ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4 – Recensione

Dopo aver sondato il terreno su Nintendo Switch, la serie Kaizoku Musou torna con un grandissimo ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

A cinque anni di distanza, la serie Kaizoku Musou torna in tutto il suo splendore e a piena potenza con ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4, il nuovo capitolo della saga targata BANDAI NAMCO Entertainment e KOEI TECMO GAMES già disponibile in tutto il mondo su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC.

Nata dalla mente del maestro Eiichirō Oda, la serie ONE PIECE debutta nel 1997 tra le pagine della rivista giapponese Shonen Jump di Shueisha, magazine che nella sua storia ha visto nascere e diventare popolari opere del calibro di Dragon Ball, Saint Seiya, Hokuto no Ken, Naruto e tantissime altre, e vede come protagonista un ambizioso ragazzino di nome Monkey D. Rufy che, dopo aver mangiato il frutto del diavolo Gom Gom, vedrà il suo corpo assumere le proprietà della gomma.

Raggiunti i 17 anni, Rufy deciderà di partire per il mare aperto per realizzare il suo sogno più grande: diventare il Re dei Pirati! Nel corso del suo cammino farà molte conoscenze e creerà legami forti come l’acciaio con quelli che, ad oggi, sono conosciuti come la ciurma di pirati Mugiwara: lo spadaccino Zoro, il cuoco Sanji, la navigatrice Nami, il medico Chopper sono solo alcuni degli stravaganti quanto affidabilissimi compagni di viaggio che il protagonista ha scelto per la sua grandissima avventura che lo porterà ad attraversare il lungo e in largo tutti i mari, dall’East Blue al Nuovo Mondo, dove ardue sfide e altrettanto ostici avversari lo attendono.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

  • Titolo: ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4
  • Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC / Steam
  • Versione analizzata: PlayStation 4
  • Genere: Action, Hack and Slash
  • Giocatori: 1-4
  • Publisher: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: KOEI TECMO GAMES, Omega Force
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 27 marzo 2020
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: personaggi aggiuntivi
  • Note: disponibile anche in versione KAIDO EDITION, contenente un diorama di 30cm con LED, una copia del gioco e una confezione da collezione

Abbiamo recensito ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4 con un codice PlayStation 4 fornitoci gratuitamente da BANDAI NAMCO Entertainment.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

Dopo aver sondato il terreno giusto un paio di anni fa con ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 3 DELUXE EDITION, versione per Nintendo Switch del terzo capitolo di questa saga, BANDAI NAMCO Entertainment e KOEI TECMO GAMES si sono decisi a dare una svecchiata alla serie Musou dedicata a Rufy e compagni e di farla tornare all’interno del panorama videoludico attuale davvero in grandissimo stile. Nasce così ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4, titolo che, forte della prosecuzione della serie, può finalmente offrire una nuova iterazione dell’opera anche sotto forma di videogioco. Esattamente come successo poco tempo fa con MY HERO ONE’S JUSTICE 2: quando si arriva al pari con le vicende del manga e non si ha più materiale da cui attingere, è necessaria una piccola pausa. Ma finalmente l’attesa è finita!

OFF WE GO!

Qualche annetto è passato dall’ultima volta che le due compagnie sono state in grado di proporci il terzo capitolo di questa serie, per cui si è ben deciso di far partire la narrazione dal principio, quasi come a voler offrire una sorta di riassunto veloce delle avventure dal primo capitolo o episodio fino a oggi. Dopo un piccolo tutorial, che vede il celebre protagonista della serie assieme a Eustass Kid dare battaglia al possente Kaido, la storia fa un enorme salto indietro nel tempo per tornare lì, dove tutto ha avuto inizio: dal saluto di Shanks e dal passaggio del cappello di paglia alla partenza per il mare aperto qualche anno dopo, dall’incontro con i primi membri della ciurma alle avventure che solo grazie al loro indomabile spirito e forza di volontà sono riusciti a superare.

Per arrivare alla prima, VERA porzione giocabile dovremo attendere che la storia, narrata attraverso bellissime cutscene, raggiunga la saga di Alabasta, non esattamente la prima che i nostri beniamini hanno incontrato sul loro cammino, ma magari una delle fasi più importanti. Si ha infatti la sensazione che, almeno per quanto riguarda le fasi iniziali, si siano volute offrire in forma giocabile solo le saghe più influenti nello sviluppo della serie, lasciando le altre solo come citazioni o riassunti… ma non esattamente tutte tutte. Posso capire benissimo che ONE PIECE sia una serie immensa e che non accenna ancora a terminare, per cui provare a proporla tutta sarebbe stato davvero impossibile, o quantomeno possibile ma con ovvie limitazioni qualitative. Tuttavia, non mi sarebbe dispiaciuto vedere una narrazione di dieci secondi più lunga per ciascun capitolo, che spiegasse in modo più esaustivo le vicende delle saghe meno fortunate, come Skypiea o l’Isola degli uomini pesce giusto per citarne due, limitate a una singola menzione. Di altre invece non viene spiegato quasi nulla di ciò che è successo o di chi sia stato affrontato. Sebbene si dia per scontato che chi si avvicina a un tie-in del genere conosca bene la storia o la serie su cui il tutto si basa, continuo a credere fermamente che questi grandi buchi narrativi sarebbero potuti essere gestiti decisamente meglio e in modo diverso.

Per completezza narrativa, non avrei alcun problema a passare qualche secondo in più su una cutscene. È certamente un peccato, perché in linea di massima tutto l’espediente narrativo che ci accompagna per mano in questa avventura è davvero buono, ma sarebbe potuto essere ottimo.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

Ti spacco il Musou!

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4 riesce a proporre quanto di meglio il franchise Musou abbia saputo offrire fino a oggi, ovviamente in vesti ulteriormente migliorate. Si parla ovviamente di un hack and slash davvero veloce e ricco, con personaggi dotati di un buon parco mosse con cui variare i propri attacchi. Restano le vastissime mappe esplorabili dei tanti scenari visti nel corso della serie, quasi tutte super popolatissime di nemici tra cui farsi largo a suon di botte. A differenza del terzo capitolo, stavolta non troveremo né la meccanica dei personaggi di supporto né quella cooperativa con i nostri compagni sul campo. Sebbene questi siano visivamente presenti e combattano al nostro fianco, non ci sarà possibile evocarli o scatenare un potentissimo attacco combinato. Stavolta infatti dovremo principalmente affidarci solo ed esclusivamente alle forze del personaggio da noi controllato, che quindi sarà necessario sviluppare a puntino attraverso l’apposita mappa della crescita, dove non solo potremo aumentare parametri come vita, attacco, difesa e resistenza, ma addirittura potremo apprendere abilità, nuovi attacchi base o speciali e power-up vari. Si tratta di una sorta di albero delle abilità abbastanza semplice, dove le icone da attivare mediante l’uso di monete di gioco e alcune medaglie ottenute come ricompensa saranno composte da più livelli, da un minimo di due a un massimo di nove. Questi purtroppo saranno però attivabili solo un punto per volta, rendendo tutto il procedimento un po’ macchinoso.

In linea con i più recenti giochi marchiati BANDAI NAMCO Entertainment, stavolta avremo ben visibile su schermo una apposita interfaccia dedicata ai molteplici attacchi speciali che potremo scatenare. Se nel passato della serie dei Musou avevamo una classica barra di energia, che una volta riempita poteva essere consumata per attivare un attacco speciale eseguibile con il tasto cerchio, stavolta troveremo una sorta di croce delle tecniche speciali dove, attraverso l’uso di R1 più uno dei quattro tasti designati, potremo attivare mosse o power-up che proprio noi abbiamo scelto di equipaggiare a quel personaggio.

Sinceramente si tratta di una trovata davvero buona, in quanto permette di lasciare al giocatore il compito di sviluppare l’eroe che ha scelto di controllare dalla sua versione iniziale fino a quella attuale, potendo anche cambiargli costume fra i tanti visti nel corso della serie, invece di proporre, come tanti altri titoli fanno, più versioni dello stesso e consumare così inutilmente gli slot dedicati ai personaggi del roster.

Quello che sono rimasto davvero molto sorpreso e soddisfatto di vedere (e provare) è senza ombra di dubbio il fatto che KOEI TECMO GAMES e Omega Force siano ancora in grado di tirar su un Musou divertente e davvero degno di questo nome. Dopo il disastro conosciuto con il nome di DYNASTY WARRIORS 9, probabilmente gli sviluppatori sono tornati sui propri passi e hanno scelto la strada più adatta per la serie Warriors in generale, ovvero portandola avanti nelle sue meccaniche base e migliorando i vari lati che lo contraddistinguono senza snaturare il tutto più di tanto con trovate inutili.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

Over the Top

Le modalità principali offerte da questo quarto capitolo della serie sono principalmente tre, ovvero la classica modalità storia, nella quale partiremo dall’inizio vero e proprio dell’avventura fino ad arrivare all’arco di Wano (o Wa stando ai testi di gioco e all’adattamento italiano di Star Comics), offerto però solo come contenuto originale. Trattandosi di una serie attualmente in corso, sarebbe stato praticamente impossibile per gli sviluppatori proporlo in modo fedele nella sua interezza. Si è quindi scelto di optare per la via più facile, proponendo una serie di capitoli inediti con cui intrattenere i tanti giocatori e fan della serie. Ad affiancarla troveremo la classica modalità libera, in cui potremo divertirci in sessioni di gioco senza tutti i vari caricamenti enormi e continui dovuti alle cutscene o alle parti di storia, dove ci sarà possibile vestire i panni dei tanti personaggi che compongono il roster e magari anche provare con mano quelli che, proprio durante la storia, non ci è mai stato possibile selezionare.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

Ad aumentare ulteriormente l’ottima longevità di questo prodotto troviamo anche il Diario del Tesoro, una modalità dove, attraverso tre episodi ricchi di missioni, potremo metterci ancora una volta alla prova contro i più disparati avversari per ottenere delle ottime ricompense e sbloccare ulteriori personaggi giocabili. Si tratta di una modalità semplice ma allo stesso tempo davvero molto carina per allungare la nostra esperienza di gioco, che talvolta ci mette davanti a sconti bizzarri, e che si può facilmente descrivere come una buona via di mezzo tra la serietà narrativa della storia principale e la tranquillità alla base della modalità libera.

Bon Voyage!

Il comparto visivo proposto in ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4 è davvero ottimo, con i bellissimi modelli dei personaggi ulteriormente migliorati, le interfacce più curate, le nuove cutscene spettacolari e altre piccolezze tecniche davvero molto apprezzabili. La nota negativa deriva principalmente della telecamera e dalla visuale, che spesso e volentieri se ne vanno in mona nei momenti più spettacolari e meno opportuni. Per fare un piccolo esempio, se ci troviamo nelle vicinanze di un muro o di una superficie, talvolta la telecamera tende a spostarsi dal lato peggiore possibile, impedendoci di vedere quello che sta succedendo. Ritorna purtroppo anche il fastidioso problema dovuto agli eventi durante le missioni. Ovvero, se ci troviamo impegnati in un combattimento, attiviamo una tecnica speciale e nel preciso istante parte una piccola scena evento che annuncia l’arrivo di un personaggio, l’inizio di un attacco o simili, il combattimento che stavamo effettuando non si ferma momentaneamente, ma continua in sordina, e quando la visuale torna sul nostro personaggio non ci è dato sapere se il nostro colpo sia andato a buon fine o no, insomma se abbiamo totalmente sprecato una tecnica. Diciamo che ho trovato tutto questo uno dei punti più fastidiosi di tutta la mia esperienza in compagnia di questo gioco.

Ad affiancare un comparto visivo sopra le righe sotto molti aspetti troviamo anche una selezione di brani davvero stupendi ed enfatizzanti, capaci di darci la carica durante i tantissimi combattimenti mozzafiato e regalare tanta spettacolarità all’azione. Ad affiancare alcune BGM che sembrano davvero adattissime alla serie animata ne troviamo altrettante che invece sono comunque in grado di trasmettere potenza, ma sembrano davvero adatti a un qualsiasi titolo Musou.

I pirati sono tornati e portano con sé una storia più esplosiva, più ambienti di gioco, e attacchi ancora più pazzeschi in ONE PIECE: PIRATE WARRIOS 4. Segui Rufy e i pirati di Cappello di paglia sin dall’inizio, nel loro viaggio attraverso una moltitudine di isole per trovare il famoso tesoro: lo One Piece. Gioca su alcune delle isole e degli ambienti più straordinari della storia di ONE PIECE e sfida nemici memorabili.

Scegli tra alcuni dei tuoi personaggi preferiti e affronta un gran numero di nemici ripercorrendo i momenti iconici dell’anime di ONE PIECE. Sviluppato dai maestri del genere d’azione musou, KOEI TECMO GAMES, ONE PIECE: PIRATE WARRIOS 4 unisce l’emozione di spazzare via orde di nemici con le divertenti ed energetiche personalità della serie One Piece. Salpa per una nuova avventura piratesca.

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A chi consigliamo ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4?

In generale, i Musou si amano o si odiano, così è sempre stato e così sempre sarà. Chi non li apprezza li trova troppo ripetitivi, chi li adora lo fa perché c’è azione a non finire e mai un attimo di tregua, tante cose da fare e nemici da abbattere. Non ci si ferma mai! Essendo un follow-up di una serie già consolidata, la formula base rimane sempre la stessa, con tutte le migliorie o cambiamenti del caso. Per cui, se avete apprezzato la serie fino a oggi, stavolta vi troverete tra le mani un vero gioiellino.

ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4

  • Ottima longevità
  • Tante migliorie e cambiamenti rispetto il suo predecessore
  • Innumerevoli personaggi e costumi sbloccabili nel corso dell’avventura

  • Qualche buco importante in fase narrativa
  • Svariati problemi legati alla telecamera
  • Troppi caricamenti (e abbastanza lunghetti) in modalità storia
ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4
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Il giusto cocktail per il successo

Si è fatto attendere molto, ma finalmente ONE PIECE: PIRATE WARRIORS 4 è tra noi. Certo, si è preso il suo tempo, complice anche il fatto di essere basato su un’opera attualmente in corso, ma quando si arriva a provarlo con mano si capisce certamente che ne è valsa la pena. I difetti purtroppo non mancano, con i non amanti dei Musou che continueranno a trovarlo ripetitivo, mentre i fan, quelli che fino a oggi hanno amato tutto di questa serie videoludica targata BANDAI NAMCO Entertainment, KOEI TECMO GAMES e Omega Force, avranno di che lamentarsi solo di una narrazione fin tropo veloce e con svariati buchi importanti, di una telecamera di gioco che talvolta riesce a mandare in confusione la visuale nei momenti meno opportuni, e poco altro. Ma tutto questo non mi ferma dall’affermare che la serie ONE PIECE: PIRATE WARRIORS sia tornata davvero in grande stile, riconfermandosi ancora una volta come miglior trasposizione videoludica dedicata all’opera di Eiichirō Oda.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.

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