Dragon Ball Super – Recensione Manga

Manga o Anime? Questo è il dilemma. Passiamo oggi in rassegna Dragon Ball Super, illustrato da Toyotaro ed edito in Italia da Star Comics.

DRAGON BALL SUPER: il manga si ferma a tempo indeterminato

Ormai concluse da qualche mese, le nuove avventure di Goku e compagni trasmesse sotto il nome di Dragon Ball Super continuano tuttora nella sua trasposizione manga, dove lo storico autore della serie Akira Toriyama (stavolta presente per la creazione della storia) offre il meritato spazio a Toyotaro e al suo ottimo tratto. In Giappone la serie è attualmente in fase di pubblicazione in formato “un capitolo al mese” sulla rivista mensile V-Jump, per poi passare alla consueta raccolta in appositi tankobon, ed è anche disponibili in Italia grazie allo storico detentore dei diritti cartacei della serie, Star Comics.

Per quale motivo, se ovviamente si è fan di questo intramontabile shonen, ci si dovrebbe approcciare a questo manga? Iniziamo con il parlare di cambiamenti sostanziali e scene più ragionate. Se la versione animata ha offerto una storia veloce, con svariati buchi e problemi iniziali di qualità, complice anche una realizzazione frettolosa per via della mole di lavoro e stress a cui sono sottoposti gli animatori per riuscire a sfornare episodi ogni settimana, la versione cartacea delle nuove avventure dei Guerrieri Z riesce a stare al passo con la medesima velocità, ma allo stesso tempo portando ai lettori un qualcosa di più ragionato e sensato, con qualche spiegazione in più per cose incomprensibili e con più accuratezza in quanto qualità generale, anche per via della sua pubblicazione giapponese abbastanza comoda e poco frettolosa.

Partendo dal principio, ovvero dal risveglio del Dio della Distruzione Beerus, ma saltando tutta la parte relativa alla resurrezione di Freezer (sebbene venga accennata), il manga di Dragon Ball Super ci accompagna per mano verso tutte le saghe principali narrate all’interno della serie TV, ovvero il torneo tra settimo e sesto universo, la saga di Mirai no Trunks e Zamasu, e il Torneo del Potere, saltando quindi quei particolari e discutibilissimi archi narrativi ed episodi filler che hanno solo fatto perdere tempo allo spettatore, condendo il tutto con cambiamenti sia leggeri che importanti ad alcuni lati della sceneggiatura originale per sposarsi davvero al meglio con quanto narrato (che non starò a rivelare per una semplice questione di spoiler, ma che potrete tranquillamente notare anche da soli leggendo il manga).

Degne di nota sono anche le conclusioni di ogni volumetto, dove troviamo delle interessanti interviste a Toyotaro e/o Toriyama capaci offrire tanti interessanti dettagli, retroscena e curiosità varie.

Se volete farvi anche solamente una piccolissima idea del prodotto, e di quanto offerto in Italia da Star Comics, potete trovare una piccola anteprima del primo volume attraverso il sito dell’editore: Dragon Ball Super 1 – Sfoglia Online

Anime batte Manga? Non oggi!

Per quanto Dragon Ball ormai sia diventato un fenomeno mondiale, anche se molto più conosciuto sotto forma di anime che come manga, dovrei esser riuscito chiaramente a farvi capire che la versione cartacea di Dragon Ball Super riesce a eclissare sotto molti fronti la controparte animata, i cui unici lati positivi, tra cui il comparto sonoro (Ultimate Battle la porto nel cuore) e la direzione artistica di alcuni episodi, specialmente dell’ultimo arco narrativo del Torneo del Potere, non riescono davvero a reggere il passo con quanto offerto dalla controparte a fumetti. Tutte motivazioni che mi portano tranquillamente a pensare che la versione manga sia il miglior formato attualmente disponibile per godersi al meglio Dragon Ball Super. Tanto di cappello all’ottima edizione italiana a cura di Star Comics, non solo per la sua pubblicazione (almeno al momento) avvenuta con una tempistica ottima tenendo sempre in considerazione la lenta release nipponica, ma anche per la cura dei volumetti che, per quanto si tratti di materiale da edicola (non specifica da fumetteria) e quindi senza sovraccoperta come in originale, quantomeno riesce ad eguagliarla grazie a una copertina che ha davvero poco da invidiare alla controparte nipponica.

Superconsigliato!

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

1 commento

  1. secondo voi quanto dovremo aspettare per una versione a colori del manga?

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