Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone – Recensione

Recensione di Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone, due splendidi libri illustrati de L'Ippocampo Edizioni

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone - Recensione

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone sono due dei molteplici libri pubblicati da L’ippocampo Edizioni, nati dall’esigenza di voler portare in Occidente la cultura nipponica e renderla fruibile a tutto il pubblico di lettori e appassionati d’arte, che siano amanti della stessa o che siano ignari esploratori, curiosi di conoscere mondi al di fuori della propria portata. Il loro focus specifico si rifà a questa volontà, grazie alla narrazione di Lafcadio Hearn, primo uomo occidentale a cui fu concessa la cittadinanza giapponese nel Novecento, e grazie alle illustrazioni a cura di Benjamin Lacombe, che ha dato vita, volti e colori alle parole dei racconti degli spiriti di origine orientale. È possibile reperire ciascuno dei due volumi in tutte le librerie e su Amazon al costo di 25 euro. La domanda sorge spontanea: l’impresa vale la spesa? Scopritelo assieme a noi!

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone - Recensione

  • Titoli: Storie di Fantasmi del Giappone / Spiriti e Creature del Giappone
  • Uscita italiana: 2021
  • Numero di volumi: 2
  • Casa editrice: L’Ippocampo Edizioni
  • Genere: Artbook
  • Autore: Lafcadio Hearn
  • Illustratore: Benjamin Lacombe
  • Formato: 20,2 x 28,3 cm, Rilegatura cartonato con dorso in tela
  • Numero di pagine: 208 ciascuno

Abbiamo recensito Storie di Fantasmi del Giappone e Spiriti e Creature del Giappone tramite volumi stampa forniti da Ippocampo Edizioni.

Si dice sempre che i libri non vadano mai giudicati dalla copertina, sia in senso letterale che metaforico, ma in questo specifico caso, essa è solo una piccola e accurata anteprima delle meraviglie che andremo a trovare all’interno dei volumi.

Per quanto i due manuali si differenzino nei colori (uno sui toni dell’autunno, uno sulle tonalità più invernali), entrambi sono stati strutturati con lo stesso canone estetico: essi si presentano rilegati in copertina rigida, più grandi di un libro classico, carta spessa e laccata per dar risalto alle opere d’arte esposte, segnalibro unito al libro in tessuto, regalano a queste edizioni un pregio incredibile. L’equilibrio fra narrazione e illustrazioni è bilanciato, in modo da integrare il tutto armonicamente, non solo nei colori ma anche nelle forme, così da soddisfare anche l’occhio più esigente. Sono così belli e ben realizzati che si fa fatica a sfogliarli, se non altro per non sgualcirli, anche perché i glitter sulla copertina tendono a lasciare qualche traccia. Dal fronte estetico, sono perfetti per dare alla nostra libreria un tocco raffinato e prezioso.

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone - Recensione

A piccoli passi nel mondo degli yokai

Chi ha una passione per quanto concerne la cultura orientale, in qualche modo sa che nel folklore cinese, giapponese ma anche indiano sono presenti tantissime figure facenti parte dell’ignoto, oltre i limiti dell’immaginazione umana, creature che vivono nell’ombra e che in alcuni casi spaventano, in altri vivono in armonia con la gente (esse derivano per la maggior parte dall’influenza buddista sulla popolazione e implementano la nascita di miti e leggende).

Lafcadio Hearn (1850-1904 ca.), affascinato da tutto questo, nella sua carriera di scrittore ha voluto lasciarci in eredità tutto ciò che ha scoperto durante la sua vita, soffermandosi sulle cosiddette “storie di fantasmi”. Benjamin Lacombe, dal canto suo, come scritto nell’introduzione, grazie alla sua matita e ai suoi colori, ha dato forma all’immaginario costruito da Hearn, a nostro dire, in maniera magistrale.

Al loro interno, i due artbook (che riprendono parte dei testi per Adelphi nella raccolta Ombre Giapponesi tradotti da Ottavio Fatica) sono strutturati in sei parti: prefazione (a cura di Matthias Hayek nel secondo e Lafcadio stesso nel primo, in ordine di pubblicazione originale), storie riguardanti i focus principali di ogni manuale, la sezione “Giochi di Yokai”, note, biografie e bibliografie, ultima ma non meno importante l’indice.

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone - Recensione

Ogni dettaglio è curato, mai lasciato al caso, dal font utilizzato all’impaginazione, colori e nuance si mescolano per ottenere un prodotto che non smette mai di stupire, pagina dopo pagina, dalla prima all’ultima. Le parti narrate si intervallano alle immagini, esaltando sia lo stile di scrittura di Hearn che si presenta classico, quasi solenne ma anche crudo e veritiero (sicuramente poco adatto ad un pubblico di minori), sia i disegni di Lacombe, dall’impatto onirico, fiabesco ma anche suggestivo e intimidatorio, a volte macabro, gotico e grottesco, a volte luminoso, accomodante, empatico… un po’ come le creature di cui ci parlano i due. Nel libro “Storie di Fantasmi del Giappone” troviamo racconti più lunghi e dettagliati, vere storie di spettri che geleranno i cuori più impavidi, in “Spiriti e creature del Giappone” troviamo un’atmosfera diversa, meno tesa e ansiogena, fatta di narrazioni più brevi ma non meno intense, riguardanti per la maggior parte creature mutaforma dell’immaginario giapponese (come kitsune, kappa, samébiti e altre). Oltre alle storie narrate di capitolo in capitolo, interessante risulta la parte relativa ai “Giochi di Yokai”, presente in entrambi i libri. Essa, per quanto risulti breve rispetto agli altri, riporta alcune reinvenzioni di stampe ludiche e giocattoli (asobi-e e omocha-e) della tradizione giapponese che, in passato, servirono ad espandere la cultura su questi pittoreschi personaggi, sia per il pubblico adulto che per i più piccoli.

Prima dell’indice, infine, abbiamo la bibliografia e la biografia degli autori, accompagnate dalle caratteristiche illustrazioni. Le opere all’interno dei volumi sono così immersive e affascinanti che L’ippocampo, in collaborazione con Tenoha Milano, ha istituito una mostra interattiva per permettere ai lettori (e non) di oltrepassare il ponte rosso e raggiungere la dimensione spirituale ove vivono gli esseri sopracitati, resi reali e tangibili dalla mano di Lacombe. Le sale sono visitabili dal 9 settembre 2022, fino al 15 gennaio 2023.

Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone - Recensione

  • Narrazione coinvolgente ed emozionante
  • Illustrazioni artistiche sublimi
  • Edizioni pregiate e imperdibili
  • Prezzo non così elevato rispetto alla qualità

  • Delicati, le copertine rilasciano un po’ di glitter
  • Non adatto ad un pubblico troppo giovane
Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone
4.9

Eccellenza e maestria. Due capolavori

Storie di Fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone sono capolavori imperdibili per tutti i collezionisti, sia che siate lettori, sia che siate appassionati di cultura giapponese come noi di Akiba, sia che siate amanti delle edizioni particolari, di gran valore artistico. Il livello di questi due libri sfiora la perfezione, sia per la questione estetica che per quella contenutistica, immancabili nelle librerie di tutti coloro che hanno interesse a possedere delle opere d’arte in tutte le sue forme. Non lo proporrei a un pubblico di minori, in quanto potrebbe risultare troppo d’impatto per un target giovane: in pratica, non li utilizzerei per introdurre gli argomenti ad un bambino sotto i 7-8 anni, nonostante le illustrazioni siano splendide ed allettanti, ma aspetterei un’età più matura per una lettura, se non altro per la crudezza dello stile narrativo.

Abile maestra nella nobile arte del curry rice, passa le sue giornate a divorare le pagine profumate dei libri di cui non si sazia mai, sognando luoghi e tempi lontani.

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