Bel Tokyo Game Show quest’anno, ma…

FINAL FANTASY VII Remake al Tokyo Game Show 2016? Magari...

È già trascorsa una settimana da quando si è svolto il Tokyo Game Show di questo duemilasedici. Personalmente, non ho avuto modo di seguire tutte le dirette in streaming ma, come avrete sicuramente notato dai costanti aggiornamenti del sito, sono state davvero tante le notizie diffuse nel corso della manifestazione di Chiba. Tuttavia, il TGS di quest’anno ha lasciato noialtri di Akiba un po’ con l’amaro in bocca, vuoi per l’assenza di grossi titoli che ci aspettavamo di rivedere sul palco, vuoi per la mancanza di annunci inediti di una certa rilevanza.

Torniamo un attimo al Tokyo Game Show del 2015 e alla consueta conferenza Sony che lo ha preceduto. Circa un anno fa abbiamo assistito all’annuncio di Nioh, Yakuza 6, di ONE PIECE: Burning Blood, Toukiden 2, THE KING OF FIGHTERS XIV, ma anche al Final Chapter Prologue di KINGDOM HEARTS e all’ancora misterioso New Danganronpa V3, per citarne alcuni.

Quest’anno, fatta eccezione per gli innumerevoli nuovi trailer e qualche data di uscita per i titoli già noti, sono stati pochi gli annunci di giochi inediti degni di nota, fra i quali spiccano sicuramente Dai Gyakuten Saiban 2 (a proposito, il primo?) e un nuovo GOD EATER di quale ancora non si sa assolutamente nulla. Sotto questo punto di vista, il pre-fiera ha mancato del tutto di mordente, regalandoci solo altre piccole gioie quali Musou Stars e GUNDAM VERSUS. È mancato quel qualcosa che ci facesse saltare dalla sedia, un po’ come successe quando annunciarono KINGDOM HEARTS III (che tuttora rimane frutto dell’immaginazione di Nomura) e il benamato FINAL FANTASY VII Remake, entrambi presentati a Los Angeles.

Ma già che l’abbiamo tirato in ballo… Che fine ha fatto FINAL FANTASY VII Remake? Personalmente mi aspettavo di assistere almeno a un nuovo trailer dal Makuhari Messe, ma sembra quasi che SQUARE ENIX se ne sia dimenticata, concentrandosi unicamente sul quindicesimo capitolo e sull’ottimo WORLD OF FINAL FANTASY in arrivo il prossimo mese. E già che ci siamo, speravo anche di vedere qualcosa in più di DRAGON QUEST XI dato che, secondo le ultime dichiarazioni di Horii, le fasi introduttive del titolo sarebbero già pronte per essere mostrate. Ma allora perché non farci vedere assolutamente nulla, considerando che l’uscita dovrà avvenire in tempo per il trentennale della saga?

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You were expecting a New Ninja Gaiden, but it was me, Musou Stars!

Ultima, ma non per importanza, la totale assenza di Nintendo dalle scene, superimpegnata, probabilmente, nei preparativi per il grande annuncio di NX, la misteriosa e rivoluzionaria piattaforma di cui svariati developer, orientali e non, stanno già tessendo le lodi. Da parte di Nintendo mi sarei aspettato almeno un piccolo Direct che annunciasse, assieme ai propri partner, titoli del calibro di Bravely Third (che spero esca ancora su 3DS), o almeno nuove informazioni sui titoli per l’attuale handheld presentati nell’ultima trasmissione, come il nuovo Pikmin.

Col passare degli anni eventi come questo stanno un po’ perdendo la loro connotazione tipica di vetrina dove i developer annunciano i nuovi prodotti, a causa soprattutto del prolungarsi del tempo richiesto per lo sviluppo dei giochi annunciati uno o due anni prima. Perché affannarsi ad annunciare nuovi prodotti se quelli già mostrati anni prima non sono ancora pronti per essere lanciati sul mercato? Con l’avanzare delle tecnologie di settore i giochi richiedono sempre più tempo e manodopera per essere prodotti, di conseguenza videogiochi del calibro di un FINAL FANTASY o un KINGDOM HEARTS numerati finiscono per essere oggetto di ritardi e ridimensionamenti dal punto di vista tecnico. Preferireste tornare a quando i giochi richiedevano molto meno tempo per essere completati, o preferite attendere e morire di vecchiaia davanti all’ennesimo trailer, nella speranza di giocare un prodotto che, visivamente, vi faccia cascare la mascella? Per quanto la grafica possa giocare un ruolo chiave, personalmente preferivo i bei vecchi tempi.

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Ormai ci manca solo sapere come finisce…

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.