Oreshika: Tainted Bloodlines delude i fan giapponesi

oreshika tainted bloodlines cover

Oreshika: Tainted Bloodlines, secondo capitolo della saga RPG che ha visto i propri natali su PSP ed è da poco approdato in Giappone su PlayStation Vita, sta ricevendo aspre critiche da parte dei fan in patria. Non si tratta di problemi tecnici, di una cattiva realizzazione o, come nel caso del recente Freedom Wars, di un cattivo bilanciamento nella difficoltà: semplicemente, a livello di trama e gameplay, non è esattamente ciò che i giocatori speravano di ritrovarsi a vivere in prima persona.

Le valutazioni negative su Amazon Japan danno la colpa a uno dei personaggi protagonisti: Nueko, una dea che ha sacrificato la sua stessa vita per salvare la famiglia dal lignaggio maledetto. Di centosettanta recensioni su Amazon, sono ben in settanta a fornire un feedback negativo che la riguardano; novantadue recensori hanno addirittura lasciato una valutazione di una sola stella su cinque.

« Inizialmente sembrava entusiasmante, ma alla fine è diventato un gioco basato su Nueko, mi chiedo perché. La famiglia del protagonista è sostanzialmente lì, e funge da guardia del corpo di Nueko… »

« Tutti i contenuti di storia del gioco sono incentrati su Nueko. L’antagonista principale non ha alcun interesse nella famiglia del protagonista, e sembra preoccuparsi solo di lei. »

Il problema risiede nel fatto che la trama Oreshika: Tainted Bloodlines dovrebbe essere incentrata sulla famiglia del protagonista: una delle caratteristiche principali del gioco risiede nel fatto che il giocatore è chiamato a creare un proprio avatar e instaurare una vera e propria casata, facendo accoppiare i membri della propria famiglia con quelli di altri lignaggi o addirittura con divinità, sviluppando classi e allestendo il party come meglio crede. O almeno questo è ciò che Sony ha lasciato intendere. È per questo motivo che i giocatori sono rimasti scontenti del fatto che la trama ruoti principalmente attorno a un personaggio che con la famiglia protagonista non ha quasi nulla a che fare.

« Ci sono nemici che non è possibile sconfiggere se non si ha Nueko nel party. I membri della famiglia protagonista sono solo dei personaggi secondari. »

Molti dei fan del primo gioco hanno criticato questo cambiamento così radicale che non è per nulla in linea con la serie e, sebbene il problema di Freedom Wars potrà essere risolto in futuro con una patch di ribilanciamento, Oreshika: Tainted Bloodlines sarà destinato a figurare nel libro degli fallimenti epici, almeno in Giappone. Credete che questa scelta da parte di Sony possa disturbare anche noi fan occidentali che non abbiamo mai avuto modo di provare il primo gioco della serie?

Fonte: Siliconera

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.