Disgaea 4: A Promise Revisited – Recensione

Nippon Ichi lancia Disgaea 4 su PS Vita tramite un porting pieno di novità esclusive che rendono omaggio alla maestosità del leggendario vampiro Valvatorez.

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disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-boxart“La Terra è popolata dagli umani, Celestia dagli angeli e il Netherworld è sotto il controllo dei demoni.” L’umanità deve essere corretta e guidata, è per questo che esistono i demoni e gli angeli ed è grazie ai loro sforzi che l’equilibrio viene mantenuto. Ai demoni spetta il compito di spaventare gli umani in vita per convincerli a credere in qualcosa di ultraterreno e di far scontare i peccati nell’Hade alle anime di coloro che hanno commesso crimini durante la loro permanenza sulla Terra; gli angeli invece hanno il compito di aiutare e favorire i credenti in vita e di guidare le anime delle persone defunte meritevoli oltre le porte del paradiso. In cambio dei loro sforzi, sia gli abitanti dell’oscurità, sia quelli della luce, ottengono il potere necessario per mantenere il proprio mondo, i primi sottoforma di paura mentre i secondi mediante la fede, creando così un sistema di perfetta coesistenza tra le tre razze. Cosa succederebbe però se improvvisamente i demoni smettessero di eseguire i compiti a loro designati?

Disgaea 4: A Promise Revisited è un porting migliorato e reso giocabile su console portatile, PlayStation Vita, del precedente Disgaea 4: A Promise Unforgotten uscito su Playstation 3, arricchito di tutti i DLC usciti per la precedente versione e con un sacco di altre novità. Il titolo, come tutti gli altri capitoli appartenenti alla saga, è un RPG strategico a turni sviluppato da Nippon Ichi Software e distribuito in occidente da NIS America e BANDAI NAMCO Games.

  • Titolo: Disgaea 4: A Promise Revisited
  • Piattaforma: PlayStation Vita
  • Genere: JRPG strategico
  • Giocatori: 1
  • Software house: NIS America, BANDAI NAMCO Games
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi), Inglese o Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 29 agosto 2014
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • Reperibilità: comune
  • DLC: personaggi aggiuntivi
  • Note: edizione limitata riservata al NIS America Online Store contenente portachiavi, poster e panno in microfibra

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-09Il leggendario vampiro Valvatorez, una volta signore supremo di tutto il Netherworld, sempre seguito dal suo fido sottoposto Fenrich, un lupo mannaro, conduce una vita tranquilla nell’Hade, dove è stato esiliato in seguito alla perdita di tutti i poteri, rinunciando a nutrirsi di sangue umano e rimpiazzandolo con le tanto amate sardine a causa di una singolare promessa.  Il suo compito consisterà nell’accogliere i dannati le cui anime sono state trasformate in Prinny, creature con sembianze molto simili a quelle di un pinguino, per poi prepararle a scontare la loro pena in vista dell’ottenimento del perdono. Durante la cerimonia di accoglienza delle nuove reclute, farà la sua comparsa il demone al quale è stato affidato il comando di tutto l’Hade, Warden Alex, con la richiesta categorica proveniente nientemeno che dal Corruptment, governo che comanda l’intero Netherworld, di annullare il programma per ottenere il perdono e sterminare i Prinny e tutti coloro che si fossero opposti a questa decisione. Accettare questo ordine vorrebbe dire permettere ai demoni di venire meno ai loro doveri e, allo stesso tempo, rompere una promessa fatta ai Prinny, ragion per cui il vampiro amante delle sardine e il suo fedele servitore ululante decidono di ribellarsi e di porre un freno alla follia che imperversa nel Netherworld.

Il tiranno e le sardine

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-01Come ormai da tradizione Disgaea 4 presenta il solito sistema di combattimento adottato dalla saga e utilizzato in tutti i precedenti titoli, anche se più volte modificato e arricchito con qualche funzione secondaria. L’intero gioco è incentrato sulle battaglie e sulle scenette, di trama e non, che aprono e chiudono quasi ogni scontro. L’unico posto dove sarà possibile controllare il protagonista senza ritrovarsi nel mezzo di uno scontro è la base operativa situata nell’Hade dove organizzare il team, comprare e vendere equipaggiamenti e oggetti e a scegliere quale avventura intraprendere.

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-03Per chi non avesse familiarità con il genere strategico a turni, i combattimenti si svolgono su mappe composte da un numero variabile di cellette, a mo’ di scacchiera: il giocatore potrà schierare un massimo di dieci personaggi, mentre il numero dei mostri cambierà in base alla missione. Ciascun personaggio appartiene a una determinata classe, e attaccherà e si muoverà in maniera particolare; potranno eseguire una mossa e un movimento per turno, ma sarà possibile scegliere se risolvere tutti i comandi impartiti a tutti i membri schierati in un solo colpo oppure se farlo singolarmente. Una volta completato il turno starà ai nemici muoversi e attaccare, e dovremo tenere a mente che la CPU tenterà di colpire sempre i personaggi più deboli. Oltre ai nemici sulla mappa saranno presenti mattonelle colorate e strutture a forma di cubo: le prime doneranno determinati effetti alle unità posizionate sopra di esse, mentre le altre, se rotte sopra determinate caselle colorate, ne muteranno l’effetto.

Cosa ca...

Cosa ca…

Una volta concluso uno scontro, in base ai punti ottenuti, il giocatore otterrà premi in oggetti o equipaggiamenti, punti esperienza aggiuntivi o denaro (HL). Sarà necessario fare attenzione al modo in cui i personaggi ottengono esperienza, poiché solo chi darà il colpo di grazia a uno o più nemici otterrà i punti necessari a stare al passo con i livelli dei nemici o addirittura superarli. I personaggi schierabili rientrano in due categorie: quelli creabili dal giocatore, personalizzabili sia nelle skill che nei vari job (e che a loro volta si dividono in mostri e umanoidi) e i personaggi di storia che possiederanno abilità appartenenti alle classi e skill proprie e univoche. Ogni personaggio sarà equipaggiabile con un’arma e tre protezioni che ne aumenteranno le statistiche: starà al giocatore scegliere come bilanciare le statistiche di ogni personaggio sfruttandone l’equipaggiamento.

Verso l’infinito …e oltre!

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-07Che Disgaea sarebbe se il level cap dei personaggi non arrivasse a 9999? Che dire poi della possibilità di migliorare ogni singolo oggetto o equipaggiamento fino al livello 300? Il post-game di questo capitolo della saga, come quello di tutti gli altri, è pressoché infinito. Non solo sono presenti decine e decine di capitoli e missioni secondarie ma, per affrontare i nemici più ostici, sarà necessario portare i propri personaggi a livelli decisamente assurdi. Se si è di animo perfezionista e si desidera completare Disgaea 4: A Promise Revisited al 100%, le ore di gioco necessarie per raggiungere questo traguardo supereranno sicuramente le duecento, rendendo questo titolo uno dei giochi più longevi del suo genere. Per aumentare il livello di ogni personaggio sarà sufficiente vincere battaglie e uccidere mostri, mentre per quanto riguarda gli oggetti e gli equipaggiamenti bisognerà rivolgersi a un determinato NPC che teletrasporterà i nostri personaggi in una dimensione situata all’interno dell’oggetto che intendiamo potenziare, chiamata Item World, costituita da continue battaglie con mostri di ogni livello, e dalla quale si potrà uscire mediante l’utilizzo di un particolare strumento. Per ogni mappa superata l’oggetto o equipaggiamento in questione guadagneranno un livello.

Politica? Roba da demoni!

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-06Un’altra funzione non nuova per questa saga riguarda la possibilità di prendere parte a una sorta di senato demoniaco con la speranza di ottenere, se la mozione proposta dovesse essere accolta, bonus, funzioni extra, nuove classi per i personaggi e quasi tutto quello che si potrà sbloccare in Disgaea 4. Anche se composto da demoni, un senato è sempre un senato, e proprio per questo non è immune a tutte le manovre losche utili a controllarlo; prima di ogni votazione sarà possibile vedere quali senatori sono a favore e quali contrari, quindi agire di conseguenza provando a corrompere quelli che hanno intenzione di rovinare i nostri piani. Se la corruzione non basta e la mozione verrà comunque bocciata, sarà possibile ottenere quello che vogliamo in altri due modi: il primo, versando un sacco, ma veramente un sacco di soldi, mentre il secondo prevede di ottenere quello che ci interessa con la forza, sfidando tutto il senato: un’opzione da scegliere esclusivamente una volta raggiunto un livello decisamente alto se non vorremo correre il rischio di ritrovarci polverizzati. Nella mappa esterna al senato sarà possibile posizionare strutture, sbloccabili tramite le medesime modalità, che garantiranno determinati bonus ai personaggi che decideremo posizionarvi sopra. Sovrapponendo le aree sarà possibile dare più di un effetto a ciascuna casella e, di conseguenza, a ciascun personaggio.

L’inferno non è mai stato così affollato

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-08La vera forza di Disgaea 4: A Promise Revisited sta nella quantità di novità presenti nella versione PS Vita, talmente elevata da non poter definire il titolo un semplice porting, che lo rendono di gran lunga il capitolo più longevo della saga. La storia di base non ha subito sostanziali modifiche, mentre il post-game è stato reso molto più ricco, con addirittura 23 personaggi extra sbloccabili presi dai precedenti Disgaea e da altri giochi targati Nippon Ichi, nonché due interi scenari ineiti (uno dei quali, Time Leap, riguarderà direttamente Valvatorez e Artina), per non parlare poi di tutte le funzioni extra, alcune tratte dai vecchi capitoli e altre mai viste, che allungheranno ancora di più la permanenza di questo gioco all’interno della vostra console.

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-05Sarà inoltre possibile sbloccare il Cheap Shop che permetterà a tutti i giocatori di “barare” ma senza esagerare; l’inventario è stato aumentato e adesso arriva fino a 64 slot mentre lo storage fino a 999; il livello massimo dei mercanti è salito a 40, ed è presente una funzione che permetterà di modificare l’aspetto delle armi; sono state apportate modifiche anche al Chara World e all’Item World, dove i pirati appariranno già dai livelli più bassi; vengono riviste le quantità di skill equipaggiabili da ogni singolo personaggio e viene aumentato il loro grado di potenziamemento massimo, che arriverà stavolta al livello SS, anzichè fermarsi semplicemente a S (sarà possibile usufruire di un NPC in grado di abbassare il livello delle skill nel caso in cui siano state potenziate troppo e il personaggio non abbia sufficienti SP a disposizione). Sarà infine sbloccabile un nuovo livello di potenziamento della magia che arriverà a Peta, e sarà possibile ricominciare o uscire da battaglia in qualunque momento (escluse quelle nell’Item World e nel Chara World), mentre grazie a uno speciale NPC sarà possibile accedere in maniera diretta al Cam-Pain HQ, la mappa dove ha sede il senato.

Il vero volto della paura

disgaea-4-a-promise-revisited-recensione-schermata-04Pur non essendo di per sé particolarmente esaltante, anche il comparto grafico ha ricevuto, come ogni altro aspetto del gioco, dei miglioramenti in grado di renderlo ancora più appetibile. Lo stile classico di Disgaea che vede i personaggi in 2D e gli scenari in tre dimensioni non subisce sostanziali modifiche in questo capitolo e, grazie all’hardware di PlayStation Vita potrà godere di nuovi sprite in alta definizione maggiormente dettagliati e di scenari dalle texture ricche e mai sgranate, il tutto coronato dalla completa assenza di cali di frame rate. Dal punto di vista dell’audio, Disgaea 4: A Promise Revisited è curato nei minimi dettagli sia per quanto concerne il doppiaggio, sia per la colonna sonora, un lavoro del compositore Tenpei Sato, già noto per aver prodotto i brani di tutti i capitoli della saga. Come ciliegina sulla torta sarà possibile, per i puristi, impostare il doppiaggio in lingua originale già presente nel gioco.

A chi consigliamo Disgaea 4: A Promise Revisited?

Consigliamo A Promise Revisited a tutti gli amanti degli JRPG, neofiti o esperti della serie (non è assolutamente necessario aver giocato ai capitoli precedenti) e a tutti coloro in cerca di un titolo con una bella trama sviluppata in maniera impeccabile e alleggerita da una moltitudine di siparietti, a volte davvero divertenti, e alle citazioni sparse durante tutto il gioco (post game incluso). Meno consigliato a quelli che cercano un titolo poco impegnativo o che non hanno sufficiente pazienza da accettare la ripetitività degli scontri che, una volta raggiunto il post game, comincerà a farsi sentire con prepotenza. I dialoghi, il carattere dei personaggi e gli intermezzi comici sono caratterizzati da una decisa impronta giapponese, come tutti i giochi targati Nippon Ichi Software, e presentano molti cliché appartenenti al mondo degli anime. Questa caratteristica può essere un punto a favore o a sfavore in base ai gusti del giocatore che può apprezzare o meno questa scelta di stile.

  • Longevità incredibile
  • Una valanga di novità rispetto alla versione PS3
  • Trama e personaggi ben sviluppati

  • Telecamera imprecisa e a volte frustrante
  • Potrebbe risultare ripetitivo
  • Mancata localizzazione italiana
Disgaea 4: A Promise Revisited
4.5

Inferno e Paradiso a portata di mano

Disgaea 4: A Promise Revisited non impiegherà molto a conquistare veterani e non con il suo stile unico e i personaggi ben sviluppati e accattivanti, a cominciare dal protagonista Valvatorez, il vampiro addestratore di Prinny e amante delle sardine, nonché del suo scontroso assistente mannaro Fenrich. Il titolo possiede, oltre a una storia base mediamente longeva, una valanga di ore di post-game che sapranno soddisfare anche i più affamati giocatori, e le molteplici funzioni e capitoli extra lo rendono un titolo molto appetibile anche a chi ha già giocato a quello disponibile su PlayStation 3, disponibile ormai da qualche anno. Per alcuni la sua longevità potrebbe essere un difetto più che un vanto, poiché, se unita al sistema di battaglia molto ben sviluppato ma pur sempre identico uno scontro dopo l’altro, potrebbe far sembrare il gioco ripetitivo e poco divertente. Di certo si può dire che un titolo di questo calibro non può certo passare inosservato, tant’è che raggiunge senza difficoltà le posizioni più alte nella libreria di giochi disponibili per PlayStation Vita, guadagnandosi inoltre un posto tra i titoli più longevi in generale e la corona di durata assoluta per quanto riguarda la saga di Disgaea, battendo tutti gli altri capitoli,a loro volta tutt’altro che corti.

Cresciuto a forza di puzzle game, ha ottenuto il potere di confondere e ingarbugliare qualunque cosa. A prima vista può sembrare cattivo, ma in realtà nasconde un cuore di cioccolata.