Ragnarok Odyssey ACE – Recensione

Ispirato all'MMO Ragnarok Online del 2002, Ragnarok Odyssey ACE è una revisione del titolo già uscito su PS Vita, finalmente disponibile anche su PS3.

ragnarok odyssey ace recensione cover

ragnarok-odyssey-ace-recensione-boxartIl mondo è in rovina. Dopo una guerra durata centinaia di anni la Terra è quasi completamente sotto il controllo di gigantesche creature che un giorno, a causa della curiosità dell’uomo, sono fuggite dalla loro prigione. Un unico regno ancora si oppone all’avanzata inarrestabile di queste creature, ma per quanto ancora potrà resistere?

Ispirato all’omonimo Ragnarok Online, famoso MMORPG uscito nel lontano 2002 in Corea sotto etichetta Gravity Corporation, poi sbarcato in occidente quasi due anni dopo, Ragnarok Odyssey ACE è una versione riveduta e corretta del precedente titolo uscito su PlayStation Vita, finalmente disponibile anche su PlayStation 3. La trama di questo titolo non ha nulla a che vedere con quella dell’MMO originale, nonostante molti boss, ambientazioni e classi siano i medesimi e vadano a ricreare in parte l’atmosfera in esso presente. Ragnarok Odyssey ACE è stato lanciato sul mercato giapponese il 29 agosto 2013, mentre per l’arrivo sugli scaffali (virtuali, purtroppo) dei negozi europei si è dovuto aspettare fino al 30 aprile di quest’anno.

  • Titolo: Ragnarok Odyssey ACE
  • Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation Vita
  • Genere: RPG, Hunting Game
  • Giocatori: 1, multiplayer online
  • Software house: GungHo Online Entertainment, XSEED Games
  • Sviluppatore: Game Arts
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 30 aprile 2014
  • Disponibilità: digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: oggetti di gioco, quest, equipaggiamenti e costumi aggiuntivi a pagamento
  • Note: disponibile negli Stati Uniti in edizione retail

Oltre le montagne

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-03Si sa, la curiosità è insita nell’animo di ogni essere umano a tal punto che, a prescindere dalla grandezza di un’ostacolo, esso riuscirà prima o poi a superarlo e a scoprire quello che si nasconde dietro a esso. Tuttavia, non tutte le scoperte hanno ripercussioni positive: a volte possono essere causa di indicibili catastrofi. Questo è successo nel mondo dove è ambientato il gioco. Le terre su cui vigeva il dominio dell’uomo terminavano dove la grande catena montuosa chiamata Millennium Peaks si ergeva impedendo a ogni forma vivente sul pianeta di raggiungere le distese nascoste dietro di essa, le Sundered Lands. Dopo anni e anni di tentativi, un uomo è riuscito ad arrivare sulla vetta dell’incredibile muro di roccia e questo suo traguardo creò una breccia nella catena montuosa liberando un passaggio diretto tra le due terre. Oltre ad ammassi di rovine risalenti all’epoca degli dèi, le Sundered Lands erano la prigione di gigantesche creature rinchiuse dalle divinità stesse. Da quel giorno una guerra continua è in atto portando l’intera razza umana sull’orlo dell’estinzione. Solamente il Regno di Midgard riesce ancora ad opporsi ad un destino quasi segnato.

Il tramonto degli dèi, l’alba degli uomini

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-02Il gameplay di Ragnarok Odyssey ACE si basa sull’ormai classico hunting game, prendendo forse troppo spunto dalla pietra miliare di questo genere: Moster Hunter. L’unico modo per avanzare nella non troppo presente trama sarà infatti quello di portare a termine le missioni che di volta in volta ci verranno affidate nei vari capitoli e sconfiggere i boss sempre più agguerriti che intralceranno il nostro cammino. Una volta iniziato il gioco si avrà la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di opzioni l’aspetto del nostro avatar e una delle sei classi disponibili, ognuna con caratteristiche proprie e distinte. La nostra scelta potrà cadere su Swordman, Hammersmith, Assassin, Mage, Cleric e Hunter anche se, più avanti nel gioco, avremo la possibilità di cambiare classe ogni volta che vorremo. Ogni specializzazione potrà essere personalizzata ulteriormente potendo equipaggiare tecniche extra, specifiche per ogni classe, chiamate ACE Skill e sbloccabili durante l’avventura. Il gioco non presenta nessun tipo di sistema di crescita del personaggio tramite livelli: l’aumento di statistiche sarà possibile solo tramite l’equipaggiamento di armi, armature e carte, ognuna con effetti unici e particolari.

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-04Il sistema di combattimento è praticamente identico a quello di ogni altro hunting game e presenta i classici comandi in stile action: colpo leggero, colpo pesante, schivata e le varie combo che si potranno eseguire concatenando quest’ultimi tra di loro. La presenza delle ACE Skill e della possibilità di saltare e attaccare a mezz’aria porta una ventata di freschezza e rende meno evidente la fin troppa semplicità delle varie combinazioni di mosse. Le carte, oggetti rari ottenibili dai drop dei mostri, potranno essere incastonate negli slot che ogni armatura avrà a disposizione, dando la possibilità al giocatore di personalizzare ulteriormente il personaggio, a volte in maniera decisamente rilevante.

Benvenuti a Prontera

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-01Ragnarok Odyssey ACE presenta diversi miglioramenti a livello tecnico rispetto al suo precedessore esclusivo per PS Vita e porta novità decisamente gradite che lo hanno reso un titolo molto più valido del precedente. La prima grande aggiunta, come già accennato, consiste nelle ACE Skill, molto utili e soprattutto in grado di rendere meno banale e semplice il sistema di combattimento. Sono stati inoltre aggiunti nuovi oggetti e innumerevoli missioni extra, tra cui l’Yggdrasil Tower che sarà composta da circa quattrocento piani. Non è cambiata purtroppo la banalità a cui ogni giocatore dovrà far fronte quando si troverà a esplorare una mappa già visitata in precedenza, perché ogni stanza presenterà sempre i soliti mostri e le trappole saranno posizionate sempre nel medesimo punto, rendendo ridondante e poco coinvolgente il compimento delle missioni. Vengono migliorate e rese eccellenti le funzionalità online, con un multiplayer ben congegnato e molto gradito, come gradita è l’aggiunta della funzione crossplay che permetterà ai giocatori che utilizzano la versione per PlayStation 3 di combattere al fianco degli utenti PS Vita e viceversa.

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-08La città di partenza, chiamata Prontera, sarà la base operativa da cui partiranno tutte le nostre spedizioni, nonché il luogo da cui si avrà accesso agli innumerevoli NPC utili per potenziare il personaggio o accedere alle funzionalità online. Nella piazza saranno presenti il fabbro, che permetterà al giocatore di forgiare o potenziare armi e armature, il sarto, in grado di aumentare gli slot carte che ogni armatura possiede e un venditore di oggetti. Dalla Piazza potremo anche accedere a ogni altra area di interesse come la gilda, luogo di partenza per ogni missione; la camera da letto, dove salvare e gestire i vari set di equipaggiamento e infine la taverna, che permetterà di avviare partite con altri giocatori tramite le funzioni multiplayer Ad-Hoc e Online.

La caccia è aperta

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-06Le già citate funzionalità di rete rendono il titolo decisamente più godibile e divertente e daranno la possibilità a ogni giocatore di creare la propria stanza o di entrare in quelle già esistenti, permettendo inoltre la creazione di veri e propri team di massimo quattro giocatori con la possibilità di sfruttare le caratteristiche peculiari di ogni classe per sviluppare vere e proprie strategie di azione contro i numerosi nemici presenti. La difficoltà di ogni missione sarà calibrata in base al numero di giocatori che vi partecipano, mantenendo il gioco sempre al livello di competitività che gli sviluppatori hanno prefissato.

L’odissea degli spigoli

ragnarok-odyssey-ace-recensione-schermata-07La resa grafica di questo titolo è sicuramente uno dei difetti più pesanti con cui dovremo fare i conti, per esempio durante i brevi filmati che introdurranno i boss in battaglia. Potremmo addirittura paragonarla a quella dei primissimi titoli usciti su PS2, perdendoci in nostalgici ricordi se per un istante riuscissimo a dimenticare che il gioco è stato sviluppato su PS3 e PS Vita. Oltre a questo, il design di svariati boss risulta banale e tristemente spigoloso e basterà assistere al breve filmato introduttivo per rendersene conto: a rendere l’inizio ancora più amaro è l’assenza di un vera e propria opening in CG o animazione, sostituita da una sequenza realizzata col motore grafico del gioco. L’unico lato positivo potremmo trovarlo nella completa assenza di cali di frame rate anche nei momenti più caotici. La colonna sonora è orecchiabile e ben realizzata, sebbene non vada oltre la mediocrità.

A chi consigliamo Ragnarok Odyssey ACE?

Consigliamo Ragnarok Odyssey ACE a tutti gli amanti degli hunting game non troppo esigenti e in generale a tutte le persone in cerca di un titolo da giocare in multiplayer leggero e divertente. Sconsigliato a tutti i puristi del genere, perché rispetto a colossi come Monster Hunter e Toukiden risulta essere un titolo decisamente anonimo e non è assolutamente in grado di reggere il confronto con ciò che i titoli appena citati sono in grado di offrire.

  • Possibilità di combattere a mezz’aria
  • Online ben strutturato
  • Molti richiami all’originale Ragnarok Online
  • Crossover (tramite DLC di skin a pagamento) con giochi come Tales of, Dead or Alive, GRANDIA e Gravity Rush

  • Disponibile in Europa solo in formato digitale
  • Grafica imbarazzante
  • Mappe piccole e ripetitive
  • Mostri troppo simili fra loro
  • Mancata localizzazione italiana
  • Ogni personaggio potrà equipaggiare un solo tipo di arma
  • Dialoghi davvero banali
Ragnarok Odyssey ACE
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Buon tentativo, ma non la fine del mondo

Se affrontato con la giusta mentalità e tenendo in considerazione che non si sta giocando a un titolo di punta come il fratello maggiore Monster Hunter, Ragnarok Odyssey ACE potrà regalarci tante ore di sano divertimento, soprattutto se avremo la possibilità di giocarci in multiplayer. Alcuni dei difetti che presenta sono gravi e non trascurabili, a cominciare dalla poca attenzione che il team di Game Arts ha dedicato al comparto artistico, fino ad arrivare alla ripetitività che affligge praticamente ogni aspetto del titolo: dai mostri fino agli scenari di gioco che, dal canto loro, già non brillano in termini di dimensioni. Tutto sommato, questo titolo riesce a raggiungere e a superare, anche se di poco, la sufficienza, posizionandosi in quella categoria di giochi da possedere solo se veramente amanti del genere.

Cresciuto a forza di puzzle game, ha ottenuto il potere di confondere e ingarbugliare qualunque cosa. A prima vista può sembrare cattivo, ma in realtà nasconde un cuore di cioccolata.