Arslan: The Warriors of Legend – Anteprima

Arslan: The Warriors of Legend – Anteprima

Circa una settimana prima del suo esordio ufficiale sulle PlayStation 4 e PlayStation 3 nipponiche, KOEI TECMO Games decide di offrire a tutti i possessori di un account PSN giapponese un piccolo assaggio di Arslan: The Warriors of Legend, il nuovo musou tratto dall’omonima serie manga e anime. Per l’occasione, ci siamo prodigati per offrirvi una piccola anteprima di questa versione di prova.

Dopo esserci gustati l’accattivante filmato di apertura realizzato con motore grafico del gioco, verremo immediatamente gettati nel primo dei tanti campi di battaglia che saranno presenti nella versione finale del gioco. Almeno per quanto riguarda la versione PlayStation 4, sia durante il filmato di introduzione alla battaglia che durante i vari dialoghi che avverranno durante le varie fasi di gameplay, sarà possibile udire l’audio anche attraverso l’apposito speaker presente sul controller, rendendo questa breve esperienza di gioco abbastanza appagante dal punto di vista sensoriale.

La prima e unica missione che ci verrà offerta, che sfortunatamente si porta a compimento in una quindicina di minuti scarsi, ci permette di controllare due dei personaggi giocabili più in rielievo all’interno della serie, nonché i primi due ad esser stati annunciati: il principe Arslan, il protagonista, e il potente Daryun. Questa primo stage non ci lascerà però la libertà di fare quel che vogliamo, ma fungerà in tutto e per tutto come un tutorial introduttivo ai comandi di gioco, anche se lo farà in maniera decisamente rigida; infatti, se non si conosce affatto la lingua giapponese o non ci si arriva al volo perché magari si è di fretta, non sarà possibile procedere nella demo, perché continueremo a colpire i nostri avversari senza che questi subiscano il minimo danno, cosa che lascia intendere l’obbligo di utilizzare determinate mosse per sconfiggerli e procedere.

Oltre alle classiche feature già viste in altri Warriors di ω-Force, come la presenza dei cavalli e la possibilità di chiamarli a noi con un fischio, i classici attacchi con quadrato, triangolo e cerchio per sferrare il colpo più potente, e il cambio di armi a seconda del personaggio che utilizzeremo, il titolo metterà a disposizione anche il Mardan Rush, un’inedita tecnica assai devastante, utile per sbaragliare intere armate nemiche o barricate che ci bloccano il cammino, eseguibile tramite la pressione di un apposito tasto entrando in uno degli pseudo-vortici di colore blu disseminati nelle mappe di gioco.

Una delle cose che ho decisamente apprezzato in questa versione di prova, e che mi auguro rimanga tale anche nella versione finale del gioco, sono le missioni non legate a un singolo personaggio. Quando penso a uno qualsiasi dei precedenti musou della compagnia, mi vengono in mente gli incarichi della modalità storia legati unicamente a un guerriero, scelto da noi o preimpostato dalla CPU, dove magari ci può a volte venir offerto un partner da cambiare a nostro piacimento. In Arslan Senki x Musou invece non è così; per riportare al meglio la storia da cui è tratto, infatti, nel bel mezzo delle missioni saremo costretti ad abbandonare il personaggio controllato pochi minuti prima per vestirne i panni di un altro, cambiando scena. Nel caso della demo, inizieremo la battaglia come Arslan, il protagonista, ma la finiremo controllando l’impavido Daryun.

Passando al lato puramente tecnico di questo gioco, sebbene Arslan graficamente risulti apprezzabile, non ha particolarmente catturato la mia attenzione, nemmeno su PlayStation 4, probabilmente perché il titolo è stato sviluppato su console di due generazioni differenti, e sappiamo bene quanto i titoli cross-gen debbano necessariamente trovare un compromesso per poter uscire su entrambe le piattaforme. L’audio invece, fatta eccezione per la opening, non ha per nulla catturato la mia attenzione. Essendo però una versione di prova molto corta, le possibilità di ascoltare la varietà di musiche che offrirà la versione finale del gioco (dove si parlava anche di character song cantate dai doppiatori dei personaggi) sono pari a zero, quindi non mi sento davvero di esprimere un giudizio su questo punto di vista, al momento. Mi rifarò nella versione completa.

In conclusione

Considerato quanto visto e provato, sebbene sia stato tutto troppo corto e veloce, mi sento veramente di dire che, a differenza di qualche altro paio di musou della medesima compagnia, Arslan Senki (The Heroic Legend of Arslan) è una serie che ben si presta a un titolo di questo stampo, e KOEI TECMO ha avuto buon occhio nel cogliere la palla al balzo e gettarsi a capofitto nella realizzazione di Arslan: The Warriors of Legend. Per il momento il titolo è riuscito a catturare il mio interesse, specialmente per quella manciata di particolari funzionalità che riescono a dare un pizzico di novità al genere. Mi auguro solo di non dovermi ricredere una volta provato il gioco in versione completa, in arrivo in Giappone l’1 ottobre e in un generico inizio 2016 nel nostro paese.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.