The Legend of Zelda: Twilight Princess HD – Recensione

The Legend of Zelda: Twilight Princess HD – Recensione

the-legend-of-zelda-twilight-princess-hd-recensione-boxartCompletamente lontano dalla figura ideale dell’eroe leggendario, il giovane Link è il tuttofare che lavora nella fattoria del Villaggio Tauro, prendendosi cura della sua cavalla Epona e aiutando in tutti i modi possibili gli abitanti che lo hanno cresciuto. Un giorno, tuttavia, il villaggio verrà attaccato da strane creature che, dopo aver tramortito il futuro eroe, rapiranno tutti i bambini che lo abitano. Lanciandosi alla ricerca del fedele destriero e dei suoi piccoli amici, Link finirà trascinato all’interno di una strana dimensione dentro cui assumerà le sembianze di un lupo dagli occhi blu; poco dopo si ritroverà imprigionato in una cella sotterranea, ma verrà aiutato a fuggire dalla bizzarra ― ma allo stesso tempo affascinante ― Midna, che di lì a poco gli rivelerà la verità che si cela dietro alle oscure terre dell’ombra, nonché delle sorti del regno di Hyrule. Inizia così l’avventura dell’eroe dalla tunica verde, nel tentativo di liberare il mondo dalle forze malvagie che lo hanno privato della luce.

A distanza di quasi dieci anni dalla sua release originale su GameCube e Wii, Nintendo ci ripropone di avventurarci in uno dei capitoli più maestosi di sempre per la saga di The Legend of Zelda, quello che è a tutti gli effetti l’evoluzione dell’universalmente approvato Ocarina of Time e che ha consacrato Eiji Aonuma nel ruolo di director. Uscito a cavallo di due generazioni, Twilight Princess approda quindi anche sull’attuale ammiraglia di casa Nintendo in una rinnovata versione HD che, oltre al pieno supporto degli amiibo e delle funzionalità esclusive della piattaforma, garantisce tutta una serie di novità esclusive. Potranno queste spingere all’acquisto anche da parte di coloro che hanno giocato solo da pochi anni l’avventura originale? Scopriamo assieme se ne verrà la pena.

  • Titolo: The Legend of Zelda: Twilight Princess HD
  • Piattaforma: Wii U
  • Genere: Azione, Avventura
  • Giocatori: 1
  • Software house: Nintendo
  • Sviluppatore: Nintendo EAD, Tantalus Media
  • Lingua: Italiano (testi)
  • Data di uscita: 4 marzo 2016
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non presenti
  • Note: venduto in edizione limitata con l’amiibo di Link Lupo e Midna e la colonna sonora originale

Esattamente come dieci anni fa, ritroveremo il giovane Link nel Villaggio Tauro, impegnato nel suo lavoro quotidiano alla fattoria e nello svolgere le sue mansioni all’interno della tranquilla comunità. Tra una culla recuperata dalla malefica scimmia di turno, al pesce rubato dal gatto della vecchia padrona dell’emporio, arriverà il tanto atteso giorno in cui partiremo alla volta del castello di Hyrule, per consegnare i regali del villaggio a sua maestà. Tuttavia, mentre saremo intenti a recuperare Epona e a salutare l’amica Iria, delle orribili creature ci ridurranno privi di sensi e rapiranno i nostri amici e tutti i bambini del villaggio. Poco dopo ci imbatteremo in uno strano portale che, inspiegabilmente, ci trascinerà al suo interno, dove finiremo per assumere le sembianze di un maestoso lupo.

Sebbene a livello di meccaniche Twilight Princess appariva, come appare tutt’oggi, un’evoluzione di Ocarina of Time, la sua particolarità risiede proprio nella possibilità del nostro eroe di assumere le sembianze canine e di sfruttare l’aiuto della tenera e carismatica Midna all’interno delle terre dell’ombra. Se nei panni dell’eroe dalla tunica verde potremo eseguire le solite azioni con spada (mediante lo stracollaudato sistema di Z-Targeting), fionda, arco e strumenti vari, nonché cavalcare la nostra fedele compagna di mille avventure (Epona, non Zelda), nei panni di Link Lupo potremo invece eseguire azioni come scavare, attaccare, usare i nostri sensi di ragno lupo e chiedere aiuto a Midna. Usando l’istinto attiveremo una speciale modalità in cui saremo in grado di ascoltare le parole delle anime degli abitanti di questo mondo, private della luce, nonché di fiutare con i nostri occhi (no, non è un errore) le tracce lasciate dai nostri obiettivi nonché gli insetti dell’ombra che saremo chiamati ancora una volta a scovare per proseguire nella storia.

Tra un’ombra malefica e una pianta carnivora, esploreremo ogni anfratto delle terre di Hyrule allo scopo di liberarle dall’oscura maledizione, alternando la forma umana a quella canina, attraversando le vaste (e purtroppo ancora troppo desertiche) distese verdi tanto care ai fan della saga e affrontando uno dopo l’altro dungeon sempre più tosti e avvincenti. Chi ha già avuto modo di vivere l’esperienza Twilight Princess sulle console Nintendo delle precedenti generazioni non avrà modo di notare poi così tante differenze con il gioco originale, se non quelle che vi illustrerò nei paragrafi che seguono.

La dura vita del latin lover nel Villaggio Tauro.

La dura vita del latin lover nel Villaggio Tauro.

From zero to Hero

Ogni qual volta avvieremo il gioco ci verrà chiesto se vorremo utilizzare il Wii U GamePad, in dotazione alla piattaforma da salotto, oppure il Wii U Pro Controller, a seconda di come ci troveremo meglio (o, nella maggior parte di casi, a seconda della carica rimasta al padellone in quel dato momento). Il primo avvio dell’avventura, invece, ci metterà di fronte alla prima tra le novità di questo remaster: la possibilità di scegliere se avventurarci fin da subito nell’impresa nota come modalità Eroica, una tradizione della saga che però era assente nella versione originale di questo episodio. In cosa differisce, però, questa sfida che dal nome promette di essere incredibilmente più impegnativa? Per prima cosa, c’è da sapere che Twilight Princess HD è stato rimasterizzato sfruttando la versione GameCube come base, quindi con un Link che impugna la spada con la mano sinistra; ciò risulterà del tutto diverso per chi invece ha giocato il titolo su Wii dove, per via del sistema di controllo che permetteva di sferzare fendenti agitando il Wiimote, i developer decisero che era meglio specchiare l’intero mondo di gioco e, di conseguenza, trasformare l’eroe in un destrorso (oltre che in un lupo. Ok, questa era pessima). La modalità Eroica permette quindi di affrontare l’avventura con la medesima ambientazione di quella vista su Wii, ma con tutta una serie di complicazioni che faranno la gioia di chi fa del masochismo la propria bandiera: i nemici arrecheranno il doppio dei danni e, come se non bastasse, non troveremo in giro cuori in grado di ripristinare la nostra energia, dovendo fare affidamento solo su pozioni, latte, fate e portacuori completi.

Quella cavalla lì non è la stessa più

Ma a parte la modalità eroica, cosa c’è di nuovo in questo Twilight Princess HD? Sostanzialmente, escludendo il comparto grafico di cui vi parlerò più avanti, il gioco è stato ritoccato sotto vari punti di vista e reso in qualche modo più facile, con l’aggiunta di alcune novità che sfruttano al meglio tutte le potenzialità offerte da Wii U. Prima di tutto, il nostro caro GamePad verrà impiegato nel visualizzare costantemente l’inventario degli oggetti equipaggiabili e un’indispensabile mappa. Entrambe le funzioni risulteranno estremamente utili per tutta la durata della nostra avventura e in poco tempo vi chiederete come avete fatto in passato a giocare allo stesso titolo senza poter contare sul padellone. Chiaramente, premendo il tasto meno potremo sfruttare la caratteristica funzione Off-TV Play, che oscurerà lo schermo del televisore e trasferirà la schermata principale sul controller in maniera istantanea.

"Certi giorni non riesci a liberarti di una bomba!"

“Certi giorni non riesci a liberarti di una bomba!”

In termini stretti di gameplay, Nintendo ha scelto di semplificare un po’ le cose sotto alcuni punti di vista. Quando la situazione lo permetterà, potremo trasformarci in Link Lupo con un solo comando, senza dover interpellare Midna con la familiare sequenza di dialogo; nei panni del lupo, tra le tante cose, dovremo trovare gli insetti dell’ombra che custodiscono le lacrime di luce utili a riempire il goccioliere che, di volta in volta, ci verrà affidato dagli spiriti che custodiscono ciascuna regione. In questa versione le gocce necessarie sono state ridotte a dodici, contro le sedici del gioco originale, e ciò aiuterà a far passare più in fretta tali sezioni del gioco, da molti considerate noiose e ripetitive nella versione originale. Un’altra importante introduzione, utile a coloro che amano portare a termine i giochi al 100% delle possibilità, è quella della Lanterna spettrale. Vi ricordate delle Anime di spettro, sparpagliate per tutto il mondo di Twilight Princess? Si tratta sostanzialmente di collezionabili che siamo chiamati a scovare nonché catturare e che, una volta consegnate all’NPC Giovanni (nome comune all’interno del reame di Hyrule), ci garantiranno ricompense come rupie e la terza bottiglia. In questo remaster riceveremo da lui un nuovo oggetto, la già citata lanterna: essa ci consentirà di scovare più facilmente gli spettri rimanenti anche di giorno o quando avremo le sembianze umane. Infine, agli oggetti collezionabili si aggiungeranno i cinquanta timbri Miiverse che potremo trovare in altrettanti luoghi nascosti all’interno del gioco, che potremo in seguito utilizzare per abbellire i nostri messaggi sul social network di Nintendo.

In bocca al Lupo

La piena compatibilità con gli amiibo è una caratteristica che quasi tutti i giochi Nintendo di nuova generazione promettono sin dal giorno dell’annuncio; pochi, in realtà, sono quelli che garantiscono un effettivo vantaggio nel possedere le statuette interattive e tirarle fuori dalla scatola per consentirci di posizionarle sul sensore NFC e, fortunatamente, The Legend of Zelda: Twilight Princess HD è uno di questi. Gli amiibo della serie Super Smash Bros. che raffigurano i personaggi della saga potranno essere scansionati ciascuno una volta al giorno per ottenere svariati effetti: grazie alle riproduzioni di Link e Link Cartone potremo ripristinare le frecce della nostra faretra, quelle di Sheik e della Principessa Zelda riempiranno la nostra energia vitale e infine Ganondorf renderà maggiormente ardua la sfida imposta dal gioco, moltiplicando per due i danni ricevuti dai nemici. L’effetto dell’arcinemesi di Link potrà sommarsi alla già perfida difficoltà della modalità Eroica: in questo caso i nemici saranno in grado di spazzarci via con estrema facilità, arrecandoci una quantità di danni pari a quattro volte quella normale.

Ma veniamo al piatto forte offerto dalla casa di Kyoto: l’amiibo di Link Lupo e Midna, incluso nell’edizione limitata del gioco assieme alla colonna sonora, oppure venduto separatamente come tutti gli altri, avrà molteplici funzioni. Come prima e più importante, grazie ad esso sbloccheremo l’unico dungeon inedito di questa versione HD, l’Antro Oscuro: si tratta di una sfida che dovremo affrontare su quattro zampe, una vera e propria modalità sopravvivenza di cinquanta livelli dove i nemici diverranno sempre più forti, piano dopo piano. Una volta portata a termine, questa sfida ci ricompenserà con un inedito portarupie, il più grande che potremo trovare nel gioco, in grado di contenere 9.999 gemme. La seconda funzione dell’amiibo in questione è costituita dalla possibilità di memorizzare i cuori rimanenti ogni qual volta che vorremo interrompere la nostra scalata, per battere il nostro stesso record o per pavoneggiarci con i nostri amici. Infine, nella medesima statuetta potremo memorizzare i progressi all’interno della storia, e ripartire immediatamente dove avevamo lasciato semplicemente posizionando l’amiibo sul sensore NFC del GamePad e, secondo quanto promesso da Nintendo, i dati salvati di Twilight Princess HD sull’amiibo di Link Lupo potranno interagire con il nuovo titolo di Zelda esclusivo per Wii U che giungerà tra le nostre mani entro la fine di questo 2016.

Accade che è HD

L’innovazione più grande che caratterizza la versione Wii U di Twilight Princess è sicuramente il comparto tecnico, che passa da una risoluzione di 480p ai 1080p supportati dell’attuale console da salotto di Nintendo. Il rinnovamento, opera degli australiani di Tantalus Media, è caratterizzato in particolar modo da un nuovo sistema di illuminazione e dall’utilizzo di texture in alta risoluzione che svolgono al meglio il compito di svecchiare il gioco ma che, tuttavia, rivestono modelli poligonali rimasti del tutto invariati rispetto alla release originale. Saranno proprio questi ultimi il punto debole di questa edizione, sia per quanto concerne personaggi e nemici, sia per gli scenari. Un altro punto a sfavore è dato dalla frequenza di fotogrammi al secondo che, seppur stabile nella quasi totalità dei casi, non supera i 30 fps; ciò potrebbe indispettire tutti coloro che amano giocare potendo contare sul massimo della fluidità garantita dai titoli di ultima generazione, ma per come la vedo io non è un problema che prevalica così tanto l’esperienza di questo gioco. Tra i difetti ereditati dalla versione per GameCube e Wii, qualche problema con la telecamera: a volte potrebbe darci qualche problema negli spazi più ristretti.

Per quanto riguarda l’audio, la splendida colonna sonora rimane bella come lo era dieci anni fa, così come il parziale voice acting limitato ai soliti versi ed esclamazioni, tra cui spicca senza ombra di dubbio l’evocativo sbadiglio di Midna, il piacevole suono che associo in maniera inconfondibile a questo capitolo.

A chi consigliamo The Legend of Zelda: Twilight Princess HD?

Se siete tra coloro che hanno già avuto modo di portare a termine l’avventura su GameCube e Wii, questa versione potrebbe non rappresentare un acquisto obbligato per via delle poche differenze e novità rispetto a quanto visto dieci anni or sono. Se invece siete tra quelli che amano così tanto la saga o questo capitolo in particolare, ciò potrebbe rappresentare un ottimo modo per festeggiare il suo arrivo nell’era dell’alta definizione. Tutti coloro che non hanno mai messo le mani su Twilight Princess, invece, farebbero bene a considerarlo una sorta di acquisto obbligato, anche se si tratta del vostro primo Zelda in assoluto: vi assicuro che non ve ne pentirete.

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  • Piacevoli texture in alta definizione
  • Decisamente più comodo con il GamePad
  • Un dungeon inedito sbloccabile con l’apposito amiibo
  • La modalità Eroica farà sentire a casa chi l’ha giocato su Wii…

  • …Ma il gioco non permette l’utilizzo di Wiimote e Nunchuck
  • Gli stessi modelli poligonali dell’era GameCube
  • Pochissime novità per chi ha giocato l’originale
The Legend of Zelda: Twilight Princess HD
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Un crepuscolo affascinante come dieci anni fa

In un’epoca fatta di porting e riedizioni di vecchie glorie in alta definizione non poteva mancare anche uno dei capitoli di The Legend of Zelda che hanno spaccato le schiere di fan in due fazioni: chi ama alla follia lo stile e le atmosfere di Twilight Princess e chi invece lo considera inferiore agli altri capitoli della serie. Per quanto mi riguarda, questa iterazione delle vicende di Link più dark e lontana dallo stile cartoonesco di The Wind Waker, mi ha conquistato sin dai primi istanti; ritornare dopo tanti anni nel Villaggio Tauro, a Calbarico e nei pericolosissimi dungeon, nonché reincontrare Midna, l’inquietante Birbo e questa splendida versione della Principessa Zelda è una sensazione piacevole, in parte però condizionata dall’amaro in bocca dettato da una conversione certamente ottima, ma che lascia spazio a desideri come modelli poligonali più rifiniti e un maggior numero di novità che potessero rendere il titolo appetibile anche a chi lo ha portato a termine per la prima volta solo da pochi anni. In linea di massima, Twilight Princess HD è un titolo con un’ottima giocabilità, una storia appassionante e una longevità notevole che, grazie agli espedienti di Nintendo, saprà mettere alla prova anche i giocatori più navigati. L’inserimento di easter egg e la promessa compatibilità dell’amiibo di Link Lupo con il prossimo capitolo inedito lasciano ben sperare che il futuro della serie possa essere più roseo che mai.

Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.