Eiji Aonuma parla di Zelda: Breath of the Wild

The Legend of Zelda: Breath of the Wild

Eiji Aonuma, produttore di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, è stato intervistato da Vice in merito al gioco in uscita su Nintendo Switch e Wii U il prossimo 3 marzo.

Il produttore ha svelato diversi retroscena sullo sviluppo del titolo, come ad esempio il ruolo che ha avuto il feedback dei fan e il doppiaggio, ma si è lasciato andare anche a curiosità come ad esempio il collocamento del gioco nella timeline della saga.

The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Intervista ad Eiji Aonuma

Sul feedback dei fan.

Teniamo conto tantissimo del feedback dei giocatori e delle loro opinioni dopo il rilascio di ogni capitolo di The Legend of Zelda. Vogliamo sempre sapere cosa gli è piaciuto del gioco e quale è stata la loro esperienza. Ovviamente teniamo conto anche delle reazioni dei fan all’annuncio di nuovi titoli della saga, ad esempio quando rilasciamo nuovi trailer e informazioni. Tutte le opinioni che mi trasmettono qualcosa vengono prese in considerazione durante la fase di creazione dei giochi.

Però c’è da dire che le opinioni sono talmente tante che se dovessimo prenderle in considerazione tutte, beh non so che piega prenderebbe il gioco. Quindi continuiamo comunque a seguire la nostra visione di come sarà il gioco, cercando di mantenere la nostra strada.

Sulle speculazioni di un possibile Link al femminile.

Credo che questo rumor sia nato circa tre anni fa, durante l’E3 2014 quando il gioco era ancora nelle primissime fasi di sviluppo. Ho detto una cosa che forse non avrei dovuto dire, era una frase tipo “Beh, non ho mai detto che Link debba essere necessariamente uomo” e da li sono partite le speculazioni. Sicuramente mi ha fatto capire che devo stare molto attento a quello che dico, perché ogni frase può essere fraintesa e diventare fonte di rumor e discussioni.

Inoltre abbiamo già creato dei titoli dove si possono usare diversi personaggi femminili, come ad esempio Hyrule Warriors. Quindi sì, è possibile che in futuro prenderemo delle decisioni differenti e stravolgeremo quello che vi aspettate dai personaggi di The Legend of Zelda.

Sulla quantità di dungeon in Breath of the Wild.

All’inizio dello sviluppo ci siamo chiesti se fosse il caso o meno di inserire dei dungeon più vasti e labirintici, tipici della serie. Abbiamo deciso di creare i piccoli santuari per bilanciare con l’estremamente vasto mondo che potremo esplorare. Questo ci ha permesso di creare tantissimi mini dungeon, molto più piccoli di quelli degli altri capitoli della saga, sparsi per il mondo di gioco in modo da spezzare la vastità delle ambientazioni esterne. Questo non vuol dire che nel gioco non troveremo dei dungeon più vasti e classici per la serie.

Questa scelta è stata presa durante le fasi di sviluppo, non è dovuta al fatto che abbiamo iniziato a sviluppare il gioco su Nintendo Switch. Insomma è una scelta puramente dal punto di vista del design.

Sul doppiaggio.

Credo che, nei videogiochi, quando i personaggi parlano ed hanno una voce definita si può creare una connessione più profonda con loro. Aiuta a capire meglio chi è il personaggio e i motivi delle loro azioni, oltre che le loro emozioni. Ovviamente anche in passato abbiamo pensato di ricorrere al doppiaggio dei personaggi, ma non siamo mai riusciti a farlo. Questa volta invece ci siamo riusciti ed è merito di un particolare sistema che abbiamo utilizzato nel gioco. Però non posso dirvi adesso di cosa si tratta, quando giocherete a Zelda: Breath of the Wild capirete voi stessi.

Su quanto sia cupo il gioco.

Nel trailer abbiamo voluto creare qualcosa di drammatico e ricco di pathos, grazie anche all’utilizzo della musica. Ma credo che i toni del gioco in generale non siano sempre così cupi. Similmente ad Ocarina of Time anche qui ci saranno delle parti allegre e divertenti, delle parti emozionanti e delle parti cupe e tristi. Ma sicuramente non è più cupo degli altri titoli della saga.

Sul collocamento temporale di Zelda: Breath of the Wild.

Non posso dirlo, anche perché potrebbe collocarsi tranquillamente in diversi punti della timeline. Ovviamente giocandolo riuscirete a capire in quale epoca si svolge. Come avete potuto vedere nel trailer una donna dice la frase “La storia della famiglia reale di Hyrule è anche la storia della calamità Ganon“. E come ben sapete la linea temporale di Zelda fino ad ora è un costante attacco da parte di Ganon. Non voglio dire altro perché mi piacerebbe che i giocatori riuscissero a capirlo da soli giocando questo capitolo.

Sul portare il gioco su Nintendo Switch.

L’aspetto cross-platform è diventato realtà a partire dalla scorsa primavera, quando abbiamo deciso di sviluppare anche su Switch. È stato abbastanza difficile per il team, e io stesso ho dovuto pensare a come adattare il gioco e quali cambi apportare prima ancora di proporre questa possibilità al team di sviluppo, anche per fare in modo che il lavoro non fosse troppo pesante per loro. Alla fine però il processo di sviluppo cross-platform si è rivelato più facile del previsto ed è andato tutto liscio.

I cambi e le alterazioni sono stati concepiti in modo da rendere l’esperienza di gioco identica sia su Switch che su Wii U. Posso dire con sicurezza che i due giochi sono uguali e non manca nulla nella versione per Wii U, l’unica differenza tangibile è che i caricamenti sono ovviamente più brevi nella versione Switch. Sono sicuro che chi giocherà sulla nuova piattaforma sarà contentissimo di questo, specie giocando in modalità portatile.

Fonte: Nintendo via Nintendo Everything

Raro esemplare di panda sardo cresciuto a bambù e JRPG. Soffre di sindrome di Stoccolma nei confronti di SQUARE ENIX, ed è disposto a privarsi del sonno pur di spulciare all’inverosimile ogni titolo gli capiti fra le mani.