Gravity Rush 2 – Recensione

La regina della gravità reclama il suo posto su PS4. Gravity Rush 2 supera le aspettative e fa sognare ad occhi aperti chi ha apprezzato il primo episodio

Gravity Rush 2 – Recensione

Gravity Rush 2 - RecensioneDopo le vicende narrate nel primo capitolo del gioco, la shifter Kat (nota come la regina della gravità), insieme al suo gatto Dusty, alla shifter Raven e all’investigatore combina guai Syd, si ritroverà a indagare su uno strano disturbo di onde gravitazionali. Purtroppo, prima che Kat possa utilizzare i suoi poteri, sia lei che Syd verranno inglobati da una sorta di buco nero e separati da Raven ma soprattutto da Dusty, fonte dei poteri gravitazionali di Kat. Dopo essersi risvegliati in un luogo sconosciuto si ritroveranno, per poter sopravvivere, a lavorare nella colonia minerale di Banga, dove inizieranno anche le nostre avventure. Proprio mentre alcuni nuovi tipi di Nevi faranno la loro comparsa nell’ignoto mondo, Dusty riapparirà misteriosamente, dando modo a Kat di riavere i suoi poteri. Con questi ultimi, riuscirà a confermare la sua identità di regina della gravità anche a coloro dapprima diffidenti verso la bionda eroina, in modo da aiutare sia la colonia mineraria sia gli abitanti. La nuova avventura di Gravity Rush ha così inizio.

GRAVITY DAZE 2 è il secondo capitolo della saga di Sony Interactive Entertainment che in occidente prende il nome di Gravity Rush. Il titolo, originariamente uscito su PlayStation Vita per testare le potenzialità della console, si rivelò un gioco divertente e innovativo, capace di catturare il giocatore e catapultarlo in un mondo dal particolare impatto visivo e sonoro, nonché popolato da strani personaggi. Al termine del primo Gravity Rush molte vicende furono lasciate in sospeso e, da allora, i fan della serie bramavano un seguito. I loro e i miei desideri sono stati infine esauditi: ci innalzeremo in volo inebriati di gioia o precipiteremo in un tonfo di noia? Scoprite le mie impressioni su questa recensione.

  • Titolo: Gravity Rush 2
  • Piattaforma: PlayStation 4
  • Genere: Avventura, Action RPG
  • Giocatori: 1
  • Software house: Sony Interactive Entertainment
  • Sviluppatore: Project Siren
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 18 gennaio 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: The Ark of Time: Raven’s Choice disponibile gratuitamente
  • Note: Conosciuto in Giappone come GRAVITY DAZE 2

Aces High

Ho volutamente evitato, da buon fan che attende un prodotto da anni, qualsiasi tipo di spoiler, con l’eccezione di Gravity Rush: Overture, il corto animato che fa da prequel alle vicende del secondo capitolo. Non avendo giocato alla remaster del primo, in quanto offriva ben poco in più al già svisceratissimo titolo per PlayStation Vita in mio possesso, sono rimasto piacevolmente colpito per l’incremento grafico che il gioco ha subito rispetto al passato. Ritrovarsi nel mondo di Gravity Rush è stata una strana emozione, paragonabile alla sensazione di una lunga attesa riguardo il seguito di un gioco, ma senza la certezza del suo effettivo rilascio. Alla vista di Kat mi sono sentito di nuovo a casa e pronto ad iniziare una nuova avventura. Inizio subito parlando dei controlli: sono pressoché gli stessi utilizzati nel precedente titolo, forse con un pizzico di precisione in più che non guasta affatto. Potremo, inoltre, usare i sensori di movimento del DualShock 4 per indirizzare le nostre scorrazzate in aria. Per gli attacchi, invece, potremo effettuare varie combo che verranno sbloccate man mano insieme alle altre abilità di Kat, come nel precedente capitolo. Insomma, i controlli sono stati leggermente migliorati ma restano in sostanza uguali al predecessore. Andiamo dunque a vedere le vere novità di questo seguito.

Where Eagles Dare

Ad un certo punto all’interno del gioco potremo sbloccare alcuni poteri gravitazionali che cambieranno totalmente il nostro approccio contro i nemici. Avremo, infatti, sia la possibilità di aumentare velocità e agilità a discapito della potenza, grazie all’utilizzo della gravità lunare; sia diventare delle lente ma letali macchine di morte con la gravità gioviana. Alcune abilità, come per esempio il campo di stasi, potrà avere diversi effetti a seconda della gravità utilizzata: i colpi lanciati con il campo di stasi in gravità lunare potranno infatti paralizzare brevemente i nemici; mentre con la modalità gioviana potremo scatenare un devastante tornado che causerà ingenti danni ai Nevi. I colpi finali di Kat sono presenti anche in questo sequel e, grazie al cambio di piattaforma, saranno molto più scenografici e spettacolari. Sconfiggendo nemici, completando missioni o distruggendo alcuni elementi dell’ambiente di gioco, potremo raccogliere gli importantissimi cristalli, necessari per aumentare un ricco albero di abilità, grazie al quale è possibile personalizzare e potenziare la nostra bionda eroina. Tra le novità di questo capitolo vi è anche la possibilità di recarci noi stessi a recuperare i cristalli in particolari missioni di scavo, semplicemente selezionando l’area in cui andare a caccia di materiale; naturalmente, più un’area sarà ricca di materiali, più sarà protetta dagli spettrali Nevi, i quali cercheranno di rendere il compito più difficile. Inoltre, nelle aree di scavo, potremo trovare alcune reliquie chiamate talismani: essi avranno svariati effetti bonus ed ognuno avrà una diversa rarità, quindi, anche una semplice ricerca di cristalli per “farming” potrà regalarci una gradita sorpresa al termine della missione.

Moonchild

Oltre alle missioni legate alla trama, che superano la ventina, cosa potremo fare di diverso? Gravity Rush è un titolo che mescola vari elementi, i quali, vanno dal platform al beat’ em up e allo shooter in maniera egregia, non facendo gridare al miracolo ma riuscendo ad essere ugualmente divertente. Le missioni secondarie saranno di vario tipo, come per esempio trovare delle oche scappate da un recinto aiutandoci solo con il verso dei pennuti in corrispondenza alla loro vicinanza, oppure cercare alcuni oggetti smarriti dai personaggi del gioco. Fanno la loro ricomparsa anche le missioni Time Attack e di Sfida, mentre la componente online ci regala diverse novità, come la caccia al tesoro insieme ad altri utenti, dove saremo chiamati a scoprire l’ubicazione di un tesoro attraverso una foto indizio. Il vincitore riceverà talismani esclusivi e alcuni gettoni Dusty, utili per sbloccare pose, costumi e cornici per le nostre foto. Ad un certo punto della trama, infatti, otterremo una fotocamera e potremo scattare e condividere le nostre foto: a seconda dei voti della community potremo ottenere gettoni Dusty. Quest’ultima è, secondo me, un’ottima mossa: una semplice modalità online non sarebbe stata utile ai fini del gioco (il quale, a mio avviso, è dedicato maggiormente al caro vecchio single player), mentre, queste feature online introdotte, non risultano invasive o così impegnative da rovinare l’esperienza single player.

Flight of Icarus

La resa grafica di Gravity Rush 2 è davvero spettacolare. Sia i personaggi che gli ambienti sono resi in maniera eccellente e con uno stile grafico in cel shading decisamente sopra la norma. Infatti, durante le varie sessioni di gioco, mi sono preso diverse volte una pausa soltanto per visitare gli ambienti ed è veramente bello notare che nulla è stato lasciato al caso: potremo vedere i bambini giocare, gli abitanti muoversi ed interagire tra di loro, gli uccellini posarsi brevemente sul terreno per poi tornare in volo, come se la città vivesse di vita propria e non sia solamente un ammasso di pixel creato da qualcuno. Al timone musicale, inoltre, è ritornato il maestro Kohei Tanaka, il quale mi aveva fatto innamorare della colonna sonora del precedente capitolo, creando canzoni con ritmi diversi tra di loro e maggiormente jazz, ma includendo anche il rock per le battaglie e bossa-nova per le sezioni di relax. Come dice Caparezza: “Il secondo album è sempre il più difficile”, ma il maestro Tanaka è sicuramente riuscito nella difficile opera e consiglio a tutti gli amanti della buona musica l’acquisto dell’original soundtrack, composta da ben 4 CD di estasi musicale. Passiamo ora ai difetti del gioco.

The Fallen Angel

Personalmente, considerando il mio hype per il titolo, gli avrei assegnato il perfect score ma, a mente lucida ed essendo obiettivo, il gioco non è esente da difetti. Il primo, d’altronde, è un problema che caratterizzava anche il prequel, ovvero il pessimo utilizzo della telecamera, poiché tende a infastidire nelle fasi più concitate delle battaglie. In secondo luogo, la longevità: infatti, pur offrendo tantissime quest extra, è completamente terminabile in circa trenta ore; consiglio quindi di giocarlo a piccole dosi per godere al massimo dell’esperienza. Un altro terribile difetto è, a parer mio, quello di non poter volare fuori dal mondo di gioco: infatti, superando alcune zone, lo stesso ci ricorderà che il titolo non è open world e quindi verremo rispediti all’interno dell’area esplorabile. Insignificante piccolezza, ma in un gioco dove si avverte appieno la voglia di volare è come se mi avessero tarpato le ali.

A chi consigliamo Gravity Rush 2?

Consiglio Gravity Rush 2 sia agli amanti del primo capitolo (è da giocare, senza ombra di dubbio), sia a chi cerca un titolo immersivo, che mescoli varie tipologie di gioco, poiché sicuramente vivrebbe un’esperienza interessante. Stesso discorso rivolto a coloro che apprezzano le arti figurative e auditive. Chi invece cerca un gioco su cui spendere ore ed ore, oppure per giocare in multiplayer, farebbe meglio a cercare altrove.

  • Visivamente stupendo
  • Storia divertente e appagante
  • Colonna sonora di alto livello

  • Telecamera a tratti imbarazzante
  • Purtroppo, non dura in eterno
  • Libertà di volo a tratti mozzata per l’assenza di un open world
Gravity Rush 2
4.8

Vola alto come il sole!

Come avrete visto dal giudizio finale e dai nomi dei paragrafi della recensione mi piacciono parecchio gli Iron Maiden. E mi piace parecchio anche Gravity Rush 2. È il seguito quasi perfetto, che tutti ci aspettavamo e sui quali tutti costruivamo le più subdole teorie quando non era neppure in stato di sviluppo. Da amante della saga posso dire che di giochi del genere, nell’ormai era videoludica che è diventata il paradiso del mainstream, è difficile trovare delle perle tra i pochi titoli che hanno sia un alto gameplay che un alto comparto grafico e audio. Gravity Rush 2 è un perla, e vi porterà un modo di giocare diverso dal solito, in un mondo dove le uniche cose che lievitano di solito sono le palle nel giocare un titolo noioso. Se non conoscete la saga suggerisco di iniziare dal primo, visto che si trova pure ad un prezzo conveniente e, se sarete stregati dalla bella Kat e dai suoi amici, comprate subito il secondo, non ve ne pentirete.

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.