Monster Monpiece – Recensione

Monster Monpiece è l'originale gioco di carte Compile Heart che rivisita creature mitologiche trasformandole in avvenenti ragazze pronte a darsi battaglia.

monster monpiece recensione cover

monster-monpiece-recensione-boxart-digitalStanco delle continue guerre derivate dalla crudeltà eccessiva che aveva preso il sopravvento sugli uomini, Clairdia, dio dai poteri infiniti, decise di punire duramente il genere umano. Una grande colonna apparve su Yafanir, dalla quale cominciarono a sciamare fuori orde di mostri con il compito di eradicare l’arroganza ormai insita nel genere umano. Tuttavia, dopo aver portato a termine la propria missione, i potentissimi mostri non si fermarono. Massacro dopo massacro, il genere umano rischiò l’estinzione fino a che, un giorno, Clairdia decise di intervenire nuovamente: una seconda colonna apparve sulla Terra, questa volta per punire i mostri, confinandoli in corpi umani e limitandone drasticamente i poteri, costretti ad affiancarsi ciascuno a un essere umano per sprigionare completamente i propri poteri. La pace regnò sovrana e anni dopo i mostri rinchiusi in corpi mortali impararono a comunicare con gli uomini, dando vita a un rapporto di coesistenza e, a tale proposito, fu creata un’accademia con lo scopo di rafforzare questo legame.

Genkai Totsuki Monster Monpiece è un originale gioco di carte sviluppato da Compile Heart per PlayStation Vita che rivisita creature mitologiche, mostri dell’immaginario collettivo o semplici mutazioni, trasformandole in avvenenti ragazze vestite di abiti succinti, che può contare su splendidi artwork disegnati da più di cinquanta artisti. Alcune di queste carte, tuttavia, sono state censurate nella versione occidentale perché accusate di mostrare contenuti a sfondo palesemente erotico e, a seguito del taglio, PEGI ha deciso di dare al titolo un rating 12+, diversamente dall’edizione giapponese che ha ottenuto da CERO una D, ovvero un rating rivolto a un pubblico dai diciassette anni in su.

  • Titolo: Monster Monpiece
  • Piattaforma: PlayStation Vita
  • Genere: RPG, Gioco di Carte
  • Giocatori: 1, multiplayer online
  • Software house: Idea Factory
  • Sviluppatore: Compile Heart
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 4 giugno 2014
  • Disponibilità: digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: pacchetti extra di carte rare e oggetti di gioco aggiuntivi
  • Note: l’edizione occidentale del gioco è stata pesantemente censurata

monster-monpiece-recensione-schermata-03May Esperio è una timida studentessa dell’accademia Kunaguvu che, insieme alle sue migliori amiche Elsa e Karen, ce la mette tutta per diventare un’allenatrice di ragazze mostro. Dopo una semplice richiesta giunta dalla preside dell’accademia, le tre ragazze si mettono in viaggio per portare a termine il compito a loro assegnato: raggiungere un’altra scuola simile alla loro, situata poco distante, per partecipare a una sorta di torneo fra studenti. In questa occasione May farà la conoscenza di Fia, una ragazza mostro destinata ad essere la sua partner e ad accompagnarla nei suoi viaggi, con cui farà subito amicizia nonostante la sua insicurezza e timidezza. Il breve viaggio sarà presto interrotto dall’apparizione di una strana figura che, senza dare spiegazioni, lancerà un maleficio su Elsa e ne prenderà il controllo trasformandola in una Lost, entità che ha perso la propria coscienza, per poi costringerla a rubare in giro per il mondo i preziosi Magus Quartzes. Senza pensarci due volte May, seguita da Fia e Karen, deciderà di mettersi sulle tracce di Elsa nel tentativo di fermarla e farla rinsavire.

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monster-monpiece-recensione-schermata-07Dopo aver assistito ai dialoghi iniziali, il giocatore vestirà i panni di May e si troverà fin da subito a dover avanzare, tappa dopo tappa, in un percorso prestabilito e posizionato su una sorta di mappa del mondo. Non sarà possibile muovere in maniera diretta il personaggio, ma si potrà sceglie su quale casella dirigerlo e in quale farlo fermare. Ogni piattaforma conterrà una sorpresa, a volte gradita a volte meno, che potrà variare tra una o più carte da aggiungere alla collezione, soldi, piccoli eventi e, più probabilmente, scontri con avversari casuali che tenteranno a suon di carte di fermare l’avanzata del piccolo gruppo di amiche. Come riuscirete facilmente a immaginare, gli scontri presenti nel gioco sono moltissimi e si basano su semplici regole che lo rendono leggero e divertente, ma allo stesso tempo vario e competitivo, soprattutto perché in grado di offrire a ogni tipologia di giocatore la possibilità di creare strategie adatte al proprio stile di gioco.

monster-monpiece-recensione-schermata-04Il campo di battaglia su cui si svolgeranno le sfide è composto da una scacchiera rettangolare di ventuno celle con i due castelli che rappresentano i Punti Vita di ciascuno sfidante, situati alle estremità opposte. Il riquadro blu a sinistra è il campo nel quale il giocatore potrà evocare le proprie creature e quello di destra è destinato a quelle dell’avversario, mentre la riga che si trova in mezzo è terreno neutro. Ogni volta che una creatura verrà evocata sul campo di battaglia, non avremo più il controllo su di essa, e la stessa non farà altro che avanzare a ogni turno di una cella, per picchiare qualunque cosa gli si pari davanti nella corsia, utilizzando automaticamente le abilità in suo possesso. Alla base dell’intero gioco, ovviamente, ci sono le carte, suddivise in quattro grandi categorie e tutte composte esclusivamente da creature: attaccanti di mischia, attaccanti a lungo raggio, guaritori e supporto. Le prime avranno a disposizione valori di attacco e punti vita più alti e potranno attaccare solamente le creature nemiche situate nella casella successiva alla loro; le seconde vanteranno di statistiche inferiori ma saranno in grado di attaccare i nemici lontani; le terze disporranno di un valore aggiuntivo, che costituirà il totale di PV che saranno in grado di curare; l’ultima categoria dispone anch’essa di un valore extra, ed è in grado di aumentare la forza della carta alleata che si ritroverà di fronte.

Ogni turno si svolge in maniera molto semplice e comincia con l’acquisizione automatica del mana, necessario per le invocazioni; subito dopo saremo in grado di evocare una creatura qualsiasi a patto di poter sostenere il suo costo di mana e assisteremo infine all’avanzamento delle creature già in campo e agli eventuali scontri. L’obiettivo finale della battaglia sarà quello di far raggiungere alle proprie creature il muro del castello avversario tante volte quanti sono i suoi Punti Vita e, ovviamente, fare in modo che le creature dell’avversario non raggiungano il nostro castello. Ogni volta che una creatura riuscirà a infliggere un colpo a un castello, sparirà in modo da rendere necessario l’avanzamento di ulteriori mostri per chiudere la partita.

monster-monpiece-recensione-schermata-06Ci sono altre quattro particolarità da tenere in conto, ovvero le skill, i poteri, la fusione e il contatore combo. Le skill sono effetti che non tutte le carte possiedono e che possono avere un impatto rilevante sul gioco, se utilizzate con intelligenza. Esistono diversi effetti che possono essere attivati all’arrivo della creatura siul campo di battaglia o in seguito alla sua morte, a patto che si abbia a disposizione il mana necessario per attivarne gli effetti. I poteri sono invece bonus passivi che ciascuna creatura può possedere e che restano attivi per tutta la durata della sua permanenza sulla scacchiera; di norma comportano un piccolo rigene, un movimento extra o un aumento del raggio di attacco per le creature abili nel colpire a distanza. Ciascuno dei mostri appartiene a una sottospecie (uccelli, draghi, fate, e così via) e, grazie alla fusione, sarà possibile fondere creature già presenti sulla scacchiera, in qualunque punto del campo di battaglia, con altre della medesima categoria, ottenendo così un mostro che possieda i parametri di attacco e i Punti Vita pari alla somma ottenuta dalle due creature utilizzate per la fusione, assieme agli eventuali poteri posseduti da quest’ultime. Ogni carta potrà essere infine di quattro diversi colori: blu, verde, rosso e giallo; utilizzando carte dello stesso colore si potrà incrementare il contatore combo, ottenendo in cambio un bonus in mana e un lieve aumento, nel caso si raggiunga l’apice della catena, di attacco e PV sui parametri delle creature schierate sul campo di battaglia.

Il titolo presenta un’interessante funzione multiplayer che permetterà a giocatori di tutto il mondo di potersi dare battaglia, portando il fattore sfida a livelli che altrimenti non avrebbe mai raggiunto se avesse puntato esclusivamente agli scontri contro la CPU. Vincendo sfide contro altri giocatori sarà possibile ottenere chiavi utili a sbloccare potenziamenti utili per determinate carte.

Una pecca non trascurabile che purtroppo affligge Monster Monpiece è il rischio che possa verificarsi (peraltro abbastanza spesso) un freeze totale del gioco che, bestemmie a parte, porterà a un riavvio forzato della console, causando spesso la perdita di progressi accumulati per ore dallo sfortunato giocatore e, personalmente, mi è successo svariate volte. Non essendo presente una funzione di autosalvataggio, questo grave problema potrebbe addirittura rivelarsi frustrante.

Compile Heart si è fatta il mazzo

monster-monpiece-recensione-schermata-01Come in ogni gioco di carte che si rispetti, alla base di tutto avremo un deck, prezioso alleato in grado di aiutare la protagonista ad affrontare tutte le numerose sfide che le si pareranno davanti. È possibile, ovviamente, costruire il mazzo a proprio piacimento e renderlo completamente adatto a ogni stile di gioco o situazione: l’importante è rispettare i tre limiti che il regolamento impone, ovvero: il deck deve contenere almeno trenta carte; ci possono essere al massimo tre copie di ogni carta nel mazzo; il mazzo non deve infine superare le quaranta carte. Le carte presenti nel gioco sono moltissime, senza contare che esistono versioni potenziate ed evoluzioni vere e proprie di queste ultime, che rendono ancora più ampia la lista tra cui scegliere le nostre preferite. Per ottenere nuove carte con cui rinforzare e modificare il mazzo, bisognerà principalmente comprare e aprire pacchetti virtuali contenti un certo tipo di carte, in base alla serie della bustina, oppure trovare carte sfuse in giro per il mondo.

Il gomito del tennista

monster-monpiece-recensione-schermata-05La funzione più interessante e controversa del titolo è quella che permette al giocatore di potenziare le proprie carte in cambio di Rub Point. Come funziona? Basterà ruotare in verticale l’amata PlayStation Vita e godersi il bellissimo artwork della carta prescelta, per poi tentare di far salire al massimo la barra posizionata sulla sinistra, attraverso i due schermi touch di cui la console dispone e i punti focali delle ragazze mostro nel momento da loro desiderato. Se saremo particolarmente bravi, potremo accedere alla modalità Extreme Rub che permetterà di caricare la barra molto più velocemente grazie a uno sfrenato fregamento su entrambi i touchscreen della PS Vita, dopo averla impugnata con una sola mano, lasciando all’immaginazione il chiaro riferimento che questa pratica vorrebbe richiamare.

Una volta riempita l’apposita barra, la nostra creatura verrà potenziata e l’immagine della ragazza mostro della carta si troverà ad avere abiti ancora più succinti di quelli indossati nella versione precedente anche se, a causa delle pesanti censure che la versione occidentale ha subito, impediranno ai giocatori americani e del vecchio continente di godere delle parti più provocanti delle immagini in questione.

L’occhio avrà la sua parte

monster-monpiece-recensione-schermata-02Il pregio più grande su cui può contare Monster Monpiece lo troveremo di certo nel comparto grafico, in particolare nelle bellissime illustrazioni in alta definizione utilizzate per raffigurare le ragazze mostro. Il character design dei personaggi richiama subito alla mente il classico stile utilizzato di solito in anime e manga di un certo livello. Anche la grafica del gioco vero e proprio, durante le battaglie all’ultima carta, è molto apprezzabile, pulita, colorata e decisamente gradevole alla vista e, con modelli poligonali in stile super deformed, riesce a non annoiare mai nonostante l’enorme quantità di sfide che bisognerà affrontare durante l’avanzamento della trama. La colonna sonora è, come i dialoghi, in lingua giapponese, ben curata e perfetta per ogni situazione anche se, in fin dei conti, non presenta nulla che meriti un particolare elogio.

A chi consigliamo Monster Monpiece?

Monster Monpiece è un interessantissimo gioco di carte semplice e molto veloce, ma con una grande possibilità di personalizzazione. Consigliato caldamente a tutti gli amanti del genere o a chi semplicemente cerca un titolo non troppo impegnativo per quanto riguarda il fattore tempo. Consigliato anche alle persone che non apprezzano il discutibile ma necessario sistema di potenziamento carte, ma che sono abbastanza mature da passarci sopra. Decisamente sconsigliato a chi non ama i duelli di carte e ai giocatori che non digeriscono l’estremo fanservice di cui questo titolo è pregno, prepotentemente protagonista della maggioranza dei giochi firmati Compile Heart.

  • Gioco di carte molto interessante
  • Possibilità di sfidare giocatori in tutto il mondo
  • Meravigliose illustrazioni per le carte
  • Presente la traccia audio in lingua originale

  • Discutibile sistema di potenziamento delle carte
  • Può risultare ripetitivo
  • È affetto da numerosi freeze che costringono a riavviare la console
  • Mancata localizzazione italiana
  • Manca una funzione di autosalvataggio
Monster Monpiece
3.5

La cultura del fanservice spacca l'occidente

È chiaro che quelli che per l’occidente sono contenuti eccessivi, nella terra del Sol Levante sono parte viva di una cultura che promuove, anche in un gioco di carte, elementi fortemente legati alla sensualità della figura femminile. Genkai Totsuki Monster Monpiece ha tutti gli elementi necessari che un gioco di carte richiede, con meccaniche divertenti e molto interessanti, semplici ma con una personalizzazione quasi totale. Il rischio che il sistema di potenziamento metta in secondo piano o comprometta il gioco e la sua trama esiste, ed è un peccato, perché il titolo merita attenzione. Le funzioni online e la possibilità di sfidare altri giocatori sparsi per il globo rendono il gioco ancora più interessante e competitivo; la moltitudine di illustrazioni di pregevolissima fattura, disegnate da più di cinquanta artisti del panorama nipponico, rendono il gioco uno spettacolo per gli occhi, tenendo conto soprattutto che esse raffigurano esclusivamente ragazze in abiti succinti o quasi nude. La distribuzione solo digitale, l’assenza dell’autosalvataggio e l’onnipresente rischio che il gioco possa bloccarsi, sono difetti non trascurabili e decisamente non graditi: nel 2014 questo tipo di problemi non dovrebbero nemmeno esistere.

Cresciuto a forza di puzzle game, ha ottenuto il potere di confondere e ingarbugliare qualunque cosa. A prima vista può sembrare cattivo, ma in realtà nasconde un cuore di cioccolata.