The Lost Child si mostra in sette minuti di gameplay

The Lost Child

Nel corso del live streaming odierno di Dengeki Online, ci viene mostrato finalmente in azione The Lost Child, il titolo targato KADOKAWA GAMES e Crim ambientato nello stesso universo di El Shaddai.

All’interno di questo particolare RPG, i giocatori potranno catturare e schiavizzare delle creature denominate Astrals. Queste si dividono in tre categorie: Angeli, Demoni, e Angeli Caduti. Nel corso delle varie battaglie, ci saranno delle possibilità in cui i nostri sottoposti potranno apprendere nuove e utili abilità.

Le abilità apprese potranno addirittura essere trasferite da creatura a creatura, ma solo ed esclusivamente se i valori dei due si controbilanciano.

Sarà possibile far aumentare di livello gli Astrals tramite infusioni di Karma, che sarà possibile acquisire nelle varie battaglie offerte dal gioco. Il Karma sarà rilasciato in tre versioni, ovvero blu (Angeli), rosso (Demoni) e viola (Angeli Caduti), e maggiore sarà il quantitativo di experienza ricevuta se infonderemo il giusto tipo di Karma al giusto tipo di Astrals. Quando questi raggiungeranno il loro livello massimo, passeranno alla loro forma successiva.

Una volta terminato il gioco, sarà garantito l’accesso al contenuto post game Blasphemous End R’lyeh 47°09’00.0″S, 127°43’00.0″W. Questi dungeon infiniti presenteranno al loro interno dei nemici fortissimi, che lo diventeranno sempre di più man mano che proseguiremo. Stando a quanto riportato, nelle partite di test del gioco, portare a compimento il dungeon ha richiesto circa 300 ore.

Prima di lasciarvi al video di gameplay, della durata di sette minuti, vi ricordiamo che The Lost Child è atteso su PlayStation 4 e PS Vita dal 24 agosto in Giappone.

The Lost Child – Gameplay

Fonte: Dengeki Online via Gematsu

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.