Puyo Puyo Tetris – Recensione

L’esperimento di SEGA prova a fondere un bizzarro puzzle game nipponico con uno dei giochi che hanno fatto la storia, dando vita al vincente Puyo Puyo Tetris. Scopriamolo insieme!

Puyo Puyo Tetris - Recensione

Puyo Puyo Tetris - RecensioneL’universo nel quale vive Ringo, protagonista di Puyo Puyo 7, viene ancora una volta invaso dalle solite Arle, Amitie e dal fastidioso Carbuncle, felici di riunirsi con la frizzante maniaca delle mele. Tuttavia, nonostante le attività degli abitanti di questo mondo si limitino sempre e comunque alla combinazione e distruzione di puyo, stavolta le cose non sembrano andare come al solito: una serie di strani blocchi colorati che, come apprenderemo in seguito si chiamano tetramini, inizieranno a cadere dal cielo, gettando nel caos più totale il già esiguo numero di neuroni dei nostri colorati protagonisti. Quale sarà la causa di questa insolita invasione? L’astronave di Tee e del suo equipaggio proveniente da un altro mondo sembra proprio essere la risposta a questa domanda.

Questa è la premessa alla base di uno dei crossover meglio riusciti nella storia dei puzzle game. Il Sonic Team, reduce del ventesimo anniversario di una saga apprezzatissima in patria, accoglie l’eredità di uno dei titoli più famosi al mondo, lo stesso che ha portato il Game Boy originale nelle tasche di molti: Tetris. Con questo titolo, infatti, le meccaniche del gioco russo si scontrano e si fondono con il colorato puzzle made in Japan per dar vita a qualcosa di assolutamente folle e capace di creare assuefazione. Ma certamente, non per tutti i palati.

  • Titolo: Puyo Puyo Tetris
  • Piattaforma: Nintendo Switch, PlayStation 4
  • Genere: Puzzle Game
  • Giocatori: 1-4
  • Software house: SEGA, Deep Silver
  • Sviluppatore: Sonic Team
  • Lingua: Inglese (testi e doppiaggio)
  • Data di uscita: 28 aprile 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: inclusi nel gioco base
  • Note: originariamente uscito in Giappone su PS3, 3DS, Wii U e PS Vita

Russian Kamikaze

Un titolo come Tetris non ha certo bisogno di presentazioni: è una figura iconica nel panorama videoludico, qualcosa che pure i sassi farebbero bene a conoscere per non fare brutta figura con amici e conoscenti, un videogioco di origini russe che è entrato a far parte della cultura popolare spingendo in maniera vertiginosa le vendite dello storico Game Boy.

Puyo Puyo, d’altro canto, è un rompicapo giapponese decisamente più giovane: le sue origini risalgono ai primi anni ’90, sviluppato dall’allora Compile e poi passato nelle generose mani di SEGA (detta così suona malissimo) e del Sonic Team, che tuttora ne sviluppa nuovi capitoli. Puyo Puyo Tetris, il titolo che in queste settimane ha contribuito a consumare prematuramente il mio Nintendo Switch, era proprio sul punto di nascere come ennesimo capitolo numerato della serie, ma per scelte legate alla celebrazione dei primi vent’anni del franchise, ha finito con l’essere posticipato e divenire il gioco che adesso possiamo trovare nei negozi. Ha visto la luce in Giappone su PlayStation 3, PlayStation Vita, Nintendo 3DS e Wii U nel 2014, per poi approdare su PlayStation 4 e Xbox One un annetto dopo e, infine, in Europa sulla medesima PS4 e sulla nuova console della casa di Kyoto. Quest’ultima, secondo il mio parere, è l’ospite perfetto per un titolo di questo stampo, permettendoci di giocarlo sia in mobilità senza alcun tipo di problema, sia a casa, seduti comodamente sul divano assieme a tre amici o alla propria dolce metà.

My strength is much greater than yours

Piatto forte della fusione fra questi due puzzle game è la vasta scelta di modalità a nostra disposizione. Avviando il gioco potremo bellamente decidere di ignorare la scelta di entrare nel menu principale e utilizzare una delle shortcut che ci permettono di far partire, rispettivamente: partite veloci di Tetris, di Puyo Puyo, oppure della modalità Fusion, che ci consente di giocarli contemporaneamente, mischiando tetramini e puyo con effetti inizialmente un po’ confusionari ma poi, con la pratica, decisamente interessanti. Se, tuttavia, ad un certo punto saremo costretti a scoprire cosa cela l’apposita voce “Main Menu”, scopriremo una serie di appaganti opzioni.

Partiamo proprio dal fondo, con una sezione Lessons che oserei ritenere quasi essenziale per tutti i giocatori che decideranno di imparare da zero a giocare fino a ritenersi soddisfatti delle proprie abilità e conoscenze: divisa in tre sezioni, ci consentirà di imparare basi e azioni avanzate per Puyo Puyo, Tetris e per la modalità Fusion. La componente multigiocatore ci mette di fronte alla possibilità di giocare in rete in partite libere o classificate con tutte le modalità single player (che vi descriverò fra poco), ma anche offline assieme ad altri giocatori (per un massimo di quattro) sulla medesima console o su macchine separate, nel caso di Switch. All’interno della modalità Solo Arcade troveremo ben sei tipologie di gioco diverse, affrontabili anche nel multigiocatore citato poc’anzi: il classico Versus, dove noi e il nostro avversario potremo decidere se utilizzare un tabellone di Tetris o uno di Puyo Puyo e darci battaglia cercando di “affogarci” l’un l’altro sotto una pila di pezzi, oppure la già citata modalità Fusion, la quale, mischia gelatine e blocchi dei due puzzle game. A queste si aggiungono Swap, la mia preferita, che consente di giocare due tabelloni contemporaneamente che si alterneranno allo scadere di un certo numero di secondi, nonché la Party, che aggiungerà alla mischia una serie di oggetti e power up in stile Bomberman, capaci di alterare l’esperienza di gioco e ribaltare le sorti di una partita. Chiudono il cerchio la modalità Challenge, che racchiude al suo interno sei diverse sfide divise per tipologia (tre di Tetris e tre di Puyo) e l’infernale modalità Big Bang che ancora adesso, dopo un bel numero di ore, faccio fatica a portare a termine quando si tratta di creare catene di Puyo prestabilite: dovremo battere il nostro avversario creando quante più chain nel minor tempo possibile, ma ciò non si rivelerà affatto facile.

Aprimi il PC, formattami l’hard disk…?

Harasho!

Ho lasciato volutamente per ultima la modalità Adventure, che merita una spiegazione a sé, oltre che una serie di critiche che sembrano, paradossalmente, quelle che solitamente muovo in direzione di prolissi JRPG di fascia bassa, più che di puzzle game. Perché? Un’assurda e sconclusionata trama lega le sfide che SEGA ci piazza davanti per farci conoscere il variopinto cast di personaggi, e che vedono i protagonisti dei vari titoli di Puyo Puyo faccia a faccia con dei veri e propri alieni provenienti dall’universo Tetris. Le sezioni di dialogo che legano le sfide (dal numero decisamente alto, non c’è che dire) potranno, inizialmente, sembrarvi un divertente diversivo alle solite partite, ma ben presto diverranno noiose da seguire e decisamente irritanti per via dell’unico doppiaggio a nostra disposizione, quello americano, su cui spenderò le dovute parole più avanti. Nel corso dell’Avventura faremo la conoscenza di ciascuno dei personaggi selezionabili all’interno del gioco, ripartiti nelle due fazioni di appartenenza, che di volta in volta troveranno un pretesto per sfidarsi e imparare a giocare alla specialità del proprio avversario. Le sfide saranno per la maggior parte di livello crescente; tuttavia, in più di un’occasione, mi è capitato di trovarmi davanti a ostacoli apparentemente insormontabili per me che non avevo mai messo quattro puyo in fila e che immagino fossero un gioco da ragazzi per i gamer del Sol Levante. Fortunatamente, dopo una serie di fallimenti in successione, il gioco ci consentirà di saltare lo stage problematico per passare al successivo; questa pratica non favorisce di certo l’apprendimento maniacale di tutte le complesse meccaniche messe a disposizione del gioco, ma di certo non scoraggia tutti quelli che giocherebbero a Puyo Puyo Tetris solo per rilassarsi fra un JRPG e un soulslike.

Mochi & Korobeiniki

La prima volta che ho provato Puyo Puyo Tetris è stato il giorno dopo l’acquisto del mio Nintendo Switch, se non ricordo male. Sul Nintendo eShop giapponese era presente una demo del titolo, che non ho potuto fare a meno di scaricare subito e con la quale mi sono divertito genuinamente, tanto da spingermi a decidere di occuparmi della recensione del titolo una volta giunto dalle nostre parti. Tuttavia, messe la mani sull’edizione europea di questa fatica del Sonic Team non ho potuto fare a meno di inorridire per un fattore apparentemente semplice, ma per me fondamentale: l’edizione occidentale di Puyo Puyo Tetris conta unicamente di un blando, ridondante e irritante doppiaggio americano, del tutto fuori luogo rispetto a quello giapponese che mi aveva stregato nella demo. Ciò non ha fatto altro che spingermi a disattivare l’audio della console in favore di una più motivante playlist sul mio Spotify.

Ad aggravare ulteriormente la situazione, ma questo probabilmente è un altro punto strettamente personale, la struttura grafica stessa del gioco. Uno splendido 2D in alta definizione come non se ne vedono spesso, certo, ma colorato. Talmente tanto da riuscire a farmi lacrimare come nemmeno “Io e Marley” quando l’ho visto al cinema e che costringe a riposare gli occhi praticamente dopo ogni stage. Questo fattore, tuttavia, non influisce assolutamente sul giudizio riservato alla parte tecnica del gioco, che si attesta su ottimi livelli e pecca unicamente dal punto di vista sonoro per via del già citato, pessimo doppiaggio.

A chi consigliamo Puyo Puyo Tetris?

Il titolo del Sonic Team sarà, con ogni probabilità, uno dei migliori puzzle game su Nintendo Switch e PlayStation 4 per molto tempo ancora. Tetris è un titolo intramontabile e le nuove meccaniche lo rinnovano per renderlo appetibile a vecchi e nuovi giocatori; Puyo Puyo, come già ribadito nel corso della recensione, non ha mai realmente attecchito nel nostro paese, ragion per cui gli utenti potrebbero reagire in due modi alla fusione dei due: giocare solamente a Tetris e bestemmiare ogni qual volta gli venga richiesto obbligatoriamente di accoppiare le gelatine, oppure sforzarsi di imparare e farsi piacere anche questa tipologia di puzzle. In ogni caso, la mole di contenuti offerti vale decisamente la spesa, specialmente contando il fatto di poterselo portare in giro grazie alla console ibrida di Nintendo.

  • Ricco di contenuti e di modalità variegate
  • Comprende una guida piuttosto esaustiva
  • Piuttosto longevo, se apprezzate il genere
  • Tetris crea assoluta dipendenza…

  • …Ma Puyo Puyo può non piacere a tutti
  • Il doppiaggio americano (l’unico disponibile) è irritante, inascoltabile
  • Gli interminabili dialoghi della modalità Adventure
Puyo Puyo Tetris
3.8

Io non sono né Puyo Puyo né Tetris, ma soltanto colui che ti sorprenderà

Sapete? Ci ho messo davvero troppo tempo a scrivere questa recensione. Ho iniziato a giocare a Puyo Puyo Tetris poco prima dell’uscita ufficiale, ma tra una partita e l’altra sono stato costretto a occuparmi di giocare e recensire altri titoli e per questo motivo ho finito per rimandare e rimandare ancora. Tuttavia, a distanza di quasi due mesi mi ritrovo a pensare, a mente fredda, di quanto mi stessi effettivamente divertendo con questo puzzle game. Quanta voglia ho ancora di mettermi a giocare? Riprenderei in mano volentieri il gioco dopo tutto questo tempo per farmi una partita? La risposta è sì, ma forse mi getterei unicamente sulla parte Tetris, ignorando quasi del tutto Puyo Puyo. Ma mi rendo conto che si tratta di qualcosa di completamente soggettivo, anche perché, giocandoci insieme a BaSS, mi rendo conto di quanto a lui interessi più imparare a padroneggiare un gioco “nuovo” piuttosto che fossilizzarsi su Tetris, per quanto ne sia legato. Anche a distanza di tempo, Puyo Puyo Tetris è capace di divertire chi ama giocare da solo, chi ama giocare con un amico e chi invece preferisce dedicarsi alle partite online. La variegata rosa di modalità a disposizione, inoltre, riesce ad allontanare il più possibile dalla noia anche chi si nutre di pane e puzzle game. A quando un ménage à trois con Puzzle Bobble?

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.