NieR: Automata – La nostra prova

NieR: Automata

La demo di NieR: Automata è finalmente disponibile sul PlayStation Store. Quali saranno state le nostre impressioni? Andiamo a scoprirlo insieme

Mancano ormai circa tre mesi prima della release ufficiale del titolo sviluppato da SQUARE ENIX in collaborazione con PlatinumGames, e il publisher giapponese ha deciso di rilasciare tramite il PlayStation Store un breve antipasto del secondo capitolo della saga di NieR, ossia NieR: Automata. Dopo aver completato in maniera ottimale la demo, sono qui per discutere con voi delle varie cose che ho potuto provare con pad alla mano, un semplice assaggino da parte degli sviluppatori in attesa del lancio ufficiale su PlayStation 4 e PC, previsto per il prossimo 10 marzo. Prima di iniziare, ci tengo a comunicarci che la demo del titolo è stata testata su PlayStation 4 classica e non sul modello Pro, ultima versione della console di casa Sony. Detto questo, accomodiamoci e iniziamo a immergerci in quel che è il nuovo universo di NieR.

No Platinum, no party

Personalmente immaginavo già che NieR: Automata potesse essere una vera e propria sorpresa, sin dall’annuncio nel quale SQUARE ENIX ha comunicato di aver deciso di affidare, come dicevo poc’anzi, lo sviluppo a PlatinumGames, software house che da anni ormai rappresenta il punto di riferimento per gli amanti del genere prettamente action-stylish e caciarone. Yoko Taro, il director della serie, è riuscito a tirar fuori (dalla maschera da Luna che porta sul capo) tutto ciò che ci si poteva aspettare da un soggetto così.

Non solo SQUARE gli ha permesso di sviluppare un secondo capitolo spin-off di una saga di maggior rilievo, ma anche di collaborare con Platinum in un videogioco che si allontana parecchio da quel che rappresentano Bayonetta e METAL GEAR RISING: Revengeance. I due titoli citati poc’anzi non sono stati scelti a caso, ma voluti perché entrambi mi sono venuti in mente più volte nel corso della mia partita.

Cos’hanno in comunque questi due videogiochi giapponesi con NieR: Automata? Il primo di essi ha come protagonista un personaggio di sesso femminile (Bayonetta) dal carattere forte, con vestiti provocanti e modi di fare piuttosto bruschi. Con il gioco di Raiden invece condivide con atmosfere futuristiche e cupe oltre al fatto che, anche in Automata, ci ritroveremo a dover fronteggiare nemici robotizzati.

Nonostante l’ultima produzione partorita dal colosso nipponico porti il nome dell’Action RPG del 2010 (anch’esso spin-off della serie Drakengard) mi è sembrato più un progetto che esaltasse il nome di “PlatinumGames” da ogni poligono.

Quando 2B incontra Cereza e Raiden

La protagonista indiscussa, il personaggio controllato da noi giocatori, prende il nome di YoRHa No. 2 Model B, ma per noi, che siamo suoi amici, risponde tranquillamente al nome di 2B. Essa sarà accompagnata durante la sessione di gioco da un piccolo drone che è capace di analizzare il territorio in cui ci troviamo e indicarci la destinazione da prendere e da 9S, un secondo androide, ma di sesso maschile.

Nella demo provata, saremo chiamati a penetrare in una fabbrica e ci toccherà affrontare una miriade di nemici di varie taglie: si parte da quelli più piccoli fino ai classici boss giganteschi, grossi quanto due palazzi messi assieme, in pieno stile Kamiya e PlatinumGames.

2B sarà armata di due enormi armi contundenti, fra cui rientra un’appariscente katana robotica, mentre piccolo droide potrà utilizzare la sua mitraglietta o scaricare un potentissimo raggio laser capace di distruggere con un solo colpo i nemici che si pareranno davanti ai nostri occhi. In NieR: Automata il tempismo è importante, così come la maestria nel riuscire a concatenare le varie combo per poterci aiutare a proseguire facendoci livellare in maniera più veloce, ottenendo ogni oggetto possibile dalle tasche degli avversari. La nostra protagonista dovrà essere abile anche in difesa, non solo in attacco. Dalla sua parte sarà possibile utilizzare una parata che si trasformerà, una volta andata a segno, in una mossa evasiva. Inoltre, in caso di aiuto, potrà evitare colpi anche sfruttando il salto e la schivata. La fase di test di presenta con lunghi livelli piuttosto lineari, con un’alternarsi di corridoi e aree più ampie. La cosa che rende il tutto così magistralmente degno di nota è il gioco di prospettive che alterna momenti a telecamera libera con alcuni dove il personaggio si muove in sezioni in 2D, mentre altri nei quali l’azione viene ripresa dall’alto.

L’Action RPG definitivo?

Giudicando da questo assaggio, NieR: Automata mi è piaciuto davvero molto e sono rimasto ancora più esaltato dopo aver constatato la presenza di consolidate meccaniche action costruite negli anni sulle spalle di sviluppatori del calibro di PlatinumGames che, in questo campo, sono dei maestri con la “M” maiuscola. In aggiunta a tutti questi bellissimi aspetti presi in esame, possiamo menzionare elementi da gioco di ruolo che ci porteranno a modificare l’equipaggiamento di 2B, migliorare le sue abilità e molto altro. Parlando in termini tecnici, NieR: Automata non si discosta dai classici canoni delle produzioni Platinum, con un ottimo character design, un eccellente comparto di animazioni e una colonna sonora da urlo.

Se siamo davanti a una delle sorprese di inizio 2017? Assolutamente sì, le premesse ci sono tutte. Con Yoko Taro in cabina di regia e PlatinumGames sono piuttosto convinto che il genere Action RPG possa toccare il cielo con un dito, raggiungendo vette mai sfiorate prima.

Videogiocatore incallito da sempre e da anni critico del settore. Ama il Giappone e tutto ciò che lo circonda.