Persona Q: Shadow of the Labyrinth, nuovi dettagli da Dengeki

persona q shadow of the labyrinth cover feb

Tramite l’ultimo aggiornamento del sito web nipponico Dengeki, giungono oggi ulteriori dettagli riguardanti Persona Q: Shadow of the Labyrinth, l’ormai noto RPG cross-over di casa ATLUS per Nintendo 3DS.

Come vi avevamo già accennato nelle scorse settimane, il titolo offrirà la possibilità di poter formare il proprio party di cinque personaggi, con la possibilità di scegliere a proprio piacimento tra i personaggi presenti provenienti sia da Persona 3 che da Persona 4. Come in tutti i giochi RPG che si rispettino, è importante scegliere il proprio team in base ad alcuni dettagli queli attacco fisico, alle skill di cui è in possesso, alle sua abilità curative o ai suoi Persona e sub-Persona, visto che stavolta ogni personaggio può usarne più di uno, ma il titolo offrirà qualche feature in più rispetto quelle che siamo abituati a vedere.

In caso si decisse di mettere in squadra alcuni specifici personaggi, sarà possibile assistere nel corso del gioco ad alcuni dialoghi extra, mentre se si formasse un gruppo di soli maschi, si creerebbe una sorta di legame tra amici. O perchè no, decidere di formare un harem tra le bellissime eroine del gioco e Teddie, e vedere cosa può succede!

I nemici che incontreremo in questo titolo saranno sia vecchia conoscenze, in quanto saranno presenti gli stessi Shadows provenienti da Persona 3 e Persona 4, che nuove, perchè ce ne saranno alcuni mai visti prima.

Inoltre, nella galleria di foto che potete trovare di seguito, sarà possibile vedere anche il consueto All-Out Attack, e i vari potenziamenti che ci verranno temporaneamente dati ogni volta che attaccheremo un nemico sfruttando il suo punto debole.

Persona Q: Shadow of the Labyrinth sarà disponibile a partire dal prossimo 6 giugno in Giappone.

Fonte: Siliconera

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.