Tales of Berseria – Recensione

BANDAI NAMCO Entertainment porta in Europa uno dei migliori JRPG degli ultimi anni: Tales of Berseria è finalmente sbarcato su PS4 e PC

Tales of Berseria - Recensione

Tales of Berseria - RecensioneLa notte della Luna Scarlatta ha colpito anche il villaggio di Aball. Questo evento, che si ripete ogni tre anni, trasforma gli uomini in temibili demoni assetati di sangue. Una bambina è in fuga assieme al suo fratellino e suo cognato, l’esorcista Arthur. La sua sorella maggiore Celica è dispersa e Arthur, dopo aver nascosto i due bambini, va a cercarla promettendo di tornare a riprenderli non appena si sarebbe ricongiunto con la sua amata. Quella bambina era la piccola Velvet Crowe e l’ultima raccomandazione di suo cognato è quella di non lasciarsi mai prendere dalla disperazione. “Quel giorno il mondo cominciò a cambiare. Uomini e animali, posseduti da spiriti malvagi, iniziarono a tormentare e uccidere chiunque sulla loro strada. Ma mentre ovunque imperava la disperazione, io avevo solo due pensieri nella mente. Il sapore della carne intrisa di sangue…e  la vendetta nei confronti di un uomo.” – Velvet Crowe

A poco meno di sei mesi di distanza dall’uscita nipponica, arriva anche in occidente l’attesissimo Tales of Berseria, disponibile oggi su PlayStation 4 e PC, tramite Steam. L’ultimo capitolo della saga di JRPG targati BANDAI NAMCO Entertainment che da oltre vent’anni regala storie emozionanti unite ad un gameplay unico nel suo genere vedrà la ciurma capeggiata da Velvet Crowe, e composta da un cast di personaggi bizzarri e dalle mille sfaccettature, pronta a salpare per gli oceani in un oscuro cammino di vendetta. Riusciranno i nostri anti-eroi a portarlo a termine e conquistare i cuori dei videogiocatori?

  • Titolo: Tales of Berseria
  • Piattaforma: PlayStation 4, PC
  • Genere: JRPG
  • Giocatori: 1-4
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Lingua: Italiano (testi), Inglese e Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 26 gennaio 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: costumi, accessori e acconciature bonus; oggetti per la crescita dei personaggi
  • Note: disponibile anche in una Collector’s Edition che contiene gioco, 2 figure Chibi Kyun, un set di 3 monete metalliche, steelbook, colonna sonora, artbook e guida strategica

Velvet Crowe è una giovane ragazza come tante che vive nel villaggio di Aball con il suo fratellino Laphicet e il cognato Arthur. Purtroppo sua sorella Celica, e il bimbo che aveva in grembo, hanno perso la vita durante la notte della Luna Scarlatta, evento che si verifica ogni tre anni in cui branchi di demoni selvaggi aggrediscono gli esseri umani. Il piccolo Laphicet, che sogna di viaggiare per il mondo assieme a sua sorella, è affetto da una malattia debilitante che lo costringe a passare le sue giornate a letto a leggere, mentre sua sorella cerca disperatamente un modo per curarlo. Purtroppo però, dopo tre anni dalla scomparsa di Celica, la notte della Luna Scarlatta torna a devastare la vita della protagonista e di tutti quelli che la circondano.

Durante quest’evento traumatico Velvet perderà tutto, compresa la sua umanità. La protagonista, nonostante manterrà il suo aspetto umano, diventerà una particolare forma di demone che si nutre di altri suoi simili, un Therion. Verrà infine imprigionata in un carcere di massima sicurezza situato sull’isola di Titania e costretta a nutrirsi di altri demoni, ma nella sua mente l’unico obiettivo è la vendetta per tutto quello che ha passato. Dopo essere riuscita a fuggire dalla prigione anche grazie all’aiuto di Rokurou, demone con un forte senso del dovere, e di Magilou, presunta strega che tende ad essere più una spalla comica che un vero supporto, la sua strada incrocerà quella di diversi personaggi che, per un motivo o per un altro, possono essere considerati, come lei, dei reietti della società. Riuscirà questo gruppo improvvisato a collaborare per realizzare i propri scopi? E chi sono i veri cattivi della storia? Il cammino dolceamaro di Velvet è solamente all’inizio.

Mangia, prega, salpa

Il sistema di gioco del titolo che stringo tra le mani ricalca quello dei precedenti capitoli di Tales of, unendo elementi tipici dei giochi di ruolo con una narrazione simile a quella delle visual novel. Ci ritroveremo quindi ad esplorare città, vaste aree aperte e dungeon labirintici, mentre i protagonisti chiacchierano tra loro grazie al tradizionale sistema di skit tipico della saga. Ogni nuova informazione ottenuta durante l’esplorazione sarà infatti fonte di discussione per il nostro party, andando così ad approfondire la conoscenza con i personaggi e spezzare la tensione del momento con battute o dialoghi divertenti. Esplorando ci capiterà di incappare in nuovi eventi, dover risolvere puzzle ambientali per proseguire, trovare tesori nascosti e raccogliere i nuovissimi Spiriti Katz, oggetti sferici fondamentali per aprire alcuni scrigni speciali legati ai simpatici gattini.

A fare il ritorno in questa nuovo capitolo della saga è il sistema di Cucina, avremo infatti modo di preparare deliziosi manicaretti con i materiali raccolti durante l’esplorazione. Ogni pasto conferirà dei bonus differenti non solo a seconda dalla ricetta, ma anche in base a quale personaggio la cucinerà. Per ottenere ingredienti rari potremo sfruttare una nuova funzione del gioco, le Spedizioni. Potremo infatti mandare una nave da ricognizione ad esplorare delle isole sparse per il mondo di gioco, guadagnando ingredienti, materiali, oggetti rari e persino costumi ed accessori estetici per i personaggi. Gli oggetti estetici, che ci permetteranno di rendere unici i nostri personaggi, potranno essere guadagnati anche grazie agli Scrigni Katz e ai tantissimi mini-giochi presenti in Tales of Berseria, che andranno ad aumentare notevolmente la longevità e la varietà del titolo.

Altra novità nel sistema di gioco è la presenza delle Potentiti, cristalli che potremo ottenere sconfiggendo nemici speciali o dopo eventi di storia. Questi ci forniranno bonus di diverse tipologie, dal poter correre più velocemente durante l’esplorazione alla possibilità di vedere gli scrigni rimanenti in un dungeon, fino ad ottenere abilità bonus casuali nell’equipaggiamento. Ogni pezzo di equipaggiamento possiede infatti tre tipologie di abilità: le abilità dominate che potranno essere apprese dai nostri protagonisti tramite i gradi ottenuti in battaglia, i bonus miglioria che si sbloccano migliorando l’equipaggiamento tramite il negozio, e infine le abilità casuali che varieranno a seconda delle Potentiti ottenute durante il gioco. Ulteriori abilità potranno essere ottenute grazie ai Titoli, diversi per ogni personaggio e con requisiti specifici per avanzare di livello.

C-C-C-COMBO!

Il sistema di combattimento offre una delle esperienze più complete nella saga. È stato infatti accantonato il sistema che combinava l’inclinazione dello stick analogico con la pressione dei tasti per effettuare attacchi diversi, optando per un più semplice sistema di concatenazione di tecniche, o in questo caso Arti. Ogni arte potrà infatti essere attribuita ad un pulsante specifico del pad e ad ogni tasto potremo assegnare ben quattro tecniche che verranno eseguite una dopo l’altra continuando a premerlo. Questo ci darà modo di creare un sistema di combo degno di un picchiaduro, grazie anche alla possibilità di continuare la catena variando pulsante.

Ogni arte consuma Anime (BA) sostitutive dei classici MP e capaci di rigenerarsi nel tempo, che una volta esaurite ci renderanno più deboli ai contrattacchi nemici. Il numero di BA possedute influisce sulla lunghezza delle combo che potremo effettuare e sarà possibile ottenerne di più durante un combattimento stordendo, eliminando o infliggendo alterazioni di stato ai nemici. Consumando una frazione di BA potremo inoltre utilizzare le speciali Anime di Sfondamento, abilità uniche e differenti per ogni personaggio. Se utilizziamo Velvet ad esempio potremo farla entrare nella sua forma Therion e utilizzare il braccio demoniaco per infliggere danni maggiori ai nemici, al prezzo di una diminuzione graduale dei nostri punti vita.

In questo nuovo capitolo torna la Barra Esplosione (BE), accumulabile utilizzando le Anime di Sfondamento o tramite oggetti di recupero. La BE servirà principalmente per due cose: l’utilizzo delle Arti Mistiche, potentissimi attacchi speciali capaci di annientare i nemici al costo di tre BE, e le Esplosioni di Scambio. Consumando un punto della Barra Esplosione potremo infatti sostituire uno dei membri del party attivo con una riserva, senza interrompere il combattimento e prolungando la combo dei personaggi. Potremo inoltre utilizzarlo per sostituire un membro del party andato fuori combattimento, e avremo modo anche di impostare lo scambio automatico nel caso ci siano i requisiti.

Ci sono un demone, un esorcista e una strega…

A livello tecnico Tales of Berseria ha un grandissimo punto di forza, la narrazione. La storia del gioco con i suoi toni cupi, spezzati dall’umorismo che da sempre contraddistingue la serie, viene interpretata benissimo dai suoi protagonisti che creano un gruppo coeso nonostante le differenze. Dal carattere vagamente tsundere di Velvet alle fragilità di Eleanor, dal senso del dovere di Rokurou fino alla lucida follia di Magilou, ogni personaggio è creato per incastrarsi perfettamente nelle dinamiche di gruppo. La penna di Naoki Yamamoto è riuscita inoltre a espandere la mitologia che avevamo avuto già il piacere di conoscere con Tales of Zestiria e riadattarla in una sorta di prequel. Questo però può essere un’arma a doppio taglio: infatti, nonostante il gioco sia fruibile tranquillamente anche a chi non ha giocato il precedente capitolo, saranno presenti tantissimi riferimenti e citazioni che balzeranno subito all’occhio di chi invece l’ha giocato.

Purtroppo un altro fattore altalenante è la grafica, il gioco è infatti stato sviluppato su PlayStation 3 per poi essere “potenziato” e portato sulla nuova ammiraglia di casa Sony. Se da un lato abbiamo un character design di ottima fattura, dall’altro ci troviamo di fronte a delle costruzioni poligonali scarne con texture poveramente dettagliate e non sempre all’altezza. Questo riscontro lo si ha ancora di più durante le scene in stile anime curate magistralmente da ufotable, che è riuscito ad unire l’animazione classica con alcuni dettagli in CGI che si sposano bene con il contesto del gioco. Fortunatamente è l’unico cruccio grafico del gioco, non avendo nessun problema di frame rate nonostante la fluidità delle animazioni in combattimento.

A chiudere il cerchio tecnico c’è il reparto sonoro affidato nuovamente al maestro Motoi Sakuraba, ormai veterano della serie e sinonimo di qualità. Tutte le musiche di gioco, compresa la splendida opening BURN cantata dai FLOW, si sposano perfettamente con gli ambienti e i toni della storia, aiutandoci a immergerci maggiormente in questa favola tetra. Menzione d’onore va al doppiaggio, specialmente quello in lingua originale che è un vero e proprio gioiellino capace di donare le voci giuste a tutti i personaggi. Ultimo piccolo problema della versione PAL del gioco sono le piccole censure grafiche che, pur non cambiando il senso del gioco, sono totalmente fuori luogo e chiaramente imposte forzatamente per la questione PEGI.

A chi consigliamo Tales of Berseria?

Berseria riesce dove altri JRPG hanno fallito, fornire una trama emozionante e ricca di personaggi carismatici unita a un gameplay unico nel suo genere che riesce sempre a divertire, senza perdere in difficoltà. Mi sento quindi di consigliarlo a tutti gli amanti dei giochi di ruolo nipponici che non possono assolutamente non aggiungerlo alla loro collezione. Anche chi ama i giochi dall’azione frenetica troverà pane per i propri denti, in quanto il sistema di combattimento risulta ottimamente studiato per non lasciare nemmeno un attimo di riposo. Insomma, anche se siamo all’inizio del 2017, si tratta sicuramente di un titolo da accogliere a occhi chiusi nella propria collezione.

  • Trama coinvolgente ed emozionante
  • Gameplay frenetico e divertente
  • Le scene animate sono stupende…

  • …ma il cross-platform l’ha reso graficamente un po’ datato
  • I riferimenti a Tales of Zestiria possono scoraggiare chi non l’ha giocato
  • Qualche piccola censura
Tales of Berseria
4.8

Una vendetta pressappoco perfetta

Sono sempre rimasto stupito di come la serie di Tales of venga messa un po’ da parte in occidente, risultando a volte di nicchia rispetto ad altri titoli. Devo ammettere che purtroppo pure io sono reo di questo peccato, avendo scoperto la serie solo qualche anno fa e recuperando col tempo quasi tutti i titoli precedenti. Detto questo credo che con Tales of Berseria si sia riusciti nell’impresa titanica di aprire il 2017 con uno dei JRPG meglio curati degli ultimi anni. Nonostante il fattore grafico che per via di una produzione cross-platform risulta un po’ scarno, si vede chiaramente il lavoro di perfezionamento fatto da BANDAI NAMCO Entertainment per confezionare un gioco narrativamente perfetto e dal gameplay divertente e ricco. La storia di Velvet è una storia brutalmente triste e capace di trasmettere un caleidoscopio di emozioni differenti, grazie anche al carisma di ognuno dei protagonisti. È impossibile non citare fra tutti Magilou, che mi ha incuriosito sin da subito per il suo carattere e il suo umorismo dietro il quale si cela un ombra oscura. Anche ogni minimo riferimento a Tales of Zestiria salta subito all’occhio di chi l’ha giocato, rendendo più complesso l’universo della serie e risolvendo alcuni quesiti lasciati in sospeso. Che dire, sarà molto dura per tutti i giochi in uscita quest’anno superare un metro di paragone così alto.

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.