Pokémon GO – Il pensiero di un appassionato

Pokémon GO Plus

Da bambino avevo un sogno: diventare un allenatore di Pokémon. Mi dissero che una volta compiuti dieci anni avrei potuto viaggiare per il mondo alla scoperta di misteriosi segreti e di avvincenti battaglie. Purtroppo ciò non è avvenuto, e mi son dovuto accontentare di studiare ciò che mi circondava mediante i libri piuttosto che tramite un’esperienza diretta. Gli anni passarono velocemente, con i miei fedeli Pokémon che, nonostante i limiti di una console, mi accompagnarono in ogni mio viaggio: dal mare alla montagna, dall’Italia all’estero e dalla realtà ai miei sogni più meravigliosi. Oggi, a distanza di undici anni da quando avrei dovuto intraprendere il mio viaggio, ho imbracciato lo zaino, ho preso le mie Poké Ball e ho indossato il mio cappello: sono pronto, oggi diventerò allenatore di Pokémon. Questo pensai il giorno in cui scoprii che Pokémon GO era ufficialmente disponibile in, Nuova Zelanda, Australia e Stati Uniti.

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In quanto possessore di un iPhone non ho avuto vita semplice per installarlo sul mio dispositivo, ma la fatica era il minimo per la realizzazione di un sogno. Quando Pokémon GO venne annunciato l’anno scorso, pensai che ci trovassimo di fronte al gioco Pokémon definitivo. Cavolo, un titolo appartenente a uno dei miei brand preferiti che mi avrebbe permesso di vedere, seppur virtualmente, i miei amati compagni di viaggio che hanno caratterizzato la mia infanzia. Non nego che alla vista del trailer di presentazione del gioco ho esultato all’impazzata esattamente come feci per il remake di Rubino e Zaffiro: la possibilità di andare in giro con le Sfere Poké a portata di mano, di combattere contro altri giocatori e di catturare tutti i Pokémon che hanno costituito la mia squadra nei giochi di Rosso, Blu e Giallo mi permetteva di realizzare quel sogno che il bambino di dieci anni qual ero una volta non poté raggiungere. Nonostante l’età troppo avanzata per intraprendere questo viaggio, ho deciso comunque di partire e ora, dopo un numero spropositato di ore di gioco, sono qui per discutere con voi del tanto atteso Pokémon GO. Iniziate a preparare lo zaino e accompagnatemi in questa storia ricca di emozioni e ricordi mai cancellati. Ma prima…

Sei un maschio o una femmina?

Anche questo gioco inizierà con la fatidica domanda che ha caratterizzato ogni titolo del brand a partire da Pokémon Cristallo in poi. Per quanto concerne la personalizzazione del nostro personaggio devo dire che sono rimasto piuttosto deluso: tale funzione, infatti, ci permette di modificare solamente l’abbigliamento, il colore dei capelli e della pelle della nostra controparte in-game. Sinceramente avrei apprezzato parecchio una personalizzazione più profonda e ricca di scelte differenti ma il focus del gioco non è questo, fortunatamente: quindi, dopo pochi minuti, mi son dimenticato di questo piccolo difetto e sono partito all’avventura con il mio fedele smartphone.

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Una volta finita la discussione con il Professor Willow, avremo modo di scegliere uno tra i tre starter che hanno caratterizzato la prima generazione dei giochi Pokémon: Bulbasaur, Squirtle o Charmander. Vi facciamo nota di un piccolo segreto: se vi muoverete dalla vostra posizione facendo spostare per quattro o cinque volte gli starter sulla mappa, nel gioco verrà aggiunta l’opzione di scegliere Pikachu. Un piccolo segreto e nulla di più, ma che ho apprezzato davvero molto, anche perché si collega al primo gioco Pokémon a cui ho giocato: Pokémon Giallo. Una volta fatta la nostra scelta, comincerà la cattura del Pokémon, la quale ci permetterà di rendere la creatura effettivamente nostra. Il tutto sarà possibile tramite una buona abilità di lancio della Poké Ball e di un discreto tempismo nel tentativo di colpire il Pokémon quando il cerchio verde che si restringe intorno a lui diventa di piccole dimensioni.

Una volta catturato il nostro starter avremo modo di incontrare i più disparati Pokémon, quindi preparate le sfere: c’è un gran lavoro da fare.

Pokéstoppisti alla riscossa!

Pokémon GO si baserà sulla nostra posizione nel mondo reale per capire dove siamo e quali Pokémon far apparire intorno a noi. Per questo motivo, sarà necessario attivare la localizzazione del nostro telefono se vorremo godere del gioco, poiché altrimenti  sullo schermo non comparirà altro che una lunga distesa azzurra sulla quale non potranno comparire creature di alcun tipo. Tramite il giroscopio, inoltre, avremo modo di sfruttare la modalità realtà aumentata, tramite la quale potremo catturare i nostri Pokémon preferiti direttamente nel mondo che ci circonda utilizzando la fotocamera del nostro telefono. Qualora ne foste sprovvisti o vogliate evitare sprechi eccessivi di batteria, sarà possibile comunque godere del gioco anche senza usufruire di questo meccanismo e, in tal caso, i Pokémon che andremo ad affrontare compariranno su un campo predefinito che, a mio avviso, è molto più comodo rispetto all’utilizzo dell’AR. Una volta che avremo iniziato la nostra passeggiata con l’app attiva, sulla schermata principale potremo vedere: il nostro personaggio sulla mappa, un menu mostrante i Pokémon nei dintorni e una Poké Ball che, se premuta, ci permetterà di accedere a quattro opzioni ben distinte: i nostri Pokémon, il Pokédex, il Negozio e i nostri Strumenti. Sempre da questo sottomenu potremo selezionare le impostazioni, ove sarà possibile disattivare le canzoni in game o abilitare il risparmio energetico, nonché i suggerimenti, tramite i quali arriverà il Professor Willow a darci alcune dritte sul mondo di gioco. Ritornando sulla schermata iniziale, in basso a sinistra sarà possibile vedere l’icona che mostra il nostro allenatore, e nel caso in cui decidessimo di premerla, apriremo un menu che ci metterà davanti al livello, alla squadra di appartenenza, all’esperienza necessaria per aumentare il prestigio del nostro allenatore e agli obiettivi.

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Una volta che ci saremo tuffati a capofitto in questo meraviglioso mondo “simil-virtuale” ci basterà fare solo una cosa: camminare, camminare e ancora camminare. Durante le nostre esplorazioni ci imbatteremo in punti di interesse chiamati “Pokéstop“, tramite i quali potremo ottenere risorse quali sfere di vario tipo, pozioni, revitalizzanti o bacche. Questi luoghi sono molto importanti ai fini del gioco, poiché tramite il loro utilizzo potremo riuscire a scampare alla minaccia che affligge tutti i titoli free-to-play: lo shop. Sinceramente non ho mai sentito il bisogno di sfruttare questa meccanica, poiché il gioco ti dà la possibilità di ottenere tutti gli oggetti più utili semplicemente esplorando e facendo una bella passeggiata. Personalmente non ho mai visto un titolo per cellulare i cui pagamenti in app fossero così poco invasivi e per quanto mi interessi relativamente poco tale meccanica, non posso che essere felice dell’ottimo lavoro svolto da Niantic. Come appena menzionato, gli oggetti più importanti di cui potremo usufruire sono: le pozioni, tramite i quali potremo curare i nostri Pokémon feriti in battaglia, i revitalizzanti, i quali ci permetteranno di ridar vita ai nostri mostri sconfitti nelle palestre, gli aromi, il cui compito è quello di attirare i Pokémon sulla nostra posizione, i moduli esca, i quali andranno applicati ai Pokéstop per renderli delle vere e proprie calamite per i mostri selvatici, le fortunuova, le quali ci faranno guadagnare il doppio dell’esperienza per trenta minuti e infine le incubatrici, che ci permetteranno di schiudere le uova che potremo trovare all’interno dei Pokéstop. Per quanto riguarda queste ultime, sarà possibile ottenerne di tre tipologie differenti: 2 km, 5 km e 10 km. Ognuna di esse contiene dei Pokémon il cui tasso di rarità è incrementale: tuttavia potrebbe accadere che, ad esempio, all’interno di un uovo da 10 km troveremo Pokémon che sono normalmente ottenibili tramite quelle da 2. Purtroppo il processo non vale anche al contrario, il che ci fa capire che avremo bisogno di una buona dose di fortuna per trovare le creature migliori. Quindi preparatevi al farming, c’è tanta strada da fare e il colore ai piedi è proprio dietro l’angolo.

Mondo esterno… Questo sconosciuto

Per quanto concerne le nostre esplorazioni, il gioco tenta di ricreare un habitat coerente per un Pokémon di un determinato tipo (per esempio, un Pokémon di tipo Erba sarà molto più semplice da trovare all’interno di parchi e simili). Tuttavia, ho notato che non sempre questa funzione è corretta, poiché son riuscito a trovare dei Goldeen o dei Tentacool anche nel bel mezzo di strade cittadine, il che mi ha fatto sorgere una domanda: il problema è dovuto a un errore di localizzazione dei Pokémon, oppure Niantic ha tentato di aiutare i giocatori nel loro completamento del Pokédex facendo comparire determinate tipologie di mostriciattoli anche in ambienti che non sono consoni a loro? Sinceramente penso che la risposta giusta sia la prima, poiché sebbene io trovi continuamente Pokémon non idonei a un determinato habitat, tali mostri sono sempre gli stessi. Personalmente ho scelto come starter iniziale il buon vecchio Charmander, ma ahimè, per mia sfortuna, nella mia zona non sono riuscito a scovarne alcuno e, come lui, molti altri Pokémon mancano all’appello del mio Pokédex (nonostante le decine di ore passate a passeggiare per la mia città). Quindi, sotto questo aspetto, penso che Niantic debba lavorare non poco per tentare di rendere il mondo da lei creato più coerente con le ambientazioni visitate.

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Il titolo è afflitto da parecchi altri problemi, specialmente legati ai server di gioco e bug di diverso tipo. Per quanto concerne i server, giocandoci dal day one australiano, neozelandese e statunitense mi son reso conto di quanto poco siano in grado di reggere tutti i dispositivi che mano a mano, col progredire della giornata, vi si connettono. Arriverà un momento, all’incirca dalle sei del pomeriggio in poi, in cui sarà quasi impossibile giocare; nonostante ciò, dopo più di una settimana dalla sua release, i server sembrano comportarsi meglio, sebbene siano ancora sotto stress. Per quanto concerne i bug non posso negare di essere arrivato ad un punto in cui avrei voluto lanciare il telefono su un semaforo poiché non saranno pochi i casi in cui accadranno freeze delle Poké Ball o funzioni touch apparentemente disabilitate (quest’ultimo mi è accaduto attivando il risparmio energetico, il quale si limita a spegnare lo schermo del telefono nel caso in cui lo abbassiate). Tuttavia, parliamo di un’app alla versione 0.29.2 e ciò rende abbastanza comprensibili i problemi che la caratterizzano. Speriamo che i developer si mettano al più presto al lavoro per eliminare ogni bug di sorta per rendere l’esperienza di gioco ancor più godibile e appassionante.

#TeamCoraggio

Dal titolo avrete capito immediatamente di quale team faccio parte. Ebbene sì, una volta raggiunto il livello cinque avremo modo di entrare a far parte di una fra tre squadre ben specifiche: il Team Istinto (rappresentato da Zapdos), il Team Saggezza (rappresentato da Articuno) e il Team Coraggio (rappresentato da Moltres). Personalmente ritengo Moltres il peggiore dei tre uccelli leggendari ma, nonostante tutto, ho deciso di entrare a far parte di questa particolare squadra, poiché la descrizione che la caratterizza è riuscita a catturarmi maggiormente rispetto a quella dei due restanti team.

Sul web stanno nascendo delle vere e proprie guerre tra squadre, il che mi fa notare quanto basti poco per smuovere le masse all’avventura e al perseguimento di un sogno. Fortunatamente io e i miei amici facciamo parte tutti dello stesso team, e se volete un consiglio fate in modo che ciò avvenga anche con voi, poiché rende il titolo molto più interessante e godibile. La squadra serve fondamentalmente per la conquista delle palestre: infatti, oltre ai Pokéstop, saranno presenti anche quest’ultime all’interno del mondo di gioco, e ognuna di esse sarà motivo di scontro fra le varie squadre. Per possedere una palestra sarà prima necessario ridurre a zero il suo prestigio e per fare ciò dovremo scacciare i membri del team avversario che la possiedono, sconfiggendo i Pokémon da loro lasciati a guardia della struttura. Una volta fatto ciò la palestra diventerà neutrale e a quel punto potremo lasciare uno (e uno solo) dei nostri Pokémon per difenderla sotto la bandiera del nostro team. Inoltre, una volta ogni ventuno ore, sarà possibile riscuotere dei premi in base al numero di palestre possedute direttamente dal negozio di gioco, i quali comprenderanno la polvere per potenziare i nostri Pokémon e, soprattutto, le monete che permettono di compiere acquisti in game (sottolineando ancor maggiormente quanto gli acquisti con valuta reale siano totalmente inutili).

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Meglio potenziare o evolvere?

Ognuno dei Pokémon che cattureremo avrà due particolari mosse e la possibilità di essere potenziato o di evolversi. Le mosse cambieranno da Pokémon a Pokémon, il che comporta che è meglio avere più tipi di creatura della stessa specie, così da avere più scelte in termini di mosse e strategie di battaglia. Per potenziarli sarà necessario utilizzare delle particolari caramelle, le quali saranno ottenute catturando la specie di Pokémon che vogliamo evolvere. Ogni cattura ci assicurerà tre caramelle e nel caso in cui decidessimo di trasferire un Pokémon al Professor Willow (facendo attenzione, poiché il processo è irreversibile) sarà possibile ottenere una caramella per ogni creatura inviata. Anche per l’evoluzione sarà necessario usare le medesime caramelle, quindi conviene sempre fare una bella collezione di Pokémon se vorremo avere la possibilità di potenziarli al meglio.

Per quanto concerne il discorso del “È meglio prima potenziare o evolvere?”, io vi consiglio di cominciare con l’evoluzione per poi passare al potenziamento. Il motivo è legato al fatto che, con l’evoluzione, i Pokémon potrebbero cambiare le loro mosse e nel caso in cui potenziaste un mostro le cui mosse sono di vostro gradimento, potrebbe accadere che una volta evoluto le perdiate, facendo andare completamente sprecate sia le caramelle che la polvere per il potenziamento. Badate bene e scegliete con cura: una decisione sbagliata potrebbe farvi perdere risorse importanti, quindi fate sempre attenzione al modo in cui state sviluppando i vostri Pokémon preferiti.

Il parere di un appassionato

Sinceramente penso che il titolo godrà di buon supporto da parte degli sviluppatori e secondo un mio parere totalmente personale lo trovo davvero molto divertente da giocare, specie se si è accompagnati da amici e compagni di gioco. Mancano ancora parecchie funzioni, quali lo scambio e le lotte fra allenatori all’infuori delle palestre, ma sono fiducioso che Niantic le aggiunga con il passare del tempo. Attualmente parliamo di un gioco ancora molto acerbo e fin troppo pieno di problemi legati ai server e ai bug, ma nel caso in cui siate degli appassionati di Pokémon non posso che dirvi: uscite e catturateli tutti.

Ma ricordatevi, #TeamCoraggioMasterRace.

Videogiocatore da molto, forse troppo tempo. Amante di tutto ciò che è giapponese, compresi i JRPG e il sushi... Soprattutto il sushi.