FAIRY TAIL – Provato il nuovo JRPG tratto dal manga di Hiro Mashima

Invitati da Koch Media, abbiamo provato in anteprima per voi FAIRY TAIL, il nuovo JRPG di GUST tratto dalla serie animata e dal manga di Hiro Mashima: ecco le nostre prime impressioni!

FAIRY TAIL

Dopo Shingeki no Kyojin (Attack on Titan), KOEI TECMO GAMES, in particolare il team interno GUST, adatta e reimmagina in forma di videogioco un altro shōnen molto apprezzato dai fan di tutto il mondo: FAIRY TAIL. Terminato nel luglio del 2017 in un complessivo di 63 volumi, nove serie animate, altrettanti OVA, una serie di spin-off con tanto di crossover e una light novel, l’opera magna di Hiro Mashima è stata integralmente editata da Star Comics. In italia la trasposizione animata, trasmessa da Rai 4, è andata in onda fino al termine della quinta stagione e non ha mai visto una prosecuzione.

Il gioco, esattamente come nell’omonimo manga, seguirà le avventure della gilda Fairy Tail, per la quale i protagonisti Natsu Dragneel e Lucy Heartfilia affronteranno missioni di vario tipo, così da portarvi prestigio e riconoscimenti elevandone il rango, oltre che funzionare come incipit per l’esplorazione di Earthland. Torneranno poi personaggi tanto famosi quanto apprezzati dai fan come Erza Scarlet, Gray Fullbuster e Wendy Marvel così come gli immancabili Makarov e il micio Happy, sempre riuniti nella gilda che funge da hub per le effettive missioni accessibili tramite una bacheca. Riguardo la trama invece, gli eventi del gioco si svolgeranno durante il dodicesimo arco del manga (X791), dopo i sette anni che hanno seguito gli avvenimenti di Tenrou Island: in questo frangente i personaggi della Gilda verranno sia incaricati di seguire alcune missioni che spronati ad allenarsi così da poter diventare molto più forti.

FAIRY TAIL

FAIRY TAIL di GUST si presenta come il tipico gioco di ruolo nipponico dove il proprio personaggio potrà esplorare la mappa di Magnolia, interagire con NPC e visitare alcuni degli edifici disseminati per tutto il paese, mentre sarà uscendo nelle terre più esterne che potremo esaudire le richieste e riscuotere taglie, ricercando mostri e raggiungendo obiettivi: apprezzabile il fatto che nello sviluppo sia stata implementata l’azione del salto che, per quanto non sia poi così necessaria, rende l’atto dell’esplorazione della mappa un po’ più dinamico e scorrevole.

Sparsi per il mondo di gioco vi saranno inoltre materiali e oggetti utili durante le battaglie che si svolgeranno, come da manuale, a turni, e dove i nostri personaggi ci daranno la possibilità di scegliere tra quattro comandi: Attacco, Difesa, Oggetto e Magia. Inutile dire che il bello del sistema di combattimento sia vedere, oltre alle animazioni personalizzate per ogni colpo (oltre ai doppiatori che urlano la mossa in itinere), come possa esser possibile l’incastrare al meglio negli attacchi i vari nemici che, disposti su una griglia da nove blocchi, possono essere bersagliati da un colpo multiplo in grado di danneggiare più obiettivi per volta.

Un’ulteriore caratteristica dei nemici disseminati per il mondo di gioco è che possono sia accorgersi della nostra presenza e caricare per dare inizio alla battaglia, sia esser presi di sorpresa andandogli noi stessi incontro colpendoli con il classico symbol attack caratteristico della saga di Atelier. In questo modo, avremo un vantaggio durante la lotta con tanto di effetto sorpresa iniziale, cosa che ci darà dei bonus oltre che creare un’immersione di gioco più efficiente. Un’ultima (ma non per importanza) peculiarità del combattimento è che, dopo aver subito una percentuale medio-alta di danni, i nostri personaggi potranno risvegliarsi e accedere in questo modo a ulteriori attacchi di grado elevato: si tratta di mosse molto più forti del normale che, oltre all’effettiva performance, dispongono di animazioni e doppiaggi annessi, creando dunque un’ottima caratterizzazione dei personaggi. Su un piano più tecnico invece, i modelli poligonali dei personaggi sono piuttosto curati e, all’interno del mondo di gioco, hanno una loro credibilità senza sembrare dei pupazzi che stridono con l’ambientazione circostante, rimanendo fluidi nei movimenti e nemmeno troppo innaturali.

FAIRY TAIL

Per concludere, dal mini-capitolo cui la storia è formata, sembrerebbe trattarsi di un buon gioco di ruolo che i fan più accaniti della serie sicuramente sapranno apprezzare. KOEI TECMO GAMES ha abilmente voluto prendere una direzione imprevedibile, creando un JRPG dove magari ci si sarebbe potuti aspettare un prodotto di stampo action, come un Musou, ma viste le premesse sembrerebbe una scelta davvero vincente. Valore aggiunto il fatto che sia possibile rafforzare i legami tra i vari personaggi e la presenza di costumi sbloccabili, ambito che farà felici i completisti, complice l’ipotesi di GUST di aggiungere dei DLC prossimi al lancio in aggiunta a una campagna che parrebbe essere davvero longeva.

L’appuntamento con FAIRY TAIL è previsto per il prossimo anno su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC. Purtroppo non disponiamo ancora di una finestra di lancio ben definita: non ci resta che attendere ulteriori notizie da parte del publisher, che ringraziamo ancora una volta per averci invitati a provare il titolo in anteprima.

FAIRY TAIL – Galleria di immagini

Maestro di Karate e Amicizia: temprato dall’intrattenimento nipponico vecchia scuola e dal collezionismo, il suo sogno è quello di avere in giardino lo Unicorn Gundam di Odaiba.

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