Yu-Gi-Oh! Saikyou Card Battle – Schiero la recensione in posizione di difesa!

Yu-Gi-Oh! Saikyou Card Battle

Quasi una settimana fa, 6 luglio, KONAMI ha reso disponibile sul Nintendo eShop nipponico di 3DS il nuovo titolo dedicato a uno dei più famosi trading card game di sempre, Yu-Gi-Oh! Saikyou Card Battle. A differenza dei suoi predecessori, il gioco mette piede sui loschi lidi del free-to-play, rendendosi disponibile praticamente a chiunque sia in grado di entrare nell’eShop nipponico ma, allo stesso tempo, cercando di offrire contenuti che invoglino gli utenti a sborsarci soldi.

Pesca la tua carta Sakura

La sua realizzazione ricorda in parte la serie Tag Force, dove sebbene non ci venga offerta la possibilità di scegliere un partner e affrontare duelli 2 vs 2, ci ritroveremo a controllare il nostro personaggio principale e originale, e tutto quello che dovremo fare sarà muoverci nello scenario e andare in cerca di duellanti da sconfiggere, o competere nella Legend Challenge per acquisire punti e scalare la “classifica”, che pian piano ci permetterà di affrontare avversari sempre più forti. Il  nostro protagonista però non sarà il solo a esser stato appositamente creato per il titolo; oltre ai duellanti NPC random, nel corso del gioco ci imbatteremo anche alcuni rivali decisamente più curati rispetto agli altri, anch’essi originali, che andranno ad affiancarsi ai volti noti apparsi nelle varie serie televisive, che man mano ci si pareranno davanti durante la nostra scalata verso il successo.

A differenza della maggior parte dei titoli dedicati alla serie, questa versione free-to-play del popolare gioco di carte si presenta però agli utenti in modo fin troppo limitato; se di norma i duelli si svolgono in un tappeto classico, Saikyou Card Battle riduce le zone di posizionamento mostri e magie/trappole, offrendo solo tre spazi a testa invece che i canonici cinque, fa scendere i Life Point di partenza a 4000 (proprio come nell’anime) ed è stata completamente eliminata la Main Phase 2, rendendo così i duelli molto più veloci rispetto alla versione classica del gioco. Visivamente diversa è anche la schermata di selezione delle varie fasi, non proprio intuitiva ma discretamente introdotta in modo esaustivo durante il tutorial iniziale tenuto dalla simpatica Guida-san.

Al termine di ciascun duello, sia che ne usciremo vincitori o sconfitti, riceveremo alcune nuove carte e speciali DP, valuta di gioco che può essere scambiata con appositi pacchetti di carte anonimi all’interno dello store. Oltre ai DP, lo store di gioco accetterà anche appositi ticket bronzo/argento/oro, che riceveremo come log-in bonus ogni certo lasso di tempo, ma sfortunatamente non faranno altro che portarci a una delle pseudo-delusioni del titolo.

Era possibile aspettarselo, dal momento che si tratta di un free-to-play dove la compagnia deve comunque spingerti in qualche modo ad acquistare contenuti con soldi veri, e già la forma anonima delle bustine può far storcere un po’ il naso, ma fatto sta che, una volta acquistati, indipendentemente con DP o ticket ricevuti, troveremo al suo interno solo una carta. Sì insomma… o ti va bene quella, o ti va bene quella.

Free-to-Pay

Ed eccoci arrivati al momento clue: cosa c’è da pagare nel gioco?

Per continuare la nostra avventura all’interno del titolo, a differenza di molti altri esponenti del genere, non ci sarà da consumare alcunché, né apposite barre di energia né punti specifici a cui molti free-to-play ci hanno abituato, e quindi possiamo dilettarci nelle innumerevoli sfide per quanto ci pare e piace.

Ci sarà da sborsare soldi reali, per l’esattezza 300 yen a testa (poco più di 2,50 €) per accaparrarsi uno dei deck contenenti carte più rare e forti, fattore che può interessare maggiormente tutti coloro che hanno intenzione di collezionare tutto il materiale offerto dal gioco, ma che non tangerà minimamente a tutti coloro che ci si avvicinano per diletto, dal momento che basterà mettere su un buon mazzo con le carte ricevute in-game per continuare a giocare senza problemi sia in singolo che in multiplayer.

Passando al lato tecnico, per quanto concerne la grafica, il gioco mi ha piacevolmente sorpreso, in quanto riesce ad offrire un qualcosa di apprezzabile alla console che lo ospita. Le fasi esplorative sono ben curate, anche se limitate, mentre le parti giocate sono quelle che mi hanno colpito di più; le animazioni, gli attacchi e quant’altro dei mostri che metteremo sul terreno, che ci verranno costantemente mostrati sullo schermo superiore della console, riescono a mio avviso ad essere addirittura più accattivanti ed enfatizzanti della semplice “toccata e fuga” vista in Legacy of the Duelist. Anche dal lato sonoro è riuscito a catturarmi discretamente, offrendo non solo brani diversi a seconda delle fasi del giorno in-game, decisamente apprezzabili, ma anche delle battle theme davvero accattivanti. Tanto di cappello anche per l’ottimo lavoro effettuato nel doppiaggio completo delle battaglie, dove sebbene durante le fasi esplorative fungerà tutto quasi esclusivamente via finestre di testo, durante le sfide i personaggi avranno voce propria, rendendo il tutto ancora più coinvolgente.

Destiny Draw

Come poter esprimere al meglio un giudizio su questo gioco? Ecco, trovato!

yu-gi-oh-saikyou-card-battle-recensione-screenshot-12Come recita un vecchio proverbio giapponese, “I free-to-play so’ boni tutti, perché soggratis” e Yu-Gi-Oh! Saikyou Card Battle non fa eccezione. Probabilmente questo nuovo titolo per Nintendo 3DS dedicato al famosissimo trading card game di casa KONAMI può essere uno dei pochi giochi fruibili gratuitamente che risulta divertente anche in multiplayer, senza necessariamente sfociare in uno dei consueti “pay to win” dove, con l’aiuto di soldi reali, anche i novellini riescono a fare un considerevole mazzo ai più esperti. Tutto sommato, Saikyou Card Battle, a livello di approccio al giocatore, si pone decisamente in un modo più amichevole rispetto agli ultimi titoli proposti a pagamento, vedi il già citato Legacy of the Duelist dove, nonostante avessi già pagato per il gioco al cui interno sarebbero stati presenti tutti gli archi narrativi delle varie serie animate, per avere un esperienza completa bisognava comunque acquistare con soldi reali alcuni DLC per giocare a praticamente tutta la saga di Arc-V. Tutto sommato, Saikyou è un passatempo divertente e ben realizzato, nonché uno dei pochi titoli gratuiti che non ti rompono le balle dopo già un paio d’ore.

Sfortunatamente però il tutto si limita ai soli giocatori in possesso di una console in grado di accedere all’eShop nipponico e di una buona conoscenza della lingua giapponese; gli effetti delle carte mostro, magie e trappole, così come alcuni requisiti delle sfide offerte da alcuni NPC, necessiteranno di entrare nella nostra testa nel modo più chiaro possibile. Ed è per questo motivo per cui si, mi sento di consigliarvelo se amate la serie e il gioco di carte, ma quasi esclusivamente nell’eventualità che questo giunga prima o poi anche nel nostro store.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.