Vroom in the night sky – Recensione

Con Vroom in the night Sky ci caleremo nei panni della majokko Luna alla guida di una motocicletta volante. Il nostro scopo? Raccogliere stelle e... divertirci! Forse.

Vroom in the night sky - Recensione

Vroom in the night sky - RecensioneIn questo mondo esistono innumerevoli cieli notturni costellati di stelle. Il lavoro di una Ragazza Magica è quello di collezionare la polvere di stelle sparpagliata al loro interno. Nei panni della Magical Girl chiamata Luna, quindi, dovremo girovagare a bordo di una rombante motocicletta magica, volare nei cieli notturni di tutto il pianeta e collezionare polvere di stelle e “Keystar” fino a che il Magical Gate non sarà attivo e pronto per essere attraversato.

Siete cresciuti a pane, Magica DoReMi, Creamy e compagnia bella? Il vostro sogno nel cassetto è sempre stato quello di diventare una mahō shōjo, nonostante la barba e la gambe dalla vegetazione più folta della Selva di Fasano? Non temete. Oltre all’ottimo gioco in scatola Witch & Bitch da poco lanciato da Immanuel Casto, ad accorrere in vostro soccorso ci pensa il team indipendente di POISOFT, un piccolo gruppo di sviluppatori giapponesi che hanno preso la coraggiosa decisione di essere tra i primi a portare le proprie creazioni sul neonato Nintendo Switch. Tuttavia, Vroom in the night sky, come il nome stesso potrebbe suggerirvi, non è il gioco che potremmo aspettarci, nonostante le premesse e il setting scelto dai developer. Riuscirà a convincere, ma soprattutto a non farci pentire di aver speso quella manciata di euro per averlo aggiunto alla lista dei titoli in download digitale? Scopriamolo assieme.

  • Titolo: Vroom in the night sky
  • Piattaforma: Nintendo Switch
  • Genere: Azione, Corse
  • Giocatori: 1
  • Software house: POISOFT
  • Sviluppatore: POISOFT
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 3 marzo 2017
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: non presenti
  • Note: uno dei titoli digitali disponibili al lancio di Switch

POISOFT stessa definisce Vroom in the night sky come un “Magical Bike Action Game”, inventando (come spesso ai giapponesi piace fare) un nuovo genere videoludico che prende in prestito elementi da generi ben più noti: in Vroom troveremo un po’ di Pilotwings, un po’ di Tony Hawk’s Pro Skater e un pizzico di Touhou Project, se proprio vogliamo stare larghi. Il problema è che, purtroppo, ciò non basta a renderlo un gioco quanto meno godibile, se non per i primi cinque minuti dopo il primo avvio.

Cosa troveremo all’interno di Vroom in the night sky? Una majokko di nome Luna, una motocicletta volante, oggetti da raccogliere e dialoghi senza senso con l’immancabile animaletto da compagnia che ogni streghetta non dovrebbe farsi mancare. Una volta scelto il livello, selezionato il veicolo (o forse sarebbe meglio definirlo velivolo?) con il quale operare, non dovremo far altro che spingere sull’acceleratore e divertirci un po’ a scorrazzare in giro per i cieli notturni messi a disposizione del gioco.

Vrooom Vrooom Scooteroni

Lo scopo delle missioni a nostra disposizione è quello di attraversare tutte le Keystar presenti, per attivare e attraversare poi il Magical Gate. Detto così può sembrare estremamente semplice… e in effetti lo è. A rendere leggermente più movimentate le cose, la presenza di polvere di stelle sotto forma di oggetti collezionabili e di una majokko rivale, che tenterà di sottrarcela. Per contrastarla, tramite il tasto Y del Joy-Con destro potremo sparare dei proiettili magici a ricerca automatica, che ci serviranno anche a raccogliere Keystar e polvere succitati senza doverli necessariamente attraversare. Se con i tasti A e B potremo accelerare e frenare, col tasto X potremo effettuare uno scatto, e combinando i vari pulsanti assieme alla leva direzionale potremo eseguire una serie di acrobazie e azioni speciali, che andranno ulteriormente a incrementare il totale di polvere di stelle ottenuta. Tuttavia, ciò che faremo sul campo consumerà il nostro carburante e, se non vorremo rimanere letteralmente a terra senza la possibilità di alzarci nuovamente in volo, dovremo stare attenti a non allontanarci troppo dal punto di rifornimento quando l’indicatore sarà vicino allo zero.

Duri un minuto come con McGregor

Inutile girarci attorno, le avventure di Luna non vi terranno compagnia per troppo tempo. Il gioco, nonostante un primo e corposo aggiornamento che ne ha incrementato le funzioni, è davvero corto, se non per un piccolo particolare. Degli otto stage programmati da POISOFT, solo i primi sei potranno essere affrontati senza problemi di sorta: per sbloccare gli altri due, come confermatomi dai developer stessi, dovremo spendere la nostra polvere di stelle, come se fosse una vera e propria valuta, nell’apposito negozio di motociclette. Oltre a collezionare veicoli sempre più performanti, acquistandone uno da 600 cc potremo sbloccare il settimo stage mentre, acquistandone uno di potenza 1000, potremo accedere all’ottavo e ultimo cielo notturno. Il problema è che per poterceli accaparrare dovremo guadagnare tanta, ma davvero tanta polvere di stelle. Ciò significa ripetere fino allo sfinimento i livelli già risolti, facendo quante più acrobazie possibili e raccogliendo tutto ciò che è presente sul campo. Tuttavia, sono pronto a scommettere che la maggior parte di voi rinuncerebbe all’impresa nel giro di poche ore, perché vi assicuro che è davvero frustrante.

Sgaso sopra di te, rispetta i campioni

Voglio spezzare una lancia a favore dei nostri amici nipponici, nonostante i grossi difetti già evidenziati. Non molto tempo fa, Vroom in the night sky ha potuto godere di un primo, prezioso aggiornamento che ha migliorato vari aspetti nel gameplay, corretto molti bug e aggiunto al pacchetto una nuova modalità “Driving School”, tutorial che insegna a padroneggiare al meglio la moto e tutti i trick effettuabili, utile anche a guadagnare un’ulteriore somma di polvere di stelle utile ad avanzare nel gioco. Il piccolo team si sta impegnando davvero a migliorare strada facendo il proprio prodotto, dopo averlo lanciato (forse prematuramente, ma posso capirne il motivo) al day one della console. Ciò è mirato in parte a farsi perdonare da tutti coloro che hanno deciso di dargli fiducia e spendere quella decina di euro per un titolo praticamente sconosciuto e violentemente bistrattato dalla critica.

Non sono di strada, io sono la strada

Per quanto concerne il lato tecnico, ci troviamo di fronte a un titolo realizzato da un gruppo davvero ristretto di persone, con una grafica poligonale non eccessivamente esaltante e una serie di motivetti musicali orecchiabili, ma non memorabili. I modelli poligonali di maghette e motociclette sono piacevoli da vedere, così come gli effetti di luce e la praticamente totale assenza di cali di frame rate; tuttavia, il più grosso pugno nell’occhio è dato dallo stile con il quale è stato deciso di rappresentare gli scenari: per dargli un feel più da anime, sono praticamente piatti, realizzati con pochissimi poligoni, con un risultato piuttosto strano da vedere. Per quanto concerne menù e interfacce, nulla di cui lamentarmi; la localizzazione inglese, inizialmente pessima e motivo di scherno da parte di praticamente tutte le testate internazionali, è stata notevolmente migliorata con l’ultimo update.

A chi consigliamo Vroom in the night Sky?

Acquistarlo al day one della console aveva, in un certo modo, il suo senso, dato che i titoli messi a disposizione su Nintendo eShop non erano poi tantissimi. Tuttavia, giocarlo nel periodo di lancio significava anche doversi sorbire bug e problemi di sorta nati dall’aver immesso prematuramente il titolo sul mercato. Problemi che, fortunatamente, sono stati corretti con la patch rilasciata all’inizio di questo mese. Come gioco in sé, non aspettatevi nulla di particolarmente esaltante: forse, se venduto alla metà del prezzo, sarebbe stato decisamente più appetibile per la scarsa quantità di contenuti offerti. Dategli una possibilità solo se non sapete come spendere i soldi e volete supportare un team indipendente che magari, in futuro, potrebbe stupirci con lavori più elaborati.

  • Aggiornato con nuovi contenuti
  • Motivetti orecchiabili
  • Semplice e divertente…

  • …Ma solo per i primi minuti di gioco
  • Parecchio limitato
  • Sbloccare gli ultimi due stage è incredibilmente frustrante
Vroom in the night sky
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Non ho mai desiderato essere una ragazza magica

…E questo gioco non mi ha fatto cambiare idea. Mi piange davvero il cuore dover assegnare un voto così basso a un prodotto del genere. Vroom in the night sky avrebbe i presupposti per risultare un titolo appagante, pur trattandosi di un indie realizzato da un piccolissimo team di persone (sei, compresa la colonna sonora). Tuttavia, manca totalmente di un senso di sfida che spinga a ripetere livelli su livelli non solo per accumulare la valuta necessaria a sbloccare tutte le motociclette a disposizione e ad affrontare gli ultimi due stage. Persino la presenza di una majokko rivale passa totalmente inosservata nel corso delle nostre missioni e il fatto che ci siano così pochi scenari in cui fare praticamente sempre la stessa cosa non migliora di certo le cose. Da apprezzare l’utilizzo dell’HD Rumble, regolabile dalle opzioni, che fornisce una sensazione di realismo nella guida delle motociclette… a discapito della già esigua batteria dei Joy-Con. Mi auguro solamente che POISOFT sia in grado di ampiarlo ulteriormente come ha fatto con l’ultimo aggiornamento, facendosi perdonare da chi ha voluto dargli fiducia acquistandolo assieme alla console.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.