River City: Tokyo Rumble – Recensione

Natsume riporta in occidente la saga di Kunio-kun con l'ignorantissimo River City: Tokyo Rumble

River City: Tokyo Rumble - Recensione

River City: Tokyo Rumble - RecensioneKunio è il banchō più forte di tutta Tokyo. Tutti quanti in città sanno della sua forza e, combattendo per la Nekketsu High School tra un cazzotto e l’altro sono nate anche numerose amicizie e si è guadagnato un notevole rispetto da molte persone, come ad esempio Riki Samejimabanchō dell’Hanazono High School oppure Shinji, leader di una gang di motociclisti chiamata Yokohama Funky. La pace ora, tranne per qualche innocua scazzottata, regna su Tokyo, ma le ombre di una nuova terribile gang, la “Lion Alliance” che vanta tra le proprie fila alcuni formidabili lottatori, sono pronte a calare su tutta la metropoli. Riuscirà Kunio, a forza di pugni, a riprendersi la sua città? Chi è che manovra realmente la Lion Alliance?

River City: Tokyo Rumble è la versione occidentale di Nekketsu Kouha Kunio-Kun SP: Rantou Kyousoukyoku uno dei tanti titoli della serie di Kunio-kun che, finalmente, sbarca dalle nostre parti. Come la serie principale si tratta di un picchiaduro a scorrimento con elementi RPG utili ad aumentare la longevità, tasto dolente di questo genere di giochi, e incrementare il divertimento. Arriva dalle nostre parti purtroppo solamente in forma digitale, a differenza della versione americana disponibile anche in formato fisico, con un bel bonus che farebbe la felicità di tutti i fan della saga. Ho giocato a vari titoli della famiglia di Kunio-kun e posso vantare tantissime ore passate su Street Gangs per NES, versione occidentale di  Downtown Nekketsu Monogatari della quale ricordo ancora a memoria le password, a più di venti anni di distanza. Aspettavo con ansia l’arrivo in Europa di gioco e vi invito a leggere le mie impressioni su un titolo davvero da non sottovalutare.

  • Titolo: River City: Tokyo Rumble
  • Piattaforma: Nintendo 3DS
  • Genere: Beat’em Up
  • Giocatori: 1
  • Software house: Natsume
  • Sviluppatore: ARC SYSTEM WORKS
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 29 settembre 2016
  • Disponibilità: digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: disponibile una limited edition per l’America con il portachiavi di Kunio

Un ribelle improvvisato

I comandi del gioco di ARC SYSTEM WORKS sono piuttosto semplici ma ben curati: con i tasti A e B del nostro Nintendo 3DS potremo sferrare calci e pugni e, premendo i tasti di attacco al momento giusto potremo parare gli attacchi, mentre i tasti superiori serviranno rispettivamente a saltare e dare istruzioni ai nostri compagni. Con i tasti L e R, inoltre, potremo modificare il tipo di visuale per adattarla alle nostre esigenze. Una volta in giro per le strade di Tokyo, divisa in quartieri, dovremo fare a botte con personaggi di vario tipo, il più delle volte provenienti da altre scuole o affiliati alla Lion Alliance. Posso subito dire che le collisioni con i nemici sono molto migliorate rispetto ai giochi passati della serie e, durante le risse, sarà un piacere concatenare combo distruttive o servirci dei numerosi oggetti presenti negli ambienti di gioco per aumentare l’ignoranza delle stesse risse. Potremo infatti utilizzare oggetti di vario genere come palloni, sassi, mazze da baseball, cassette della frutta o addirittura biciclette contro il nemico, che a sua volta potrà venir lanciato in aria oppure utilizzato come arma contundente contro i suoi compagni. Una volta sconfitti, gli avversari faranno cadere delle monete, utili per fare acquisti nei numerosi negozi presenti tra le vie di Tokyo, oppure delle toppe, che potranno essere vendute nei negozi e avranno un valore più o meno alto a seconda della rarità, oppure alcuni oggetti, di norma curativi. La grafica è ben curata e colorata, sarà un piacere immergersi in una Tokyo di fine anni ’90 anche per chi, di norma, non apprezza la grafica super deformed e pixellosa.

“Scendi alla prossima.”  “Ma certo!”

Per spostarci all’interno di Tokyo, oltre alle nostre prestanti e pixellose gambine, potremo usare il treno che ci porterà a Shinjuku, Ueno e tanti altri quartieri. Oltre alle risse potremo spendere le monete guadagnate nei negozi: quelli che vendono cibo ci garantiranno dei pasti che serviranno a ripristinare la vita, i negozi di libri invece ci permetteranno di acquistare le tecniche che ci garantiranno tantissime nuove mosse letali da utilizzare nelle risse. Sono presenti anche i negozi dove poter acquistare l’equipaggiamento e uno dedicato alle quest. Infatti, per poter avere denaro, tecniche e oggetti extra potremo soddisfare le richieste del tabellone delle richieste. Le quest sono molto varie; si passerà dal trovare un cane in giro per la mappa o dal pestare alcuni delinquenti sui quali pende una taglia, oppure ancora trovare l’ubicazione dei negozi segreti, ovvero luoghi nascosti dove sarà possibile acquistare tecniche e oggetti unici. Durante i nostri spostamenti dovremo fare attenzione a parlare e non solo a fare a pugni: un cazzotto assestato per sbaglio a un signore vestito in maniera elegante potrà infatti rivoltarci contro un’intera gang di Yakuza dai quali dovremo fuggire a gambe levate, e lo stesso vale per quanto riguarda le mazzate rifilate ai poliziotti. Insomma, la vita da banchō sarà tutt’altro che monotona.

Non ti ricordi di me? Certo che non puoi, visto che ti ho messo a terra con un calcio alla schiena!

Downtown Nekketsu era un titolo di punta della Technos Japan Corporation che ha portato, oltre alla serie di Kunio-kun e i suoi spin-off sportivi, anche giochi del calibro di Double Dragon Tag Team Wrestling. In questo gioco sarà possibile affrontare e poi sbloccare nelle altre modalità, di cui parlerò successivamente, ma anche tantissimi personaggi già noti in altri giochi come ad esempio Takayuki Yoritsune di Super Dodge Ball, Tsurumatsu dello spin-off ambientato nell’era dei samurai “Kunio-kun no Jidaigeki da yo! Zenin Shugo!” o addirittura Skates, il capitano della squadra di Hockey dell’Hokkaido apparso in Crash ‘n’ the Boys: Ice Challenge. Le sorprese non finiranno di certo qui per i nostalgici e gli amanti delle vecchie saghe, infatti, senza fare troppi spoiler ,ci sarà anche una sorpresa che ha a che fare con i draghi… ma finiamola qui prima di essere linciati.

Il menu principale ci offre, oltre alla storia principale, anche la modalità Rumble, ovvero una rissa dove potremo utilizzare i nostri personaggi preferiti (che, da sbloccare, sono veramente tanti) con le loro trademark moves per tentare di avere la meglio in uno scontro a quattro, in una mini arena ricolma di armi. Abbiamo poi la modalità Dodgeball, che purtroppo non è complessa come il gioco pubblicato solo nelle sale giochi Kunio no Nekketsu Dodgeball Densetsu, ma rimane solo una variante della modalità Rumble con i palloni e i tiri speciali. Per finire avremo la galleria, dove potremo ascoltare le piacevoli musiche del gioco e vedere le biografie di tutti i personaggi rilevanti che incontreremo nel gioco. Insomma, oltre alla storia principale, questo River City offre anche molte scappatoie e vie secondarie per divertirsi.

Io sono il male!

river-city-tokyo-rumble-recensione-screenshot-07River City, purtroppo non è esente da difetti. Il primo, che cala come un macigno quasi su ogni esponente della stessa tipologia, è il fattore longevità. Nonostante gli elementi RPG e le quest aumentino di fatto la lunghezza del gioco, rimane pur sempre un picchiaduro a scorrimento, e non tutti potrebbero essere felici di picchiare e picchiare in continuazione. Potrebbe non piacere nemmeno alle nuove leve, magari abituate a grafiche più all’avanguardia e a una tipologia di gameplay ormai quasi estinta. Aggiungo anche la possibilità di divertirsi con altri giocatori solo nelle modalità Rumble e Dodgeball ma con la possibilità limitata di usare il multiplayer locale; per fortuna, c’è la possibilità di sfruttare queste modalità anche con chi non possiede una copia del gioco grazie alla funzione di Download Play.

A chi consigliamo River City: Tokyo Rumble?

Consiglio River City: Tokyo Rumble ai nostalgici, agli amanti degli shonen e a chi ha vissuto davvero le risse scolastiche ai tempi in cui internet e la tecnologia non erano poi così affermate. Tante memorie di quei tempi e della Tokyo vista “nei cartoni di quando eravamo piccoli” potrebbero affiorare alla mente di chi deciderà di avviare il gioco per la prima volta.

  • Divertentissimo
  • Tantissime tecniche da imparare
  • Colonna sonora memorabile
  • Altre modalità oltre alla storia…

  • …che rimangono ripetitive e annoiano dopo poco tempo
  • Purtroppo, dura troppo, troppo poco
  • Disponibile unicamente in formato digitale
River City: Tokyo Rumble
3.8

Ignorante, come un kebab alle tre del mattino

River City: Tokyo Rumble è davvero come un kebab alle tre del mattino, come gli alcolici sottomarca della sottomarca all’Eurospin, insomma è IGNORANTISSIMO. Oltre a questo c’è da dire che è dannatamente divertente anche se dura poco, ma magari, giocandoci a piccole dosi e senza nessuna pretesa, potreste apprezzarlo ancora di più. Starà a voi decidere se far vostro questo titolo o magari prenderlo a prezzo scontati quando ci saranno i saldi nel Nintendo 3DS eShop. Perché, vi assicuro personalmente, il gioco era divertentissimo vent’anni fa e lo è tuttora con tutte le migliorie apportate. Se non lo conoscete o la tipologia del gioco non fa per voi, fareste meglio a starne alla larga: potreste beccarvi inavvertitamente un cazzotto.

Ha reagito all'annuncio di Bloodstained: Ritual of the Night come Paolo Brosio con il Papa. Termina Golden Axe almeno una volta al mese. Da dieci anni.