua. Ha un fratello più grande, un fratello che gli ha trasmesso l’amore per il basket, gli ha insegnato a non mollare, ad allenarsi e a mantenere sempre il sangue freddo. L’intensità del rapporto fraterno si percepisce minuto per minuto, il film incalza e commuove, sin da subito la pellicola ci comunica che sarà proprio lui il protagonista del film.

THE FIRST SLAM DUNK – RecensioneUn giorno il fratello scompare prematuramente a causa di un incidente in mare e Ryota ne rimane sconvolto. L’unica sua salvezza rimane lo stridio delle Converse sul parquet, i tonfi del pallone e il rumore della palla che attraversa la rete. Ryota si carica sulle spalle il sogno del fratello, un sogno tanto grande quanto il dolore che lo ha generato: sconfiggere il leggendario Sannoh, la prima squadra del campionato nazionale dei licei del Giappone.

Finalmente il grande giorno è giunto, la finale con il leggendario Sannoh è alle porte e Miyagi ripercorre le tappe più importanti della sua vita. Tra flashback inediti e scene estremamente dinamiche e fluide prende vita una storia con un ritmo impressionante. Lo spettatore si trova davanti a un saliscendi di emozioni, condito dei più interessanti dettagli sul gioco del basket, con un comparto di personaggi che buca letteralmente lo schermo. Sembra di essere in campo con loro mentre giocano, ci si affanna, si suda, si piange, si ride, si esulta.

E Sakuragi il genio dov’è finito?

Sakuragi è presente. Più che presente. Semplicemente, non è il protagonista del film. L’interessante mossa svolta dall’autore permette di spostare il focus narrativo su Ryota Miyagi. Ne consegue che il film presenta due macro parti. La partita contro l’imbattibile Sannoh, la parte originale e adattata dal manga, dalla quale emerge una coralità di intenti tra i vari attori in gioco tipica dell’opera originale, e delle scene flashback e di approfondimento su Miyagi inedite e canoniche (ricordiamo che il film è scritto e diretto dallo stesso Inoue).

THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

Il costrutto del protagonista viene dunque sviluppato su Miyagi, ma questo non basta per mettere in ombra il genio dai capelli rossi. Sakuragi infatti resta fondamentale per la narrazione, rappresenta il cuore e il fegato della squadra ed è spesso ritratto in maniere estremamente comiche attraverso design più comici e dinamiche meno realistiche che danno un carattere estremamente espressivo alla pellicola. Quindi, non vi preoccupate, nel film c’è tutto quello che Slam Dunk è, i personaggi rimangono, lo spostamento è solo sulla soggettiva emotiva e sullo sviluppo del personaggio che aggiunge informazioni piuttosto che togliere alla serie originale.

Il comparto tecnico

Quasi la totalità della pellicola è realizzata in cel shading di altissimo livello integrato con alcune tecniche tradizionali 2D. Avevamo già visto quanto TOEI Animation fosse abile con queste tecniche miste 3D con l’ultimo film di Dragon Ball Super: SUPER HERO, ma qui siamo arrivati davvero a un livello impressionante. Per chi non lo sapesse, il cel shading è una tecnica 3D relativamente recente non fotorealistica di visualizzazione di modelli 3D, finalizzata a far apparire questi ultimi come se fossero disegnati a mano, con spessi bordi neri a simulare un segno tradizionale e colorazione a tinte unite.

THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

La resa grafica è fenomenale, i colori, le ombreggiature e i design emergono in maniera estremamente bella e pulita. Ma non è tutto, qui TOEI si è infatti spinta davvero oltre, la cosa infatti più impressionante dell’intero lungometraggio (e qui qualunque appassionato di basket potrà notarlo) è la resa dinamica dei corpi in movimento, la regia di camera che segue le azioni della partita. Il risultato? Sembra letteralmente di essere in campo, il sonoro stesso è estremamente chiaro e le azioni sono davvero da cardiopalma. Mai vista una cosa del genere, voglio tornare a giocare a basket. Infine, a coronare il prodotto troviamo una colonna sonora meravigliosa. La musica accompagna la narrazione in maniera totalmente naturale e potenzia decisamente le scene ad alta intensità emotiva. Dimostrazione anche questo di una cura nel minimo dettaglio.

Uno Slam Dunk maturo

Parliamo invece di quanto sia maturato lo stile narrativo del maestro Inoue in questo film. Slam Dunk, si sa, è la sua prima opera di successo. Il mangaka la realizzò a soli 23 anni affermando che sarebbe stata un’opera che avrebbe dimostrato il lato più luminoso dell’essere umano. E mantiene questa linea, il tema del sogno e della bellezza sconcertante della tenacia viene perfettamente rappresentata.

Allo stesso tempo però matura, si sporca e si porta dietro l’amarezza della vita adulta, di chi ha affrontato guerre che non possono essere vinte. L’approfondimento su Miyagi è estremamente maturo, luminoso come sempre, ma perché emerge dal buio fitto e deserto della sua infanzia. Questo è, a mio avviso, una componente che completa in tutto e per tutto l’opera di Slam Dunk, già di perfetta per sé, ma resa ancor più perfetta dall’esperienza e dal talento enorme di uno degli autori più grandi del Giappone a fumetti.

THE FIRST SLAM DUNK – Recensione

A chi consigliamo THE FIRST SLAM DUNK?

Non possiamo che consigliare THE FIRST SLAM DUNK a chi ha amato il manga originale di Takehiko Inoue e non può fare a meno di leggerlo una volta l’anno, ma anche a chi non conosce nulla di Slam Dunk, che potrebbe rimanere affascinato e incuriosito dal film tanto da recuperarne la serie a fumetti, recentemente ristampata da Panini Comics. Insomma, lo consiglio a tutti. Ancora non avete prenotato il biglietto?

  • Animazione 3D visivamente pazzesca
  • Emozionante e trascinante
  • Rappresenta al meglio il feeling del gioco del basket

  • Avrete bisogno di un pacco di fazzoletti per contenere le lacrime
THE FIRST SLAM DUNK
5

Sogni, fatica e sudore ripagati

La squadra capitanata dal gorilla Akagi torna in questa nuova veste. Con THE FIRST SLAM DUNK, il primo nuovo lungometraggio tratto dal manga di Takehiko Inoue realizzato a distanza di quasi trent’anni, il sogno della Shohoku prende vita sul grande schermo. Sudore, azione, fatica, la voglia di vincere che sovrasta qualsiasi cosa, un miracolo che solo chi sa credere può realizzare. Il tutto condito da una potenza visiva davvero eccellente. Signore e signori… Scrivendo e dirigendo questo film con le sue stesse mani, Inoue ci ha sorpresi ancora una volta.

Scrittore incallito, impugna la penna come fosse una katana e si allena prendendo a colpi di spada un povero taccuino che si porta sempre appresso. Appassionato di fumetti americani e nipponici, il suo più grande sogno è quello di imparare a lanciare sfere di energia dal palmo della mano. Ogni notte sogna l’uscita del nuovo capitolo di Hunter x Hunter, per poi svegliarsi in lacrime e scontrarsi con la dura realtà.

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