SQUARE ENIX: per il CEO le microtransazioni non sono adatte ai giochi per console

FINAL FANTASY VII Remake

Nel numero di MCV uscito oggi in formato digitale è presente un’interessante intervista al CEO di SQUARE ENIX, Yosuke Matsuda, in cui si parla dei diversi aspetti del business di un publisher.

Prima di tutto, ha parlato dei sequel, menzionando alcuni esempi che non si sono semplicemente limitati a proseguire il gioco, ma hanno preso una strada decisamente più sperimentale. Ad esempio, NieR: Automata, pur facendo parte della serie NIER, è completamente diverso dal suo predecessore. Un’idea simile si sta sviluppando per il gioco di prossima uscita LEFT ALIVE, basato sull’universo di FRONT MISSION, ma graficamente più simile ad un METAL GEAR, con la possibilità di migliorarne l’apparenza in occidente.

“Dobbiamo proseguire su questa strada, dobbiamo continuare a produrre nuovi giochi. Dato che i team di sviluppo di oggi sono molto più grandi di quelli di una volta, non è facile creare enormi IP a quel livello, ma è qualcosa che dobbiamo continuare a cercare di fare per non rischiare la paralisi.”

In sostanza; anche se i giochi hanno lo stesso titolo, non c’è bisogno che rimangano sempre uguali tra loro, secondo Matsuda.

“Per FINAL FANTASY, la questione è un po’ diversa. Ad ogni titolo corrisponde un numero, ma sostanzialmente sono tutte IP diverse. Ogni cosa all’interno di un titolo lo fa differire dagli altri.”

Matsuda ha anche parlato dell’idea condivisa tra i publisher di gioco come un modello di servizio. Non sembra esserci una regola generale per tutti i giochi e dipende tutto dal design generale di ogni singolo titolo. Detto questo, il CEO crede che chi compra un gioco voglia poterlo apprezzare il più a lungo possibile. Per questo motivo, è “di vitale importanza” aggiungere contenuti extra dopo il rilascio per dare ai giocatori nuove cose da godere.

Detto questo, ha riconosciuto che le cose sono diverse tra giochi per console e giochi mobile. Le persone hanno aspettative e percezioni diverse tra le due categorie, quindi devono essere guardate in modo diverso.

“Il modo in cui vengono realizzati i giochi per console, il volume dei contenuti e quanto ci si impegni nel farli (e giocarli) non calzano bene con le microtransazioni.”

D’altra parte, Matsuda sembra essere favorevole alle aggiunte di contenuti, menzionando che anche per i giochi di grandi dimensioni (come FINAL FANTASY XV), l’azienda deve ancora pensare a come migliorarli e come permettere ai giocatori di condividere l’esperienza con gli altri.

Fonte: MCV via DualShockers

Non ha la sindrome di Peter Pan. Lui È Peter Pan. Gamer since ‘80s. Cantante e cantautore, ama leggere molto e scrivere poesie.