Windjammers – Recensione

DotEmu ci spinge indietro negli anni ’90 per afferrare al volo il frisbee di Windjammers, uno dei titoli più divertenti dell’epoca d’oro del NEO GEO

Windjammers - Recensione

Windjammers - RecensioneEra il lontano 1994, l’epoca d’oro delle sale giochi in occidente, quando Data East lanciò su cabinati NEO GEO un titolo piuttosto atipico anche per l’epoca. A metà fra gioco sportivo e picchiaduro uno contro uno, Flying Power Disc riuscì a ritagliarsi la sua fetta di appassionati e rimanere impresso anche per gli anni a venire. Grazie al lavoro del team francese di DotEmu, Windjammers ci porta indietro nel tempo, quando bastavano un gettone e un valido avversario a farci sudare più di quanto un soulslike sia capace di fare nell’epoca moderna.

E nulla, l’estate è volata e ha fatto ciao ciao con la sua sudata e abbronzata manina, ma io sono ancora qui, colpevole di aver accumulato ulteriormente titoli da giocare, persino da recensire. Ma finalmente è arrivata l’ora di spassarmela, magari in compagnia di amici e colleghi, con il porting per PlayStation 4 e PS Vita di uno dei titoli più spassosi mai approdati nelle sale giochi di tutto il mondo. Lasciate perdere i picchiaduro e i METAL SLUG, almeno per oggi: godetevi assieme a il fascino dell’inaspettato ritorno di Flying Power Disc, noto sui lidi nostrani come Windjammers.

  • Titolo: Windjammers
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation Vita
  • Genere: Arcade, Sportivo
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: SNK, DotEmu
  • Sviluppatore: DotEmu, Data East
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 29 agosto 2017
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: edizione limitata retail in arrivo grazie a Limited Run Games

Quante ore abbiamo passato da ragazzini al mare, giocando a racchettoni o a pallone sulla spiaggia? Quanti bagni abbiamo fatto, quanta sabbia abbiamo mangiato, quante scottature… Beh, in effetti da ragazzino io ho passato più tempo davanti ai cabinati del lido dove sono cresciuto, piuttosto che sul bagnasciuga. Ho già narrato numerose volte di quante estati abbia passato davanti al CRT di Street Fighter II, ma il mio picchiaduro prediletto non era certamente l’unico titolo a disposizione di noi, poveri ragazzetti umidi e vittime della corrente elettrica (già, Blanka dava davvero la scossa, una volta usciti dall’acqua e asciugati alla bell’e meglio). La maggior parte dei cabinati presenti nelle sale dell’epoca, inutile dirlo, erano tutti marchiati NEO GEO, e fra i vari METAL SLUG, KOF, Super Dodge Ball, Puzzle de Pon! e quant’altro, capitava di trovarsi davanti a titoli come quello da poco arrivato su PlayStation 4 e PS Vita.

Passion Rocket

Il principio alla base di Windjammers è davvero elementare: in maniera analoga all’hockey da tavolo, dovremo spedire il disco, in questo caso un frisbee, nella parte opposta del campo, fino a toccare l’estremità che fungerà da porta per il goal. A rendere le nostre partite più elaborate e decisamente esaltanti ci penserà un variegato cast di personaggi fra cui scegliere, sei esperti del disco che arriveranno da altrettanti parti del mondo: Germania, Stati Uniti, Spagna, Giappone, Regno Unito (o Corea, in origine) e dulcis in fundo Italia, con il buon vecchio Loris Biaggi e il suo Tiro Super Sonico (che, ahimé, non ha nulla a che vedere con la popputa mascotte di Nitroplus). Ciascuno di questi personaggi è contraddistinto da un diverso bilanciamento fra velocità e potenza, nonché da azioni speciali univoche che potremo eseguire rilanciando il frisbee col giusto tempismo. Tramite combinazioni di comandi semplici, ma che allo stesso tempo richiederanno una pratica non indifferente, diventeremo capaci di effettuare tiri ad effetto, pallonetti, colpi speciali, lanci di taglio e ovviamente rapidi tuffi per contrastare al volo l’offensiva avversaria, per emozionanti scambi all’ultimo sangue con un secondo giocatore online o, preferibilmente, seduto accanto a noi e pronto a beccarsi in faccia tutte le nostre imprecazioni.

OMMIODDIO! Miller è rimasto schiacciato da un frisbee gigante!

Vamos a la playa

A giocare un ruolo di rilievo, inoltre, è anche l’arena di gioco stessa: disponibile in sei varianti differenti, ciascuno con le proprie peculiarità, il campo di gioco è contraddistinto da aree che elargiranno tre o cinque punti, a seconda se il frisbee atterrerà nell’area gialla o in quella rossa; altri due punti sarà possibile ottenerli quando invece il disco finirà per terra nella metà campo avversaria. I campi di gioco si distinguono per il setting, dalla spiaggia al campo indoor, ognuno caratterizzato da una diversa ampiezza, da una differente distribuzione dei goal o da gimmick particolari quali elementi a rete in grado di deviare la traiettoria del frisbee, oppure di porte in grado di modificare la propria ampiezza a seconda dell’andamento della partita. Ciascun giocatore potrà trarre vantaggio dalla propria combinazione di personaggio e arena preferiti, unendo ad esempio la velocità di Hiromi all’imprevedibilità delle barriere a centro campo.

Running in the 90’s

L’ottimo lavoro di DotEmu nel rimodernizzare e svecchiare il lavoro di Data East, con ormai ventitré anni alle spalle, è apprezzabile nell’estrema fedeltà con la quale il titolo appare sulle console di nuova generazione, ma anche con lo stile tutto nuovo utilizzato per l’interfaccia grafica, tradotta per l’occasione completamente in italiano (e che presenta un piccolo errore che spero correggeranno con una futura patch). Dalle impostazioni potremo decidere di settare a nostro piacimento l’aspetto di Windjammers: 4:3, 16:9, linee di scansioni o pixel puliti, con anche una serie di background selezionabili per le bande laterali. Ciascun giocatore potrà scegliere la configurazione che più lo aggrada e godersi un grande classico come se fosse un gioco realizzato in tempi moderni. L’unico difetto, ma mi rendo conto che la cosa può essere del tutto soggettiva, è l’intermittenza delle schermate di caricamento di ciascun match, che personalmente ho trovato alquanto fastidiosa per i miei poveri occhi.

A chi consigliamo Windjammers?

Che siate nostalgici frequentatori di sale giochi o novizi del titolo di Data East, Windjammers è un titolo che merita di essere aggiunto alla vostra collezione di giochi digitali, specie se vi considerate estimatori del 2D e se siete alla ricerca di un titolo per due in grado di divertire per tante, tante partite di fila. Il singolo giocatore potrà divertirsi nella classica scalata arcade intervallata da due bonus stage (Cane da riporto e Bowling) eseguibili anche dal menu principale, mentre il multiplayer online, ahimé, lascia il tempo che trova a causa di server pressoché vuoti già dopo un mesetto dal lancio ufficiale. L’acquisto combinato delle versioni PlayStation 4 e PS Vita è un punto in più che avrete modo di considerare se possedete entrambe le piattaforme di casa Sony.

  • Ottimo lavoro di conversione e svecchiamento
  • Un titolo imprescindibile per chi ama giocare in coppia
  • Soluzione cross-buy vincente

  • Chi gioca da solo potrebbe stancarsi presto
  • Nessuna aggiunta di rilievo al titolo originale
  • Buona epilessia con le schermate di caricamento!
Windjammers
4

La conversione perfetta di un classico senza tempo

I ringraziamenti nei confronti di DotEmu sono doverosi. Grazie per averci ricordato di un titolo che aveva bisogno di farsi riscoprire a distanza di vent’anni dall’uscita in sala giochi. Grazie per aver riportato in auge un genere che sembrava ormai scomparso, ma grazie soprattutto per il rispettoso lavoro di restaturo che non ha minimamente snaturato l’opera originale, esaltandone anzi l’aspetto retro e rendendolo comunque attuale e adatto a console come PlayStation 4 e PS Vita. Consiglio a chiunque di dare una possibilità a Windjammers, specie se avete un amico con cui giocare o se vi piace organizzare tornei con pizza e alcolici il fine settimana. Per i fan più sfegatati, Limited Run Games metterà in vendita una speciale edizione retail a tiratura limitata da non lasciarsi sfuggire.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.