PERSONA – Retrospettiva sulla saga JRPG di ATLUS

In attesa dell’uscita di Persona 5 Royal su PlayStation 5, Xbox, PC e Nintendo Switch, ripercorriamo la storica saga PERSONA con la nostra retrospettiva

PERSONA - Retrospettiva sulla saga JRPG di ATLUS

Persona 5 Royal arriva oggi, 21 ottobre sulle console di casa Microsoft (anche attraverso Game Pass), sull’ormai apprezzatissima Nintendo Switch e persino su PC (tramite Steam). Per festeggiare il rinnovato day one del titolo, abbiamo pensato bene di accompagnarvi in questa particolare retrospettiva di una delle saghe spin-off più famose in ambito videoludico: Persona.

Conosciuta originariamente come Shin Megami Tensei: Persona, la serie è uno spin-off della popolare saga Megami Tensei, ma a differenza di quest’ultima, la serie Persona ruota solitamente attorno a un gruppo di adolescenti con abilità soprannaturali, come quelle di invocare alcuni aspetti della loro psiche e tramutarli in esseri viventi, conosciuti per l’appunto come Personae.

Persona 4 Golden

Peculiarità e Revelations: Persona

Il primo titolo della saga esce nel 1996 (solo in Giappone e Stati Uniti) con il titolo “Revelations: Persona”, e ambientato in un universo fittizio molto simile al Giappone contemporaneo. I protagonisti del videogioco sono alcuni studenti della scuola superiore St. Hermelin, situata nella città di Lunarvale, chiamati a respingere un’invasione di demoni tramite armi e poteri soprannaturali e aiutati da potenti entità chiamate Personae.

Nel 2009 ATLUS realizzò anche un remake del titolo per PlayStation Portable: Shin Megami Tensei: Persona. Il gioco venne pubblicato nuovamente in Giappone e negli Stati Uniti, oltre che per la prima volta in Europa (in quest’ultima regione solo in formato digitale, tramite PlayStation Network). Questo rifacimento presenta numerosi miglioramenti alle meccaniche di gioco, una completa ristrutturazione della presentazione grafica, una localizzazione in lingua inglese più fedele all’originale versione giapponese e contenuti aggiuntivi assenti nel titolo originale. Originariamente il gioco presentava anche il titolo Megami Ibunroku, che è possibile tradurre dal giapponese come: “Cronache delle strane avventure della Dea”, denotando già da subito le sue caratteristiche da storia parallela o universo alternativo rispetto alla saga Megami Tensei.

Persona 25th FES

La trama è di per sé molto semplice: secondo una leggenda che circola nell’istituto, chiunque giochi a Persona (un gioco simile al famoso Bloody Mary) può vedere il fantasma di una bambina dai capelli neri. Mark (Masao Inaba nella versione giapponese) e Brad (Hidehiko Uesugi nella versione giapponese), due ragazzi del gruppo, fanno una scommessa sulla veridicità della leggenda e decidono di coinvolgere anche i loro amici. Terminato il rituale, il fantasma della bambina appare ai ragazzi e alcuni di loro vengono folgorati da misteriosi raggi luminosi e trasportati in un’altra dimensione. Qui incontrano Philemon, un enigmatico uomo mascherato che dona a ciascuno di loro la capacità di evocare un demone personale (chiamato Persona) e li ammonisce al riguardo di oscuri avvenimenti che si abbatteranno su Lunarvale (Mikage-cho nella versione giapponese).

Ritenendo che si trattasse solo di un sogno, i giovani minimizzano l’avvenuto e decidono di recarsi dalla loro amica Mary (Maki Sonomura nella versione giapponese), degente da qualche mese nell’ospedale della città a causa di un malessere cronico che la affligge sin dalla più tenera età. Durante la visita, il gruppo rimane intrappolato all’interno dell’ospedale e si ritrova ad affrontare un’agguerrita orda di demoni. Dopo aver portato la madre di Mary a scuola (l’unico posto in città al sicuro dai demoni), le azioni del protagonista decidono il corso della storia. Se il protagonista sceglie di inseguire Takahisa Kandori (presidente della società SEBEC e apparente responsabile di quello che sta succedendo) inizierà il capitolo “SEBEC” e si seguirà la trama principale del gioco. In alternativa, il protagonista può optare per indagare su una serie di incidenti che si sono verificati nella scuola otto anni fa e iniziare la “Snow Queen Quest”, una trama alternativa non correlata all’incidente SEBEC.

PERSONA - Retrospettiva sulla saga JRPG di ATLUS

Persona 2: Innocent Sin

Persona 2: Innocent Sin, uscito originariamente solo in Giappone nel 1999, è la prima parte della storia completa inerente a Persona 2, completata poi attraverso Persona 2: Eternal Punishment. La trama segue il protagonista Tatsuya Suou e le inquietanti voci che girano attorno la misteriosa figura del Joker, un’entità capace di materializzarsi quando invocata e alla quale si attribuiscono vari atti efferati compiuti in città. Tatsuya e i suoi amici dovranno così indagare sul Joker e le altre leggende in città che sembrano lentamente materializzarsi.

Persona 2 presenta fondamentalmente due modalità di esplorazione: mappa della città e mappa 3D. Entrambe funzionano in maniera completamente differente da com’erano nel primo gioco di Persona. La mappa 3D differisce con una nuova visuale in terza persona e personaggi 2D che si muovono su scenari 3D. Inoltre il protagonista può muoversi in otto direzioni anziché quattro e lo scenario è rotabile liberamente. Riguardo la mappa della città invece le differenze con il primo Persona sono rappresentate dall’assenza totale di combattimenti casuali durante l’esplorazione, dall’uso di immagini 2D per visualizzare ogni oggetto e dall’introduzione della conversazione con altre persone sparse per la città. Inoltre è stata introdotta la divisione della città in veri e propri distretti, e i negozi sono accessibili molto più velocemente tramite un menu di selezione rapida. Anche il combattimento rispetto al primo Persona è stato totalmente reinventato: è stato eliminato completamente il concetto di formazione, con ogni personaggio che può attaccare chiunque e a qualsiasi distanza, senza dover tener conto del raggio d’azione del proprio attacco. Inoltre sono stati introdotti gli incantesimi combinati, in cui due o più Persona possono unire le forze per sferrare un attacco più potente del normale.

Innocent Sin, come per il primo Persona, ha ricevuto una versione rimasterizzata per PSP il 14 aprile 2011 in Giappone. Rispetto all’edizione originale presenta un’interfaccia utente aggiornata, ritratti dei personaggi ottimizzati, controlli notevolmente migliorati, oltre a vari bilanciamenti di attacco e difesa per quanto concerne i boss e i nemici. La nuova versione include anche il Sumaru Climax Theatre, un teatro che presenta storie secondarie scritte da vari altri autori di ATLUS. Le storie sono come mini-missioni in cui alla fine i giocatori dovranno affrontare un boss. Inoltre, i giocatori possono creare le proprie missioni nella versione giapponese del gioco (funzione omessa dalla versione inglese). Ai giocatori viene anche data la possibilità di scegliere se ascoltare la vecchia colonna sonora del gioco originale o ascoltare circa 100 nuovi arrangiamenti della colonna sonora originale. Infine troviamo anche un nuovissimo film di apertura creato da Studio Satelight intitolato “Unbreakable Tie“.

Persona 2: Eternal Punishment

Persona 2: Eternal Punishment, publicato in Giappone e Stati Uniti nel corso del 2000, è la seconda parte della storia completa inerente a Persona 2, preceduta da Persona 2: Innocent Sin. Qui la protagonista è Maya Amano, una scrittrice per Kismet Publishing che lavora alla rivista per adolescenti Coolest. Dopo aver sentito voci sul fenomeno Joker, dove se qualcuno telefona al proprio numero, il Joker ucciderà su richiesta, Maya inizia a indagare dietro le voci, insieme al suo partner Yukino Mayuzumi. La sua indagine la porterà faccia a faccia con il killer, innescando una serie di eventi che nemmeno lei sarà capace di controllare.

Il gameplay rispetto Innocent Sin è rimasto invariato, con solo dei miglioramenti su piccole sfaccettature, come quella delle voci. In entrambi i capitoli infatti esisteva la meccanica dei “Rumor“, dove i personaggi che hanno sentito una particolare voce, possono diffonderla in giro per la città, ottenendo oggetti speciali o altri effetti positivi o negativi. I cambiamenti più sostanziali riguardano invece la tematica: mentre in Innocent Sin ci si concentrava sui protagonisti e le loro problematiche da adolescenti, in Eternal Punishment si guarda ai protagonisti con  occhi più adulti, dove i protagonisti si concentrano sulla realizzazione del loro vero “io” da adulti di fronte alla realtà.

Eternal Punishment ha ricevuto un remake per PSP il 17 maggio 2012 in Giappone, mentre il 27 febbraio 2013 è diventato disponibile anche per gli Stati Uniti. Tra le tante novità troviamo: tempi di caricamento ridotti, avanzamento rapido per le scene degli eventi, opzione per modificare la velocità della battaglia, la possibilità di cambiare il colore dei menu: grigio, rosso, blu, giallo, rosa e viola (corrispondente rispettivamente a Persona , Persona 2 , Persona 3 , Persona 4 , Persona 3 Portable).

Persona 3

Rilasciato ufficialmente nel 2006, ma arrivato in Europa solo nel 2008, Persona 3 inizia con il nostro protagonista che torna nella sua città natale dieci anni dopo la morte dei suoi genitori per un incidente. Arrivato a scuola, viene rapidamente portato al SEES, un club della Gekkoukan High School che si fa passare per un normale club doposcuola. Qui il protagonista scopre di avere la rara dote di poter evocare delle speciali entità chiamate Persona. Con l’aiuto di quest’ultime, il SEES è in grado di esplorare una misteriosa torre chiamata Tartarus, che si manifesta misteriosamente durante l’Ora Oscura alla Gekkoukan High School. Il loro obiettivo sarà sconfiggere le dodici grandi ombre che infestano la zona, ma qui incontreranno anche un gruppo misterioso e alquanto ostile chiamato Strega, dotato della capacità di evocare Persona artificiali, ovvero evocare Personae senza l’utilizzo di un Evoker, sebbene debbano assumere Persona Suppressors. Sconfitta anche l’ultima Grande Ombra, il SEES festeggia la sua vittoria, ma si rende ben presto conto che l’Ora Oscura rimane ancora…

La saga ha subito un cambiamento drastico nel design di gioco proprio con Shin Megami Tensei: Persona 3, dove vennero introdotti elementi tipici dei videogiochi di genere “Life Simulator”. La storia ha infatti una durata predeterminata e basata sull’anno scolastico giapponese (che inizia ad aprile e finisce a gennaio) rispettando anche intermezzi come le vacanze estive. I giorni si dividono quasi tutti nella medesima maniera: la mattina viene trascorsa a scuola, il pomeriggio è trascorso con gli amici o in città, il dopo-cena e la sera tardi sono per le nostre libere attività. Il weekend, i giorni di festa o quelli con qualche manifestazione speciale si svolgono in modo diverso, guidando il giocatore tramite percorsi prestabiliti. Al giocatore è lasciata massima libertà su come trascorrere questi lassi di tempo prima delle vere e proprie battaglie, ma fondamentalmente sono mirati all’interazione sociale e al miglioramento delle abilità combattive. La parte “diurna” del gioco è importante per la coltivazione delle relazioni interpersonali. Andare a scuola, frequentare dei locali o partecipare a eventi speciali migliora invece le caratteristiche del protagonista. Vi è un totale di 20 personaggi con cui coltivare delle relazioni, stringendo così rapporti di amicizia, romantici o anche di rivalità. Anche il combattimento presenta nuove importanti novità: gli incontri con i mostri non sono casuali (come anche in Persona 2), ma i mostri ora sono anche ben visibili nell’area di gioco ed è possibile evitarli o coglierli di sorpresa per iniziare lo scontro con un buon vantaggio. Nel gioco si può controllare direttamente solo un personaggio, il protagonista, mentre gli altri membri del gruppo agiscono secondo ordini impartiti tramite il menu tattico.

Successivamente a Persona 3, venne pubblicato Persona 3 FES (il termine “FES” deriva dalla parola “festival”), localizzato in Occidente come Shin Megami Tensei: Persona 3 FES, una riedizione migliorata contenente circa 30 ore aggiuntive di gioco rispetto all’originale, la maggior parte delle quali si presenta sotto forma di un epilogo chiamato The Answer (noto anche come Episode Aegis nella versione giapponese). Il gioco è stato ripubblicato come gioco scaricabile su PSN per PS3 nel 2012, ma solo in Nord America ed Europa. The Answer segue ancora una volta il SEES, ma questa volta impiegato in una nuova avventura nell’Abisso del tempo, che ha bloccato i membri del gruppo in un loop temporale infinito all’interno del dormitorio. Il personaggio giocabile non è più il protagonista, ma Aigis, e viene introdotto anche un nuovo membro del SEES, un’IA robotica simile ad Aigis chiamata Metis.

È stato rilasciato nel 2009 anche una porting per PSP intitolato Persona 3 Portable. A differenza dell’originale è presenta la possibilità di selezionare anche una protagonista femminile con una versione femminile di Orfeo come sua Persona. Persona 3 ha ottenuto anche un adattamento cinematografico anime diviso in quattro parti e chiamato Persona 3 The Movie, che copre gli eventi principali del titolo dal punto di vista del protagonista maschile, ma non copre gli avvenimenti visti in The Answer. Esistono anche diversi giochi secondari, come:

  • Agis: The First Mission, pubblicato su smartphone e uscito solo in Giappone nel 2007. La storia ha come protagonista Aigis ed è ambientato nel maggio del 1999, 10 anni prima degli eventi di Persona 3.
  • Megami Tensei Chaining Soul: Persona 3, pubblicato nel 2007 per mobile, è un puzzle game dove i giocatori sono in grado di danneggiare le ombre distruggendo le sfere. Attraverso il concatenamento di sfere colorate, i giocatori sono in grado di evocare Persona per una maggiore quantità di danni. Sconfiggendo le ombre nemiche entro un certo limite di tempo, i giocatori sono in grado di completare i vari livelli. Se le ombre non vengono sconfitte entro il tempo limite, il gioco finisce.
  • Persona 3: Dancing in Moonlight, un rhythm game uscito nel 2018 per PS4 e PS Vita, dove il giocatore può scegliere un partner diverso per ciascuna delle canzoni disponibili. I partner esprimeranno anche le loro relazioni mentre ballano, ognuno con una coreografia diversa.

Persona 4

Persona 4, uscito nel 2008 in Giappone e Stati Uniti (e successivamente nel 2009 in Europa e altri regioni), è ambientato nel 2011 a Inaba, una città rurale nella quale viene inviato il nostro protagonista. Qui vive con suo zio, Ryotaro Dojima, e sua cugina più giovane, Nanako, mentre frequenta la Yasogami High School, dove stringe amicizia anche con Chie Satonaka , Yukiko Amagi e Yosuke Hanamura. Nel suo primo giorno di arrivo in città, il protagonista fa uno strano sogno che gli insegna a usare delle entità chiamate Persona in battaglia. Quando il protagonista guarda per la prima volta Midnight Channel dopo aver sentito la voce di Chie, scopre di avere il potere di entrare fisicamente nella TV. Dopo un omicidio che scombussola l’apparente tranquillità della cittadina, il protagonista e i suoi amici decidono di iniziare a indagare, affrontando sia il mondo reale che quello concepito all’interno delle televisioni.

Come in Persona 3, anche qui troveremo una struttura presa in prestito dai Life Simulator, ma in confronto col capitolo precedente, Persona 4 presenta una maggiore libertà, con meno giornate preimpostate, così che il giocatore possa trovarsi raramente non poter scegliere cosa fare nel corso di una determinata giornata. Questo è dato anche dalla grandezza della stessa Inaba rispetto alla precedente location, dive si avrà non poca difficoltà a completare tutto in tempo, specialmente in un’unica run. Anche il sistema dei Social Link riamane invariato rispetto al precedente capitolo, anche se sono state introdotte nuove attività, che rendono più facile sia l’incremento dei Social Link, che le statistiche del protagonista.

Nel 2012 viene anche rilasciato Persona 4 Golden (intitolato Persona 4: The Golden in Giappone), una riedizione migliorata di Persona 4, lanciata per PlayStation Vita. Il porting aggiunge una varietà di nuovi contenuti e funzionalità utili per aggiornare il gioco originale. Nel giugno 2020, il gioco è stato rilasciato anche su Steam per PC. Il porting ha ricevuto numerosi miglioramenti tecnici, tra cui prestazioni, correzioni di bug e disponibilità immediata della personalizzazione della difficoltà.

A causa della grande popolarità raggiunta da Persona 4, sono seguiti anche diversi contenuti multimediali, tra questi spiccano:

  • Persona 4 The Animation, un adattamento anime televisivo di Persona 4 creato da AIC ASTA e supervisionato da Aniplex, utilizzando gli stessi personaggi, ambientazione e narrativa del materiale originale. Shigenori Soejima e Shoji Meguro , rispettivamente art director e compositore musicale dell’originale, tornano nei loro ruoli precedenti.
  • Persona 4 The Golden Animation, un adattamento animato di Persona 4 Golden , la riedizione del 2012 di Persona 4. L’adattamento è prodotto da A-1 Pictures, uno degli studi che ha creato i filmati animati del gioco originale. A differenza dell’originale Persona 4 The Animation, The Golden Animation non ha mai ricevuto un doppiaggio in inglese. Inoltre, tra le altre differenze, troviamo: eventi principali che vengono saltati completamente, concentrandosi esclusivamente sulle scene esclusive d’oro, rendendo essenzialmente l’adattamento un componente aggiuntivo dell’anime originale; alcuni personaggi hanno capelli o occhi di colore diverso; le battaglie contro le ombre vengono mostrate raramente fino all’episodio 7;  le Persona del team investigativo si evolvono nelle loro Persona definitive nell’episodio 11, rispetto al 25 dell’anime originale.

Sono stati pubblicati anche due giochi di combattimento ambientati dopo gli eventi del gioco: Persona 4 Arena e il suo sequel Persona 4 Arena Ultimax (rilasciati inizialmente su PlayStation 3 e Xbox 360). Anche un gioco ritmico, Persona 4: Dancing All Night, è stato rilasciato su PS Vita e successivamente portato su PS4 in un bundle che includeva Persona 3: Dancing in Moonlight e Persona 5: Dancing in Starlight.

Persona Q, Dancing e Arena

Numerosi sono gli spin-off della serie Persona, ma i più importanti (sia per contenuti che popolarità) sono sicuramenti quelli appartenenti alle sotto serie: Persona Q, Persona Dancing e Persona Arena.

Persona Q, il cui titolo per intero è Persona Q: Shadow of the Labyrinth, è un videogioco di ruolo giapponese per Nintendo 3DS prodotto dalla stessa ATLUS, e che unisce i personaggi e altri elementi dei titoli Persona 3 e Persona 4. Il gioco è uscito per la prima volta in Giappone nel giugno 2014, e ha poi raggiunto nel mese di novembre anche America ed Europa. La storia di Persona Q: Shadow of the Labyrinth ruota attorno a una voce che coinvolge le cosiddette “Seven Wonders of Yasogami High “, una misteriosa torre dell’orologio e un labirinto che appare dal nulla nel cortile della scuola, durante lo Yasogami Festival. Secondo le voci, chiunque ascolti il ​​suono della campana della torre morirà. Il rintocco della campana viene ascoltato anche nel Tartaro dai membri di SEES, che si ritrovano trasportati nella Yasogami High. L’unico modo per riportare il mondo al suo stato originale sembra essere nascosto all’interno di Zen e Rei. Tuttavia, entrambi hanno perso la memoria. Il gameplay di questo titolo è profondamente ispirato a Etrian Odyssey: i giocatori esplorano infatti un labirinto apparentemente infinito in una prospettiva in prima persona e combattono le ombre in turni simili a quelli già visti in Persona 3 e Persona 4. I giocatori possono comporre squadre di cinque tra i venti personaggi giocabili e i dialoghi cambieranno in base alla composizione del gruppo. I nuovi personaggi Zen e Rei funzioneranno come un’unità singola, con Rei che si concentrerà sulle abilità di guarigione e Zen che utilizzerà attacchi fisici. A differenza dei loro giochi originari, il gioco non terminerà quando uno dei protagonisti perderà tutta la salute, a meno che il giocatore non stia giocando a difficoltà Rischio. Persona Q offre ai giocatori la possibilità di controllare il protagonista di Persona 3 o il protagonista di Persona 4 all’inizio del gioco. Il dialogo e gli eventi varieranno a seconda delle scelte del giocatore per seguire il SEES di Persona 3 o il Team Investigativo di Persona 4. Nel 2018 viene rilasciato anche un sequel: Persona Q2: New Cinema Labyrinth, crossover questa volta tra Persona 3 , Persona 4 e Persona 5, e come il gioco precedente, basato su Etrian Odyssey.

Persona Dancing è invece un gioco ritmico, divisibile in tre diversi capitoli legati ai Persona originali: Persona 3: Dancing in Moonlight, Persona 4: Dancing All Night e Persona 5: Dancing in Starlight. A differenza di Persona 4: Dancing All Night, che è ambientato circa un mese dopo gli eventi di Persona 4: Golden, Persona 5: Dancing in Starlight e Persona 3: Dancing in Moonlight non presentano delle storie collocabili dopo o durante i fatti raccontati nei titoli principali della saga (anche per questo è stata messa in dubbio la loro canonicità). Al contrario, le due nuove avventure sulla pista da ballo sono dovute a una sfida tra le varie assistenti della Velvet Room. Rinunciando a qualsiasi forma di narrazione, la trama dei due giochi è più o meno raccontata attraverso la Modalità Social, dove il giocatore può partecipare a eventi informali con gli altri personaggi e soddisfare dei requisiti per sbloccare nuove conversazioni, costumi e accessori da sfoggiare sulla pista.

Persona 4 Arena, noto anche come Persona 4: The Ultimate in Mayonaka Arena in Giappone, è un picchiaduro 2D di ARC SYSTEM WORKS, sviluppato sotto la supervisione di ATLUS . È diretto da Katsura Hashino e con la colonna sonora di Shoji Meguro. È uno spin-off di Persona 3 e Persona 4, ambientato subito dopo gli eventi di quest’ultimo, con personaggi di entrambi i giochi. La storia inizia 2 mesi dopo gli eventi di Persona 4 ma prima dell’epilogo di Persona 4 Golden, il che significa che Arena è collocabile nel maggio 2012. Il gioco contiene dodici diverse modalità storia di ciascuno dei membri del cast. Il personaggio selezionato funge da protagonista del gioco e la storia del gioco viene raccontata attraverso la loro prospettiva tramite filmati in visual novel, con il risultato influenzato dal personaggio scelto. Persona 4 Arena Ultimax, noto in Giappone come Persona 4: The Ultimax Ultra Suplex Hold, continua gli eventi descritti in Persona 4 Arena e inizia il giorno dopo la conclusione del gioco precedente. La trama è divisa tra episodi. L’episodio P4 è il punto di partenza della trama che si svolge subito dopo la trama dell’Arena e segue i punti di vista di Yu Narukami e il suo ritorno a Inaba per la Settimana d’Oro. Segue anche Naoto Shirogane nelle sue indagini sul Kirijo Group Ergonomics Laboratory, la visita di Rise Kujikawa a Inaba e la sua determinazione a tornare al mondo dello spettacolo, oltre a ciascuna delle esperienze della squadra investigativa quando la nebbia rossa si deposita in città. L’episodio P3 viene invece sbloccato dopo che il giocatore ha completato l’episodio P4 al 94% e segue l’indagine di Labrys e degli agenti sull’attività delle ombre a Inaba. Segue anche i punti di vista di Yukari Takeba e la sua carriera di attrice, il tentativo di Ken Amada di una normale vita studentesca con Koromaru e l’allenatore Junpei Iori per una squadra di baseball junior. Questi portano all’incontro con ciascuno dei membri della squadra investigativa di Inaba e al salvataggio dei membri degli agenti catturati presso la torre misteriosa.

PERSONA - Retrospettiva sulla saga JRPG di ATLUS

Persona 5

Persona 5, pubblicato nel 2016, è incentrato principalmente sui conflitti interiori di un gruppo di studenti delle scuole superiori, dove il nostro protagonista e i suoi compagni vivono una doppia vita tra normali studenti e Phantom Thieves, “ladri gentiluomini” che utilizzano il misterioso potere delle Persona per entrare negli oscuri cuori della gente. I protagonisti si rendono infatti conto che la società moderna induce le persone a indossare delle “maschere” per proteggere la loro vera natura, finendo per non confrontarsi mai realmente con il proprio “io”. Sarà loro compito cercare di portare ordine e giustizia in una società che chiude fin troppo spesso gli occhi.

Il gameplay di Persona 5 rimane pressoché invariato dai capitoli precedenti, con solo delle leggere differenze. Ad esempio, a differenza di Persona 3 e Persona 4, le mappe dei vari piani in cui sono suddivisi i Palazzi segreti di ogni persona non sono casuali, ma hanno una loro stabile conformazione, con alcuni enigmi in molti di essi che il giocatore dovrà risolvere per poter procedere al piano successivo. In alcuni punti invece il giocatore non potrà andare oltre senza aver prima sconfitto alcune ombre speciali, più forti di quelle normali e che vagano per il Palazzo. Altra novità sull’esplorazione riguarda il non farsi individuare: se infatti il giocatore viene individuato, il livello di allerta salirà. Se si raggiunge il livello massimo di allerta di un Palazzo, sarà impossibile procedere ed il giocatore è costretto ad andarsene, per ritornare il giorno successivo. A subire una variazione nel sistema sociale troviamo anche i confidenti, ora non più legati ai Social Link come nei capitoli precedenti, ma ai tarocchi, che saliranno di livello ogni qualvolta il giocatore sceglierà di passare il tempo con uno di essi. Fanno inoltre ritorno diverse meccaniche dai primi tre capitoli della serie, tra cui l’utilizzo di armi da fuoco in combattimento (come nel primo Persona) e il negoziare con i nemici, tipico della serie Megami Tensei. Il titolo presenta anche altre piccole novità minori, come il fatto che non sia ambientato in nessun luogo immaginario del Giappone, ma proprio a Tokyo, principalmente nel quartiere di Shibuya. Inoltre, a differenza dei precedenti Persona, il gioco si svolge nel “20xx”, lasciando l’anno esatto ambiguo.

Persona 5 ha ricevuto anche una riedizione speciale: Persona 5 Royal (già disponibile su PlayStation 4 dal 31 marzo 2020) che aggiunge tante interessanti novità. Persona 5 Royal infatti, oltre a una maggiore ottimizzazione e diverse migliorie grafiche, aggiunge una serie di personaggi in più e una nuova porzione di gioco. Vi sono anche ulteriori eventi inediti e alcuni cambiamenti nelle meccaniche di combattimento ed esplorazione. Allo stesso modo, il videogioco presenta sviluppi narrativi diversi dal titolo base, portando dunque il giocatore a scontrarsi anche con un finale diverso e inedito. Per la prima volta, inoltre, il videogioco si è avvalso di localizzazione dei testi in diverse lingue, tra cui l’italiano, rendendolo più accessibile a un pubblico ampio. Persona 5 Royal però sfoggia ancora lo stesso stile unico apprezzato nella sua versione base e vede il ritorno del premiato compositore Shoji Meguro, tornato ora con una nuova colonna sonora.

La fama ottenuta da Persona 5 ha dato vita anche a tantissime opere derivate, tra queste troviamo: Persona 5 The Animation, una serie animata che copre l’intera storia vista nel gioco, un adattamento manga dell’intera storia, un’antologia a fumetti uscita in diverse collane e diverse storie secondarie pubblicate come manga. Nel febbraio 2020 viene anche rilasciato il primo Persona Strikers della serie, noto come come Persona 5 Scramble: The Phantom Strikers. Il titolo è un sequel di Persona 5 a tutti gli effetti, ma il sistema di combattimento è un misto tra l’hack and slash e le tattiche RPG distintive di Persona. Infatti, invece di essere a turni, la battaglia si svolge sul campo in tempo reale, ma, selezionano le abilità Persona da un menu apposito, la battaglia si interromperà brevemente, consentendo il posizionamento tattico.

Persona 5 Royal è finalmente pronto ad arrivare su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Xbox One, PC e Nintendo Switch questo 21 ottobre (qui la nostra recensione). Inoltre vi ricordiamo che anche Persona 3 Portable e Persona 4 Golden, le versioni rimasterizzate e più recenti di terzo e quarto capitolo, sono in arrivo su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC il prossimo 19 gennaio 2023.

Amante dei videogiochi fin dalla tenera età, ama perdersi nella scrittura ascoltando le OST di FINAL FANTASY e KINGDOM HEARTS. Convinto fieramente che la bellezza di un equip sia più importante delle sue statistiche, è sempre alla ricerca di nuovi oggetti da aggiungere alla sua collezione videoludica.

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