Super Smash Bros. for Wii U – Recensione

Bello da vedere e da sentire, ma soprattutto divertente da giocare, l'opera maxima di Sakurai si conferma essere uno dei migliori titoli approdati su Wii U.

Super Smash Bros. for Wii U – Recensione

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-boxartDevo confessarvi un segreto. Non sono mai stato un grande fan di Super Smash Bros. A dirla tutta, non possiedo nemmeno i capitoli precedenti a Brawl, uscito su Wii diversi anni fa, e ho dovuto recuperare gli anni perduti documentandomi a dovere per potervi parlare dell’ultimo arrivato. Chiaro, adoro le serie di Mario (non mi riferisco solo a Maccio Capatonda) e The Legend of Zelda, e naturalmente graditissimi ospiti come Sonic e il caro vecchio Snake (che purtroppo, stavolta, non sarà dei nostri), ma non sono mai stato attratto dalle meccaniche di mischia che mischiavano, appunto, i protagonisti di generi così diversi. So già che vi starete chiedendo: “Ale, ma se sei esperto di Smash Bros. quanto lo è mia madre, perché diavolo t’è venuto in mente di scrivere questa recensione?”. Il motivo è semplice: nonostante la mia Wii U* abbia deciso di farsi un soggiorno spesato al centro riparazioni Nintendo, dopo essermi divertito per svariate ore sulla bella (ma scomodissima) edizione per Nintendo 3DS ho deciso di volermi occupare di parlare ai nostri lettori del più importante capitolo della saga: Super Smash Bros. per Wii U, disponibile in Europa dal 28 novembre di quest’anno.

Assieme al già citato titolo per 3DS, questo Super Smash Bros. è effettivamente il quarto titolo della saga, che si distingue da Melee e Brawl dalla totale assenza di un suffisso che lo possa distinguere dal capostipite. Il motivo? Quello ufficiale è ignoto, ma molto probabilmente l’indefesso Masahiro Sakurai, che ha messo da parte per troppo tempo la sua vita privata per sposare la sua IP più redditizia, ha voluto creare il Super Smash Bros. definitivo, quello che sarà ricordato negli annali come il più grande e apprezzato titolo per Wii U.

*Sia chiaro, odio i dibattiti che molti giocatori si ostinano a tirare su circa l’articolo da affibiare a questa o quell’altra console, quindi taglierò corto: chiamate il vostro/a Wii U come vi pare, la mia è femmina, ve lo garantisco. Ogni volta che la tocco mi dice che ha mal di testa.

  • Titolo: Super Smash Bros. for Wii U
  • Piattaforma: Wii U
  • Genere: Fighting Game
  • Giocatori: 1-8 (multiplayer online e in locale)
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: Sora Ltd., BANDAI NAMCO Games
  • Lingua: Italiano (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 28 novembre 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune (limited edition esaurite)
  • DLC: Mewtwo (gratuito se si possiedono entrambe le versioni del gioco)
  • Note: lanciato anche in due edizioni limitate, una contenente l’adattatore per controller GameCube, una l’amiibo di Mario (in uscita il 5 dicembre)

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-03Nato nel 1999 su Nintendo 64, Super Smash Bros. è un atipico fighting game che vede impegnati da due a quattro contendenti, ora un massimo di otto con questo nuovo capitolo in versione Wii U, in una mischia che ha lo scopo quello di arrecare quanti più danni possibili agli avversari per poterli sbalzare violentemente fuori dallo schermo. La particolarità, oltre ai frenetici combattimenti dall’esito imprevedibile, è data dagli scenari interattivi e dalla presenza di oggetti, armi, intrusi e bonus d’ogni sorta, che da un momento all’altro potrebbero ribaltare le sorti di ogni battaglia. Complice del successo del brand è, chiaramente, la presenza di decine e decine di personaggi provenienti da videogiochi di successo di casa Nintendo, fra cui spiccano serie come Kirby, Donkey Kong, Pokémon e Metroid, e persino serie ospiti come Sonic The Hedgehog o gli inediti PAC-MAN e Mega Man. Se Melee per GameCube è di gran lunga l’episodio preferito dai giocatori professionisti, e Brawl quello che ha sdoganato la serie a tutte le nuove leve su Wii, in che modo il titolo in esame riuscirà a conquistarsi il proprio spazio nel cuore degli appassionati? Tra i punti di forza di questa nuova installazione spiccano l’incredibile numero di personaggi giocabili e le tante modalità a nostra disposizione.

Di santa ragione

"I'm getting really tired of this shit..."

“I’m getting really tired of this shit…”

Come appena ribadito (non ho ancora l’alzheimer) uno dei punti di forza di Super Smash Bros. per Wii U e per Nintendo 3DS è dato dalla quantità di modalità giocabili progettate dal team di Sakurai. Per cominciare, la semplice mischia, potrà essere affrontata offline, sia nella classica forma da quattro giocatori che nell’inedita modalità per otto. Online le cose saranno un po’ diverse, e potremo decidere se combattere Per Gioco o Per la Gloria: lottare, cioé, potendo usufruire di scenari interattivi, armi e oggetti, oppure nudi e crudi su scenari più lineari, dove a determinare la vittoria saranno solamente le nostre abilità da buttafuori. Molto del divertimento dell’edizione Wii U si basa proprio sulla componente online e sulla competizione: peccato, però, che i server Nintendo non riescano (al momento) a gestire una così grossa quantità di giocatori connessi nel medesimo istante, appesantendo l’esperienza di gioco con del fastidioso lag, che spesso rende le partite ingestibili.

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-09A differenza dei minigiochi della modalità Stadio (del tutto identici), la Modalità Classica di questa versione è apparentemente molto diversa da quella vista su Nintendo 3DS. Al posto di un percorso caratterizzato da ramificazioni, con premi diversi da raccogliere sul nostro percorso, Smash Bros. per Wii U ci mette di fronte a una vera e propria plancia, simile a una pedana per giocare a scacchi, dove il nostro personaggio sarà rappresentato da un Trofeo, assieme a quelli dei personaggi controllati dalla CPU. Per affrontarli basterà spostare il nostro pezzo verso uno (o un gruppo) di loro, a nostra indiscrezione, per avviare il duello e raccattare ciò che ci spetta, fino al fatidico scontro con le detestabili Master Hand e Crazy Hand. Assieme alla Classica, torna dall’edizione tascabile anche la Modalità All-Star, come già ribadito da Nintendo, in maniera inversa rispetto a prima: se originariamente eravamo chiamati ad affrontare i personaggi in ordine cronologico crescente, dal più anziano al più recente, ora dovremo occuparcene al contrario: legnare di botte le matricole Daraen, Shulk e Greninja per primi, per poi risparmiare quattro bei ceffoni anche per PAC-MAN, Donkey Kong e i fratelli idraulici. Oltre a questo ritorneremo, seppur con pochi elementi a disposizione rispetto a quanto sperato, a creare arene di battaglia personalizzate grazie all’Editor scenari, per la prima volta fruibile attraverso il touchscreen del GamePad: potremo divertirci cambiando fondali e colonna sonora, piazzando ostacoli e piattaforme e salvando il tutto nella memoria della nostra console. Perché questa faccia triste? Perché sono scontento del fatto che opere di menti malate che avrebbero potuto allungare di molto la longevità del titolo rimarranno confinate alle partite offline, non potendo quindi essere condivise in rete come accade, per esempio, sul LittleBigPlanet della concorrenza.

Nuove e dolorose esperienze da provare

"Aveva ragione Toad... non porta le mutande!"

“Aveva ragione Toad… non porta le mutande!”

Il tema “gioco di società” della modalità Classica viene ripreso ed espanso nell’inedita Mischia da Tavolo, che va a sostuire l’Avventura Smash della versione portatile e che vedrà ancora una volta protagonisti i Mii, alter-ego (spesso poco somiglianti) di noi, dei nostri amici e parenti alla lontana. Nonché di Barack Obama, Hitler, Tenshinhan di Dragon Ball e molti altri loschi individui che in un modo o nell’altro tutti quanti ci ritroviamo, senza apparente motivo, nella nostra collezione dai tempi di Wii. Scelto il nostro avatar, ci ritroveremo in una sorta di party game o gioco dell’oca: dopo aver girato la ruota potremo muoverci per il numero di caselle indicato, raccogliere oggetti, personaggi e strumenti sul nostro percorso e potenziarci in vista dello scontro con gli altri giocatori, che avverrà ogni qual volta due contendenti finiranno sulla medesima casella. A combattere, tuttavia, non saranno i nostri Mii, bensì i lottatori che riusciremo a raccogliere in ogni turno, con la possibilità di decidere di far combattere automaticamente la CPU al posto nostro. Potrà capitare, talvolta, di ritrovarci senza alcun personaggio utilizzabile nella mischia, il che ci garantirà una sconfitta a tavolino. Al termine dei turni prestabiliti è tempo di conteggiare i potenziamenti e affrontare lo scontro finale, che ci metterà a disposizione tutti i personaggi raccolti che ci rimangono da utilizzare, uno dopo l’altro.

"Non statevene lì impalati. Datemi una mano!"

“Non statevene lì impalati. Datemi una mano!”

Tra le novità assolute di Super Smash Bros. for Wii U possiamo annoverare inoltre le Richieste Master e Richieste Crazy: entrambe presenteranno una serie di sfide, affrontabili pagando una certa somma di monete che, a seconda della difficoltà, potrebbero premiarci con strumenti equipaggiabili più o meno preziosi. Mentre Master Hand ci darà l’opportunità di affrontare sfide singole, la mano più irriverente ci consentirà di affrontare prove in successione di difficoltà crescente, ma a un prezzo decisamente più alto, a meno che non riusciremo a ottenere gli appositi coupon tramite le altre modalità di gioco. Ad attenderci al traguardo, chiaramente, il boss gigante in questione. Tuttavia, perdere una sola sfida significherà dover ricominciare da capo e rinunciare al coupon o alle monete spese. Ah, dimenticavo… affrontando le sfide di Crazy Hand la nostra energia, così come il tempo a nostra disposizione, non verrà ripristinata alla fine di ogni sfida: consideratela, come la modalità All-Star, una piacevole alternativa alla modalità sopravvivenza.

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-11Infine, tra le modalità da segnalare, troviamo un piccolo contentino per tutti quelli che, come me, sono rimasti delusi dall’assenza di una modalità caratterizzata da una componente narrativa come lo è stata la leggendaria L’Emissario del Subspazio di Brawl: si tratta della modalità Eventi, affrontabile sia da un singolo giocatore, che in multiplayer. Ciascuno degli eventi sarà caratterizzato da un brevissimo stralcio di trama, che di volta in volta ci consentirà di utilizzare un diverso personaggio per portare a termine un determinato obiettivo: nei panni di Mario, per esempio, dovremo neutralizzare gli eterni rivali Bowser e Donkey Kong, oppure assieme al fratello Luigi demolire un edificio, in puro stile Wrecking Crew, prima che scada il tempo, e via via affrontare innumerevoli sfide sempre più difficili che non vi sto nemmeno a raccontare. Di positivo c’è da dire che gli eventi saranno diversi a seconda se affronteremo le sfide da soli o in compagnia: ciascuno degli eventi proposti sarà diverso e non correremo mai il rischio di rimanere senza niente da fare quando ci ritroveremo a casa da soli a piangere perché il nostro gruppo di amici ha deciso di uscire a bere fuori senza invitarci. Secondo il mio modesto parere, Eventi risulta essere una delle modalità più ricche, impegnative e al contempo divertenti dell’intero pacchetto.

Mii… nchia quante cose da fare

DIDDY. Il nuovo film di Ridley Scott.

DIDDY. Il nuovo film di Ridley Scott.

In mancanza di una modalità storia vera e propria, la longevità di questo fighting game si misura con la quantità di contenuti extra sbloccabili portando a termine, volta dopo volta, le svariate modalità di gioco. Tra questi troviamo una serie di scenari aggiuntivi nonché gli stessi undici lottatori segreti già presenti su Nintendo 3DS, che potranno divenire utilizzabili dopo averli sconfitti in combattimento, quando se ne presenterà l’occasione. Una volta sbloccati tutti i guerrieri e sperimentata la loro personalizzazione tramite mosse segrete è tempo di pensare ai Trofei: le riproduzioni dei personaggi Nintendo (e non) collezionabili in questo capitolo sono centinaia, e vi assicuro che per accaparrarveli tutti saranno necessari dei mesi (altro che Pokémon). Potremo ottenerli combattendo nelle varie modalità, scambiandoli per monete di gioco all’interno dell’apposito negozio, oppure cimentandoci nella spassosa Cuccagna di Trofei, per poi divertirci con lo Studio fotografico a scattargli foto stupide e a scriverci sopra “Io puzzo” col GamePad. Se tutto ciò non basta ancora a soddisfare la vostra infinita voglia di dannarvi l’anima, ecco che anche la colonna sonora diventa motivo di svago: centinaia di brani compongono un’original soundtrack i cui pezzi più rari saranno sbloccabili attraverso CD che troveremo disseminati in giro per la modalità Eventi o che ci verranno offerti come ricompense per aver soddisfatto determinati requisiti. Agli extra ottenibili nelle maniere più disparate si aggiungono poi gli abiti e gli accessori per i nostri Mii da combattimento, nonché tutti i potenziamenti che potremo dare in pasto ai nostri amiibo per renderli maestosamente potenti.

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-10La sezione Capolavori, infine, è un omaggio per tutti coloro che amano il retrogaming ma, soprattutto, un’occasione per i più giovani (o per tutti quelli che se li sono persi) di provare i grandi classici dell’epoca d’oro dei videogame da cui provengono molti dei personaggi di Super Smash Bros. Purtroppo però, c’è l’immancabile la fregatura: vi sarete mica illusi che Nintendo regalasse tutti ‘sti giochi quando sull’eShop costano l’ira di dio? E infatti, tratta solo di versioni demo a tempo limitato. Nessuno dei giochi proposti, ahinoi, sarà giocabile nella sua interezza; una volta conclusa una di queste demo demo potremo essere reindirizzati al Wii U eShop per l’acquisto del gioco completo in versione Virtual Console. Tuttavia, se possediamo già uno dei titoli in questione, Smash non funzionerà da hub, impedendoci di avviare quelli in nostro possesso al posto della demo.

Vuoi salire a vedere la mia collezione di amiibo?

"G-Ganondorf senpai... io..."

“G-Ganondorf senpai… io…”

Inutile negarlo: gli amiibo sono la risposta di Nintendo alla valanga generata da Skylanders e proseguita per chilometri a valle con Disney Infinity ma che ha, chiaramente, come target quello degli appassionati di vecchia data, più che propriamente quello dei bambini. Cosa sono gli amiibo? Nel caso foste rimasti chiusi in frigorifero da sei mesi a questa parte, siete in parte giustificati a non averne mai sentito parlare. Avete presente tutti quei bei trofei collezionabili all’interno di Super Smash Bros., che fino a questo momento si limitavano a scintillare sullo schermo del nostro televisore? Bene. Gli amiibo sono delle statuette interattive che riproducono i trofei dei personaggi più celebri presenti nel titolo, con dodici di essi disponibili al lancio e molti altri in arrivo nelle settimane a venire. Cos’hanno di tanto speciale gli amiibo? Super Smash Bros. for Wii U è ufficialmente il primo titolo a supportarli (sebbene Hyrule Warriors e Mario Kart 8 lo abbiano anticipato di qualche giorno, ma con funzioni del tutto secondarie), e lo fa in maniera alquanto interessante: i nostri lottatori in 3D potranno essere connessi alla console tramite il sensore NFC sul GamePad, che avrà capacità di lettura e scrittura su di essi. Affidando agli amiibo un nome e un proprietario potremo farli scendere in battaglia nelle vesti di alleati o avversari: essi impareranno a combattere partendo dal livello 1, arrivando al 50 diventando sempre più forti, apprendendo nuovi stili di combattimento e contrastando alla perfezione ogni nostra strategia. Ogni amiibo sarà diverso dall’altro, e potremo persino portarli a casa dei nostri amici, facendoli allenare in condizioni addirittura migliori. Gli amiibo imparano in fretta, e imparano bene. Se non state attenti potrebbero anche imparare il vostro lavoro, e svolgerlo meglio di voi. In questo momento è proprio il mio amiibo di Donkey Kong che sta scrivendo la recensione mentre io gioco a Smash Bros.

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-06Qual è l’unica pecca di questa nuova idea made in Kyoto? Il prezzo. Dai 1200 Yen (otto euro) riservati ai giapponesi, passiamo ai 12,99 $ americani (dieci euro), e concludiamo in bellezza con i nostri bei 14,99 €. Credete siano un po’ cari? Lo sono. Specialmente se vogliamo puntualizzare il fatto che il prodotto finale si discosta un bel po’ dai prototipi presentati da Nintendo durante lo scorso E3 e i successivi eventi. Qual è il risultato? Nulla, gli appassionati italiani li stanno acquistando ugualmente, data la scarsità di merchandise dedicato a titoli come Metroid, Fire Emblem o Xenoblade Chronicles, scontenti, tuttavia, del fatto di dover pagare notevolmente di più rispetto al resto del mondo per il medesimo prodotto. Un piccolo consiglio? Acquistateli, certo, ma state attenti a quello che comprate: molti dei modelli sono rifiniti in maniera frettolosa, presentano sbavature nelle vernici e in alcuni (eclatanti) casi anche evidenti difetti di fabbricazione. E non badate al fatto che acquistare il primo set di amiibo in Italia ci verrà a costare quasi quanto comprare un’altra console Wii U o un Nintendo 3DS, vi piangerebbe il cuore.

L’immagine del gior no, dai… adesso basta

"COME AT ME BRO."

“COME AT ME, BRO.”

Dal lontano giorno dell’annuncio ufficiale, Nintendo non ha fatto altro che costringerci a sbavare periodicamente su una lunga sfilza di immagini e video centellinati tramite Miiverse e Nintendo Direct, lasciando ogni volta a bocca aperta, grazie a una splendida resa grafica che flette al massimo i muscoli di Wii U e che ha ben poco da invidiare alle next-gen concorrenti. Sebbene in rete circolino video relativi a difetti grafici presenti in talune copie del gioco, che portano alla comparsa di assurdi glitch che deformano i modelli poligonali dei lottatori, personalmente non ho trovato un solo pixel fuori posto, nonostante la concitata azione che caratterizza questo titolo. Vi confesso di aver passato diverso tempo nel menu di pausa, ruotando l’inquadratura, zoomando e cambiando punto di vista, solo per poter ammirare la splendida resa grafica dei modelli poligonali e poter così scattare loro fotografie semplicemente con la pressione di un tasto. Il titolo, completamente giocabile su Wii U GamePad, si comporta benissimo anche sul piccolo schermo della console, senza visibili cali di frame rate e senza notevoli stravolgimenti in termini di risoluzione. Tuttavia, le funzionalità touch del controller speciale non vengono minimamente sfruttate, se non in apposite modalità come l’Editor scenari o lo Studio fotografico, che richiederanno obbligatoriamente di lavorare con lo stilo. Se ciò non basta, sappiate che potrete giocare a Super Smash Bros. for Wii U utilizzando qualsiasi controller compatibile a vostra disposizione: Wii U GamePad, Controller Pro, Classic Controller, GameCube Controller, Wiimote + Nunchuk, Wiimote, Nintendo 3DS e persino i tamburi di Donkey Konga.

super-smash-bros-for-wii-u-recensione-schermata-12Per quanto concerne la colonna sonora, Super Smash Bros. for Wii U è probabilmente uno dei titoli più ricchi che mi siano mai capitati tra le mani: la maggior parte delle tracce audio proviene dai videogiochi Nintendo (e non) riuniti in questo brand, con numerosi riarrangiamenti, medley e versioni remixate che coinvolgono compositori dai nomi importanti, ma anche tracce audio e immancabili brani originali che identificano Smash Bros. sin dal primo episodio. La sezione Test audio del Forziere ci permetterà di ascoltare le centinaia di canzoni che sbloccheremo con l’avanzare del gioco, con la possibilità di creare una nostra playlist con le tracce che prediligiamo. I fan più accaniti saranno felici di sapere che, registrando entrambi i nuovi Super Smash Bros. per Nintendo 3DS e Wii U sul Club Nintendo, la casa di Kyoto (o meglio, la sua sussidiaria a Grossostheim, Germania) recapiterà direttamente un CD audio contenente i brani migliori della colonna sonora originale in via del tutto gratuita. Non dovremmo di certo lamentarcene, vero?

A chi consigliamo Super Smash Bros. for Wii U?

Super Smash Bros. è una serie che unisce tutte le più grandi all-star di casa Nintendo in un unico, grandissimo videogioco: ai tempi, un esperimento senza precedenti per qualsiasi azienda rivale e imitato in seguito, in un modo o nell’altro anche da svariati concorrenti (sebbene, non al livello del lavoro di Sakurai). Consigliarlo agli amanti dei personaggi Nintendo sarebbe davvero scontato. Ma provate un po’ a pensarla così: odiate allo sfinimento quello sfrangiaca―― di Mario, non sopportate quel ridicolo scimmione Donkey Kong, o prendereste volentieri a calci nel culo Pikachu? Super Smash Bros. è il gioco che fa per voi. Se non riuscite a immedesimarvi in nessuno dei cinquecentomila personaggi del roster (e sareste davvero stronzi!) potete sempre creare un alter-ego con il vostro Mii, e decidere persino lo stile di lotta che più vi aggrada. Divertimento assicurato, in entrambi i casi.

  • Ancora più bello della versione per 3DS
  • Compatibile con numerose tipologie di controller
  • Tantissimi extra da sbloccare
  • Il supporto amiibo
  • Mewtwo arriverà gratuitamente, se si possiede anche la versione 3DS

  • Divertimento più breve per chi ama giocare in single player
  • La sezione Capolavori avrebbe meritato almeno qualche gioco completo
  • Soffre spesso di lag durante le partite online
  • Impossibilità di condividere in rete gli scenari creati con l’editor
Super Smash Bros. for Wii U
4.8

Nintendo ci regala il più grande Super Smash Bros. di sempre

Bello da vedere e da sentire, ma soprattutto divertente da giocare, l’opera maxima di Sakurai e del suo staff si conferma essere uno dei migliori titoli approdato sulla console di generazione corrente di casa Nintendo (senza nemmeno il bisogno di metterla a paragone con le concorrenti). Una buona dose di modalità differenti, innumerevoli personaggi dall’indubbio carisma, interazione con statuette NFC (che hanno già prosciugato le finanze di tutti noi) e molto altro: l’unica, grande assente è una modalità storia che ricalcasse il grande successo di Emissario del Subspazio, presente nel capitolo per Wii. Appagante, anche se non per troppo tempo, per il giocatore singolo, una scelta obbligata insieme a un gruppo di amici o alla propria ragazza (ammesso che siate riusciti a non farvi lasciare dopo aver speso tutti i vostri risparmi in amiibo). Peccato per l’onnipresente lag durante le partite online.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.