Cladun Returns: This Is Sengoku! – Recensione

Una battaglia all’ultimo colpo di pixel nel meraviglioso Giappone feudale. Ecco a voi Cladun Returns: This Is Sengoku!

Cladun Returns: This Is Sengoku!

Cladun Returns: This Is Sengoku!Giappone, epoca Sengoku. Gli anni di guerre civili fra i Lord è finalmente giunta a termine, e dove alcuni di loro hanno visto realizzarsi le loro ambizioni, altri hanno conosciuto un’onorevole morte. Tu sei uno di questi ultimi, un’anima corporea risvegliatasi nel placido mondo di Arcanus Cella – una terra di mezzo in cui transitano le anime le cui questioni sono ancora in sospeso. Nell’affrontarne le terrificanti insidie, assumerai l’inaspettato ruolo di salvatore dei salvatori, in diverse crociate all’interno di timidi dungeon da conquistare per reclamare il corpo di tutte quelle anime incorporee che hanno bisogno del tuo aiuto: questo è il tuo sospeso, questo è Sengoku!

Cladun è una serie di RPG dungeon crawler la cui struttura è da sempre studiata per offrire partite fugaci e un profondo lavoro di personalizzazione dell’esperienza. Nasce su PlayStation Portable nel 2010 e riceve presto un seguito, per giungere infine su PlayStation 4, PlayStation Vita e PC all’inizio del giugno appena passato. Le basi del gameplay sono piuttosto semplici: dungeon articolati in una serie infinita di brevi livelli in cui destreggiarsi attraverso un combat system elementare ma dotato di solide fondamenta RPG, le cui diramazioni toccano ogni singola briciola dell’esperienza, dalla personalizzazione dei rapporti di parentela al peculiare albero di talenti.

Esente dal considerarsi lo stravolgimento della formula, This Is Sengoku! non è altro se non il gioco su PlayStation Portable così come lo conosciamo, con tanto di bolle di testo giganti e missioni fugaci tipiche di produzioni per portatili. L’approdo su piattaforme di attuale generazione rappresenta la grande opportunità per NIS America di far conoscere questa saga a tutte quelle sani menti ancora sprovviste di portatili Sony. Sarà bastato il lifting in HD a giustificare a questo lavoro?

  • Titolo: Cladun Returns: This Is Sengoku!
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation Vita, PC / Steam
  • Genere: 8-Bit Action RPG
  • Giocatori: 1-4
  • Software house: NIS America
  • Sviluppatore: Nippon Ichi Software
  • Lingua: Inglese (testi)
  • Data di uscita: 9 giugno 2017
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: nessuno
  • Note: noto in Giappone come ClaDun Sengoku

Botte di Pixel

Come già sottolineato, l’ossatura del gameplay di Cladun Returns: This Is Sengoku! è piuttosto semplice: progredire nelle varie stanze dei dungeon uccidendo mostri, risolvendo puzzle e raccogliendo tesori. Il gioco è provvisto un sistema di classi abbastanza dettagliato, le cui eccentriche specializzazioni arricchiscono anche il carattere dell’alter ego. La personalizzazione delle abilità e delle statistiche è invece affidata alla meccanica Magic Circles, un albero di talenti in cui è migliorare le caratteristiche del nostro eroe attraverso il posizionamento di un altro personaggio all’interno del cerchio, il quale fungerà da catalizzatore e permetterà l’accesso ai vari potenziamenti. Una meccanica che risulta gradevole e simpatica, coerente con l’estetica radicalmente personalizzabile e a suo modo peculiare, che sprona a creare con dovizia di particolari un vero e proprio battaglione da buttare in campo, coltivare e dosare a seconda di come si intende fortificare l’eroe scelto. È possibile infatti alternare le funzioni assegnate a ciascun personaggio nell’HUB iniziale, il che concede l’approcciarsi all’esperienza senza le restrizioni legate all’uso di un personaggio ormai specializzato in una determinata build. Non mancano nemmeno sistemi più tradizionali quali accumulazione di esperienza per personaggi e armi, ulteriori appendici quali il sistema di fortificazione e quest secondarie grazie alle quali raccogliere ulteriori risorse in aree già visitate.

Il tutto è calato in un gameplay purtroppo ripetitivo, che nel vano tentativo di offrire un’esperienza il più accessibile possibile e insieme di spessore, risulta facilmente decontestualizzata: torna il solito pippone del “che me ne faccio di un gioco profondo se la profondità non mi serve a niente?”, specie in un gioco come Cladun Returns in cui gli strumenti con cui interagire non mancano. Il combat system è il bersaglio di questa polemica, troppo semplice da padroneggiare e sprecato su nemici troppo simili fra loro, la cui dominazione non richiederà la pianificazione di strategia particolarmente elaborate – il che, se vogliamo, sconfessa l’inevitabile ansia da grinding tipica della stragrande maggioranza di RPG.

Cuore di Pixel

Punto forte della produzione è il comparto artistico: Arcanus Cella e dintorni sono decorati con uno stile 8-bit molto ispirato e customizzabile fino all’ultimo quadratino. È possibile decorare da zero l’estetica di armi, visi, costumi, armature, scudi e addirittura tracce musicali. A tal proposito, è possibile affrontare l’intera esperienza con due accompagnamenti sonori diversi, uno in stile retrò e l’altro più moderno e originale – opzione dedicata anche a bolle di testo e ai menù del gioco.

Cladun appare dunque provvisto di una serie ingente di strumenti utili a personalizzare l’esperienza, a partire dallo stile del personaggio e al suo volto, passando addirittura attraverso la costruzione di un sistema di relazioni fra i vari personaggi creati – totalmente ininfluente sulle statistiche. Bazzicare sul network risulta invece complicato: i server sono spesso vuoti ed è veramente un peccato. Seppur la struttura striminzita dei livelli mal si presta a schermaglie fra ammassi di pixel, la goliardia intrinseca dell’IP e la struttura elementare si adatta alla modalità online in co-op proposta, in cui insultarsi per chi deve ricevere la fetta più grossa di loot oppure allearsi per distruggere insieme il mega-boss di turno.

A chi consigliamo Cladun Returns: This Is Sengoku!?

Consigliamo Cladun Returns: This Is Sengoku! agli amanti dei dungeon crawler e a tutti quelli che cercano un’esperienza accessibile ma passibile di una profonda personalizzazione. Lo consigliamo anche a chi ricerca esperienze dal gusto retrò in tutto e per tutto, al prezzo di un combat system leggermente piatto e di un level design piuttosto ripetitivo.

Lo sconsigliamo dunque a chi cerca un’offerta particolarmente varia, combattimenti dinamici o il graficone che mostra i muscoli.

  • Stile unico
  • Sistema RPG profondo
  • Personalizzazione estrema dell’esperienza

  • Combat system elementare
  • Ripetitivo
  • Server online vuoti
Cladun Returns: This Is Sengoku!
3

Un pixel per tutti... e per nessuno

Cladun Returns: This Is Sengoku! è una piccola perla del suo genere, un giochino in grado di sorprendere e allietare tanto chi cerca la partitella da cinque minuti quanto il rendere la propria esperienza personale attraverso la manipolazione di un sistema RPG approfondito. Tuttavia non riesce ad allontanarsi dalla ripetitività intrinseca del suo genere, a causa di un combat system elementare, una struttura che comincia a sentire il peso degli anni e una curva di difficoltà poco audace. Le situazioni proposte sono molto simili fra loro e si ripetono in un loop potenzialmente deleterio. Superato questo scoglio, il gioco saprà regalare ai più tenaci ore e ore di gioco, a patto di non perdersi fra i meandri di un editing davvero entusiasmante.

Ha sconfitto Cortex prima ancora di cominciare a parlare. Ama i videogiochi a 360 gradi, ha un canale YouTube dove si diverte a mettersi in ridicolo e continua a farsi bullizzare dalla PC master race perché è nato e morirà console gamer.