Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack – Recensione

Taiko diventa un RPG! Tuffatevi al fianco di Don e Katsu in due nuove avventure musicali ricche di risate e oltre 130 brani!

Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack - Recensione

Dopo essere rimasta per anni confinata al solo suolo nipponico, con l’arrivo della versione Nintendo Switch, BANDAI NAMCO Entertainment ha deciso di dar fiducia a Taiko no Tatsujin pubblicandolo anche in Occidente. Due anni fa, Don e Katsu esordivano nel nostro paese con Taiko no Tatsujin Drum ‘n’ Fun, anche in uno speciale pack con la periferica a forma di tamburo che dà il nome al titolo. La serie musicale prima di allora era presente nel nostro paese o tramite importazione, o all’interno delle poche sale giochi ancora sopravvissute in questi anni. Poter quindi portare a casa lo spasso del tamburo, con tanto di bacchette per colpire a ritmo canzoni tratte da anime e videogiochi fu un vero dono per gli appassionati di giochi musicali. Drum ‘n’ Fun inoltre ha ricevuto aggiornamenti fino a inizio 2020, con brani DLC che ne hanno arricchito notevolmente la tracklist. Durante uno dei Nintendo Direct speciali di questo particolare 2020, dedicati ai titoli delle compagnie di terze parti, BANDA NAMCO Entertainment ha rinnovato la propria fiducia nella serie con Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack sebbene, almeno nel nostro paese, abbia deciso di pubblicare il titolo solo in digitale.

Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack contiene due dei tanti capitoli per Nintendo 3DS, messi a lucido per essere apprezzati al meglio sullo schermo di Nintendo Switch. La particolarità della serie sulla ormai pensionata portatile di casa Nintendo era l’introduzione di semplici avventure narrative, degli RPG all’acqua di rose che vedevano Don e Katsu impegnati in battaglie per salvare il mondo al fianco di nuovi e strani amici. Con una trentina d’ore alle spalle, passata a menare le mani nelle avventure e a suonare tamburi nella Taiko Mode, scopriamo pregi e difetti di Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack in questa recensione.

Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack - Recensione

  • Titolo: Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Versione analizzata: Nintendo Switch (EU)
  • Genere: Rhythm Game, RPG
  • Giocatori: 1-2
  • Publisher: Bandai Namco Entertainment
  • Sviluppatore: Bandai Namco Entertainment
  • Lingua: Giapponese (voce) Inglese (Sottotitoli)
  • Data di uscita: 3 dicembre 2020
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: per ora nessuno
  • Note: I giochi sono anche venduti separatamente su eShop, è possibile utilizzare la periferica a tamburo ma solo in Taiko Mode e non nelle sezioni GDR.

Abbiamo recensito Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack con un codice Nintendo Switch fornitoci gratuitamente dal publisher.

Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack - Recensione

Tamburi nel tempo!

Nella prima avventura, Don e Katsu dovranno salvare il mondo da delle fratture temporali, al fianco del coniglio Tocky, contro un poco raccomandabile scienziato e i suoi sgherri. L’obiettivo della nostra banda è recuperare i pezzi del compagno di Tocky attraverso varie epoche, dalla preistoria all’antico Egitto, fino ad arrivare perfino nel futuro. La storia è molto semplice e spesso gioca sulla poca serietà dei due protagonisti. Nelle circa dieci ore necessarie a completare i sette capitoli della trama, potremo muovere Don per le semplici mappe lineari piene di scontri casuali che interromperanno il viaggio del nostro party. Trattandosi di un rhythm game, nelle battaglie si suoneranno le varie tracce musicali per sconfiggere i nemici. Nella barra scorrono le combinazioni delle due note, rosse (DON) e blu (KA), e una bomba che se colpita farà subire alla nostra squadra. Il nostro party invece sarà composto sia dai personaggi della storia sia da alcuni degli avversari che, così come accade a esempio in YO-KAI WATCH, una volta sconfitti decideranno di unirsi alla nostra squadra.

Proprio come in un normale monster collect, ognuno dei nuovi membri della squadra sarà dotato delle proprie statistiche e di un’abilità speciale: unica nel caso dei personaggi della storia, o delle guest star, o personalizzabile tramite gli appositi oggetti nel caso dei mostri normali. Concatenando le note senza interrompere la combo, il party attaccherà l’avversario, riempiendo man mano una barra speciale che una volta completa obliterà il nemico con una sequenza di attacchi automatici. Don farà da caposquadra e potrete abbellirlo sia coi costumi sbloccati in Taiko Mode sia con quelli trovati nel corso dell’avventura. Ogni vestito è in grado di dare bonus alla nostra squadra o all’esperienza di gioco in generale, come la possibilità di fare amicizia più facilmente con i mostri o non incontrarne affatto.

Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack - Recensione

Così come nell’altra avventura di cui parleremo tra poco, il punto forte del single player di questa svolta RPG di Taiko no Tatsujin sono le battaglie ai boss. Se nelle sfide normali basterà seguire il flow per attaccare e sconfiggere gli avversari, contro i boss dovremo stare attenti a cosa accade a schermo, perché il nemico potrebbe ribaltare (letteralmente) quello che succede sulla barra musicale. Da ostacoli che ci impediscono di vedere cosa dobbiamo suonare, costringendoci a memorizzare le note future, a velocità alternate, fino a veri e propri rewind di pezzi già suonati che ci verranno lanciati contro nuovamente. Si tratta sicuramente dei momenti più riusciti di un’avventura semplice e che ovviamente non ha la stessa profondità di un RPG vero e proprio.

Tamburi Draconici!

La seconda avventura inclusa nel Rhythmic Adventure Pack è invece l’ultimo capitolo di Taiko no Tatsujin ad essere uscito su Nintendo 3DS nel 2016. Don e Katsu devono impedire che i sei draghi antichi distruggano il mondo, a fianco della maga Tia e della scimmia Popo Kaka. L’avventura si trasforma in un viaggio attorno al mondo dove ogni drago riporta allo stato originale le rovine del luogo. Da Macchu Picchu al Polo Sud, i due tamburini dovranno ancora una volta dimostrare il loro coraggio e salvare il mondo. Questa seconda avventura migliora tutte le meccaniche da gioco di ruolo, a partire da una gestione del party più ragionata. Avremo una griglia di nove posti, in cui posizionare le nostre unità in base al costo (che tocca un massimo di 16). Tornano nuovamente le abilità e l’amicizia coi mostri, ma questa volta potremo evocarli anche con delle speciali monete come accade in YO-KAI WATCH, ottenibili come drop dai nemici, dagli scrigni e dalle missioni secondarie.

Taiko no Tatsujin

A differenza dell’avventura temporale, questa volta si potranno arruolare anche nemici doppi, che potranno essere utilizzati nella nuova meccanica di fusione. Quest’ultima permetterà di potenziare le unità e in casi particolari trasformarle in mostri ancora più forti. Cambio anche nell’esplorazione delle mappe, non più incontri casuali ma nemici a schermo, che potranno essere evitati con Katsu, il secondo tamburo potrà essere lanciato contro elementi distruttibili del paesaggio e per l’appunto contro i mostri nemici.

L’ultima grande modifica è nella barra speciale, ora è possibile attribuirle diversi effetti e potenziarla fino a un massimo di tre volte, per poi utilizzarla a piacimento con i dorsali. Questo rende i combattimenti coi boss ancora più difficili, soprattutto in alcune battaglie specifiche, con i nemici dotati di abilità come creare note false, ribaltare lo schermo, spezzarlo in due o togliere il colore alle note. Anche in questa seconda avventura restano i momenti più riusciti e impegnativi della produzione. Le modalità storia di Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack sono un perfetto antipasto per imparare le basi del titolo musicale di BANDAI NAMCO Entertainment, preparandoci al piatto forte: la Taiko Mode.

Taiko no Tatsujin RPG

Nuovi brani, guest star e qualche assente

La Taiko Mode è invece la modalità classica di Taiko, qui potrete sbloccare ulteriori costumi eseguendo brani specifici (come ad esempio Korosensei completando Question, l’opening dell’anime di Assassination Classroom) con il gameplay che ha reso famosa la serie musicale di BANDAI NAMCO. Oltre 130 brani compongono le playlist dei due giochi, per l’occasione sono state aggiunte sei canzoni inedite, come la opening di DEMON SLAYER, che vanno ad attualizzare un po’ l’offerta. Tra i brani presenti infatti troviamo molte canzoni ormai vecchie anche rispetto a Drum ‘n’ Fun, come la prima opening di Attack on Titan o una theme di SoulCalibur. Assenti purtroppo i brani DLC, almeno per il momento, quindi nessuna canzone proveniente da JoJo o da Lupin per questa compilation. Mi sono concentrato sui brani degli anime e dei videogiochi perché Taiko è da sempre una serie totalmente giapponese e, sebbene non manchino brani di musica classica, potete trovare diverse canzoni pop o dei VOCALOID (in sezioni piuttosto corpose). Queste scelte nelle playlist rendono Taiko no Tatsujin una serie che punta a una sola determinata fetta d’utenti, e che per forza di cose potrebbe non incontrare i gusti musicali di tutti i giocatori.

Come da tradizione della serie sono presenti quattro difficoltà adatte a tutti i livelli di esperienza. Queste sono a loro volta catalogate da un numero di stelle che va da uno a dieci, per inquadrare nel dettaglio sull’effettiva complessità del brano. Il livello più alto è riservato solo ai giocatori più esperti e non concede nemmeno il minimo errore nell’esecuzione del brano. Tra le opzioni del gioco è presente un fast retry, che riavvia il brano non appena si sbaglia una nota, così da favorire la corsa alla Full Combo e al punteggio migliore. Si tratta di un’ottima aggiunta che risparmia un paio di menu per i perfezionisti del punteggio. Nella Taiko Mode, oltre ai pulsanti, potrete utilizzare anche la periferica a forma di tamburo venduta con Drum ‘n Fun, sebbene abbia riscontrato un piccolo ritardo che andrà calibrato nelle opzioni. Dal canto mio, ho giocato principalmente in modalità portatile, dove i nuovi sfondi e gli artwork riadattati allo schermo di Nintendo Switch non fanno sfigurare per niente questa nuova versione dei due titoli 3DS.

Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack

A chi consigliamo Taiko no Tatsujin Rhythmic Adventure Pack?

Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack è l’ideale per chi vuole approcciarsi per la prima volta alla serie. Nonostante sia solo in inglese, la trama delle due modalità storia è molto semplice, in grado di essere compresa senza troppe difficoltà. Con questa commistione di generi potrete capire se le avventure musicali di Don e Katsu fanno per voi, facendovi anche un’idea del tipo di brani pop presenti nelle playlist.

  • Story Mode semplice ma curata
  • Oltre 130 brani in totale
  • Le Boss Fight rappresentano la vera sfida dei due titoli

  • Tracklist non per tutti i gusti
  • Esplorazione ridotta all’osso nelle fasi RPG
  • Nessun brano aggiuntivo dalle versioni originali
Taiko no Tatsujin: Rhytmic Adventure Pack
3.8

Tra tamburi e viaggi nel tempo, Taiko convince soprattutto in portatile

Con i suoi due RPG di questa raccolta, Taiko no Tatsujin: Rhythmic Adventure Pack accompagna alle basi della serie i nuovi arrivati, mostrandogli il gameplay e mettendoli pian piano alla prova con Boss Battle divertenti e soddisfacenti. I 130 brani che compongono entrambe le playlist sono in realtà il vero fulcro del titolo, per il quale al momento non sono previsti gli stessi DLC delle versioni 3DS. Il lavoro di restauro sfrutta a pieno la risoluzione di Nintendo Switch e rende Taiko no Tatsujin il perfetto titolo con cui usufruire della modalità portatile della console. Il consiglio principale che posso darvi è quello di sbirciare la playlist e decidere di conseguenza se le avventure di Don e Katsu incontrano i vostri gusti. Nel caso la risposta fosse positiva vi troverete un titolo capace di mettere alla prova i giocatori più bravi del genere, ma che allo stesso tempo può divertire anche i nuovi arrivati.

Videogiocatore da ormai 25 anni, combatte la vecchiaia tra un remake e una remastered, orgoglioso possessore di ogni console ha un amore spesso non corrisposto per le IP Nintendo. La sua pila della vergogna continua a crescere ma questo non lo fermerà dal buttare i suoi soldi in nuovi titoli.

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