SAMURAI WARRIORS 4-II – Recensione

SAMURAI WARRIORS 4-II – Recensione

samurai-warriors-4-II-recensione-boxartQuesta è la leggenda di un uomo che ambisce sempre a dare il massimo, elogiato come l’astro nascente dei Tokugawa. Così implacabile che non esiste al mondo nessun avversario in grado di tenergli testa. Un guerriero tanto caparbio da non farsi spaventare da alcun nemico. Riuscirà egli a prevalere su qualunque difficoltà si pari dinanzi al suo cammino e a diventare il vero eroe dei Tokugawa? La leggenda di Naomasa Ii, il guerriero vestito di rosso, sta per cominciare!

Ultimo titolo creato per celebrare i dieci anni dall’avvento del franchise di Sengoku Musou, SAMURAI WARRIORS 4-II può essere considerato come una rivisitazione dell’originale quarto capitolo, piuttosto che come un sequel, come il nome stesso potrebbe suggerire. Prendendo il posto del solito Xtreme Legends, 4-II mantiene il medesimo gameplay dall’ottima fattura e ci mette di fronte a una serie di novità parecchio gradite, seppur costringendoci a rinunciare a uno di quelli che, a mio parere, era uno dei punti di forza del titolo uscito lo scorso anno. Analizziamo a fondo pregi e difetti del nuovo musou di KOEI TECMO Games in questa recensione.

  • Titolo: SAMURAI WARRIORS 4-II
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation 3, PlayStation Vita, STEAM
  • Genere: Tactical Action, Musou
  • Giocatori: 1-2 (multiplayer online e offline)
  • Software house: KOEI TECMO Europe
  • Sviluppatore: Omega Force
  • Lingua: Inglese (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 2 ottobre 2015
  • Disponibilità: retail (solo PS4), digital delivery
  • DLC: costumi, armi e scenari aggiuntivi; compatibile con i DLC di SW4
  • Note: Collector’s Edition contenente artbook, colonna sonora e wallscroll; è possibile importare i dati di SW4 per ottenere oggetti bonus

SAMURAI WARRIORS 4 è stato uno dei primi giochi che ho fatto girare sulla mia PlayStation 4 nuova di pacca, lo scorso anno. Devo dire che mi aspettavo il solito Warriors, non che mi sarebbe dispiaciuto, ma ho dovuto rivedere le mie aspettative. Già dalle prime missioni mi sono reso conto dell’incredibile lavoro svolto da Omega Force nel rendere decisamente più scorrevole e moderno il gameplay che caratterizza questo franchise, grazie all’introduzione di nuovi elementi e un motore estremamente fluido. Non siamo nuovi all’idea di ritrovarci davanti a una versione 1.5 del medesimo gioco KOEI TECMO dopo circa un anno: solitamente l’iter dei Musou era quello di titolo regolare, Xtreme Legends e infine Empires. Per chi non lo sapesse, quest’ultima è una versione strategica che ci mette di fronte alla costruzione di un esercito e alla conquista delle terre, mentre la versione Xtreme Legends apporta una serie di novità e miglioramenti al titolo originale.

SAMURAI WARRIORS 4-II abbandona, per motivi più o meno noti, la dicitura XL, ponendoci di fronte a un II che, più che denotare un sequel a livello di storia, indica una versione due punto zero del suddetto videogioco. La novità principale, tuttavia, non è a mio parere del tutto positiva, e si tratta della totale esclusione della modalità Chronicle che ha caratterizzato il gioco originale, in favore di una inedità modalità Survival, simile alla Challenge già apprezzata in SAMURAI WARRIORS Chronicles 3.

Avviato per la prima volta il gioco, potremo decidere di importare la nostra partita salvata di SW4, ottenendo unicamente un bonus di 10.000 Gold e 20 Strategy Tome, che ci consentiranno di accrescere alla svelta la potenza e l’equipaggiamento dei nostri combattenti prediletti, ma senza mantenere alcun progresso del gioco precedente. Il menu principale, questa volta, ci metterà a disposizione le seguenti modalità: Story Mode, composta da 13 capitoli; Free Mode, in cui potremo ingaggiare le battagli di storia con i personaggi che più ci aggradano (anche in multiplayer); Survival Mode, una nuova sezione che vi illustreremo più avanti (ma dal nome già avrete più o meno capito di cosa si tratta); infine Dojo, che ci consentirà di creare e modificare i nostri samurai personali, nonché di ammirare gli elementi nella cosiddetta galleria, e la modalità Download, tramite la quale potremo accedere ai DLC che verranno rilasciati in futuro.

"Eddai. Scherzavo quando dicevo che Castlevania fa cagare!"

“Eddai. Scherzavo quando dicevo che Castlevania fa cagare!”

Verso Sekigahara

Affrontabile da soli, con un amico accanto a noi oppure in cooperativa tramite connessione a internet, la modalità storia di SAMURAI WARRIORS 4-II differisce da quella dell’originale per il semplice motivo che, stavolta, non verrà narrata con gli eventi storici come punto focale, bensì si concentrerà su nove samurai provenienti dal gioco originale, tre personaggi di ritorno dai precedenti episodi, nonché sull’inedito Ii Naomasa, leale generale al servizio di Tokugawa reinterpretato appositamente per il gioco che ci ritroviamo tra le mani. Attraverso i tredici capitoli di storia, scopriremo le motivazioni che spingono Naomasa e gli altri combattenti a lottare per una fazione o per un’altra, dipingendo un quadro narrativo idealmente basato sulla storia del periodo feudale giapponese. All’interno delle battaglie di questa e delle altre modalità ritroveremo tutte le novità introdotte in Sengoku Musou 4, come la Spirit Charge, che ci consente di sfrecciare a velocità supersonica colpendo i nemici, la modalità Rage, che aumenterà di molto la nostra potenza offensiva, nonché ritroveremo la possibilità di passare da un personaggio all’altro del nostro team formato da due samurai. Tuttavia, mentre l’intelligenza artificiale dei nemici sembra un po’ migliorata rispetto al gioco precedente, quella del nostro compagno in battaglia sembrerà addirittura inferiore: come accennato poc’anzi, premendo il tasto Options (sul controller PS4) è possibile passare dal personaggio principale a quello secondario; se avremo svolto buona parte della missione col primo, e poi decideremo di passare al secondo per un motivo qualsiasi, noteremo però come esso non abbia combinato praticamente nulla rispetto a noi, avendo sconfitto solo una manciata di nemici e rischiato la vita in mezzo a una folla enorme di soldati agguerriti. Inutile specificare che, quando torneremo al primo dei due guerrieri, potremo ritrovarlo in una situazione analoga. C’è da dire, però, che la maggior parte delle volte, il compagno controllato della CPU si sposterà automaticamente sulla mappa in direzione dell’obiettivo principale della missione, risparmiandoci l’inutile fatica di trascinarcelo dietro manualmente in caso di bisogno.

Tra le novità da segnalare, un nuovo modello di sviluppo dei personaggi, con un’inedita scacchiera per le abilità, nonché un rinnovato sistema di potenziamento di armi e, per la prima volta, di cavalcature. La possibilità di collezionare oggetti e di portarli in battaglia vista nel quarto SAMURAI WARRIORS viene sostituita dalle abilità che apprenderemo proprio tramite la suddetta scacchiera, che potremo utilizzare in battaglia attraverso il D-Pad. Potremo, per esempio, correre più veloci per un breve periodo di tempo, potenziare il nostro attacco o la nostra difesa, guarire gli alleati, oppure guadagnare più esperienza e denaro per ogni nemico sconfitto. La differenza principale rispetto agli oggetti è che tali abilità non ci lasceranno a secco una volta consumate, ma si ricaricheranno dopo un certo numero di secondi, pronte per essere utilizzate nuovamente sul campo di battaglia.

Photobombing level: Samurai

Photobombing level: Samurai

Il castello senza fine

Come già accennato nell’introduzione, la modalità Chronicle che caratterizzava SAMURAI WARRIORS 4 viene eliminata del tutto in favore di una inedità modalità Survival, nella quale potremo utilizzare il nostro samurai personalizzato o uno dei generali che l’immenso roster di questo gioco ci mette a disposizione. Introdotta da una breve trama, che vedrà il nostro alter-ego poligonale impegnato nella conquista di un misterioso castello comparso dal nulla in mezzo all’arcipelago giapponese, la modalità Survival sarà suddivisa in due sezioni principali: Standard (detta anche Endless Castle) e Challenge.

La prima ci metterà davanti a un vero e proprio ibrido tra Musou e Dungeon Crawler: per affrontare un piano dopo l’altro dovremo farci strada portando a termine l’obiettivo che ci consentirà di sbloccare il portale per passare al successivo, potendo contare solo sull’energia che riusciremo a conservare e, sporadicamente, quella che ci elargiranno i rifornimenti, ammesso che riusciremo a trarne in salvo. Arrivati alla scala entro il tempo limite, potremo decidere se avanzare a nostro rischio e pericolo (con la possibilità che si celi un potente boss al piano successivo) oppure scappare, svuotando il nostro inventario di tutti i tesori che siamo riusciti a raccogliere. Via via che avanzeremo, le sfide si riveleranno sempre più difficili ma, in compenso, otterremo dei bonus sempre migliori: per esempio, un aumento del limite massimo di tesori che potremo raccogliere, o la possibilità di ricominciare da un determinato piano. Quest’ultima funzione è decisamente essenziale, dato che dovremo ricominciare dal principio ogni qual volta fuggiremo, perderemo la vita o decideremo di affrontare una nuova partita, a meno che non sbloccheremo la possibilità di ripartire, per esempio, dal ventesimo livello, pagando una discreta somma di denaro in-game. Dopo decine e decine di livelli superati per il rotto della cuffia, l’unica speranza per noi giocatori sarà quella di non ritrovarci Toad all’ultimo piano a dirci che il nostro daimyō si trova in un altro castello.

Se nella prima variante della Survival saremo chiamati a scalare il castello arrivando il più lontano possibile, nella seconda saremo messi a dura prova da una serie di sfide delle più disparate tipologie per portare a casa il punteggio migliore. Dovremo, per esempio, sconfiggere quanti più soldati possibili entro il tempo limite, arrivare al traguardo prima dello scadere dei minuti a disposizione, raccogliere oro a profusione (che, purtroppo, non ci verrà consegnato alla fine della missione), oppure sopravvivere in mezzo a nemici in grado di farci fuori con un colpo solo. Sebbene a parole possano sembrare sfide alquanto banali, posso assicurarvi che aggiungono una sana dose di divertimento sul piatto di chi ama il genere ed è alla ricerca di una tipologia di gameplay leggermente diverso, più volto all’esperienza arcade che alla progressione all’interno di una storia. I punteggi ottenuti in questa modalità vengono raccolti in una classifica online che, tuttavia, verrà resettata ogni settimana. Una delle particolarità della modalità Survival, è la presenza di versioni spiritiche dei guerrieri del roster, caratterizzati da un colorito bluastro della pelle e da capelli completamente bianchi, che si riveleranno avversari decisamente più ostici delle loro controparti in carne e ossa.

Ikusa

Il comparto grafico di SAMURAI WARRIORS 4-II è rimasto pressoché invariato rispetto a quello del titolo apprezzato lo scorso anno, che soffre, ma non troppo, del solito problema che affligge i giochi spalmati su piattaforme di diversa generazione. La versione PlayStation 4 (quella presa in esame) ci mette di fronte a mappe costellate di un numero immenso di soldati, ma non possiamo non notare il difetto secondo cui essi, come anche gli alberi e gli oggetti da raccogliere, compariranno improvvisamente all’orizzonte, e nemmeno troppo distanti. Ciò si noterà soprattuto nelle mappe all’aperto, nelle quali si svolgeranno la maggior parte delle missioni della Story Mode. Tuttavia, nonostante difetti di questo genere, il motore grafico svolge bene il suo lavoro, risultando sempre fluido e senza presentare mai cali sostanziali di frame rate, nemmeno nelle situazioni più concitate. Il comparto audio di ottimo livello è preso a piè pari dall’originale SW4, fatta eccezione per alcuni nuovi brani composti appositamente per questa revisione; da notare che, quando la nostra energia calerà drasticamente, il nostro udito risulterà un po’ annebbiato, e sentiremo musiche ed effetti sonori in maniera ovattata, come se i nostri sensi stessero per spegnersi (in compenso, l’indicatore Musou salirà molto velocemente). Il doppiaggio, presente solo in versione giapponese, non delude le aspettative, e ci consente di immergerci ancora di più nell’atmosfera del Giappone dell’epoca Sengoku. Ciliegina sulla torta è Ikusa, la splendida canzone della WAGAKKIBAND, che accompagnerà i titoli di coda di ciascun capitolo di storia.

A chi consigliamo SAMURAI WARRIORS 4-II?

Tutti coloro che hanno apprezzato l’originale Sengoku Musou 4 ritroveranno in questa nuova edizione ogni caratteristica che l’ha reso un gran bel gioco d’azione tattica. Chi ha paura di ritrovarsi davanti a una copia carbone del precedente titolo, non ha da temere: anche se avete completato al 100% il gioco precedente, ritroverete una serie di sfide tutte nuove, che spaziano da una rinata Story Mode, che prende in esame un aspetto diverso della Storia, all’inedita modalità Survival, che offre un buon livello di sfida e darà filo da torcere anche ai giocatori più stagionati. L’assenza della localizzazione italiana non costituisce un grosso problema se non per le cutscene che introducono e inframezzano le missioni della modalità principale, ma nulla di particolarmente insormontabile. Se proprio non digerite i Musou, potreste non ricredervi nemmeno con questa nuova versione del quarto capitolo, ma vi consiglierei comunque di dargli l’opportunità di stupirvi con una giocabilità piuttosto coinvolgente.

  • Divertente come il suo predecessore
  • La modalità Survival è una sfida estremamente avvincente
  • Un roster di oltre 50 personaggi diversi

  • Un solo vero personaggio inedito
  • Si sente un po’ la mancanza della modalità Chronicle
  • In sua assenza, la creazione del nostro Samurai personale risulta fine a sé stessa
  • Qualche problema con la comparsa improvvisa di oggetti e nemici
SAMURAI WARRIORS 4-II
4.4

KOEI TECMO reinventa il miglior "Warriors" di sempre

SAMURAI WARRIORS 4-II è divertente. Dannatamente divertente. Lo so, c’è chi giudica il genere Musou come monotono e privo di ogni mordente e posso ritrovarmi d’accordo prendendo in esame alcuni dei giochi meno avvicenti della lineup di KOEI TECMO. Tuttavia, SAMURAI WARRIORS 4 e questa sua rivisitazione non rientrano fra questi. Chi ha già provato l’originale sa già di cosa parlo: il quarto Sengoku Musou ha quel qualcosa che lo rende speciale se messo a confronto con tutti gli altri, che lo fa spiccare in mezzo a una lunga lista di titoli visti come tutti uguali dai profani del genere. Tuttavia, ho come la sensazione che manchi qualcosa per renderlo completo. Probabilmente l’assenza della modalità Chronicle, davvero molto apprezzata nel predecessore che, a mio parere, serve appunto a non rendere inutile la presenza sul mercato di un gioco più datato di questo. Al suo posto ci ritroviamo con un’avvincente modalità sopravvivenza, che con il suo Endless Castle saprà tenervi incollati dal primo all’ultimo piano. Probabilmente questa e il rinnovamento della Story Mode da soli non bastano a giustificare la presenza di così pochi personaggi esclusivi uno solo, se vogliamo essere pignoli e considerare le vecchie glorie fuori da questa categoria ma SW4-II non è di certo un titolo da sottovalutare, specie se siete amanti del genere hack and slash e non disdegnate storia e personaggi del periodo storico più affascinante del Giappone.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.