NieR: Automata, Yoko Taro sperava che Zelda venisse posticipato

NieR: Automata

Tramite Famitsu i PlatinumGames hanno rilasciato qualche curiosità in merito a NieR: Automata, in arrivo il prossimo 10 marzo su PlayStation 4 e PC.

Ogni membro dello staff che ha curato il gioco ha raccontato un piccolo aneddoto e svelato alcuni retroscena sullo sviluppo e, come possiamo immaginare, essendoci di mezzo Yoko Taro tutte le affermazioni sono sopra le righe, inusuali e divertenti. Ma scopriamo insieme tutte le informazioni più curiose rilasciate della software house.

NieR: Automata – Intervista Famitsu

  • Yoko Taro (direttore) – speravo che sia The Legend of Zelda: Breath of the Wild che Horizon: Zero Down venissero rimandati. Sono disperato.
  • Takahisa Taura (game designer) – vedendo le reazioni dei giocatori credo ci sia stato più interesse verso il sedere della protagonista che sull’azione del gioco.
  • Hito Matsudaira (character modelling artist) – ogni parte del corpo è un capolavoro, c’è molto più che solamente un sedere.
  • una delle principali preoccupazioni del team durante lo sviluppo era quella che i fan non pensassero “i PlatinumGames hanno rovinato il gioco“;
  • nonostante le discussioni interne il team di sviluppo è riuscito ad arrivare a 60fps;
  • nelle fasi iniziali potremo incappare in alcune sub-quest che hanno dei nemici molto più forti del nostro livello, se saremo abbastanza abili riusciremo a sconfiggerli;
  • i bug che sono stati considerati divertenti dai membri dello staff sono stati lasciati inalterati;
  • nel gioco ci saranno degli oggetti trovabili solo seguendo dei suoni ad alta frequenza, captando e seguendo il suono riusciremo ad ottenere ricche ricompense;
  • ci sono tantissime collaborazioni che non sono ancora state svelate, tra cui una con un gioco per smartphone;
  • il gioco avrà un finale felice.

Fonte: PlatinumGames via Siliconera

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.